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Consiglio su scelta PDC...


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Inserito:

...buongiorno a tutti, ho recentemente acquistato e ristrutturato un appartamento in Zona Climatica E (Milano Nord) e fatto fare una predisposizione per un clima mono (installato) e una principale con un trial.

Ora volevo apprestarmi all'acquisto dell'impianto corretto e mi sono sorti grandi dubbi se limitarmi ad una soluzione normale con efficienza massima per quel che concerne il raffrescamento nella stagione estiva o cercare di farlo funzionare e trarne un profitto anche in quella invernale (l'alternativa prevede un impianto centralizzato che ad oggi incide per costi sui 1600/1800 euro annui, è già provvisto di termovalvole e quindi vorrei capire quanto di quei soldi spesi potrei risparmiare o riconvertire in una soluzione qualitativamente migliore usando degli inverter validi.

 

La doverosa premessa è che la zona principale di interesse è quella del trial con una zona giorno esposta a nord e ovest di circa 50 mq (classica zona giorno ristrutturata in modalità molto open space) e le due camere sono da 17/18mq l'una entrambe con affaccio ad ovest.

Come potrete capire il problema di un affaccio del genere prevede una situazione di calore estremo d'estate (e quindi il lato condizionamento è prioritario) nei giorni e settimane di luglio e agosto e al contrario un buon compromesso nella stagione invernale (ho iniziato a far girare meno i caloriferi quest'anno e devo dire che l'ambiente resta sempre a una valida temperatura).

Quello che vorrei capire, banalmente, è se invece che tenere i 3 caloriferi/termoarredi nella zona giorno accesi costantemente al massimo d'inverno (resta la zona più fredda), abbia senso meditare un impianto di qualità con PDC per sopperire alle necessità meramente serali di un paio d'ore scarso di riscaldamento dell'ambiente (dal lunedì al venerdì la casa è ovviamente disabitata quotidianamente se non nella fascia 20 - 8 quando si rientra tutti a casa da scuola e uffici, quindi diciamo che del riscaldamente centralizzato usufruiamo il minimo indispensabile).

Secondo voi ha senso economicamente un impianto che mi permetta di tenere al minimo, se non spenti i radiatori dell'impianto centralizzato, ma che preveda di accendere la PDC prima di rientrare in casa e scegliere io quando avere il caldo in casa (cioè quando ci sono) o comunque un ambiente del genere è meglio scaldarlo con i radiatori e semmai aggiungere ulteriore calore nelle ore serali?

 

Cioè, detto in parole povere, risparmio dei soldini e prendo un impianto che raffreschi bene e ogni tanto possa accendere e sere più fredde invernali o posso pensare di chiudere i caloriferi e prendere un impianto che li sostituisca all'occorrenza?

La casa non è particolamente fredda, come premesso, anni 70, è tutta parquet, ma resta comunque molto esposta a nord e ovest (piano alto con davanti esposizione completamente libera a 230°, in parte anche est quindi), quindi non capisco se possa o meno puntare al solo riscaldamento via inverter o a un risparmio notevole delle spese del gas centralizzato).

Attendo lumi dai più esperti su fattibilità dell'ultimo aspetto e tipologia di impianto necessario.

Grazie a tutti quelli che vorranno rispondermi anticipatamente

 


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