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marca e qualità condensatori


Alessandro Clerici

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Alessandro Clerici

Buond'!

Sto facendo un pò di cambiamenti e riparazioni (o salvaguardia diciamo) di alcuni miei tv.

Siccome ci tengo, ho preso dei condensatori sempre di qualità. Recentemente ho preso dei condensatori da rs components perchè sta vicino a me e vado a ritirarli.

Ho preso un pò di nichicon un pò di panasonic e un pò anche di RS pro...qualcuno sa come sono e come si comportano?

Siccome volevo cambiare anche il condensatore di filtro rete da 400v 220mf sul mio trinitron e voglio sia ottimo...stavo guardando un pò. Ho già cambiato lo stesso su un panasonic e mi sembra ok, ho preso appunto un rs pro. Siccome costa circa 3-4 volte in meno....(1.60 tipo contro 4 o 5 euro) mi chiedevo cosa ne pensavate e se meritassero.

Nichicon ottimi, su un philips di circa 30 anni fa li ho trovati praticamente tutti ottimi come capacità. Panasonic uguale.

quello del filtro rete del panasonic non so che marca fosse non è scritta...ed era un pò in perdita per quello cambiato (140 mf contro i 180 nominali).

 

Che ne pensate e cosa potete suggerirmi?

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La gamma di prodotti é vastissima e per di piu risentono molto del tipo di utilizzo, poi si parla di anni quindi le produzioni possono cambiare in meglio o peggio o restare della stessa qualità se un Panasonic mi è durato 20 anni chi mi assicura che il sostituto abbia le stesse caratteristiche? poi ci sono le acquisizioni e i marchi possono cambiare, RS rimarchia prodotti di altri magari ti ritrovi gli stessi Nichicon, per quanto riguarda le capacità se il vecchio condensatore ha una tolleranza del 20% non ha niente che non vada.

Poi ti chiedo, perchè sostituire un componente perfettamente funzionante e formattato ? Wima come marchio non la hai considerata?

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Alessandro Clerici

Chiarissimo entrambi grazie!

Ok quindi con rs andrei sul sicuro.

Wima non l'ho mai sentita....:( 

Parlavo di RS perchè appunto lo ho qui di fianco quindi non pago spese di spedizione ecc. Per ciò che devo fare ovvero per mettere a posto le cose a cui tengo spendere 0.30 o 0.50 a condensatore non mi frega molto, se la qualità lo merita...chiaro su un condensatore come appunto quello che dicevo prima da 400v però se la differenza è 1.60 euro contro 5 già cambia...Prenderei a questo giro anche dello stagno ho visto che con 6-7 euro sempre da rs compri bene mi pare.

 

Per cui, fondamentalmente se un componente comunque va anche se ha 20 anni non ha senso cambiarlo per precauzione? Questo trinitron che ho si vede molto bene ha però solo un effetto pompa del quadro (immagini chiare e scure appunto dove stringe i lati est ovest) anche se molto lieve. Credo siano i condensatori el sincronismo almeno di solito sono quelli. Secondo voi (un aiutino) li cambio? Sony kv1430a.

Per cui un condensatore panasonic per esempio, anni 80 può essere che uno stesso anni 70 sia migliore appunto?

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Riccardo Ottaviucci
14 minuti fa, Alessandro Clerici scrisse:

Wima non l'ho mai sentita..

era la marca usata da Grundig,buona ma ogni tanto qualche problema lo davano

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Alessandro Clerici

ah ok non la conoscevo.

ieri invece ho provato da un philips del 1989 dei condensatori panasonic e nichicon e ammazza tutti perfetti erano!

Fondamentalmente quindi anche secondo te se difetti non ne vedi o non si manifestano ha poco senso o è poco utile cambiarli?

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Sono oltre trent'anni che costruisco e dalla mia esperienza se si usano condensatori di qualità magari da 105C non creano problemi, io ho sempre usato Elna, Kindle, Panasonic. Comunque i costruttori hanno più serie a pari tensione e capacità, quello conta!

Comunque RS distrelec farnell digikey hanno prodotti di qualità.

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Scusami Alessandro Clerici  ma mi ai incuriosito , personalmente sostituire condensatori o altri componenti che funzionano , per me non a senso , capisco la  prevenzione , un componente passivo potrebbe rompersi ma non si sa quando, non parliamo mica di un aereo . Poi magari si guasta un I C e li inizia il difficile .Televisori del genere ne anno buttati a tonnellate e anche perfettamente funzionanti ( detesto gettare cose che funzionano , ma il consumismo impone il suo passo ), qualcuno l'ho tenuto , per un senso di rispetto , e lo terrò fino alla sua morte naturale , ma accanimento terapeutico no .

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Alessandro Clerici

ok chiaro.

No la mia preoccupazione è perchè questo sony in particolare (ma anche un panasonic e un philips, ma il sony specialmente) vorrei dursse quanto più a lungo possibile. Lo uso una media di 5-10 ore la settimana quando va bene eh...però il cinescopio è perfetto. Rifatto tutte le saldature per bene, provato a vedere i singoli condensatori (e devo dire nessuno mi è parso gonfio o malmesso). La maggioranza tutti nichicon. compreo il filtraggio a 400v. Concordo che cambiare qualcosa che funziona è poco utile in generale, ma sapete..quanto può avere questo tv? 20?-25 anni? Credo sia un tv del 90-92 almeno...idem il panasonic 15m1r.  Chiaro dipende anche da quanto è stato usato, però per l'appunto se riesco a farli andare il meglio possibile preferirei :) Siccome vedevo differenze di prezzo notevoli su alcuni condensatori specifici mi chiedevo appunto se potesse esserci qualche differenza sostaniziale.

Su ebay invece ho visto dei condensatori (mi servono i 22mfarad a 250V) e un venditore che ne vende 5 pezzi a circa 1.50 euro. Mi dice siano marca elite ma...intanto come posso esserne certo...? E poi non so voi che ne pensate? Alcuni specifici condensatori tra l'altro li ho presi un pelo diversi (sul panasonic che montava il 180mfarad a 400V sul filtro rete ho messo il 220mfarad a 400volt perchè il 180 non c'è più..o meglio c'è ma costa 4 volte tanto...)...

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è inutile, perdi tempo... con lo stesso metro dovresti sostituire anche le resistenze scottate, o allungate, poi magari i semiconduttori di potenza, perchè usurati... insomma, tienilo così, e poi quando schiatta, se ci vuole il condensatore ce lo metti, se ci vuole la resistenza ce la metti, e se ci vuole il finale metti pure quello...

 

Io ho un Philips black line, che da 15 anni sta acceso almeno 10 ore al giorno, e ancora non si è deciso ad esplodere, così finalmente ci piazzo un bel LCD :P

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Alessandro Clerici

bè però...un conto che salti una resistenza un conto che salti il 400volt di filtraggio...se parte dico addio a mezzo pcb :D 

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37 minuti fa, Alessandro Clerici scrisse:

bè però...un conto che salti una resistenza un conto che salti il 400volt di filtraggio...se parte dico addio a mezzo pcb :D

Direi che stai esagerando . Se parte ( per vecchiaia ) il condensatore , i danni non sono maggiori di quegli che può provocare un resistore da mezzo centesimo ma con ruolo ''chiave ''......

Spesso , se i circuiti sono ben progettati , l'apparecchio smette soltanto di funzionare .

Cambi il condensatore e riprende vita , per questo alcuni apparecchi costano più degli altri .

Modificato: da gabri-z
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Alessandro Clerici

Piuttosto secondo voi, la regola che tendenzialmente è più facile parta o sia afffaticato un condensatore con alto voltaggio a prescindere dalla capacità rispetto a uno con basso voltaggio a capacità alta è sempre vera?

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Rispondere esattamente alla domanda , io non sono in grado , ma posso dirti che un condensatore fatto per lavorare a 16V ed obbligato a lavorare ai 14 V , dovrebbe ''sudare'' di più di uno garantito per 400V fatto lavorare ai 320V .

E questo tralasciando temperature , forme di segnali e stress meccanico...Fai conto tu .

Modificato: da gabri-z
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Alessandro Clerici

Sudare di più? pardon non ho capito...ho un panasonic che sto finendo di riparare dove sulla scheda stand by e sulla 5v ha un condensatore a 6.3...chiaro che fa ridere, siamo al limitissimo. Cambiato con uno da 16V e via. Anche fosse stato 35 non ha problemi di alcun genere...

addirittura uno ricordo di aer cambiato un elettrolitico 22mf a 400V con uno da 2000 :D

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4 minuti fa, Alessandro Clerici scrisse:

Cambiato con uno da 16V e via. Anche fosse stato 35 non ha problemi di alcun genere...

Grazie per avermelo detto .

Buon lavoro !

Modificato: da gabri-z
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Alessandro Clerici

:) 

La tensione è quella massima a cui può lavorare non è obbligato appunto a lavorare a quel voltaggio. Suda appunto di più se sulla 5V per esempio ci metti un 6 perchè al limite. Chiaro che sotto lo distruggi..

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Riccardo Ottaviucci
1 ora fa, Alessandro Clerici scrisse:

addirittura uno ricordo di aer cambiato un elettrolitico 22mf a 400V con uno da 2000 :D

non è la stessa cosa che metterlo di tensione superiore. In quel caso rischi di compromettere il funzionamento del circuito decuplicando la capacità

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Alessandro Clerici

no chiaro, sapevo che li potevo metterne uno così. Era un esempio estremo e sicuramente non è sempre così concordo.

Oggi ho preso un trinitron 14A. Periodo 83-86 grossomodo. Ammazza come viaggia. Condensatori tra l'altro a vista perfetti. Ma monta tutti nippon,nichicon panasonic...oggi apri anche un sony del 2002 monta robaccia

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Alessandro Clerici

ahaha 

Bah io continuo a pensare che in tv di 30 anni lasciare un condensatore di filtro rete di 400volt..magari che ha lavorato tanto...85 gradi...non sia una grande idea..

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in tanti anni, posso contare sulle dita di una mano, e mi avanza anche il resto, i condensatori filtro 400V sostituiti...

quindi concordo sull'argomento "sega mentale"

 

Per quanto riguarda la sostituzione dei condensatori con voltaggi diversi, sapevo, e non so se correttamente, che se di voltaggio inferiore il dielettrico si assottiglia fino a mandarli in corto; infatti, sappiamo tutti che in quel caso esplodono perfino. Se di voltaggio superiore il dielettrico tende ad inspessirsi, diminuendo di capacità, e/o aprendosi totalmente

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La tensione di lavoro dei condensatori equivale al potere di isolamento minimo del dielettrico interposto tra le lamine.

Applicando una tensione maggiore del valore minimo garantito può, se si è fortunati, anche non succedere nulla, oppure può non succedere nulla subito perchè il dielettrico inizia a deteriororarsi e, nel giro di qualche tempo, si perfora mettendo in corto le lamine.

 

Se la differenza di potenziale, applicata al condensatore, ha un valore inferiore a quello del minimo valore di isolamento, il condensatore lavora correttamente. Maggiore è la differenza, in meno, tra valore minimo di isolamento e valore di differenza di potenziale applicata, minore sarà lo stress del materiale isolante.

Questo è un parametro che si tiene in debito conto nel calcolo di previsione di MTBF.

 

Da ultimo, ma non ultimo, ricordo che i condensatori elettrolitci, che son rimasti disalimentati per peracchi mesi o anni, devono essere "rodati" se non si vuole ridurne drasticamente la vita. Vanno alimentati con una tensione di circa 1/10 o anche meno della normale tensione di lavoro. Si lasciano con questa alimentazione per qualche ora, poi si sale gradatamente a gradini intervallando circa 1 ora tra un gradino di tensione ed il successivo. I dati di tempo sono dati empirici.

 

I condensatori che devono lavorare in regime di corrente impulsiva,  hanno una vita limitata.

I cotruttori seri di inverters per comando motori, specificano la durata della semivita dei condensatori, che costituiscono la batteria del DC bus, consigliandone la sostituzione dopo il tempo indicato come semivita.

Modificato: da Livio Orsini
corretti errori di dattilografia
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Alessandro Clerici

molto esaustivo.

Io ne ho montati moltissimi a tensioni superiori e anche dopo tanto lavoro non ho mai riscontrato alcun problema. Molto chiara la spiegazione

 

sx3me ah, quindi molto difficile saltino i 400V di rete? Pensavo fossero molto soggetti a usura e lavoro...fondamentalmente quindi se sono soprattutto di buona marca tipo nippon o nichicon non ha senso cambiarli?

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