ETR Inserito: 28 agosto 2019 Segnala Inserito: 28 agosto 2019 Ciao a tutti, volevo confrontarmi su una discussione nata quasi per caso e che spero non porti a nulla, viste le premesse. Si discuteva a grandi linee sulle procedure di verifica e validazione di alcuni piccoli sistemi, dove, come automazione, tutt'ora coesistono alcune piccole macchine con termoregolatori ed alcune altre solo con PLC e relative schede AD. Per le macchine più vecchie, esistono da sempre i parametri di offset ecc.. a seconda dei tipi di ingresso che si utilizzano, per qualsiasi tipo di marca di regolatore. Questa funzione è poi ovviamente stata riprodotta a livello software sui PLC per la gestione delle grandezze misurate. Nei regolatori esistono però delle funzioni specifiche di calibrazione che lavorano direttamente sul/con l'hardware per la verifica e la taratura dei segnali di riferimento, riallineando quello che è l'accuratezza della misura. Sin qui, nulla di nuovo, dato che il risultato che otteniamo è pressochè il medesimo per l'operatore (ed infatti molte società specializzate in questi interventi, lavorano per il 90% sui parametri operatore), ma nella procedura, come al solito si insinua il dubbio. Per l'ispettore con il quale stavamo discutendo, pur avendo i medesimi effetti, la procedura del costruttore è l'unica che a suo dire potrebbe superare qualsiasi tipo di verifica, mentre quella realizzata da noi a livello software, potrebbe incorrere in contestazioni. Nello specifico delle macchinette su cui ci siamo confrontati, non era un punto inprescindibile, per cui la discussione si è sviluppata su altri "ipotetici" settori. Facendo poi mente locale e provando a chiedere per quello che è l'hardware di mio maggiore uso (B&R), non esiste in nessuna scheda però la possibilità di poter agire a basso livello, cosi come non è previsto un servizio di accreditamento (tipo SIT o ACCREDIA) per nessuna scheda. La richiesta è un po' particolare, perché solitamente è inerente ai trasduttori, ma coerentemente, nella catena di misura, un elemento certificato e "misurato" da un elemento "non certificato", invaliderebbe la misura. Si parla sempre di connessioni punto punto tra hardware PLC e sensori/trasduttori (da quelli in corrente/tensione a TC/RTD ecc...), perché la lettura BUS non l'ho ancora presa in consiiderazine nell'ambito della validazione (tecnico/buracraticamente si intende). Esperienze diverse ? Buona giornata a tutti, Ennio
Livio Orsini Inserita: 28 agosto 2019 Segnala Inserita: 28 agosto 2019 Le schede A/D di tutti i PLC, che io conosco (ma, ovviamente, potrebbero esserci prodotti di cui ignoro l'esistenza), non sono strumenti di misura nel senso stretto del termine. Non essendo strumenti di misura non è stata prevista a livello Hw alcuna possibilità di calibrazione. In genere impiegano A/D che effettuano la conversione con approssimazioni successive (SAR); la precisione di misura e la rpetibilità della misura di tensione dipendono esclusivamente dalla stabilitàdella tensione di riferimento interna all'A/D. I fogli tecnici delle schede specificano i limiti di precisione e di tolleranze delle schede stesse. Nulla vieta, qualora lo si ritenga necessario prevedere una procedura di verifica, controllo e calibrazione tramite misura di valori noti e stabili di tensione (Standard secondari di tensione). La procedura può benissimo essere automatizzata con inserimento automatico, o semiatomatico, di costanti di compensazione. Nella mia esperienza professionale non ho mai incontrato simile necessità, nemmeno per la gestione di calibri con trasduttori LVDT
ETR Inserita: 28 agosto 2019 Autore Segnala Inserita: 28 agosto 2019 Grazie Livio per l'esauriente risposta. In effetti anche io non ho mai riscontrato nulla del genere nelle normali schede AD di PLC. Il fatto è che ormai la convergenza di qualsiasi funzione (vedi misura, regolazione e gestione processi) verso questi oggetti, potrebbe richiederlo. Potrebbe richiederlo, magari verso quelle soluzioni, come banchi prova (stress test per esempio, non esattamente banchi di R&D), che al 90% non sono sviluppati con schede per esempio National (dove queste funzioni sono previste e la stessa casa madre fornisce anche service di taratura). La scelta del PLC ovviamente per queste soluzioni è determinata dai costi. Buona serata a tutti, Ennio
Livio Orsini Inserita: 28 agosto 2019 Segnala Inserita: 28 agosto 2019 19 minuti fa, ETR scrisse: sono sviluppati con schede per esempio National La ragione sociale intera è National Instruments, perchè sono nati come strumenti di misura "intelligenti". ovvio che un strumento di misura risulti essere più costoso di una scheda industriale, sia pe l'accuratezza e qualità della costruzione, sia per i volumi di vendita.
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