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PLC Forum


Dubbi da neofita per ristrutturazione


Dolomite

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Buongiorno a tutti,

premetto che sono un neofita del forum che si è appena iscritto in quanto ho letto molte discussioni utili ed avevo alcune domande da porre.

Ho una casa degli anni 60 nella quale vorrei andare ad abitare (le alternative allo stato attuale sarebbero lasciarla inutilizzata continuando il naturale deperimento oppure svenderla visto il difficile momento del mercato immobiliare) che è così strutturata:

  • Cantina/Garage nel quale è installata l'attuale caldaia
  • Appartamento al primo piano di circa 180 mq
  • Appartamento al secondo piano di circa 180 mq
  • Soffitta

La casa era abitata fino ad 8 anni fa e la mia idea era di sistemare senza interventi particolarmente invasivi il primo piano che è quello messo meglio (più di metà dei serramenti fu sostituita una decina di anni fa e le condizioni generali sono migliori)  ma sicuramente uno dei principali temi sarà quello del riscaldamento, considerando anche che vivo a Nord.

Volevo quindi chiedervi:

  1. Prima di farmi fare dei preventivi volevo informarmi un pò sulle varie alternative, che voi sappiate esistono dei libri che spiegano i concetti base del riscaldamento domestico oppure si è costretti a reperire tali informazioni da varie fonti come sto cercando di fare ora?
  2. Attualmente la caldaia installata è una Viessmann a metano che serviva entrambi gli appartamenti, visto che credo abbia i suoi anni (posso eventualmente trovare il modello esatto) ritenete opportuno cambiarla? Se si, che parametri posso considerare per la sua scelta?
  3. Sempre per la caldaia considerando che inizialmente verrebbe abitato solo il primo piano quale sarebbe la soluzione migliore? Prenderne una che un domani sia già pronta per fornire servizio anche al secondo piano oppure no?
  4. Per quanto riguarda l'impianto sto cercando di identificare a grandi linee i percorsi dei tubi ma sono abbastanza certo che sia a colonne montanti (ossia le tubazioni si diramano dalla cantina per servire le varie zone di enbrambe gli appartamenti), questo può essere un limite nel caso si volesse scaldare solo il primo piano?

 

Ringrazio in anticipo chi vorrà aiutarmi e mi scuso per le domande banali (è un "campo" nuovo per me che nella vita mi occupo di tutt'altro 😀 )

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Limiti non ce ne sono ma: farei fare una bella valutazione sulla classe energetica della casa, poi in base a questa agirei!

Calcola che se fosse una classe G ovvero senza isolamento per soli 180 Mq di abitazioni spenderesti 3000 euro di gas all'anno; con il più economico riscaldamento, che è la legna, potresti abbassarti a 2000!!!

Quindi una volta valutato se è o no il caso di fare un po' di isolamento, penserei al riscaldamento...ma è l'ultima cosa a cui pensare in questo momento!

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DavideDaSerra

Come consigliato fai fare la diagniosi energetica.

Anche i serramenti, nonostante siano recenti, difficilmente saranno a taglio termico, quindi una volta che si fa il lavoro, conviene finirlo sostituendoli tutti con modelli nuovi e a taglio.

 

L'impianto di riscaldamento è l'ultimo problema (prima si isola, poi si riscalda).

In ogni caso, una caldaia da 30kW è sufficiente a scaldare entrambi gli appartamenti, per quanto iguarda l'acqua calda valuterei l'accumulo se vuoi serire entrambi gli appartamenti con la stessa caldaia, altrimenti non riusciresti ad avere due bagni insieme.

 

Il primo investimento è sulla coopertura: coibentazione del tetto (o sottotetto se non abitabile) e installazione di solare termico per ACS.

Poi da valutare gli involucri (cappotto)

Quindi i serramenti

infine gli impianti

 

Se rifai i pavimenti valuta il rifacimento a pavimento dell'impianto di riscaldamento: la caldaia condensa di più ed è più confortevole, altrimenti limitati a raddoppiare il numero degli elementi dell'impianto attuale, così da poterti scaldare con mandate più fredde.

 

L'ingegnere che ti farà la valutazione potrà spiegarti tutto

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Grazie ad entrambi per le rapide risposte. Il primo passo in assoluto quindi è l'identificazione della classe energetica, cosa che provvederò a fare il prima possibile.

Personalmente ero partito (erroneamente) dalla caldaia mentre invece mi pare di capire che in un'ottica di interventi/economia si debba ragionare prima di tutto sul ridurre le dispersioni, mentre invece vorrei tenere voci come il rifacimento degli impianti/pavimenti come ultima opzione in quanto penso si associno a costi importanti.

Il riutilizzo dell'impianto preesistente, seppur datato, ha delle controindicazioni tali da sconsigliarlo a priori?

 

Grazie

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DavideDaSerra

Il riuso del vecchio impianto (se decente) non ha controindicazioni.

Giusto valuterei il raddoppio degli elementi dei termosifoni, così da poter usare mandate più basse e sfruttare la condensazione.

 

Se la caldaia attuale è a camera stagna (due tubi 'tipo scarico') e non intendi espandere i termosifoni tieni tranquillamente la vecchia caldaia perchè anche una nuova non avrà prestazioni molto superiori.

Modificato: da DavideDaSerra
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Se potesse servire la caldaia è una Viessmann Vitola-Biferral, il bruciatore Thermovur segnala potenza termica min 85Kw- max 105kw

Modificato: da Dolomite
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DavideDaSerra

Ok, la caldaia è paurosamente sovradimensionata. 350mq in classe F li scaldi con una 30 kw. devi proprio essere in classe G---- per aver bisogno di quel mostro (con 100kW ci scaldi una palazzina di 12 appartamenti in classe D).

 

A questo punto la caldaia è bene cambiarla, un mostro simile avrà un rendimento stagionale bassissimo e non ha ragione di essere mantenuto in servizio.

 

Considera che io, casa a schiera di 100mq in classe F e zona F (facile da ricordare :P) ho una caldaia con 10kW di minimo (30 di massimo) ed è sovrabbondante (a DT 60° ho termosifoni installati per 11kW... e adesso uso un DT 40)

 

Conta quanti elementi (il materiale di cui sono fatti e la loro dimensione) in tutto sono serviti da quella caldaia, Così ci si può fare un'idea del massimo erogabile dunque una potenza oltre la quale, sicuramente, non ha senso andare.

Modificato: da DavideDaSerra
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 Ciao!

Ecco i dati richiesti: ho indicato piano, materiale, numero di elementi che compongono ogni calorifero con le relative misure in metri (ho calcolato il perimetro esterno includendo quindi tutti i "vuoti", non so se sia un errore)

 

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