apix Inserito: 5 agosto 2019 Segnala Share Inserito: 5 agosto 2019 (modificato) Ciao a tutti Vi descrivo prima l'impianto. In un condominio è installato un impianto radiante a pavimento. Un gruppo frigo condensato ad aria da 24,4 kW spinge in mandata acqua a 8 °C (con un Δt di 4 °C) in un primo separatore idraulico situato in centrale termica. Sull'altro lato del separatore c'è una tre vie con sonda in mandata per limitare la temperatura e un circolatore che spinge acqua ai 3 piani. In mandata la temperatura è 15 °C mentre sul ritorno ci sono 23 °C. Su ogni piano sono installati altri separatori idraulici. La temperatura a monte è più o meno la stessa rilevata sulla mandata e ritorno del circolatore situato in centrale termica. Da questi ultimi separatori si diramano le varie partenze con rispettivi circolatori verso gli appartamenti. La temperatura in mandata verso gli appartamenti è 22 °C e il ritorno è 24 °C. Sono state verificate tutte le condutture da e verso gli appartamenti (esenti da aria e sporco) e i filtri in centrale, ma non si riesce a far scendere la temperatura in mandata verso gli appartamenti... con conseguente disagio degli occupanti. Qualcuno ha qualche suggerimento? Grazie Modificato: 5 agosto 2019 da apix Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
omaccio Inserita: 6 agosto 2019 Segnala Share Inserita: 6 agosto 2019 Probabilmente l'inghippo sta nel primo separatore, scrivi che: Quote Sull'altro lato del separatore c'è una tre vie con sonda in mandata per limitare la temperatura e un circolatore che spinge acqua ai 3 piani. In mandata la temperatura è 15 °C mentre sul ritorno ci sono 23 °C. quindi se parte a 15° e ritorna a 23 vuol dire che dentro i vari separatori abbiamo già acqua troppo calda. Nella colonna principale passa acqua troppo alta di temperatura. Calcolando che nei separatori dei circuiti parte a 22, vuol dire che avete 10° di troppo!!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
apix Inserita: 8 agosto 2019 Autore Segnala Share Inserita: 8 agosto 2019 (modificato) Forse la portata del primario è inferiore alla portata del secondario Ho trovato il quaderno della Caleffi che parlava dei separatori idraulici... Il disegno si riferisce al regime invernale ma in linea di principio vale anche per raffrescamento Nella situazione reale sul separatore sui piani infatti le temperature sono T1 : 15 T2 : 23 T3 : 22 T4 : 24 basta invertire logicamente i colori Altre supposizioni? Modificato: 8 agosto 2019 da apix Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alessio Menditto Inserita: 8 agosto 2019 Segnala Share Inserita: 8 agosto 2019 Pur non condividendo questo tipo di raffrescamento, il fatto è che il pavimento dev’essere freddo...e anche tanto, le temperature che leggo qui sono troppo alte. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lorenzo-53 Inserita: 9 agosto 2019 Segnala Share Inserita: 9 agosto 2019 Avete interpellato chi ha redatto il progetto? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 9 agosto 2019 Segnala Share Inserita: 9 agosto 2019 Per civile abitazione sono impianti che danno un confort ottimale se gestiti bene altrimenti posso risultare pessimi. Comunque innansi tutto avrete una deumidificaizone, che fa' la parte latente. Per l'impianto radiante, le temperature di mandata minime non scendono mai sotto i 18/19°C altrimenti cade il confort e sorgono problemi di condensa superficiale. Se dopo la miscelazione che te la porta da 8°C a 15°C e arriva ai piano, non hai nessun altra miscelazione allora il problema è che la portata a 15°C è insufficiente per tutti e va aumentata (T1 e T2) altrimenti non potrai abbassare la temperatura T3. Altra nota, avere un gruppo frigorifero che lavora a 8°C per poi miscelarla a 15°C è proprio un bel esempio di inefficienza impiantistica, a meno che hai bisogno di acqua a 8°C per esempio per deumidificare. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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