Vai al contenuto
PLC Forum


Taratura e validazione schede AD PLC


Messaggi consigliati

Inserito:

Ciao a tutti, volevo confrontarmi su una discussione nata quasi per caso e che spero non porti a nulla, viste le premesse.

 

Si discuteva a grandi linee sulle procedure di verifica e validazione di alcuni piccoli sistemi, dove, come automazione, tutt'ora coesistono alcune piccole macchine con termoregolatori ed alcune altre solo con PLC e relative schede AD.

 

Per le macchine più vecchie, esistono da sempre i parametri di offset ecc.. a seconda dei tipi di ingresso che si utilizzano, per qualsiasi tipo di marca di regolatore. Questa funzione è poi ovviamente stata riprodotta a livello software sui PLC per la gestione delle grandezze misurate.

 

Nei regolatori esistono però delle funzioni specifiche di calibrazione che lavorano direttamente sul/con l'hardware per la verifica e la taratura dei segnali di riferimento, riallineando quello che è l'accuratezza della misura. Sin qui, nulla di nuovo, dato che il risultato che otteniamo è pressochè il medesimo per l'operatore (ed infatti molte società specializzate in questi interventi, lavorano per il 90% sui parametri operatore), ma nella procedura, come al solito si insinua il dubbio.

 

Per l'ispettore con il quale stavamo discutendo, pur avendo i medesimi effetti, la procedura del costruttore è l'unica che a suo dire potrebbe superare qualsiasi tipo di verifica, mentre quella realizzata da noi a livello software, potrebbe incorrere in contestazioni.

 

Nello specifico delle macchinette su cui ci siamo confrontati, non era un punto inprescindibile, per cui la discussione si è sviluppata su altri "ipotetici" settori.

 

Facendo poi mente locale e provando a chiedere per quello che è l'hardware di mio maggiore uso (B&R), non esiste in nessuna scheda però la possibilità di poter agire a basso livello, cosi come non è previsto un servizio di accreditamento (tipo SIT o ACCREDIA) per nessuna scheda.

 

La richiesta è un po' particolare, perché solitamente è inerente ai trasduttori, ma coerentemente, nella catena di misura, un elemento certificato e "misurato" da un elemento "non certificato", invaliderebbe la misura.

 

Si parla sempre di connessioni punto punto tra hardware PLC e sensori/trasduttori (da quelli in corrente/tensione a TC/RTD ecc...), perché la lettura BUS non l'ho ancora presa in consiiderazine nell'ambito della validazione (tecnico/buracraticamente si intende).

 

Esperienze diverse ?

 

Buona giornata a tutti, Ennio


Inserita:

Le schede A/D di tutti i PLC, che io conosco (ma, ovviamente, potrebbero esserci prodotti di cui ignoro l'esistenza), non sono strumenti di misura nel senso stretto del termine.

Non essendo strumenti di misura non è stata prevista a livello Hw alcuna possibilità di calibrazione.

In genere impiegano A/D che effettuano la conversione con approssimazioni successive (SAR); la precisione di misura e la rpetibilità della misura di tensione dipendono esclusivamente dalla stabilitàdella tensione di riferimento interna all'A/D.

I fogli tecnici delle schede specificano i limiti di precisione e di tolleranze delle schede stesse.

Nulla vieta, qualora lo si ritenga necessario prevedere una procedura di verifica, controllo e calibrazione tramite misura di valori noti e stabili di tensione (Standard secondari di tensione).

La procedura può benissimo essere automatizzata con inserimento automatico, o semiatomatico, di costanti di compensazione.

 

Nella mia esperienza professionale non ho mai incontrato simile necessità, nemmeno per la gestione di calibri con trasduttori LVDT

Inserita:

Grazie Livio per l'esauriente risposta.

 

In effetti anche io non ho mai riscontrato nulla del genere nelle normali schede AD di PLC.

 

Il fatto è che ormai la convergenza di qualsiasi funzione (vedi misura, regolazione e gestione processi) verso questi oggetti, potrebbe richiederlo. Potrebbe richiederlo, magari verso quelle soluzioni, come banchi prova (stress test per esempio, non esattamente banchi di R&D), che al 90% non sono sviluppati con schede per esempio National (dove queste funzioni sono previste e la stessa casa madre fornisce anche service di taratura). La scelta del PLC ovviamente per queste soluzioni è determinata dai costi.

 

Buona serata a tutti, Ennio

Inserita:
19 minuti fa, ETR scrisse:

sono sviluppati con schede per esempio National

 

La ragione sociale intera è National Instruments, perchè sono nati come strumenti di misura "intelligenti".

ovvio che un strumento di misura risulti essere più costoso di una scheda industriale, sia pe l'accuratezza e qualità della costruzione, sia per i volumi di vendita.

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...