dnmeza Inserita: 2 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 2 gennaio 2019 11 minuti fa, Riccardo Ottaviucci scrisse: sistemi di produzione di E.E sul PDF ce nè abbastanza 😄 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 2 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 2 gennaio 2019 e dai qualche baggianata può scappare, certo sono caduta sulle basi dell'energia 😂 però a me la corrente affascina, tanto basta ok mi leggo quello che mi avete linkato 😉 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ilguargua Inserita: 2 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 2 gennaio 2019 Allora leggi anche questo, che spiega come sono andate le cose dal punto di vista storico, cioè fosse stato per Edison adesso avremmo la corrente continua nelle case! Ciao, Ale. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 2 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 2 gennaio 2019 ma allora (forse) non l'ho sparata ESTREMAMENTE grossa.... 🙃 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sx3me Inserita: 2 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 2 gennaio 2019 2 ore fa, Nadine 82 scrisse: però a me la corrente affascina, tanto basta penso che sei la ragazza che ognuno di noi vorrebbe Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 5 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 5 gennaio 2019 Con riferimento ai precedentiu mesaggi pubblico, per chi ne fosse interessato, la forma d'onda di una tensione ai capi di un accumulatore caricato con tensione pulsante ottenuta da un ponte raddrizzatore alimentato a 50Hz L'immagine illustra la tensione ai capi di una batteria al Pb da 12v nominali caricata tramite trasformatore e ponte raddrizzatore. Su di una base in continua di circa 15 V si nota un'ondulazione (ripple) di circa 2.7V di picco. Questa è la parte eccedente della semionda. Un misura di vero valore efficace cc + ca, dovrebbe dare un valore che è la somma della tensione continua più l'integrale della cuspide sinusoidale tra 0 e 10ms, considerando come 0 l'inizio della frazione di sinusoide. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 6 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 6 gennaio 2019 grazie per l'esempio livio, anche se per me è complicato da capire ;-) nel frattempo abbiamo provato la misurazione di intensità di corrente Su una ad incandescenza, AC trueRMS 115,10mA, con funzione ac+dc 115,40 mV Su una stufetta elettrica, AC trueRMS 5,990A, con funzione ac+dc 5,998A Da come si può vedere la componente Continua non è molta su queste misurazioni ciao nady Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 6 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 6 gennaio 2019 il 2/1/2019 at 14:06 , Nadine 82 scrisse: Per questo mi sono chiesta, ma perchè non ci vendono la continua invece dell'alternata? Uno dei motivi è perché si disperde molto di più nelle lunghe distanze, se avessimo la continua di Edison ci vorrebbe una centrale elettrica ogni chilometro; un altro motivo è la difficoltà di abbassare (o alzare) la tensione continua, in alternata parti con elettrodotti a 400.000V e poi fai trasformazioni successive fino ad arrivare alla trifase a 400V che viene poi consegnata all'utente finale; calando la tensione puoi prelevare una corrente maggiore e questo va a vantaggio della sezione dei cavi, se partissi già con la bassa tensione le linee aeree avrebbero cavi grossi come tronchi d'albero, in continua i trasformatori non funzionano e quindi questo non lo puoi fare (o comunque puoi farlo in maniera molto più complicata) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 7 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2019 8 ore fa, Darlington scrisse: Uno dei motivi è perché si disperde molto di più nelle lunghe distanze, se avessimo la continua di Edison ci vorrebbe una centrale elettrica ogni chilometro; un altro motivo è la difficoltà di abbassare (o alzare) la tensione continua, in alternata parti con elettrodotti a 400.000V e poi fai trasformazioni successive fino ad arrivare alla trifase a 400V che viene poi consegnata all'utente finale; calando la tensione puoi prelevare una corrente maggiore e questo va a vantaggio della sezione dei cavi, se partissi già con la bassa tensione le linee aeree avrebbero cavi grossi come tronchi d'albero, in continua i trasformatori non funzionano e quindi questo non lo puoi fare (o comunque puoi farlo in maniera molto più complicata) grazie anche a te darlington, ok mi tengo l'alterrnata allora ;-) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 7 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2019 (modificato) sono in fase di studio dei (tanti) tasti del UT71B Sono arrivata al tasto Peak Hold... Il manuale UT è misero in una maniera 😞 Provando sull'alternata di casa, ho visto che premendo Peak Hold, in pratica mi fa vedere il picco della tensione alternata e ne registra il suo min e max... e fin qui.. Appena fresca delle vostre spiegazioni sul valore efficace, ho imparato che una corrente alternata con onda perfetta sinusoidale, è VRMS= valore picco / rad2 La mia prova: ac+dc TrueRMS 247,3V - Peak Hold 358V Ma se faccio: 247,3V x rad2 = 349,7V (se provo con misura non ac+dc ma solo TrueRMS siamo lì..) In pratica mi segna un picco 8V superiore Questo vuol semplicemente dire che la corrente misurata non ha un onda sinusoidale perfetta? ----------------------- Ma con mio immenso stupore, misuro la tensione CONTINUA di un carica pile, che come da specifiche è di 5,02 Vdc... provo Peak Hold (pensando che sulla continua non sia disponibile..) ed invece mi segna un Peak di circa 10,5 Vdc Ma scusate: nella Continua, non dovrebbe essere lineare? come si spiega un picco che è il doppio della Vdc misurata? 😉 ciao nady Modificato: 7 gennaio 2019 da Nadine 82 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sx3me Inserita: 7 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2019 9 ore fa, Darlington scrisse: calando la tensione puoi prelevare una corrente maggiore e questo va a vantaggio della sezione dei cavi per essere più chiari sarebbe meglio dire il contrario, ovvero che aumentando la tensione, a parità di potenza, hai una corrente inferiore, come poi giustamente indichi. Non da ultimo, non dimentichiamo i problemi vari della continua con interruttori, contatti, archi, etc Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 7 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2019 (modificato) 1 ora fa, Nadine 82 scrisse: Ma scusate: nella Continua, non dovrebbe essere lineare? come si spiega un picco che è il doppio della Vdc misurata? Se misuri la tensione di una batteria non arriverai mai a leggere picchi (a meno che non siano generati da una utenza collegata, tipo ritorni induttivi all'apertura di un contatto), se leggi la continua proveniente da un trasformatore non stabilizzato invece non avrà mai un andamento preciso e lineare perché tutto quel che arriva al primario del trasformatore si ripercuote anche sul secondario, se la tensione sale del 2% al primario salirà del 2% anche sul secondario, chiaramente il 2% di 230V non è uguale al 2% di 6V Il tester fa un tot di misure ogni secondo e poi quel che ti visualizza normalmente (non in modalità peak) è una media delle letture, il picco che hai letto sarà stato un transiente sulla linea elettrica, che può essere stato provocato da qualsiasi cosa e del quale si accorge solo la strumentazione Infine la corrente elettrica di casa difficilmente è una sinusoide pura e perfetta come quella che si vede sui libri, specie ora con decine di alimentatori switching con cosfi molto distante da 1 Modificato: 7 gennaio 2019 da Darlington Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 7 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2019 29 minuti fa, Darlington scrisse: Se misuri la tensione di una batteria non arriverai mai a leggere picchi ho riprovato ad usare peak Hold misurando prima una pila di 9Vdc, e poi una pila aaa di 1,5Vdc anche qui il peak sale circa del doppio del valore misurato... 🤯 mi sa che faccio la bulla, ma ho ancora tanto da capire/imparare ;-) ciao nady Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dnmeza Inserita: 7 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2019 il misuratore che usi ha un'elevata impedenza d'ingresso pertanto misura la tensione a "vuoto", la batteria è come un condensatore, le cariche si accumulano sui poli, quando vai a misurare con lo strumento misuri l'energia di cariche accumulate, per avere una misura standard e sicura, devi applicare alla fonte di energia un carico affinchè circoli una corrente non minima o non molto bassa, in modo che la resistenza interna del generatore/accumulatore "stabilizzi" la tensione erogata, tutti i generatori/accumulatori hanno una resistenza interna che si evidenzia nel momento che erogano una corrente e pertanto provoca una caduta di tensione interna al generatore Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 7 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2019 ciao dnmeza ;-) lo strumento la CC delle pile la misura giusta (o quasi dai..), infatti segna 9 e 1,5Vdc Il mio stupore deriva invece dalla misura Peak Hold, ovvero il picco, che ok lo capisco nell'alternata ( Vrmsxrad2) anche se comunque anche in quel caso rende 8v di più.. ma non lo capisco nella corrente continua delle pile, oppure del caricapile dove ho provato Non pensavo che anche la corrente continua avesse un picco..addirittura doppio della tensione rilevata normalmnete.. tutto qui nady Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dnmeza Inserita: 7 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2019 Non hai ben letto quello che ho scritto, e forse ti è difficile capirlo, la misura "Peak Hold" è una misura che si basa su un rilevamento "istantaneo" in assenza di carico e di circolazione di corrente, pertanto 41 minuti fa, Nadine 82 scrisse: Non pensavo che anche la corrente continua avesse un picco le cariche elettriche sulle polarità sono ancora maggiori nella corrente continua che in quella alternata, dipense sempre dal "generatore" dalla sua costruzione ecc... ma è una misura "quasi astratta" con la realtà non ha riferimento, se non solo su componenti molto sensibili alle cariche "elettrostatiche" elementi con "giunzione" molto delicata. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 7 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2019 16 minuti fa, dnmeza scrisse: Non hai ben letto quello che ho scritto, e forse ti è difficile capirlo, la seconda che hai detto 🤗 quindi per tagliare la testa al toro, questa funzione Peak Hold per un utente base non serve a nulla? Mi piacerebbe sapere un utente esperto in cosa potrebbe trovare utile la funzione peak... ciao ;-) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dnmeza Inserita: 7 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2019 qui trovi delle spiegazioni , è " Fisica " e sicuramente tutte le formule matematiche le puoi tralasciare, però a pagina (mi sembra 14) trovi delle spiegazione sulle cariche e sui generatori, come accennavo prima, se un tecnico si trova ad affrontare circuiti delicati (transistor mos, integrati HF, ecc..) con una misura Peak Hold, rileva la tensione massima impulsiva che potrebbe essere soggetto il circuito o il componente da esaminare o alimentare, Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dnmeza Inserita: 7 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2019 (modificato) nelle linee elettriche molto lunghe, in special modo più evidente nelle linee ad alta tensione, a causa delle induttanze di linea e delle capacità di linea, con linea aperta ad un estremo ed in tensione all'estremo opposto, ai capi dell'estremo aperto hai un accumulo di cariche ed in alcuni casi, un aumento di tensione (a vuoto), dipende sempre dalla "risonanza" della linea Modificato: 7 gennaio 2019 da dnmeza Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 7 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2019 grazie dnmeza per la gentilezza ;-) appena ho tempo leggo il link, comunque qualcosa ho già capito ;-) Nota: forse al babbo era meglio che gli regalavo un multimetro meno accessoriato, questo fa di tutto, solo che poi a capirlo.. Però ad esempio la funzione store che registra le misurazioni ogni tot secondi che desideriamo, per 10000 registrazioni..e poi inviabile al pc mi sembra molto interessante, magari per individuare un componente instabile ecc.. ;-) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dnmeza Inserita: 7 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2019 sicuramente un regalo molto bello, interessante, e con funzioni peculiari, quelle che non servono vanno lasciate, in alcuni casi possono complicare l'analisi e portare a delle conclusioni fuori del seminato, o pericolose per i circuiti da analizzare e da provare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 7 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2019 il mio intento (come mia consuetudine) è capire TUTTE le potenzialità dello strumento, per poi spiegare al babbo quando le dovremo usare Insomma non è che compro/regalo uno strumento, e non leggo nemmeno le istruzioni ;-) poi come dici giustamente, certe funzioni non le useremo, ma mi piace conoscerle ciao grazie nady Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
hnjmkl Inserita: 7 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2019 Chiedo il permesso di intromettermi esponendo due considerazioni; visto la destinazioni d'uso, immagino un neofita evoluto, questo multimetro dispone di funzioni extra che a mio avviso non verranno mai utilizzate, ormai è fatta, dovessi fare un regalo, sceglierei un Fluke con funzioni basilari, un marchio, una garanzia. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 7 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2019 (modificato) 17 minuti fa, hnjmkl scrisse: fare un regalo, sceglierei un Fluke con funzioni basilari, un marchio, una garanzia. ''Latte versato '' . Ma ci sono pure altri conti da fare , io ad esempio , non solo che non potrei regalare un'altra Ferrari , ma neanche comprarla per me posso .... Modificato: 7 gennaio 2019 da gabri-z Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
hnjmkl Inserita: 7 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2019 La mia opinione è che per un principiante, un palmare Fluke con funzioni base, VDC-AC, ADC-AC & ohm, sarebbe sufficiente, credo non costerebbe + di quello in discussione, se fosse un ragazzino gli regalerei assieme anche un ICE680R, e in seguito, se veramente curioso dei fenomeni elettrici, l'oscilloscopio sarebbe indispensabile, non credo si vada in malora per il prezzo questi oggetti, in quanto alla Ferrari dei multimetri, è costituita dal 3458A. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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