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Alimentare parti comuni da due contatori.


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Innanzi tutto mi scuso se non sono molto attivo sul forum. Ciò è dovuto principalmente al fatto che non sono un tecnico ma un semplice appassionato e non saprei, di fatto, come essere utile agli altri. Insomma vi leggo con piacere ma non intervengo per ignoranza in materia.

 

Espongo il problema, magari già oggetto di altre discussioni ma che non ho trovato soluzioni concrete.

 

Abito in uno piccolo stabile con due appartamenti, il mio e di mio fratello, e abbiamo il contatore enel per le parti comuni da 1,5 KW. Questo alimenta principalmente il citofono, le luci scale, luci garage e un paio di prese del garage, dove molto sporadicamente a volte colleghiamo il piccolo compressore domestico per controllare la pressione dei pneumatici alle auto nostre.

 

Nella peggiore delle ipotesi abbiamo avuto il consumo di 15 kw mensili. Tuttavia, a causa dei costi fissi, siamo costretti a pagare oltre € 50,00 a bimestre.

 

L'anno scorso abbiamo installato due distinti impianti fotovoltaici da 4,3 KW ciascuno e, pertanto, volevamo togliere il contatore delle parti comuni ed alimentare il relativo  circuito elettrico a turno, con le rispettive utenze personali senza dover pensare periodicamente a staccare e attaccare spine, cavi e quant'altro.

 

Considerato il minimo carico usuale, dietro consiglio generico, mi è stata prospettata la soluzione con un relè monostabile a doppio scambio da almeno 10A azionato con un timer, magari settimanale.

 

In pratica, da quel che ho capito, a monte dovrei collegare fase e neutro di un contatore in due contatti normalmente chiusi, mentre l'altro contatore lo si collega in altri due contatti normalmente aperti. A valle, ovvero in uscita dal relè, dovrei fare confluire le relative uscite nel circuito delle parti comuni. Quindi, quando il timer settimanale darebbe l'impulso alla bobina, avverrebbe la traslazione da un contatore all'altro, ovvero verrebbero disinseriti i circuiti normalmente chiusi ed attivati quelli normalmente aperti.      

 

Mi chiedo se tale soluzione sia fattibile e priva di conseguenze (penso al fatto che in uscita fase e neutro saranno ponticellati e ci potrebbe essere una sorta di ritorno verso l'impianto che si disinserisce).

In caso contrario, quali potrebbero essere le contromisure e/o le soluzioni concrete che consentono l'eliminazione del contatore comune?

 

Sarebbe auspicabile comunque evitare eventuali suggerimenti che esulano dal problema tecnico (tipo collegare tutto in uno e mettere un contascatti)

 

Ringrazio anticipatamente 

  

 

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Maurizio Colombi

La soluzione che ti hanno prospettato rimane sempre la più semplice ed obbiettivamente l'unica che ti permette di fare quello che desideri in maniera economica.

Se si realizza un circuito con tutte le precauzioni del caso rimane a carico di un contatore solo il circuito per pilotare il sistema.

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Grazie.

Ne sono convinto.

Il mio dubbio è se ci possono  essere conseguenze in futuro per il fatto che dalle rispettive uscite del relè, fase e neutro sono collegati .....

Ho letto qua e là i problemi di eventuale arco elettrico, non so se è esatto......

 

Non vorrei provocare danni agli impianti domestici.

 

Non so, nella mia ignoranza pensavo a due relè interbloccati, o qualcosa del genere.... non so se serve a qualcosa... 

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54 minuti fa, coccioline scrisse:

dalle rispettive uscite del relè, fase e neutro sono collegati .

 

1 ora fa, coccioline scrisse:

in uscita fase e neutro saranno ponticellati

Non si capisce cosa intendi.

I contatti di un relè a doppio scambio sono 6 (piu la bobina)

I due comuni vanno al carico (Fase e Neutro)

I due NC vengono da una utenza  (Fase e Neutro)

I due NO vengono dalla seconda utenza (Fase e Neutro)

L'unico problema è che le fasi dei due impianti potrebbero essere diverse.

Sarebbe meglio attivare la commutazione scollegando il carico.

Modificato: da patatino59
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6 minuti fa, patatino59 scrisse:

Non si capisce cosa intendi.

Mi scuso ma come detto in premessa, sono un semplice appassionato.

7 minuti fa, patatino59 scrisse:

L'unico problema è che le fasi dei due impianti potrebbero essere diverse.

Ecco, questo mi era balenato per la mente.....

 

8 minuti fa, patatino59 scrisse:

Sarebbe meglio attivare la commutazione scollegando il carico.

Come si fa tecnicamente?

Quali sono i componenti o il relativo schema dai assemblaggio?

 

Grazie.

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DavideDaSerra

Fermo restando che il contatore divisionale sia la cosa più semplice ed economica (anche perchè con un timer chi ha la notte paga la maggior parte)

 

Un relè a doppio scambio: uscita (carico delle 'scale') sul comune, fase e neutro di uno su uno scabbio fase e neutro dell'altro sull'altro scambio, poi un timer che 'pilota'  la bobina del relè.

Modificato: da DavideDaSerra
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25 minuti fa, DavideDaSerra scrisse:

(anche perchè con un timer chi ha la notte paga la maggior parte)

Di notte non ci sono luci accese. Al limite, se qualcuno fa tardi accende la luce delle scale....

 

 

25 minuti fa, DavideDaSerra scrisse:

Un relè a doppio scambio: uscita (carico delle 'scale') sul comune, fase e neutro di uno su uno scabbio fase e neutro dell'altro sull'altro scambio, poi un timer che 'pilota'  la bobina del relè.

 

E' infatti la soluzione prospettata.

La paura è se le fasi dei due contatori sono invertite, o se in futuro l'enel fa tale inversione dalla centrale.

Avendo il carico su due contatti del relè, la traslazione tra una linea enel e l'altra collegate ai contatti di scambio credo potrebbe essere deleteria..... o sbaglio? 

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Maurizio Colombi
1 ora fa, coccioline scrisse:

la traslazione tra una linea enel e l'altra collegate ai contatti di scambio credo potrebbe essere deleteria..... o sbaglio?

Non ne vedo il motivo, sempre fase e neutro sono...

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DavideDaSerra

No, perchè? Le due accortezze che ha senso verificare sono:

1>  sui contatti di scambio, attaccare fase con fase e neutro con neutro (altrimenti, se le due utenze sono su fasi diverse sì che arriva la mazzata da 400V)

2> collegare comunque le parti comuni 'dopo' il differenziale, così se il relè resta bloccato 'a metà' (fase da una parte e neutro dall'altra) saltano entrambi i salvavita e ci si accorge subito che il guasto è sulla parte comune.

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29 minuti fa, DavideDaSerra scrisse:

2> collegare comunque le parti comuni 'dopo' il differenziale, così se il relè resta bloccato 'a metà' (fase da una parte e neutro dall'altra) saltano entrambi i salvavita e ci si accorge subito che il guasto è sulla parte comune.

 

Non ho capito bene .....

 

per quello che è la mia cognizione, ai due connettori comuni del relè (a cui naturalmente sono connessi fase e fase / neutro e neutro delle due utenze enel di alimentazione a turno) verranno collegati la fase e il neutro che attualmente sono connessi con il contatore enel da eliminare. A valle c'è già il quadro con il salvavita e i magnetotermici per linea luce e prese parti comuni. Gli appartamenti, a loro volta, hanno già i rispettivi salvavita...

Modificato: da coccioline
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scusate la mia ignoranza ma anziche'stare a comprare timer,rele'e affini non esiste un bel deviatore biploare 1 0 2 ,quelli con la bella manopolona che una volta a settimana o a piacere si ruota e si cambia la linea di alimentazione?fra l'altro non consuma nulla,il rele'fra le altre cose dovrebbe stare una volta attivato eccitato per giorni interi di continuo e inoltre un dubbio:un rele'riesce a sopportare carichi equivalenti al 1,5 Kw come quelli del cotatore adesso esistente?

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DavideDaSerra

@coccioline

Dico di mettere i salvavita a monte così nel caso uno dei due contatti si 'incolli' dunque le scale prendono la fase da un contatore e il neutro dall'altra salterebbero entrambi i differenziali 'marcando' il fatto che il problema è sul circuito delle scale

 

@merlino il problema di 'portata' el teleruttore non sussiste: già  i più comuni reggono agevolmente 10A

 

 

Modificato: da DavideDaSerra
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Maurizio Colombi

Ma forse stiamo scherzando, forse il "saturday night" è già cominciato e sta dando i suoi risultati... forse!

Prendete un relè zoccolato (un octal perché mi da più fiducia), ci attaccate la fase da un contatore al 4 ed il suo neutro al 5; la fase dell'altro contatore al 3 ed il suo neutro al 6.

A questo punto sull'1 e sull'8 avremo tensione da un contatore a bobina eccitata e tensione dall'altro contatore a bobina diseccitata.

Lo scambio avviene in un millisecondo e se vogliamo:

lo possiamo allungare a piacere con accorgimenti vari,

lo possiamo implementare con l'aggiunta di contattori per sopportare potenze infinite,

lo possiamo interbloccare con tutte le diavolerie del mondo.

o lo possiamo usare così.

All'1 e all'8 avremo sempre tensione da un contatore a bobina eccitata e tensione dall'altro contatore a bobina diseccitata, che problemi di "invertimento" di fase, di "arrotolamento" della fornitura, di "incollamento" dei contatti, di "accorgimenti" da utilizzare... ci potrebbero essere??????

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Bene, questo mi conforta.

 

Ad ogni modo, vista la situazione attuale del vano contatori e le ultime implementazioni dell'impianto fotovoltaico, linea e neutro saranno prelevati dalle uscite dirette dei due contatori enel.

 

Allego uno schema di massima per maggiore comprensione (spero).... fatto alla meno peggio....

 

 

 

 

 

 

 

Schema gen.png

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Maurizio Colombi
39 minuti fa, coccioline scrisse:

linea e neutro saranno prelevati dalle uscite dirette dei due contatori enel.

Beh... io ci metterei qualche protezione, anche una misera coppia di fusibili...

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Decisione concretizzata.

 

Ho preso 

Relè octal Finder 60.12.8.230.0040  ad innesto 

relativo zoccolo 90.02

ed il temporizzatore Finder 86.00.0.240

 

In tal modo, ogni 100 ore attiverà o meno la traslazione da una linea all'altra.

 

Aggiornerò la discussione dopo il collaudo.... 

 

Per il momento ringrazio per i preziosi consigli.

 

 

 

 

 

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Maurizio Colombi
1 ora fa, coccioline scrisse:

Switch a 100 ore dall'attivazione

Hai già visto una commutazione automatica?

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Ho fatto la prova inversa prima di installarlo .....

Ovvero con alimentazione su piedini 1 e 8 e due lampade sui contatti, con commutazione ogni 10 secondi circa ....

E funzionava naturalmente..... 

 

 

 

 

 

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Microchip1967

Ovviamente hai messo in conto che se durante il conteggio viene a mancare alimentazione il timer si resetta.....

Io l'avrei fatto con un logo e la funzione di ritenzione

Modificato: da Microchip1967
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Non mi preoccupa più di tanto l'eventuale reset:

1. perchè potrà accadere una volta l'anno, forse;

2. perchè tutto sommato i consumi effettivi sono molto irrisori e l'eventuale differenza ancora meno....

3. in fondo siamo io e mio fratello, non condivido l'alimentazione con estranei.

 

Comunque è giusto precisare per coloro i quali vorranno adottare tale soluzione

 

 

 

 

 

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Aggiornamento discussione per i posteri.

 

Il sistema commuta automaticamente senza alcuna evidenza e ripercussione .

 

Quindi, credo che è stata una valida soluzione.

 

Adesso non Rimane che chiedere la sospensione del contatore parti comuni.

 

Grazie per  i consigli

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