gommapiuma Inserito: 25 luglio 2019 Segnala Share Inserito: 25 luglio 2019 Buongiorno a tutti, mi piacerebbe ripristinare un pozzo freatico che fece realizzare mio nonno nel 1966, utilizzato finchè la vendita dell'acqua, che era oligominerale, copriva il costo elettrico per la sua estrazione: quando questo rapporto costo ricavo ha iniziato a sbilanciarsi mio padre disdettò la fornitura elettrica e il pozzo smise di funzionare, credo tra il 1975 e il 1977. Le normali necessità di una casa d'abitazione, nel frattempo, erano state coperte dall'acquedotto comunale, però si è dovuto rinunciare all'utilizzo della piscina, che necessitava di troppa acqua che il comune non erogava (e non eroga neanche adesso, a distanza di quarant'anni). Ho fortuitamente ritrovato un po' di documentazione dell'epoca, nella quale c'è scritto quanto segue: diametro pozzo: m/m 250 profondità mt. 312/315 livello statico a mt. 270 livello dinamico con la portata di litri 1/12 " a mt. 285 richiesta d'acqua fino a litri ...=3 al minuto secondo pompa da almeno metri 300 (riporto testualmente da corrispondenza con la ditta RIVOM di Roma, che non esiste più): "In base a questi dati fu scelta la pompa Klein UPH 193/16 +HB253 HP.25 della nostra rappresentata Caprari SpAz. tipo R8 A/16 trifase 380 Volt 50 periodi adatta per pozzi del diametro "OTTO POLLICI" pari a 200 m/m" La fattura dei materiali acquistati riporta, oltre alla pompa succitata, questa distinta: 1 Apparecchiatura a resistenze statiche per avviamento in due tempi 300 metri cavo elettrico flessibile isolamento 3000V 300 metri tubo acciaio mannesmann speciale per pozzi di forte spessore a manicotti ogivali doppia filettatura zincato / provato a 120 Atmosfere Staffe sostegni fascette reggicavo valvole ritenuta E' presente inoltre uno stampato da calcolatrice che provo ad allegare, sempre che dica qualcosa a qualcuno, per me sono solo numeri da giocare al lotto Dal carteggio è emerso che mentre calavano la pompa, questa è precipitata: non è stato possibile recuperarla, e ne è stata acquistata e calata un'altra. E questo è quello che conosco del passato, veniamo all'oggi. Sei mesi fa ho incaricato dei tecnici di fare delle prove, consistite semplicemente nell' attaccare la pompa-direttamente, poichè il quadro elettrico è stato smantellato molti anni fa, a un grosso gruppo elettrogeno. Con una certa sorpresa, dopo qualche secondo è uscito un potente getto d'acqua fresca per qualche minuto, poi sempre meno, poi fango, poi nulla. Ripetuta la prova nei giorni successivi, risultati più o meno analoghi con durate variabili. Interpellati vari esperti di pozzi, ho capito solo una cosa: che nessuno sa bene cosa fare. Chi dice di estrarre la pompa, chi dice di fare una videoispezione, chi dice di non fare nulla ché il pozzo si è seccato, chi dice di estrarre tutto, recuperare la pompa precipitata e trivellare per qualche decina di metri ancora, chi dice di provare e riprovare questi avviamenti quotidiani perchè la falda si rianimi. Peraltro, mi è stato evidenziato con molta enfasi che ciascuna delle possibilità di intervento tecnico presenta grossi rischi di insuccesso e anche di danni irreparabili. A me piacerebbe, anche investendo un po' di soldi a perdere, sapere una volta per tutte se qualcosa si puo' salvare o se mettersi l'anima in pace e rinunciare all'acqua o eventualmente pensare a scavare un nuovo pozzo. Voi che dite? Avete consigli/suggerimenti/esperienze simili? Grazie a tutti e saluti emilio Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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