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Cronotermostato per riscaldamento a pavimento


Riccy

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Buongiorno, solitamente scrivo di argomenti elettrici ma mi sto trovando nella necessità di scegliere i giusti cronotermostati per un impianto di riscaldamento a pavimento in un trilocale ristrutturato in cui andrò ad abitare.

L'impianto è diviso in zone ognuna con il proprio termostato (zona giorno, bagno, due camere da letto --> ogni locale ha il suo termostato).

Arrivo da un impianto di riscaldamento standard che comandavo con un Fantini Cosmi C57 e mi sono sempre trovato bene. Esteticamente non è un gioiello ma mi pare un prodotto molto affidabile.

La mia compagna preferirebbe, per puro gusto estetico, un VE454500 Vemer Chronos 230 Nero settimanale Touch Screen.

Posto che preferirei l'alimentazione a batteria per evitare che perda la programmazione in caso di black out e che la soglia di spesa per ogni cronotermostato è di 100€ riuscireste a dirmi se questi cronotermostati sono adatti ad un impianto a pavimento? So che tendenzialmente questi impianti devono essere lasciati lavorare evitando spegnimenti che poi provocherebbero una lunga rampa fino a regime...

Avete qualche modello che è più indicato o si tratta solo di programmarli con un certo criterio?

Grazie mille fin da ora!

Modificato: da Riccy
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i più adatti sono quelli che hanno solo due stati (temperatura confort temperatura ridotta) perché non serve inventarsi andamenti strani della temperatura con l'impianto a pavimento.

 

pero van bene tutti, basta programmarli con criterio.

 

ps: quelli a 230V credo che mantengano comunque le programmazioni per un po' anche senza corrente..

ps2: la scelta tra batteria e corrente dipende anche dal fatto che nel punto del termostato ci sia la 230V, mica è sempre così.

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1 ora fa, reka scrisse:

ps2: la scelta tra batteria e corrente dipende anche dal fatto che nel punto del termostato ci sia la 230V, mica è sempre così.

 

Ogni punto del termostato ha la 230V quindi la scelta è abbastanza libera.

Sul VEMER ho visto che la batteria tampone tiene memoria per qualche minuto, poi si resetta...

 

Quindi può essere anche un Vemer che è più semplice...ma se io imposto la temperatura comfort diciamo a 21° e la temperatura ridotta a 18° una plausibile programmazione potrebbe essere:

 

- Dalle ore 5 alle ore 8 --> Comfort

- Dalle ore 8 alle ore 16 --> Ridotta

- Dalle ore 16 alle ore 23 --> Comfort

- Dalle ore 23 alle ore 5 --> Ridotta

 

Oppure questo modo di lavoro è più adatto a impianto con termosifoni?

 

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Alessio Menditto

Io che ci vivo da decenni, ti dico solo che con temperatura esterna di 5 gradi riesco a tenere una mandata di 37, praticamente un brodino meno che tiepido, ma se spegnessi anche solo 10 minuti comincerei a battere i denti.

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16 minuti fa, Alessio Menditto scrisse:

Io che ci vivo da decenni, ti dico solo che con temperatura esterna di 5 gradi riesco a tenere una mandata di 37, praticamente un brodino meno che tiepido, ma se spegnessi anche solo 10 minuti comincerei a battere i denti.

 

Ciao Alessio, potresti spiegarmi meglio? Nel senso, ok, riesci a mantenere una temperatura dell'acqua di 37° ma a cosa corrisponde come temperatura?

 

Quindi tu dici di impostare una sola temperatura e lasciarlo sempre andare su quella fissa notte e giorno?

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Alessio Menditto

I 37 gradi corrispondono alla MIA sensazione di benessere nel MIO appartamento (“cella” da un punto di vista termodinamico).

Io potrei benissimo non sapere neanche che ho la mandata a 37 gradi, potrei avere solo una manopola da girare MOLTO LENTAMENTE per dare il tempo (minimo un giorno!) al sistema di trovare l’equilibrio  ideale.

Quando sto bene non la giro più, se SENTO freddo aumento un po’ il calore, se sento un calore opprimente calo la potenza della caldaia.

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Quindi stai dicendo che un cronotermostato è inutile?

Avendo temperature differenti per le differenti parti di casa come potrei regolarla in altro modo?:o

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Alessio Menditto

Non mi permetto di dire sia inutile, per me è inutile.

Io poi ho una casa di 100 metri, le stanze le uso tutte, ovvio che se avessi una stanza dove non vado mai potrei pure non scaldarla, ma se il sistema è bilanciato non devi avere stanze a diversa temperatura, tutte devono avere la stessa temperatura, anche solo per non sentire il fastidio una più calda una più fredda.

 

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Sinceramente mi chiedo perchè mettere un termostato per stanza allora...però è stata una scelta di chi ha fatto l'impianto...

 

Ho pure uno strumento appena dentro l'ingresso con due manopole, una con simbologia ragiatori e una con simbologia sanitari...anche qui...dovevo farmi spiegare meglio mi sa...ma sarebbe su questo strumento che tu imposti la tua temperatura di confort?

 

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7 minuti fa, Riccy scrisse:

Sinceramente mi chiedo perchè mettere un termostato per stanza allora

 

Perché i termoidraulici sono ancora convinti che rispetto ad un impianto a caloriferi non ci sia nessuna differenza, a parte che non vedi i radiatori.

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Alessio Menditto

Penso sia per equiparare il controllo termostatico dei termosifoni classici, che dovrebbe essere obbligatorio, ad un controllo che comunque ci dev’essere pure in questi impianti che non hanno nulla da spartire con i termosifoni.

La temperatura di mandata comunque è una, ossia a quanti gradi esce l’acqua dalla caldaia, non ce ne sono altre, se poi ci sono miscelatori strani questo è un altro discorso, i 37 gradi che ti dicevo sono semplicemente quelli che escono dalla caldaia.

 

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22 minuti fa, Alessio Menditto scrisse:

La temperatura di mandata comunque è una, ossia a quanti gradi esce l’acqua dalla caldaia, non ce ne sono altre, se poi ci sono miscelatori strani questo è un altro discorso, i 37 gradi che ti dicevo sono semplicemente quelli che escono dalla caldaia.

 

E da dove la regoli la temperatura di mandata?

 

1 ora fa, Darlington scrisse:

Perché i termoidraulici sono ancora convinti che rispetto ad un impianto a caloriferi non ci sia nessuna differenza, a parte che non vedi i radiatori.

 

Fatto sta che ho elettrovalvole che dividono le zone e sono un po' confuso su come andare a comandarle.

 

5 ore fa, Alessio Menditto scrisse:

I 37 gradi corrispondono alla MIA sensazione di benessere nel MIO appartamento (“cella” da un punto di vista termodinamico).

 

 

OK, ma quindi questo significa che tu non imposti alcuna temperatura ma semplicemente fai funzionare la caldaia notte e giorno per mantenere la tua temperatura di comfort?

 

Con questo impianto i cronotermostati servono quindi solamente a chiudere/aprire le elettrovalvole ma la caldaia è sempre in funzione?

 

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Alessio Menditto
39 minuti fa, Riccy scrisse:

 

OK, ma quindi questo significa che tu non imposti alcuna temperatura ma semplicemente fai funzionare la caldaia notte e giorno per mantenere la tua temperatura di comfort?

 

Esatto.

Il problema è che chi ti vende o ti monta un impianto simile deve spiegarti come funziona, sempre che pure lui lo sappia.

Ci sono ricoveri per attacchi di schizofrenia e sindromi di ansia maniacale in chi non riesce ad accettare che un impianto possa funzionare (in inverno, perché nelle mezze stagioni qualche problema effettivamente lo da) 24/24.

46 minuti fa, Riccy scrisse:

 

Con questo impianto i cronotermostati servono quindi solamente a chiudere/aprire le elettrovalvole ma la caldaia è sempre in funzione?

 Ripeto nel mio caso come in tanti altri, posto che deve andare 24/24, a che serve un cronotermostato?

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Alessio Menditto

La temperatura che imposto è, ripeto, quella di mandata, che potrei benissimo NON conoscere, che mi fa stare bene.

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Ciao, non sono un esperto di termotecnica. per esperienza in casa mia ho un termostato per stanza dove in zona giorno tengo 20° e nella zona notte 17° perennemente. trovo comodo tenere queste due differenze perché preferiamo dormire al "fresco".  la temperatura dell'acqua di mandata la regola la caldaia in base alla temperatura esterna. modifico la curva (che nel mio caso è una retta) solamente nelle mezze stagioni per migliorare il comfort a casa. reputo inutili i cronotermostati.

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ciao @19simo89 quindi tu anzichè cronotermostati hai optato per un semplice termostato per stanza che immagino vada ad agire sulle elettrovalvole aprendo/chiudendo la porzione di impianto interessata?

 

La curva che tu modifichi è un parametro della caldaia quindi?

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si esatto sono dei semplici termostati, per esattezza CH110 della Fantini. ho impostato la temperatura il primo anno e poi mi sono dimenticato che esistono, se non per il cambio batterie (2/3 anni). non sono bellissimi ma sono economici:P.

la curva è un'impostazione della caldaia, es: se all'esterno ci sono 0°C la temperatura di mandata è sui 37°, invece se ce se sono 10° la mandata è di 30°. modifico l'inclinazione della retta di pochi gradi sono nelle mezze stagioni . io mi trovo benissimo cosi è ho degli ottimi consumi, dovuti, "penso", soprattutto dall'isolamento della casa.

14 ore fa, Riccy scrisse:

immagino vada ad agire sulle elettrovalvole aprendo/chiudendo la porzione di impianto interessata?

esatto, per esattezza il termostato mi eccita l'elettrovalvola che a suo volta il contatto interno mi eccita un relè che da il consenso alla caldaia e alla pompa interessata a partire.( ho due pompe una per piano). nel quadretto dove ho gli 8 relè vedo anche la zona che "chiama" il riscaldamento grazie al led relè.

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