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Raddrizzare l'alternata con un solo diodo (singola semionda)


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Inserito: (modificato)

ciao, stavo studiando il raddrizzamento dell'alternata con singolo diodo (singola onda, positiva o negativa)

So che in genere si raddrizza con un ponte di 4 diodi ad esempio, ma io vorrei capire bene la procedura con singolo diodo, in quanto se capisco questo poi il resto vien da se

Il libro che sto studiando fa questi due esempi:

pdf.jpgwells fargo bank locations in usa

In pratica viene spiegato che se si mette un diodo su uno dei due fili di una alternata, e lo si polarizza direttamente, esso lascia passare le sole onde positive e blocca le negative, viceversa se lo si polarizza inversamente fa passare le onde negative e blocca le positive

Veniamo ai miei dubbi per capire se mi è chiaro il discorso.

Ho creato questo piccolo circuito, con un trasformatore che sul secondario in uscita ha 12Vac, usato poi un diodo per raddrizzare ed una resistenza a caso come carico.

12vac.jpg

 

Primo dubbio: so che la tensione a valle del diodo è detta pulsante. In pratica è un'alternata ma a metà, oppure una Continua in quanto è unidirezionale, ma però non costante (in quanto ad esempio

ha momenti di tensione 0V dove mancano le metà onde tagliate dal diodo)

Ma quindi una Tensione raddrizzata da un singolo diodo, come nell'esempio, va misurata con multimetro in Continua e non Altrernata vero?

Se si misura in Alternata mi da circa la metà Tensione del secondario:

6vac.jpgharris bank locations near me

Se si misura invece in Continua mi indica circa 5Vdc:

5vdc.jpg

Quindi vi chiedo: quando si vuole misurare una tensione raddrizzata da un singolo diodo, il multimetro va usato in Alternata o Continua?

E comunque un diodo raddrizzatore, in pratica va a dimezzare anche la tensione che avevo sul secondario giusto?

 

Secondo dubbio: (non ho mai usato un oscilloscopio, negli esempi sotto è un oscilloscopio di un software...)

Se metto le sonde dell'oscilloscopio in AC subito in uscita dal secondario, ok mi da un'onda sinusoidale con un picco positivo e negativo di 16V circa (12vrms), e fin qui ho capito

onda-sinusoidale-AC.jpg

 

Se metto invece le sonde dell'oscilloscopio in DC, la positiva subito a valle del diodo polarizzato giusto ho questo:

positive.jpg

In pratica ci fa vedere che giustamente il diodo polarizzato giusto, taglia le semionde negative

Guardando i valori delle onde positive, vedo che il picco è in pratica uguale alle onde positive in uscita del secondario (prima del diodo insomma)

Infatti mi segna un valore di picco di 16v

Come detto sopra col multimetro si legge 6v in AC o 5v in DC

Perchè l'oscilloscopio segna valori di 16V? (che vabbè anche se letti in rms sarebbero 12v)

 

Ultimo dubbio: ho invertito il diodo, e l'oscilloscopio in pratica ci fa vedere che passano le sole semionde negative

negative.jpgfallout ian

Ho visto che dipende però da come posiziono le sonde dell'oscilloscopio, se le inverto fa vedere che passano le onde positive..Non avendo io un oscilloscopio,

ma quindi è importante come vanno posizionate le due sonde?

Per finire, quando passano le onde positive, avremo ad esempio una Tensione a valle del diodo di +5vdc

Ma se passano le sole semionde negative, la tensione a valle è di -5vdc, quindi uan tensione negativa?

 

scusate se ho fatto confusione, ma credo che per voi esperti sarà facilmente intuibile dove ho mancanze..

 

grazie ciao

nady

 

Modificato: da Nadine 82

Inserita:

Quando misuri una onda sinusoidale con un voltmetro, misuri la TENSIONE EFFICACE (o RMS, Root Mean Square), cioè la tensione che avresti in continua che provocherebbe su un pari carico resistivo la stessa dissipazione, cioè lo stesso effetto termico. La vera tensione sinusoidale è in verità quella misurata dall'oscilloscopio, cioè varia dal picco (Vp=Veff*1.41) positivo al picco negativo.

Chiaramente quando misuri una tensione efficace alternata, questa non ha un "verso", non avrai mai una tensione negativa.

Una tensione pulsante a singola semionda ha una tensione efficace della onda completa (scalderebbe la resistenza per metà del tempo), ed è corretto misurarla in AC. Ovviamente, non essendo una sinusoide, non vale più la formuletta di cui sopra, o meglio diventa Vp=2*Veff*1.41 (la tensione di picco rispetto alla tensione efficace dipende dalla forma d'onda).

In continua dovresti vedere la "componente continua" dell'onda, e ti darà dei valori dipendenti dalla capacità di ingresso dello strumento.

Il discorso delle tensioni positive o negative è sempre rispetto a un riferimento, normalmente il puntale COM di un tester e la calza (coccodrillo) della sonda di un oscilloscopio.

Se metti i puntali a rovescio, misurerai tensioni rovesce.

E' giusto che se metti il diodo "rovescio" rispetto al primo caso, avrai una tensione negativa (rispetto al riferimento).

Inserita: (modificato)

grazie Ctec 😉

 

  Il 30/08/2019 alle 16:39 , Ctec ha scritto:

Una tensione pulsante a singola semionda ha una tensione efficace della onda completa (scalderebbe la resistenza per metà del tempo), ed è corretto misurarla in AC. Ovviamente, non essendo una sinusoide, non vale più la formuletta di cui sopra, o meglio diventa Vp=2*Veff*1.41 (la tensione di picco rispetto alla tensione efficace dipende dalla forma d'onda).

Expand  

Ma allora perchè se misuro con multimetro il valore rms prima del diodo è 12Vac, e se però misuro sempre in AC la tensione dopo il diodo, come si vede sopra la tensione rms è 6,250

(quindi la metà circa). Perchè dici che la tensione pulsante è identica a quella dell'onda intera?

 

Da quello che ho studiato , una Tensione pulsante come quella a valle del diodo dei miei schemi sopra, diventa anche unidirezionale..

Non è un controsenso quindi misurare la sua tensione in AC? essendo unidirezionale non va forse misurata in DC?

 

  Il 30/08/2019 alle 16:39 , Ctec ha scritto:

Il discorso delle tensioni positive o negative è sempre rispetto a un riferimento, normalmente il puntale COM di un tester e la calza (coccodrillo) della sonda di un oscilloscopio.

Se metti i puntali a rovescio, misurerai tensioni rovesce.

Expand  

si certo, ma il mio dubbio era in questo caso di tensione pulsante ( e prima del diodo è AC), da cosa dovrei capire dove posizionare il com  del multimetro o la sonda negativa dell'oscilloscopio (intendo se misuro la componente continua con il multimetro, o impostanto in DC l'oscilloscopio, per le misure in AC lo so che è indifferente)

 

Aggiungo che per la tensione pulsante a valle del diodo, SOLO impostando l'oscilloscopio in DC mi fa vedere solo le semionde positive o negative

(se imposto l'oscilloscopio in AC, fa vedere anche le altre semionde, ma troncate dopo 5 volt di picco..)

 

ciao grazie

Modificato: da Nadine 82
Inserita:
  Il 30/08/2019 alle 22:42 , Nadine 82 ha scritto:

Ma allora perchè se misuro con multimetro il valore rms prima del diodo è 12Vac, e se però misuro sempre in AC la tensione dopo il diodo, come si vede sopra la tensione rms è 6,250

(quindi la metà circa). Perchè dici che la tensione pulsante è identica a quella dell'onda intera?

Expand  

 

La misura del valore efficace, o rms, è, in pratica, l'area della forma d'onda integrata su di un ciclo o su di un periodo di tempo. La tensione corrisponde all'altezza del rettangolo equivalente che ha per base il periodo di tempo misurato.

Detto così sembra poco chiaro ma, se provi a ricavarti un rappresentazione grafica, risulterà evidente.

Nel caso di 2 semionde, positiva e negativa, l'area (sempre positiva perchè un valore negativo eleavoto al quadrato è sempre positivo) equivarrà ad un rettangolo avente come base un tempo di 20 ms (per 50Hz) e come altezza il valore efficace della tensione.

Se, con il medesimo valore di tensione di picco, togli, inserendo un diodo, mezza sinusoide, la base sarà sempre la medesima ma, essendosi dimezzata l'area, l'altezzza dovrà essere la metà. Anzi per la precisione un poco meno della metà, perchè il diodo si "mangia, circa 0.7V.

Il fatto che tu misuri 6.25V invece di circa 5.9V di pende, probabilmente, dal fatto che ol tuo voltmetro non è a vero valore efficace, oppure dalla tolleranza di misura (riferita al valore di fondo scala) o ad una combinazione di entrambi gli effetti.

Ovvimante il valore di picco è quasi ugale a quello dell'onda intera 8mancano gli 0.7V circa della cdt diretta del diodo)

 

  Il 30/08/2019 alle 22:42 , Nadine 82 ha scritto:

si certo, ma il mio dubbio era in questo caso di tensione pulsante ( e prima del diodo è AC), da cosa dovrei capire dove posizionare il com  del multimetro o la sonda negativa dell'oscilloscopio (intendo se misuro la componente continua con il multimetro, o impostanto in DC l'oscilloscopio, per le misure in AC lo so che è indifferente)

Expand  

 

Il comune deve essere, in questo caso, il capo libero del secondario del trasformatore.

 

Inserita: (modificato)
  Il 31/08/2019 alle 07:04 , Livio Orsini ha scritto:

Il fatto che tu misuri 6.25V invece di circa 5.9V di pende, probabilmente, dal fatto che ol tuo voltmetro non è a vero valore efficace, oppure dalla tolleranza di misura (riferita al valore di fondo scala) o ad una combinazione di entrambi gli effetti.

Expand  

grazie livio

il multimetro non è reale, è quello del software. Ce ne sono un paio di modelli, entrambi misurano 6,2 circa dopo il diodo (in alternata intendo)

Mi sa che dipende forse anche dalle impostazioni sulla misurazione in AC del software, ho letto che dovrebbero leggere il valore efficacie

Ma poco importa, per me lì'importante è capire.

Ok quindi se all'alternata ad esempio di un secondario di 12vac, si mette un diodo su uno dei fili, a valle del diodo avremo una tensione in pratica dimezzata

(tensione pulsante..) Nel caso specifico 12/2 - 0,7 caduta di tensione del diodo = 5,3 v in alternata si dovrebbe avere (forse hai sbagliato a scrivere 5,9 immagino)

PS:ovvio che avrei preferito fare le misurazioni sul campo reale, ma per il raddrizzamento non ho la materia prima (trasformatore in primis..

in quel caso le misurazioni con il mio multimetro sarebbero state più reali credo

  Il 31/08/2019 alle 07:04 , Livio Orsini ha scritto:

Il comune deve essere, in questo caso, il capo libero del secondario del trasformatore.

Expand  

ah ok, allora ho messo giusto il negativo dell'oscilloscopio, sul filo più basso dove non vi è il diodo

Mi ricorderò di fare sempre cosi

 

ciao grazie

nady

Modificato: da Nadine 82
Inserita:
  Il 31/08/2019 alle 10:12 , Nadine 82 ha scritto:

Ok quindi se all'alternata ad esempio di un secondario di 12vac, si mette un diodo su uno dei fili, a valle del diodo avremo una tensione in pratica dimezzata

(tensione pulsante..)

Expand  

Non proprio. Avrai metà valore efficace. Ma lo stesso valore di picco. Per cui, se poi ci metterai un condensatore, la tensione a cui lo caricherai (considero tutto ideale, anche lo strumento) a Vpp cioè 12*1.41 che fa circa 16.9Vdc. Questo sia che tu lo raddrizzi con un solo diodo (tensione pulsante a 50Hz) o con un ponte (tensione pulsante a 100Hz).

Non vorrei incasinarti la vita, ma così sta la cosa.

PS: su cosa stai studiando, come testo?

Inserita: (modificato)
  Il 31/08/2019 alle 13:58 , Ctec ha scritto:

Non vorrei incasinarti la vita, ma così sta la cosa.

Expand  

Non è che lo fai tu , è un problema che si deve aspettare chiunque e sempre quando si saltano passaggi della teoria ( vale pure per la pratica ) , io ho fuso tanti neuroni per questo modo di studiare...tanti che me ne sono rimasti due ....

Se non c'è un bravo insegnante a farti la strada , è dura . 

Modificato: da gabri-z
Inserita: (modificato)
  Il 31/08/2019 alle 10:12 , Nadine 82 ha scritto:

(tensione pulsante..) Nel caso specifico 12/2 - 0,7 caduta di tensione del diodo = 5,3 v in alternata si dovrebbe avere (forse hai sbagliato a scrivere 5,9 immagino)

Expand  

 

Ho scritto circa 5.9V perche nella realtà la tensione di picco è sempre 16.92V, meno la cdt del diodo risulta una semisinusoide limitata a 16.22Vpe con periodo un pocvo inferiore a 10ms perchè anche inizio e fino sono affetti dalla soglia del diodo. Alla fine stimando a naso l'integrazione su 20ms ho fatto 5.9V.

Se vuoi divertirti prova e mettere in grafica la semisinusoide, meno la soglia del diodo, poi approssimi la sinusoide con una spezzata ricavandone tanti trapezi, calcoli le aree le sommi ottenendo l'area totale di questa quasi sinusoide, questa area, per avere il valore efficace, deve essere riportata ad un rettangolo che ha come base il doppio della base somma delle basi dei trapezi. (molto più complicato da spiegare ch da farsi).

il concetto sembra un po' ostico se non si hanno le conoscenze matematiche di base dell'integrazione di funzioni.

 

  Il 31/08/2019 alle 13:58 , Ctec ha scritto:

Per cui, se poi ci metterai un condensatore, la tensione a cui lo caricherai (considero tutto ideale, anche lo strumento) a Vpp cioè 12*1.41 che fa circa 16.9Vdc

Expand  

 

No Andrea il condensatore si caricherà 16.92 - 0.7 = 13.22V; spesso ci dimentichiamo della cdt del diodo. Nelcaso di un ponte i diodi son due quindi la caduta è pari a 1.4V, quindi la tensione di carica del condensatore sarà di15.52V, però ilfattore di forma migliora notevolmente.

A essere pignoli bisognerebbe anche considerare la soglia di 0.7V (1.4V) nell'intorno dello zero.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:

Si, Livio, lo so perfettamente, non lo scordo mai, e spesso anche di più di 0,7V se sono diodi normali un po' al limite.

Infatti avevo scritto "considerando tutto ideale", per non incasinare le cose.

Inserita:
  Il 31/08/2019 alle 15:32 , Ctec ha scritto:

Si, Livio, lo so perfettamente,

Expand  

 

Di questo non ho mai dubitato, è che ogni tanto ci si dimentica, almeno io ogni tanto lo dimentico.:smile:

Inserita: (modificato)
  Il 31/08/2019 alle 13:58 , Ctec ha scritto:

Non proprio. Avrai metà valore efficace. Ma lo stesso valore di picco. Per cui, se poi ci metterai un condensatore

Expand  

grazie ctec

si ma nel mio esempio io prendo in considerazione solo il diodo, cioè una Tensione a valle pulsante  (lo so che poi viene livellata da un condensatore)

Però nel caso specifico, la Tensione poi utilizzabile dal carico sarebbe appunto circa la metà di quella del secondario 🙂

  Il 31/08/2019 alle 13:58 , Ctec ha scritto:

Non vorrei incasinarti la vita, ma così sta la cosa.

PS: su cosa stai studiando, come testo?

Expand  

ma figurati, sono preparata ai casini 😉

Sono 700 pagine circa, "imparare l'elettronica partendo da ZERO", proviene da Nuova Elettronica, è roba datata

sonoa pag 130 circa...

  Il 31/08/2019 alle 15:24 , Livio Orsini ha scritto:

Se vuoi divertirti prova e mettere in grafica la semisinusoide,

Expand  

ci proverò, già ho capito che non si deve guardare solo l'andamento della sinusoide, ma anche la sua area che rispecchia la tensione

 

-------

 

Comunque visto che mi piace fare pratica ( e il software non mi soddisfa), nel pomeriggio ho sperimentato lo stesso circuito che ho disegnato sopra..direttamente

dall'alternata di casa, diodo (un recupero, c'era scritto IN 540 QT, con prova diodo mi da una cdt di 0,450v), una lampadina da 25W

lamp.jpg

 

cosi per prima cosa ho capito al volo cosa vuol dire tensione pulsante, infatti la lampadina sbardellava velocemente (in quanto mancava la tensione nel tempo delle semionde tagliate dal diodo). Avessi messo un condensatore idoneo l'avrei livellata, facendo sparire lo sbardellamento immagino

Ho poi potuto vedere che la luce emessa era circa di metà intensità di quando è alimentata senza diodo

Ho avuto queste misurazioni (con due multimetri rms)

alternata di casa: 238 vac circa

misurando in alternata all'uscita del diodo: 130vac con entrambi i multimetri (con uno ho provato anche la funzione ac+dc, e mi dava 168v, misurava anche la continua mi sa..)

Mi sarei aspettata circa 238/2-0,5= 118 circa, invece ho rilevato 12v in più...

Forse il tipo di diodo non era l'ideale? o forse non più idoneo?

(l'ho tagliato da una scheda, erano 4 diodi uguali (mi sembrava tipo un ponte raddrizzatore)

 

ciao grazie

nady

 

 

 

Modificato: da Nadine 82
Inserita:
  Il 31/08/2019 alle 17:29 , Nadine 82 ha scritto:

Mi sarei aspettata circa 238/2-0,5= 118 circa, invece ho rilevato 12v in più..

Expand  

 

Ma che transformatore hai usato uno 2:1 ( 220v  / 110v)? e comunque i tranasformatori hanno sempre un largo margine di tolleranza

Inserita:
  Il 01/09/2019 alle 07:12 , olometabolo ha scritto:

Ma che transformatore hai usato

Expand  

 

Non ha ustao trasformatori; ha solo alimentato la lampadina mettendo in serie un diodo, così da eliminare una semionda. (se leggi tutta la discussione capisci meglio di cosa si tratta.)

Inserita:
  Il 31/08/2019 alle 17:29 , Nadine 82 ha scritto:

Mi sarei aspettata circa 238/2-0,5= 118 circa, invece ho rilevato 12v in più...

Expand  

Occhio, è una tensione pulsante, non sinusoidale, per cui se non hai un tester True RMS, la misura non sarà per nulla precisa.

Diciamo che sei secondo me tranquillamente nei limiti di errore dello strumento.

Inserita:
  Quote

Ho visto che dipende però da come posiziono le sonde dell'oscilloscopio, se le inverto fa vedere che passano le onde positive..Non avendo io un oscilloscopio,

ma quindi è importante come vanno posizionate le due sonde?

Expand  

Nella realtà l'oscilloscopio è dotato di un puntale e di un pinzetta a coccodrillo (sostituibile ad innesto con un altro puntale. La pinzetta a coccodrillo resta agganciata al punto di riferimento ("-" oppure un capo del TR..),  mentre la sonda viene posizionata via via nei punti opportuni di una scheda elettronica.

L'importante è non capovolgere i puntali nelle varie misure ...altrimenti ti complichi la vita ( e non vedresti,ad esempio, lo sfasamento di un segnale di BF).

 

Nel multimetri analogici  bisogna stare attenti alla polarità (l'indice viene forzato contro il fermo) ed alla scala (portata) altrimenti l'indice sbatte violentemente in fondoscala.

(esistono ancora gli analogici?).

 

Quindi non complicarti la vita: puntale nero o pinzetta fisso sul "-" ... sonda o puntale rosso in giro  sul circuito.

 

Inserita:
  Il 01/09/2019 alle 15:29 , Ctec ha scritto:

Occhio, è una tensione pulsante, non sinusoidale, per cui se non hai un tester True RMS, la misura non sarà per nulla precisa.

Diciamo che sei secondo me tranquillamente nei limiti di errore dello strumento.

Expand  

i due multimetri usati sono venduti come true RMS (uni-t)

comunque si dai, la formula di calcolo l'ho capita grazie ;-)

  Il 02/09/2019 alle 14:34 , Nino1001-b ha scritto:

Quindi non complicarti la vita: puntale nero o pinzetta fisso sul "-" ... sonda o puntale rosso in giro  sul circuito.

Expand  

grazie Nino, non sapevo avesse una pinzetta (come detto ho usato il software)

anche se ammetto che l'oscilloscopio mi attira parecchio (ma costa anche abbastanza)

Se in futuro capirò qualcosa in più magari faccio finta di regalarlo al mio babbo..e me lo tengo io ;-)

 

-------------------------

 

Termino questo topic, che mi ha schiarito le idee, con l'ultimo test software fatto, che dopo aver raddrizzato la tensione col diodo era diciamo naturale

aggiungere un condensatore di livello

L'ho aggiunto al circuito fin qui usato, ho messo diciamo casualmente (o quasi) un 4700uf

Ecco la Tensione in uscita condensatore

16v.jpg

 

Ed ecco la Dc ottenuta rappresentata sull'oscilloscopio

oscil-dc.jpgphoto upload sites

 

Lasciando perdere il calcolo del condensatore o robe del genere, l'unica curiosità che mi è venuta misurando col software è questa:

ma quindi se abbiamo una alternata sul secondario di 12Vac efficace (16,9 di picco), dopo un raddrizzamento + livellamento otteniamo una DC di circa 16V da come vedo

sia dal multimetro in DC che dall'oscilloscopio sempre in DC.

Quindi in pratica otteniamo una Dc uguale al valore di picco della sinusoide dell'alternata di 12 V efficace?

 

ciao e grazie

nady

 

Inserita:
  Il 02/09/2019 alle 20:11 , Nadine 82 ha scritto:

ma quindi se abbiamo una alternata sul secondario di 12Vac efficace (16,9 di picco), dopo un raddrizzamento + livellamento otteniamo una DC di circa 16V da come vedo

sia dal multimetro in DC che dall'oscilloscopio sempre in DC.

Quindi in pratica otteniamo una Dc uguale al valore di picco della sinusoide dell'alternata di 12 V efficace?

Expand  

Te l'aveva detto :

  Il 31/08/2019 alle 13:58 , Ctec ha scritto:
  Il 31/08/2019 alle 10:12 , Nadine 82 ha scritto:

Ok quindi se all'alternata ad esempio di un secondario di 12vac, si mette un diodo su uno dei fili, a valle del diodo avremo una tensione in pratica dimezzata

(tensione pulsante..)

Expand  

Non proprio. Avrai metà valore efficace. Ma lo stesso valore di picco

Expand  

 

Inserita:

Adesso che hai chiarito gli effetti in tensione ti tocca capire anche quelli in corrente. 

Con un solo diodo hai disponibile la metà della corrente che con 4

Inserita:
  Il 02/09/2019 alle 22:52 , gabri-z ha scritto:

Te l'aveva detto

Expand  

si ma si parlava di alternata, non di continua :-)

comunque ho capito dai, l'alternata a valle del diodo e condensatore ha un  picco uguale alla tensione continua a valle di essi

;-)

  Il 03/09/2019 alle 06:48 , olometabolo ha scritto:

Adesso che hai chiarito gli effetti in tensione ti tocca capire anche quelli in corrente. 

Con un solo diodo hai disponibile la metà della corrente che con 4

Expand  

ah ecco, cibragionerò sopra con le formule

anzi, il software ha anche l'amperometro, quindi potrò anche verificare

;-)

grazie

nady

Inserita:
  Il 03/09/2019 alle 15:23 , Nadine 82 ha scritto:

si ma si parlava di alternata, non di continua 🙂

Expand  

Beh, una alternata raddrizzata non è più alternata. Diventa una tensione pulsante, che ha una "componente" continua (se misuri in continua con un tester una alternata, il suo valore medio è 0, mentre per la pulsante è superiore a 0).

 

  Il 03/09/2019 alle 06:48 , olometabolo ha scritto:

Con un solo diodo hai disponibile la metà della corrente che con 4

Expand  

Mica vero. La corrente che passa nel diodo è la stessa, che sia singolo o in ponte di Graetz. Ogni diodo è in conduzione solo per una semionda (due contemporaneamente, ma sono in serie al carico, quindi medesima corrente). Quello che cambia è la frequenza della tensione pulsante (50Hz nel primo caso, 100Hz nel secondo, con alimentazione di rete europea). Pertanto a parità di carico potrai usare un condensatore di metà capacità per ottenere lo stesso ripple in uscita.

Inserita:
  Il 03/09/2019 alle 15:23 , Nadine 82 ha scritto:

comunque ho capito dai, l'alternata a valle del diodo e condensatore ha un  picco uguale alla tensione continua a valle di essi

Expand  

avevo sbagliato a scrivere, intendevo:

comunque ho capito dai, l'alternata a monte del diodo e condensatore ha un  picco uguale alla tensione continua a valle di essi

  Il 03/09/2019 alle 15:41 , Ctec ha scritto:

Beh, una alternata raddrizzata non è più alternata. Diventa una tensione pulsante, che ha una "componente" continua (se misuri in continua con un tester una alternata, il suo valore medio è 0, mentre per la pulsante è superiore a 0).

Expand  

si certo, intendevo dire che non era del tutto continua, in quanto appunto pulsante

:-)

Inserita: (modificato)
  Il 03/09/2019 alle 18:01 , Nadine 82 ha scritto:

si certo, intendevo dire che non era del tutto continua, in quanto appunto pulsante

Expand  

Sono piccoli dettagli che non si devono confondere , altrimenti non si arriva a capire e sarai sempre da capo .

Modificato: da gabri-z
Inserita:
  Il 03/09/2019 alle 15:41 , Ctec ha scritto:

 

 

Mica vero. La corrente che passa nel diodo è la stessa, che sia singolo o in ponte di Graetz. Ogni diodo è in conduzione solo per una semionda (due contemporaneamente, ma sono in serie al carico, quindi medesima corrente). Quello che cambia è la frequenza della tensione pulsante (50Hz nel primo caso, 100Hz nel secondo, con alimentazione di rete europea). Pertanto a parità di carico potrai usare un condensatore di metà capacità per ottenere lo stesso ripple in uscita.

Expand  

 

Se hai un transformatore da 100VA per averli tutti in continua ( teoricamente) devi usare un ponte altrimenti con un solo diodo avrai solo 50VA

Alla fine e come se riducessi il duty cycle del 50%

Inserita:
  Il 04/09/2019 alle 16:49 , Nino1001-b ha scritto:

Riassunto grafico.

Expand  

però i 650 Vp non li capisco!

quello è la sinusoide a semionde positive tagliando con un diodo, ma perchè quel picco???

ciao

;-)

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