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PLC Forum


Resistenza Di Frenatura Vs Interconnessione Bus Dc


jumpier

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Buongiorno,

siamo in presenza di un macchinario con queste possibili configurazioni:

1) - minima: n°1 inverter da 1,5kw + n°2 inverter 0,75kw + 1 resistenza di frenatura sull'inverter da 1,5kw;

2) - massima: n°3 inverter da 1,5kw + n°2 inverter 0,75kw + 2 resistenze di frenatura su inverter da 1,5kw.

Premesso ciò, siccome i drive presentano in morsettiera i poli positivo / negativo del bus DC, secondo voi

vale la pena (in termini tecnico / economici / pulizia del cablaggio) di ovviare all'installazione delle resistenze

di frenatura con la connessione del bus DC tra i vari inverter presenti? Ricordo che nel caso della config.

massima per il 95% del ciclo i 2 drive da 1,5 con resistenza non lavorano mai assieme. Grazie per qualsiasi

info aggiuntiva.

Saluti

Modificato: da jumpier
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Prima di fare questa connessione devi verificare sul manuale di installazione, uso e manutenzione che questa funzione, DC BUS in comune, sia esplicitamente prevista e, nel caso sia possibile, seguire esattamente le indicazioni del costruttore.

Comunque non sono molti gli inverter previsti per mettere in cmune il loro DC BUS.

Se non è esplicitamente dichiarato non è possibile farlo senza causare danni irreversibili agli apparati. (a meno di effettuare le opportune modifiche agli inverters)

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Buongiorno Livio,

per prima cosa grazie del tuo intervento. La risposta alla tua domanda è affermativa e cioè i drives contemplano

il collegamento / interconnessione del bus DC come sistema di frenatura. Il mio dubbio tra i due sistemi (a patto che

il risultato in termini tecnici / funzionali sia identico) è quando conviene scegliere una strada piuttosto che l'altra.

Di prima battuta pensavo di utilizzare il bus DC in quanto me lo ritrovo gratuitamente ed a zero ingombro; in realtà

consultando per bene il manuale scopro che poi occorrono dei fusibili di protezione per ogni drive ed il costruttore

consiglia delle induttanze di linea sull'alimentazione dei drive. A questo punto si ribalta addirittura la situazione ....

costi ed ingombri incrementano!!!! Detto ciò volevo capire un parere in merito dato da personaggi del forum che

magari avessoro già utilizzato tale sistema.

Un saluto

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jumpier,

hai parlato di elettrotecnica ma non ha detto una parola sull'applicazione meccanica, come possiamo consigliarti senza avere elementi sufficienti?

Un conto e' un trasportatore, un altro conto una centrifuga.

Ciao

Mario

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Buongiorno Mario

Domando scusa del ritardo e della poca chiarezza sul processo in questione ma purtroppo di corsa come tutti ;)

Detto ciò, vedo di completare un minimo le informazioni richieste ...

Le configurazioni come già detto posso essere di due tipologie e nello specifico

1) - minima: n°1 inverter da 1,5kw + n°2 inverter 0,75kw + 1 resistenza di frenatura sull'inverter da 1,5kw;

2) - massima: n°3 inverter da 1,5kw + n°2 inverter 0,75kw + 2 resistenze di frenatura su inverter da 1,5kw.

In entrambe le configurazioni, gli inverter da 0,75 muovono dei carrelli su assi orizzontali ai quali vi è applicato

circa 20/30kg di peso (quindi direi che non hanno nessuna tipologia di problema durante lo stop dovuto all'inerzia).

Nello specifico per tali drive ho persino rimosso (tramite parametrizzazione) la corrente di iniezione a fine movimentazione

per garantire uno stop in caso di derive meccaniche in quanto inutile.

Nella prima configurazione l'inverter restante da 1,5 kw funge da sollevatore: il peso in gioco è circa 50/60 kg, e la movimentazione

massima può avvenire per circa 3 metri (o posizioni intermedie se necessario). Mentre le posizioni intermedie avvengono

a velocità relativamente basse (40/50 Hz) i posizionamento completi (parto dall'alto e raggiungo il basso o viceversa) partono

a velocità prossime ai 100 / 120 hz per poi rallentare in rampa comandata da sistema plc a circa 20/30 cm dal punto di arrivo.

La resistenza viene sfruttata ovviamente durante il posizionamento di discesa!!

Nella seconda configurazione avremo 2 inverter da 1,5 kw che fungono da sollevatori: il primo sarà identico al punto precedente

mentre il secondo dovrà movimentare un peso di circa 120/140 kg. I restanti parametri (velocità altezze) restano identicici. In questa configurazione non verranno mai eseguiti posizionamenti verso il basso in contemporanea; potrebbero però verificarsi 2

posizionamenti contemporanei ma in opposizione di direzione (uno in salita ed uno in discesa). Il terzo drive da 1,5kw

muove una struttura su asse orizzontale di altezza 4/5 metri, peso circa 600/700kg con inerzia medio bassa in fase di start / stop movimentazione.

Detto ciò volevo capire pro/contro tecnici ed economici sull'installazione di 1 o 2 resistenze di frenatura (in base al numero dei

sollevatori) o se convenisse sfruttare la connesione del bus DC degli inverter.

Grazie, saluti

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Comunque un gruppo di frenatura dovrà essere usato anche in configurazione di DC bus comune.

Per stabilire il dimensionamento del resistore di frenatura è necessario analizzare il ciclo pessimo di frenatura per quantificare la maggior corrente termica del sistema.

Dalla potenza dei due motori io, a sensazione, ritengo che la convenienza del mettere in comune i dc bus non ci sia.

Personalmente, come ho spiegato prima, la convenienza di questa configurazione la vedo o quando è necessario avre rallentamenti coordinati in caso di amncanza rete, oppure quando c'è un motore che lavora per più del 50% del suo tempo in frenaTURA.

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jumpier,

io collegherei comunque i due bus DC, costa pochissimo farlo ed il bilancio energetico totale sara' un po' migliore.

Concordo con Livio sulla necessita' di applicare comunque un gruppo di frenatura su resistore, a meno che i motori per l'asse verticale non siano autofrenanti.

Ciao

Mario

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io collegherei comunque i due bus DC,

Mario anche qui non sono d'accordo con te perchè i costi superano i benefici. Risparmi un gruppo di frenatura ma vai a spendere qualche cosa in più in componentistica esterna. Allla fine il bilancio economico non mi sembra molto favorevole, come aveva già ipotizzato jumpier.

Senza contare che un sistema con DC bus in comune è meno affidabile e meno disponibile di un sitema con 2 inverters separati.

Modificato: da Livio Orsini
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Buongiorno e grazie per le risposte.

In effetti sono giunto anche io alla conclusione di Livio; se considero i costi di una resistenza di frenatura ed un funzionamento "certo"

della macchina contro una connessione del bus DC, installazione dei vari fusibili di protezione (come da specifica del costruttore degli

inverter) ed una affidabilità da rimettere in discussione ... beh direi che lascio le cose come stanno e mi tengo la resistenza di frenatura! ;)

Grazie per le riflessione che avete condiviso con me; buon lavoro a tutti.

Saluti

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Grazie per le riflessione che avete condiviso con me;

Questo è proprio lo spirito del forum: un pacato confronto d'idee.

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