condizionatore parte lo stesso senza gas?

[umberto950]

se manca il gas il compressore parte lo stesso?

 

Modificato: 12 aprile 2019 da Alessio Menditto
Modificato titolo

[Alessio Menditto]

Forse i vecchissimi, i nuovi direi assolutamente no.

[umberto950]

1 ora fa, umberto950 scrisse:

ok grazie

 

 

[Xxxxbazookaxxxx]

11 ore fa, Alessio Menditto scrisse:

Forse i vecchissimi, i nuovi direi assolutamente no.

Perché Alessio,la macchina di accorge della mancanza gas dalle sonde,se non parte il compressore non può sapere che è senza refrigerante,non ha pressostati.

[Alessio Menditto]

Ho scritto infatti “direi”, non so esattamente che sistema c’è però qualcosa rileva la mancanza di gas. 

O sbaglio?

[click0]

anche senza gas un condizionatore parte

poi si genera un qualche errore (anche l'errore di bassa pressione non è immediato) che lo blocca

 

i vecchi condizionatori, se dotati di pressostato di bassa, (1 su 10000) invece proprio non partono

 

ps condizionatori tipo split domestico

Modificato: 12 aprile 2019 da click0

[Xxxxbazookaxxxx]

12 minuti fa, Alessio Menditto scrisse:

qualcosa rileva la mancanza di gas. 

O sbaglio?

No,non sbagli Alessio,ci sono 5-6 sonde nell’unità esterna (dipende dalle Marche),ma il compressore deve partire almeno 5 minuti prima che le pcb facciano le modifiche dei vari parametri (apertura eev-velocità compressore-velocità ventilatore) prima di capire che attuando le varie regolazioni il sistema ha una risposta comunque negativa e dichiarare un errore di scarsità di refrigerante.

E questo se non ne ha proprio di refrigerante,se viene rilevata invece una scarsa quantità la pcb lo dichiara solo se viene dato errore dalle sonde per 3 volte in un ora di funzionamento.

Modificato: 12 aprile 2019 da Xxxxbazookaxxxx

[Alessio Menditto]

Ah ok

 

[Darlington]

Basta anche un pressostato di minima (come negli impianti auto) ad impedire l'accensione senza gas... se invece non è "senza" ma ce n'è poco ed il pressostato non scatta, poi la logica incrociando un paio di temperature si accorge che il sistema non sta rendendo.

[Al2]

Diciamo che dipende dall'architettura del sistema, esattamente come sulle auto. Va studiato il sistema e analizzata la documentazione tecnica caso per caso per poter dare una risposta precisa.

 

Sugli automezzi, con un compressore a cilindrata fissa c'è solitamente un pressostato sulla condotta di bassa pressione e uno su quella di alta pressione. Con pochissimo gas quello di bassa è comunque chiuso ma dopo pochi secondi la carenza di gas fa sì che la pressione di bassa scenda così in fretta da aprirsi subito.

Ad esempio su un modello autobus il cui impianto ha il pressostato di bassa tarato per aprirsi a 0.4 bar e richiudersi a 1.7 bar (mi pare manometrici), due volte mi è capitato di notare che la frizione del compressore si staccava ogni volta che l'autista sfiorava il pedale dell'acceleratore e poi riusciva a rimanere attaccata solo al minimo, e si sentiva che il compressore stava lavorando con pochissimo gas (due cose che al compressore in oggetto fanno malissimo e temo che in seguito quei due compressori abbiano finito per gripparsi).

Però una certa auto invece pur avendo un compressore a palette a cilindrata fissa ha solo un pressostato binario sulla condotta di alta, di conseguenza il compressore può in teoria (e alla fine spiegherò perché ho scritto "in teoria") riuscire a girare con pochissimo gas, almeno finché non si scende sotto al valore di pressione minimo sotto il quale il circuito si apre. Penso sia dovuto al fatto che l'impianto è munito di valvola di espansione termostatica e stacca e attacca il compressore mediante un sensore di temperatura posto sull'evaporatore (quello dell'autobus di cui ho parlato invece stacca e attacca in base alla temperatura del vano passeggeri impostata sul termostato e il pressostato di minima penso serva più che altro a evitare danni in caso di ostruzioni, anche perché 0.4 bar con l'R-134A corrispondono a una temperatura di molto al di sotto del punto di congelamento dell'acqua).

 

In presenza di un compressore a cilindrata variabile invece c'è sempre solamente un pressostato trinario oppure un sensore di pressione entrambi collocati solo sulla condotta di alta, ad esempio su alcune Opel vecchie con compressore Harrison V5 a cilindrata variabile la frizione può attaccarsi solo in presenza di pressione superiore a 2.5 bar (ignoro se assoluti o "manometrici), il valore minimo del trinario impiegato, il che vuol dire che il compressore non parte a impianto vuoto di sicuro, e neppure con un vano motore troppo freddo, ma può comunque funzionare con pochissimo gas (ed evaporatore che fischia di continuo un po' come un arbitro a fine partita, tra l'altro) col rischio di seri danni da mancata lubrificazione...

 

Comunque un surriscaldamento all'uscita dell'evaporatore del refrigerante più alto di quello necessario indica sicuramente un ridottissimo livello di gas. È probabilmente questo che i sensori (dei termistori) di cui si parla controllano per fermare la distruzione del compressore. È sicuramente ciò che il compressore a palette dell'auto di cui ho parlato sfrutta per disattivare la frizione (spiegando l'assenza di un pressostato di minima) in caso di refrigerante bassissimo. Come? Il compressore ha sul corpetto un interruttore termico posto in serie all'elettrocalamita. Interruttore termico che per qualche strana ragione che ignoro non ho mai notato sui compressori automobilistici a cilindrata variabile, ma solo ed esclusivamente su quelli a scroll e a palette... comunque il principio di base è che un refrigerante eccessivamente surriscaldato non raffredda adeguatamente il compressore, che così, anche per la ridotta lubrificazione, si surriscalda a sua volta...

Modificato: 17 aprile 2019 da Al2

[Marcoaldera]

Come faccio a caricare un climatizzatore scarico totalmente?

se non si accende non aspira gas?

grazie

[Alessio Menditto]

Marco per favore apri una nuova discussione, poi ti informo che operare su climatizzatori e frigoriferi senza avere requisiti è un reato penale.