sandor626 Inserito: 11 maggio 2019 Segnala Share Inserito: 11 maggio 2019 credo che tutto sia iniziato, parlo dell'imbroglio, fin da quando sono usciti i primi cd audio che riportavano ben evidenza risoluzioni di 24 bit. Ora tocca ai blu-ray Pure Audio spacciati per 24bit/96khz . In realtà, così come nessun cd audio esce a 24 bit , ma resta bloccato allo standard dei 16 bit/44,1khz , anche i blu-ray Pure Audio non escono ai valori così come è riportato sulle loro copertine, cioè 24 bit /96 khz, in quanto escono a soli 48khz . La faccenda è facilmente riconoscibile facendo usao di un semplice amplificatore AV che tipicamente riesce ad evidenziare la risoluzione del segnale digitale ( magari sotto una montagna di sotto-menu). Ne parlo qui , perchè sembrerebbe , a giudicare dalla assenza totale di discussioni in rete, che siano in pochissimi ad essere a conoscenza di questo , ripeto, imbroglio . Perchè di questo si tratta , laddove i prezzi dei Pure Audio raggiungono cifre stratosferiche a fronte di un servizio, che benchè ben indicato, non viene fornito . Ci vorrebbe una class action mondiale Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sandor626 Inserita: 13 maggio 2019 Autore Segnala Share Inserita: 13 maggio 2019 (modificato) l'unico modo di poter fruire dei contenuti a 96khz e a 192khz , è quello di masterizzare dei file nativi nelle rispettive frequenza di campionatura e poi di leggerli nel lettore di Blu-ray . Lettore che deve avere l'opzione specifica da menu suo, per poter selezionare l'uscita digitale coassiale sulla frequenza voluta . Quindi solo pochi lettori possono andar bene : i pioneer dal bdp 170 in poi, i sony solo i più recenti ubp-x700 , 800 e 1000 . e gli Oppo con pochi altri . Il formato del supporto da usare per il blu-ray vergine è quello dati , andranno bene bene anche i DVD nel formato dati . E ovviamente andranno bene anche i file messi su una pen drive e letti dalla presa usb dei player suddetti . Qunidi l' Hi-res audio è possibile , ma solo per il fai da te in casa Chi invece spende decine e decine di euro per un supporto originale , si ritrova giubilato alla grande . E se si pensa che per i file DTS Master Audio HD , si illumina uno specifico segnale sul display dell'ampli con la scritta 96/24 , alla fregatura si aggiunge la beffa, perchè non si tratta della risoluzione reale ( che resta la misera 48 khz anche in questo caso ) ma solo di un FLAG informatico, ovvero di un segnale che attiva la lucetta .... o specchio per allodole mah ! Modificato: 13 maggio 2019 da sandor626 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
j-man Inserita: 15 maggio 2019 Segnala Share Inserita: 15 maggio 2019 il 11/5/2019 at 00:08 , sandor626 scrisse: Ci vorrebbe una class action mondiale Campa cavallo... ormai gli appassionati di Hi-Fi sono in via di estinzione, e tra di loro dubito ce ne siano molti in grado di capire i dati da te forniti 😕 A proposito di imbrogli, vogliamo parlare del "grande ritorno dell'analogico" e del "caldo suono del vinile"? Ridicolo... I dischi attualmente in vendita vengono stampati partendo da un supporto digitale (le case discografiche hanno digitalizzato i loro archivi da almeno 25 anni), che viene trasferito sulle matrici di stampa tramite un tornio computerizzato... e alla fine di analogico c'é solo la plastica. Poi qualche eccezione c'é di sicuro, ma per scovarle bisogna leggere attentamente sulle copertine il procedimento utilizzato per la stampa. Vediamo fino a quando durerà la moda... PS Sono appassionato di giradischi - ne ho quattro! - ma i miei dischi sono quasi tutti precedenti al 1985, analogici al 100 %. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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