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Vecchi condensatori fonovaligia teppaz.


regolo20

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Un saluto a tutto il forum, mi trovo a dover sostituire vecchi condensatori in vetro sigillati con catrame (credo a carta) su una vecchia fonovaligia valvolare Teppaz stereo modello 448. Il loro valore è di 0.1 mf 500/1500v per alcuni e di capacità inferiore ma sempre 500/1500v per altri. Secondo voi quali potrebbero essere i condensatori moderni più adatti a tale sostituzione? Grazie in anticipo a chi vorrà partecipare. 

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Grazie Livio, spero di trovarli dal mio fornitore. Quindi la tensione di lavoro 1500v? O sarebbe sufficiente 500v? Non capisco la doppia tensione. 

Modificato: da regolo20
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19 minuti fa, regolo20 scrisse:

Quindi la tensione di lavoro 1500v? O sarebbe sufficiente 500v? Non capisco la doppia tensione. 

 

Se ben ricordo 500V sono in continua mentre 1500V son in alternata.

Dipenda da dove sono impiegati e dal massimo valore di tensione anodica presente sul circuito.

Credo che ci saranno dai 300V ai 400v in contunua all'uscita dell'alimentatore; se è così son sufficienti 450V in continua.

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Tutti i vecchi condensatori da 1000Vp possono essere tranquillamente sostituiti con questi poliestere da 630vcc

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Bisogna stare attenti a quelli antidistrurbo che possono essere in parallelo alla rete o fra rete e terra.

Qui servono condensatori di tipo X che in caso di guasto non vanno in corto.

 

Però, ad occhio non sembrano malandati.

Perché cambiarli, li hai provati e sono in perdita?  Se lo sono, vanno riparati.

 

Basta scaldarli bene e si sciolgono. 

Si svuotano recuperando il catrame,

si prende un condensatore radiale moderno, lo si colora di nero e lo si infila nel tubetto, quindi si richiude col catrame.

 

Altro metodo più semplice col condensatore moderno:

Si prende un foglio di carta, lo si sporca col caffè, una volta asciutto ci si stampa sopra l'etichetta del condensatore d'epoca, quindi si ritaglia alle dimensioni opportune e ci si arrotola il condensatore nuovo, preventivamente annerito con un pennarello indelebile.

 

Si ottiene così il restauro conservativo nel primo caso, non degradante nel secondo caso che non determinano il deprezzamento dell'oggetto.

 

 

Modificato: da dott.cicala
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Per quel che riguarda il restauro conservativo l'ho anche proposto ma non interessa alla persona, comunque grazie ad entrambi per i preziosi consigli. Se dovró farlo su uno mio di sicuro lo faró😊. Non credo siano tutti in perdita ma vuole sostituirli comunque, dice che dopo un po le valvole s'arrossano e va in distorsione. Credo che in realtà sia colpa di tre piccoli elettrolitici da 25 mf che hanno perso vistosamente elettrolita ma lui li vuole tutti nuovi. 

Modificato: da regolo20
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Ma, in realtà al capacimetro non vedo valori alterati, lui dice che dopo un po che funziona nota surriscaldamento delle valvole e distorsione. Io ho visto che ci sono tre piccoli elettrolitici che hanno perso elettrolita. Sono da 25 microfarad e sono gli unici elettrolitici presenti sul pcb. 

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Gli elettrolitici andranno cambiati e se c'è, pur in apparenza buono, anche il raddrizzatore al selenio

Le valvole scaldano per forza.

 

 

 

 

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In realtà moltissimi elettrolitici sono stati sostituiti da poco, gli unici rimasti sono questi da 25mf sul catodo delle ef86 ed un'altro uguale su due delle ecl86. Vorrei capire se come tu dici fosse superflua la sostituzione di questi 18 condensatori in vetro catramati visto che al capacimetro sembrano buoni. In realtà l'apparecchio ha l'aria di essere stato usato poco, sembra nuovo nonostante abbia 60 anni circa. 

Modificato: da regolo20
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Bisognerebbe vedere lo schema.

Quegli elettrolitici sui catodi determinano il guadagno e la risposta in frequenza di quegli stadi

 

 

 

 

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Ti ringrazio ma comunque li cambieró tutti anche se mi spiace sempre togliere componenti originali da questi antichi apparecchi. Purtroppo ormai anche gli elettrolitici di alimentazione li hanno messi moderni e quindi il danno è bell'e fatto. Era più per capire e magari anche accorciare il lavoro visto che questo pcb è un vero disastro di appiccicume. Dentro alcuni fori ci sono fino a 5 reofori saldati insieme e i componenti stanno uno sopra l'altro fitti fitti. Grazie di nuovo per il tempo dedicatomi. 

Modificato: da regolo20
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Era moderno per i tempi, i circuiti stampati venivano usati ben poco era più costruzione in aria. Attenzione con i raddrizzatori al selenio. Maneggiare con cura.

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Il mio primo posto di lavoro fu la FACE standard di MILANO, azienda del gruppo ITT; ai tempi, tra le varie produzioni dello stabilimento, c'erano anche i raddrizzatori al selenio. Il reparto "selenio" era un capannononcino monopiano che affaccia sul viale interno che dalla porta carraia portava a ll'ingresso delle maestranze del palazo dove lavoravo io.

Tutte le mattine a mo di buon giorno venivo accolto dal "profumo" di selenio, potete immaginare la mia felicità ed il mio entusiasmo:(:smile:

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22 minuti fa, regolo20 scrisse:

Oltretutto ho sentito anche dire che faccia male alla salute, non so se sia vero. 

 

Dipende dai dosaggi e da altri fattori.

Viene assunto anche per curare le depressioni

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Attenzione che se bruciano i raddrizzatori al selenio producono fumi altamente cancerogeni.

Se succede, meglio non respirarli e areare bene il laboratorio.

I resti vanno racchiusi in un sacchetto di plastica e smaltiti come rifiuti speciali....

 

Con la grande cultura ambientalista che abbiamo in italia....immagino in quanti lo faranno.

 

 

 

 

Modificato: da dott.cicala
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6 ore fa, dott.cicala scrisse:

...immagino in quanti lo faranno.

 

Se va bene si butta nell'indifferenziato, altrimento lo si getta dal finestrino dell'auto.:toobad:

 

Però io credo che la persona cosciente e responsabile che voglia fare uno smaltimento corretto andrebbe incontro ad una serie di vessazioni burocrtiche tali per cui sarebbe l'ultima volta che che fa una cosa simile.

Prova a recarti nell'isola ecologica del tuo paese/città con il sacchettino contenente i rsti di un raddrizzatore al selenio; chiedi: "Dovrei smaltire questo raddrizzatore al selenio defunto, è un possibile cancerogeno, dove deve metterlo?"

Mi piacerebbe conoscere le risposte ricevute.:smile:

 

6 ore fa, dott.cicala scrisse:

Attenzione che se bruciano i raddrizzatori al selenio producono fumi altamente cancerogeni.

 

Le persone della mia generazione non conoscevano queste notizie; quando si bruciava uno di questi arnesi l'unico dubbio era se era un effettiva bruciatura di raddrizzatore o una flatulenza particolarmente fetente mollata da un collega.

 

23 ore fa, Livio Orsini scrisse:

Tutte le mattine a mo di buon giorno venivo accolto dal "profumo" di selenio,

 

Poi ci sarebbe anche questo.

Forse io son stato fortunato, oppure la dose inspirata era insufficinete per causare danni. Pensa che in certe giornate gli effluvi arrivavano anche su al 5° piano dove lavoravo io.

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5 ore fa, Livio Orsini scrisse:

 

Prova a recarti nell'isola ecologica del tuo paese/città con il sacchettino contenente i rsti di un raddrizzatore al selenio

Una volta qui a Roma per un sacchetto di semplice intonaco m'han fatto mille storie e girare ben 3 discariche, poi ti credo che il muratore se è poca roba butta nei cassonetti. 

Modificato: da regolo20
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