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Multimetro analogico


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Inserito:

Ciao ragazzi, avrei bisogno di utilizzare un multimetro analogico da adottare in caso di letture veloci;

chi saprebbe indicarmi un prodotto di media fattura da non spendere troppo ma che sia abbastanza affidabile?


Inserita:

Se hai bisogno di qualche cosa che ti dia indicazioni abbastanza affidabili, con prezzi attorno a 10€ ne trovi 13 per dozzina.

 

Se invece vuoi qualche cosa che garantisca una discreta precisione e, soprattutto, una costanza di precisione la marca di riferimento è Flucke, ma i prezzi salgono e di parecchio.

Inserita:

Grazie Livio, in effetti utilizzo Flucke in digitale da anni, è il top di prodotto,nessuna incertezza!

Vorrei però qualcosa di meno impegnativo a livello economico dato che lo userò molto meno...

 

Inserita:

Analogico affidabile ICE, adesso sono ritornati... Un 680g può essere un buon compromesso.

Inserita:

multimetri analogici Fluke attualmente in vendita  non ne vedo , pur confermando la eccellenza del marchio .

invece esistono Analogici dal prezzo spropositato , tipo Metrawatt , Chauvin e Arnoux ( alias  Metrix),

che non consiglio .

Invece esistono due marchi Giapponesi  ( e non cinesi ! ) che mi sento di consigliare

Sanwa  ( attenzione alle storpiature del nome , in questo caso di sicuro danno  : se non è scritto preciso Sanwa di certo è un clone )

e come secondo  nome consiglio Hioki  .

Sono di ottima fattura entrambi , resistenti agli urti e precisi perchè usano lo strumentino con tecnologia Taut-band .

Costano a seconda del modello dai 60 euro ai 120 euro

Inserita:

 l'acquisto va fatto direttamente in Giappone  e mai dalla .. Cina  . Ovviamente

Inserita:

 rispetto ai vecchi tester  segnalo la comoda possibilità delle misure a zero centrale, utili quando lo strumento si usa nella ricerca dei guasti sui circuiti elettronici e non si conosce la  polarità  esatta  .

I modelli più costosi  (  amazon  130 euro )  oltre  questa feature presentano un sensibile ingresso a fet  che alza l'impedenza d'ingresso  oltre il milione di ohm per volt , rispetto ai classici  20.000 ohm per volt del modello  tutto passivo

Inserita:
1 ora fa, sandor626 scrisse:

rispetto ai vecchi tester  segnalo la comoda possibilità delle misure a zero centrale, utili quando lo strumento si usa nella ricerca dei guasti sui circuiti elettronici e non si conosce la  polarità  esatta  .

I modelli più costosi  (  amazon  130 euro )  oltre  questa feature presentano un sensibile ingresso a fet  che alza l'impedenza d'ingresso  oltre il milione di ohm per volt , rispetto ai classici  20.000 ohm per volt del modello  tutto passivo

 

Un tester digitale da pochi euro fa tutto questo ed anche di più.

L'analogico è bello da vedersi, è anche più amichevole perchè l'uomo è analogico, ma una misura scritta direttamente  in cifre è univoca.

 

Poi ognuno ha le sue preferenze personali, come le cravatte.:smile:

 

Inserita:

Sono scelte  personali in effetti, sedimentate in anni di esperienza di ognuno di noi, da pensionato hobbista, per verificare un corto secco uso il vecchio 680g, come monitor aggiuntivi sul valore DC durante  prove a banco uso digitali da 13 euro del Brico, per misure + impegnative  accendo il 3478A, mi piacerebbe rimettere le mani su un 3458A ma  non posso permettermelo.

Inserita: (modificato)

Esaustivi!!!  La Categoria di misura (LOV): CAT III 500 V Â per esempio è importante?

Modificato: da ablex
Inserita:
1 ora fa, ablex scrisse:

La Categoria di misura (LOV): CAT III 500 V Â per esempio è importante?

Questo riguarda la sicurezza dello strumento rispetto a sovratensioni e simili, qui trovi un documento esaustivo sui significati dei vari livelli CAT.

 

Ciao, Ale.

Inserita: (modificato)
5 ore fa, Livio Orsini scrisse:

 

Un tester digitale da pochi euro fa tutto questo ed anche di più.

L'analogico è bello da vedersi, è anche più amichevole perchè l'uomo è analogico, ma una misura scritta direttamente  in cifre è univoca.

 

Poi ognuno ha le sue preferenze personali, come le cravatte.:smile:

 

certo, ma la domanda iniziale era sulla scelta di un modello analogico ,  e rimanendo in questo ambito  avere un tester che abbia le feature che ho descritto ( misure da zero centrale e ingresso elettronico) è piuttosto una rarità tra gli analogici , che ricordiamolo sono relegati o nella fascia  dei (micro) tester da  pochissimi euro  (al di sotto dei 10 euro  che sono la soglia del modello digitale cinese standard 9205)  o nella nicchia dei 500 euro  e passa ( Chauvin e Arnoux  e similari ) .

Invece un Sanwa YX360TRF costa sui 60 euro  è resistente agli urti , e sulle misure zero centrale raddoppia l'impedenza di carico ( da 20.000 Ohm/volt a 40.000 Ohm/volt) e permette le misure HFE sui transistor bipolari .

Un Sanwa EM7000  per  il doppio del prezzo dispone dell'ingresso a Fet  , necessario per le misure su circuiti elettronici ad elevata impedenza .

Interessante anche lo Hioki 3030-10  garantito per cadute da 1 metro , prezzo circa 70 euro .

Anche in questo caso si tratta di strumenti CAT III 600 V

Modificato: da sandor626
Inserita:
3 ore fa, hnjmkl scrisse:

 per misure + impegnative  accendo il 3478A

attenzione a cambiare la batteria tampone per tempo , altrimenti sono dolori  per  rifare la calibrazione

Inserita:

So bene le problematiche della batteria, penso di passare ad un 34401, generazione successiva, prima del problema.

Inserita:

Esistono dei multimetri digitali con aggiunta scala analogica, comodi se i numeri scorrono troppo in fretta e non riuscite a rendervi conto ad occhio della velocità di salita della misura

Inserita:

Il mio vecchio Fluke 73 che era un modello entry-level ha la scala analogica, gli manca solo la parola ( il cicalino )

Inserita:
12 ore fa, Lorenzo-53 scrisse:

Il mio vecchio Fluke 73 che era un modello entry-level ha la scala analogica, gli manca solo la parola ( il cicalino )

certo è un modello digitale  che fa misure quantizzate sul numero di divisioni disponibili  stabilite dal numero di cifre presenti ( e  fino a che numero legge sulla cifra maggiore ) .

 

A partire da questa funzione sua principale , dispone anche di una funzione  cosiddetta "analogica" che permette a colpo d'occhio su un breve segmento  di qualche centimetro di lunghezza di poter visualizzare un tratto grossolamente costituito da una decina di step .

 

Ora con tutta la buona volontà , ma non ci siamo proprio  con il concetto di analogico che invece è un continuum spazio-temporale 

Inserita:

Le esigenze di misura sono diverse, una pseudo scala digitale non è certo fatta per le misurazioni, ho dei multimetri digitali tutti rigorosamente con la scala analogica compresi i due da banco, le cifre digitali sono di agevole lettura da ferme o per piccoli scostamenti ma se scorrono veloci  come interpreti le misure?

Nostalgicamente ho ancora qualche 680R e un cassetto di ricambi, che però non uso quasi più, preferendo un Hioki 3030 (taut band) del quale apprezzo le DUE boccole per i cavetti standard al posto della miriade di boccoline per i cavetti dedicati degli ICE

Inserita: (modificato)

A proposito delle boccole di ingresso dei tester digitali economici cinesi, ci sono quelli che hanno interasse non standard, cavi di misura dotati di spina standard non si possono usare, capita uguale nella sterminata offerta di modulini su scheda che fanno qualsiasi funzione, i fori metallizzati con piazzola previsti per un eventuale zoccolo, non è standard 2.54, i classici zoccoli per IC è quasi impossibile utilizzarli.

Modificato: da hnjmkl

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