Nino1001-b Inserito: 9 dicembre 2018 Segnala Share Inserito: 9 dicembre 2018 Scrivere nel titolo interruttore magnetotermico differenziale era troppo lungo. Ho trovato il circuito proposto da Nuova Elettronica per testare i MGTDiff. sia per dispersione che come tempo. Non l'ho mai costruito ed ancor meno provato. L'ho proposto qui perchè si tratta di un circuito elettronico anche se l'uso riguarda gli impianti elettrici civili. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
picciw Inserita: 10 dicembre 2018 Segnala Share Inserita: 10 dicembre 2018 Salve potrei sapere il numero della rivista ? Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nino1001-b Inserita: 10 dicembre 2018 Autore Segnala Share Inserita: 10 dicembre 2018 184- LX1253 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
picciw Inserita: 10 dicembre 2018 Segnala Share Inserita: 10 dicembre 2018 Grazie, gentilissimo!!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 11 dicembre 2018 Segnala Share Inserita: 11 dicembre 2018 La proposta di NE ha un certo senso come verifica dei differenziali poi rimangono i problemi descritti in ordine alle tolleranze. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dnmeza Inserita: 11 dicembre 2018 Segnala Share Inserita: 11 dicembre 2018 io sto cercando di fare con Arduino una cosa simile, vedremo se riesco, quando facevo allestimento della "sagra del paese", i controlli dei differenziali sui singoli quadri di distribuzione, venivano con un'apparecchiatura apposita per verificare il tempo d'intervento e la resistività di terra, sicuramente costa un bel po. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 11 dicembre 2018 Segnala Share Inserita: 11 dicembre 2018 4 minuti fa, dnmeza scrisse: venivano con un'apparecchiatura apposita per verificare il tempo d'intervento e la resistività di terra, sicuramente costa un bel po. Si e costa anche molto la certificazione periodica di taratura. però per un uso casalingo amatoriale anche un controllo con un pulsante ed un resistore ti da un'indicazione abbastanza valida del buon funzionamento di terra e differenziale. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sx3me Inserita: 12 dicembre 2018 Segnala Share Inserita: 12 dicembre 2018 ho un interruttore difefrenziale perfettamente funzionante sia con il suo tastino "T", sia con una "spina magica" con all'interno una resistenza calcolata per circa 40mA... però se ci metto su l'analizzatore HT non è funzionante... scatta in tempi biblici (non mi ricordo di preciso adesso, qualche centinaio di millisecondi) e con una corrente di almeno 50mA. Mi domando quindi, quanto è affidabile il circuito, vale più della "spina magica"? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rfabri Inserita: 12 dicembre 2018 Segnala Share Inserita: 12 dicembre 2018 Curioso questo effetto, del tuo differenziale con l'analizzatore ht, il sistema spina magica purtroppo lo uso da una vita e secondo me non sbaglia, almeno per sapere se il differenziale scatta o meno, poi il tempo di reazione è sinceramente un problema probabilmente l'analizzatore sparerà dei picchi verso massa in crescente sia di corrente che di tempo però il diff non li rileva, e potrebbe essere un segnale che si sta guastando, che marca è, bye Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sx3me Inserita: 13 dicembre 2018 Segnala Share Inserita: 13 dicembre 2018 è un general electric... non so come faccia la misura l'HT ma mi fido più di una semplice resistenza, però la prova del 9 sarebbe toccare i fili e vedere se scatta prima che schiatto Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dnmeza Inserita: 13 dicembre 2018 Segnala Share Inserita: 13 dicembre 2018 6 ore fa, sx3me scrisse: ..... la prova del 9 sarebbe toccare i fili e vedere se scatta prima che schiatto la resistenza è lo specchio del corpo umano, (non di tutti), provare con un reostato, da un alto valore diminuire fino allo scatto e poi misurare il valore resistivo in cui è arrivato il reostato, alcuni differenziali "vecchi" le variazioni continue di resistenza in diminuzione possono essere rilevate con "difficoltà", mentre quelle repentine vengono rilevate di più. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 13 dicembre 2018 Segnala Share Inserita: 13 dicembre 2018 il 12/12/2018 at 05:02 , sx3me scrisse: . però se ci metto su l'analizzatore HT non è funzionante.. Che modello è? Forse hai il modello GSC60? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sx3me Inserita: 13 dicembre 2018 Segnala Share Inserita: 13 dicembre 2018 ci vorrebbe un reostato da una decina di watt per fare la prova, e non saprei dove recuperarlo... lo strumento è un combitest 2019 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nino1001-b Inserita: 13 dicembre 2018 Autore Segnala Share Inserita: 13 dicembre 2018 In altro post si affermava che un prova differenziale non è strumento che si può costruire con tre componenti. Effettivamente cìè ne vuole qualcuno in più. Un contenitore plastico con al suo interno un circuito monostabile tarato su 30 msec, una batteria da 9V ed un pulsante. Il diodo led contenuto all'interno del fototriac rimane illuminato per 30 msec. di conseguenza il fototriac conduce per 30 msec, la resistenza ha lo stesso valore delle resistenza inserite nei differenziali ed il circuito è il medesimo. Non testiamo la terra ma il tempo di intervento del differenziale. Replicando il circuito di test del differenziale mettiamo furoi gioco la resistenza di terra il cui valore, più o meno alto, può influenzare il tempo. Il costo è irrisorio bisogna solo decidere con che componenti costruire il monostabile che potrebbe anche essere il classico circuito antirmbalzo con CMOS con NOT triggerato. Per il controllo di terra il discorso è molto più ampio e può così essere riassunto: T'attachè.Un francesismo che suona come t'attacchi...la terra quella è e quella ti tieni perchè non sempre si può intervenire per modificarla o semplicemente farla. A casa mia non ho problemi, ho un paio di ettari di terreno tutto intorno casa, da mio cugino, che pur non essendo in centro storico ha dei vincoli urbanistici ben precisi (l'ante 1990 vale fino ad un certo punto) il giallo verde si ferma al piano terra. Fuori dal portone c'è un marciapiede e dio solo sa cosa ci passa sotto, la strada è di basolato (pietre laviche nere levigate), ed il massetto della casa, racchiusa in altre abitazioni, era (ed è) un bel ripieno di massi,sassi,ghiaia e sabbia. Cortile nisba, niet,nada. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_231807 Inserita: 13 dicembre 2018 Segnala Share Inserita: 13 dicembre 2018 (modificato) 59 minuti fa, Nino1001-b scrisse: In altro post si affermava che un prova differenziale non è strumento che si può costruire con tre componenti. Effettivamente cìè ne vuole qualcuno in più. Nino, ma secondo te che differenza c'è tra il tuo strumento e uno strumento come quello indicato da Livio Orsini? Modificato: 13 dicembre 2018 da augustoelektrico Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nino1001-b Inserita: 14 dicembre 2018 Autore Segnala Share Inserita: 14 dicembre 2018 Non mi ero concentrato sulle indicazioni di Livio Orsini ma sul semplificare il circuito di NE postato all'inizio. Prenni quindi la palla al balzo e suggerisci quale circuito monostabile, secondo te, è più adatto...semprè che lo ritieni funzionante. E poi scusa...che male c'è a creare un disegno su indicazioni scritte da altri? Creare un disegno ritiene un pò di tempo,magari 10 minuti, che il suggeritore originale non ha avuto...vuoi rinfacciarmi di aver violato il copyright o di essere stato maleducato nel non aver citato la fonte? Allora stò benedetto circuito come lo realizzereste? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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