sandor626 Inserito: 14 gennaio 2019 Segnala Share Inserito: 14 gennaio 2019 Dino Chinaglia e Carlo Gavazzi hanno creato e firmato entrambi questo straordinario tester degli anni 70 , chiamandolo "Dolomiti" . Il pregio essenziale del Dolomiti è il suo prezioso galvanometro imperniato su gemme ammortizzate . Ovvero uno dei rari esempi in Italia di cardini su rubini e molle di spinta . Questa particolare tecnologia unitamente alla qualità della produzione rendeva il galvanometro del Dolomiti degno di fregiarsi della Classe 1 di precisione . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sandor626 Inserita: 14 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 14 gennaio 2019 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sandor626 Inserita: 14 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 14 gennaio 2019 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sandor626 Inserita: 14 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 14 gennaio 2019 Dolomiti era disponibile in tre versioni : a) versione base b) versione con protezione elettronica da sovraccarico c) versione con protezione elettronica e iniettore universale di segnale la mia versione è la base . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sandor626 Inserita: 14 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 14 gennaio 2019 qui lo schema della versione completa di protezione elettronica e iniettore si segnale ( USI ) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sandor626 Inserita: 14 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 14 gennaio 2019 a titolo di curiosità , non mi risulta sia stato mai prodotto in Italia un tester con strumento di Classe 1 , fermandosi i migliore alla Classe 1.5 Ed anche guardando all'estero , sono riuscito a trovare un solo esempio in terra di Germania , con l' UNIGOR 3n Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sandor626 Inserita: 14 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 14 gennaio 2019 L'Unigor 3n , prodotto dalla BBC , conosciuta anche come Goertz , e di recente come Metrawatt , è uno strumento straordinario capace dell'1 % di precisione globale ( galvanometro + circuito) tuttavia è uno strumento TAUT-BAND e come tale "gareggia" in una categoria a parte . E non è detto che la categoria suddetta sia migliore di quella degli strumenti imperniati : non dimentichiamo che gli strumenti a nastro teso ( alias taut-band) hanno una curva caratteristica di precisione che è parabolica . E come tale ( parabola) intersecano la curva dei valori reali (retta) in due punti , che tipicamente sono all'inizio dell'escursione dell'ago e alla fine , con un massimo al centro della escursione ovvero a 45 ° di deflessione . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sx3me Inserita: 15 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 15 gennaio 2019 noto però una cosa molto interessante: ha la scala ohmica al contrario, ovvero con lo zero a sinistra! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sandor626 Inserita: 15 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 15 gennaio 2019 8 ore fa, sx3me scrisse: noto però una cosa molto interessante: ha la scala ohmica al contrario, ovvero con lo zero a sinistra! che è la norma in tutti gli ohmetri attivi Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sx3me Inserita: 15 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 15 gennaio 2019 più o meno posso immaginare come funziona... ma se lo spieghi meglio è meglio Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mauro Dalseno Inserita: 15 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 15 gennaio 2019 10 ore fa, sx3me scrisse: più o meno posso immaginare come funziona... ma se lo spieghi meglio è meglio interessa anche a me... ricordo il Dolomiti di mio padre, aveva il difetto del commutatore a 3 posizioni (AC-Ohm-DC) sfregava sul pannello frontale e diventava duro da spostare... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sandor626 Inserita: 16 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 16 gennaio 2019 (modificato) 3 ore fa, Mauro Dalseno scrisse: interessa anche a me... ricordo il Dolomiti di mio padre, aveva il difetto del commutatore a 3 posizioni (AC-Ohm-DC) sfregava sul pannello frontale e diventava duro da spostare... le domande fatte sono due : -come funziona un ohmetro attivo -come funziona l'ohmetro del Dolomiti . Partiamo dal descrivere il funzionamento degli ohmetri presenti nei comuni tester vintage che è quello detto ( micro)amperometrico a scala invertita , in cui la R incognita è posta in serie al circuito di misura , in questo caso la deviazione del galvanometro è inversamente proporzionale alla grandezza della resistenza in serie al galvanometro. Esistono tuttavia anche tester con ohmetri a scala diretta amperometrica , ovvero a valori crescenti . In essi la R incognita da misurare è posta in serie al circuito di misura . In entrambi questi casi descritti il limite è dato dalla resistenza interna del galvanometro unitamente alla bassa tensione di prova fornita dala batteria del tester. Per cui , in genere le misure delle R di maggiore valore ohmico non possono avvenire . Esistono due metodi semplice per poter estendere le portate dell'ometro ai valori maggiori, la prima consiste nell'utilizzare galvanometri con elevata resistenza interna , la seconda consiste nell'aumentare la tensione di prova usando batterie di maggiore voltaggio. Tuttavia entrambe le soluzione proposte presentano svantaggi insormontabili : non è possibile costruire galvanometri con maggiore resistenza interna perchè esiste un limite alla riduzione del diametro del filo della bobina mobile , inoltre maggiore è la sensibilità del galvanometro e minore è la forza con la quale bobina si muove e quindi maggiore è l'effetto di freno degli attriti di rotazione non è possibile usare tensioni grandi piacere per il test, sia perchè le batterie disponibili in commercio difficilmente superano i 9 volt , sia perchè maggiore è la tensione da usare e maggiore è la corrente necessaria per azzerare lo strumento in pre misura . Il Dolomiti ha aumentato le portate fino ai 10K ohm perchè usa una batteria da oltre 22, 5 volt , che usa per questa sola esclusiva portata , mentre per altre portate usa due comuni batterie da 1,5 volt per evitare di usare correnti di azzeramento pericolose per il galvanometro L'Unigor 3n presenta una scala diretta amperometrica , che tuttavia non è lineare , e pertanto il circuito che pure presenta componenti elettronici attivi non è a rigor di norma un vero ohmetro elettronico ( come il philips PM2505 ) , ma è piuttosto un aiuto elettronico al normale funzionamento amperometrico a scala diretta . Aiuto che è di tutto rispetto visto che riesce tranquillamente a misurare i megaohm. Modificato: 16 gennaio 2019 da sandor626 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sandor626 Inserita: 16 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 16 gennaio 2019 lo svantaggio dell'unigor è che aprendo il circuito di misura la lancetta sbatte violentemente a fondo scala . La qual cosa è esteticamente poco accettabile . La stessa cosa capita nel citato Philips pm2505 e non poco deve aver fatto tribolare gli utilizzatori dell'epoca , al punto che la Philips ad un ceto punto della produzione volle imprimere sul retro di questo tester una scritta indicante che lo sbattimento a fondo scala della lancetta non era un malfunzionamento del tester e che comunque non era dannosa per lo strumento ( scritto in inglese , francese e tedesco ) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sandor626 Inserita: 16 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 16 gennaio 2019 per giungere all'altra domanda come funziona un ohmetro attivo ( o meglio elelttronco) si dirà che esso è piuttosto un voltmetro ad elevata impedenza d'ingresso , piuttosto che essere un microamperometro. Nell'ohmetro elelttronico la misura avviene su scala crescente ( scala inversa rispetto al comune tester) a valori lineari Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 16 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 16 gennaio 2019 6 ore fa, sandor626 scrisse: lo svantaggio dell'unigor è che aprendo il circuito di misura la lancetta sbatte violentemente a fondo scala . La qual cosa è esteticamente poco accettabile . Io posseggo un vecchio tester AVO Meter (funziona ancora bene dopo oltre 50 anni di sevizie); questo tester è stato concepito per essere usato da personale militare, quindi ... deve essere robustissimo. Per ovviare alle prevedibili "botte" dell'indice sul fondo scala c'è un bellissimo sistema elettromeccanico basato sull'accelerazione dell'indice dello strumento che apre il circuito di misura. In pratica è un interruttore costituito da un pulsante che schizza nella posizione di apertura, per riprendere la misura è necessario ripristinare il pulsante nella posizione di chiuso. Se ancora oggi tento di misurare una batteria da 12 V con scala di 1V il bottoncino schizza fuori rapido rapido e l'indice non fa in tempo ad andare oltre la metà scala. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dnmeza Inserita: 16 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 16 gennaio 2019 (modificato) 2 ore fa, Livio Orsini scrisse: vecchio tester AVO Meter è un "Cimelio", sono strumenti che solo ad una certa età si cominciano ad apprezzare per le loro peculiarità, io ho questo e un 680R, poi tre digitali di diversa fattura Modificato: 16 gennaio 2019 da dnmeza Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 16 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 16 gennaio 2019 Il "Cortina" della Chinaglia, altro storico strumento. Ai tempi in pratica il mercato italiano dei tester era diviso tra ICE e Chinaglia Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sandor626 Inserita: 16 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 16 gennaio 2019 (modificato) 3 ore fa, Livio Orsini scrisse: Il "Cortina" della Chinaglia, altro storico strumento. Ai tempi in pratica il mercato italiano dei tester era diviso tra ICE e Chinaglia per non fare torto , ricordiamo anche Cassinelli che vendeva discretamente a giudicare dalla presenza sulle pagine pubblicitarie dell'epoca Modificato: 16 gennaio 2019 da sandor626 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sx3me Inserita: 16 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 16 gennaio 2019 14 ore fa, sandor626 scrisse: nei comuni tester vintage che è quello detto ( micro)amperometrico a scala invertita , in cui la R incognita è posta in serie al circuito di misura 14 ore fa, sandor626 scrisse: Esistono tuttavia anche tester con ohmetri a scala diretta amperometrica , ovvero a valori crescenti . In essi la R incognita da misurare è posta in serie al circuito di misura eehm... mi sto confondendo un po' 🤔 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sandor626 Inserita: 16 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 16 gennaio 2019 1 )scala amperometrica invertita ( la classica ) : R in serie al circuito ( semplificando, in serie al galvanometro) 2) scala amperometrica diretta ( quella che hai tu notato) : R in parallelo al circuito ( semplificando , in parallelo al galvanometro) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sx3me Inserita: 17 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 17 gennaio 2019 ecco, adessi si, mi sono ritrovato. Più o meno è come avevo immaginato Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dott.cicala Inserita: 18 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 18 gennaio 2019 Aggiungerei anche durissimo, come ha detto Mauro. L'ho avuto anch'io quel tester e ricordo bene quel commutatore che faceva male alle dita per quanto fosse diventato duro... l'ho distrutto e se l'è meritato 😎 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dnmeza Inserita: 18 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 18 gennaio 2019 30 minuti fa, dott.cicala scrisse: l'ho distrutto e se l'è meritato ...... che cattiveria !!! 😅 😂🤣😅😅 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sandor626 Inserita: 18 gennaio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 18 gennaio 2019 2 ore fa, dott.cicala scrisse: Aggiungerei anche durissimo, come ha detto Mauro. L'ho avuto anch'io quel tester e ricordo bene quel commutatore che faceva male alle dita per quanto fosse diventato duro... l'ho distrutto e se l'è meritato 😎 il problema del commutatore duro è comune a tutti i tester chinaglia/gavazzi ed anche ai successivi Pantec . L'attrito non è del communtatore in sè ma della interfaccia manopola / frontale . Bastava una goccia di lubrificante , tipo vaselina , od anche uno spray per contatti a base oleosa . Una volta ogni 5 anni . Non è poi un così grosso problema Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 18 gennaio 2019 Segnala Share Inserita: 18 gennaio 2019 (modificato) 4 ore fa, sandor626 scrisse: . Bastava una goccia di lubrificante , tipo vaselina , Ma dai , non siamo mica meccanici , ne ''idraulici '' .... Dovevano intuirlo .... Modificato: 18 gennaio 2019 da gabri-z Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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