sengy777 Inserito: 2 febbraio 2019 Segnala Share Inserito: 2 febbraio 2019 salve a tutti, volevo fare una domanda inerente ai circuiti elettronici che non si danneggiano invertendo la polarità della fonte di alimentazione; facendo un esempio, mi è capitato erroneamente di inserire con polarità invertita la pila tampone di un telecomando dell'auto, ma successivamente ad essermi accorto di averla inserita al contrario, reinserendola in maniera corretta, il telecomando ha continuato a funzionare correttamente. A titolo informativo, mi chiedevo come viene controllata a livello di componentistica la gestione eventuale della polarità d'alimentazione invertita, in modo tale da non recare danni ai componenti elettronici interni al circuito (dato che non è sempre scontato che invertendo la polarità dell'alimentazione, non si rechino danni ai circuiti elettronici). Grazie in anticipo per i chiarimenti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 2 febbraio 2019 Segnala Share Inserita: 2 febbraio 2019 Il modo più semplice è mettere un diodo in serie all'alimentazione. Se inverti le polarità il diodo blocca ed i circuiti a valle non sono alimentati. Un normale diodo al silicio fa cadere 0.7V ai suoi capi, quindi con alimentazioni a batteria da 1.5V è una soluzione improponibile, anche usando diodi a bassa caduta diretta perchè si prendono comunque circa 0.3V. Se il telecomando fa uso di quelle piccole batterie a 12V, allora questo tipo di protezione può essere usata. Nei circuiti dove è prevista l'alimentazione da rete, tramite alimentatore esterno, si può mettere un ponte come ingresso; in questo modo la polarità dell'alimentatore non ha importanza, dal ponte uscirà sempre la polarità corretta. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
max.bocca Inserita: 2 febbraio 2019 Segnala Share Inserita: 2 febbraio 2019 Tanti, anche se non mi piace tale soluzione mettono un diario in parallelo all'alimentazione in modo che se l'alimentazione arriva con polarità invertita, sempre che non si apra lo stesso, limita la tensione ai sui capi a circa 0,7V e teoricamente l'alimentatore dovrebbe andare in protezione. Questa soluzione è utilizzata dalla Roland su tastiere anche di fascia alta ed è causa di guasti in quanto i musicisti sono poco attento alla tensione corrente e polarità che richiede lo strumento, l'interessante per loro e. Che entri lo spinotto poi magari ha il foro da 2.5mm confronto a quello montato sullo strumento che è da 2.1 e non fa contatto. Ho trovato più volte che usando alimentatori robusti invertendo la Polarità riescano a mandare in corto circuito tale diodo che quindi va sostituito. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patatino59 Inserita: 2 febbraio 2019 Segnala Share Inserita: 2 febbraio 2019 Ma la soluzione a diodo in parallelo è sempre accoppiata alla presenza di un fusibile che DEVE saltare ! Un diodo in sovraccarico può anche prendere fuoco ! Oggigiorno sono disponibili diodi Shottky anche con caduta di 0,1 volt, e la loro presenza in serie non crea problemi. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 3 febbraio 2019 Segnala Share Inserita: 3 febbraio 2019 13 ore fa, patatino59 scrisse: Ma la soluzione a diodo in parallelo è sempre accoppiata alla presenza di un fusibile che DEVE saltare ! Ecco perchè a me non piace questa soluzione; solitamente si verifica che: non mettono il fusibile perchè tanto lo hanno messo a monte (sic!) mettono il fusibile, ma al suo primo intervento nel migliore dei casi ne mettono uno molto più grande, oppure ci fanno un bel corto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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