problema array SCL

[dav99]

5 ore fa, step-80 scrisse:

non sappiamo nemmeno se il codice è stato scritto da lui. Potrebbe averlo copiaincollato da qualsiasi documento in rete, o potrebbe essere un esercizio dato a scuola che ha brutalmente copiato da un suo compagno.

Buongiorno a tutti.

Si,il codice è stato scritto da me. Ci ho sbattuto la testa per molte molte volte. 

Per fortuna però sono riuscito a risolvere tutto, il problema era sulla VAT ; non avevo messo gli indirizzi giusti.

Il numero reale occupava 4 byte e il numero booleano 1 bit come aveva detto @batta

Grazie per il vostro interasse nei miei confronti.

Davide.

 

 

[Livio Orsini]

16 ore fa, step-80 scrisse:

Che non mi vengano però più a dire che in Italia non c'è lavoro .

 

Spesso non si cerca il lavoro, ma il posto di lavoro. la differenza non è un mero sofisma.

Per molti il avoro più ambito è del tipo archivista del catasto. Perchè uso questo paradigama? Perchè è l'archetipo del lavoro senza alcuna responsabilità. C'è una procedura da seguire, una prassi da seguire. Se ti attieni a quelle non hai problemi. Nessuno verifica la tua produttività, non è necessario alcun spirito d'iniziativa. Il posto è per la vita, hai diritto ad "ammalarti" quando ti fa comodo ed a lavorare quando ti fa como.

 

un tempo esistevono posti così anche nelle grandi aziende private, nelle banche, nelle società di assicurazione.

La competitività globale e l'automazione ha spazzato via questi lavori nel privato, ma rimangono nel pubblico impiego.

 

Molte persono crescono con queste aspettative; la scuola è una condanna da scontare nel modo meno spiacevole possibile, il lavoro è una condanna da scontare in attesa della pensione. Poi, magari, una volta in pensione trascorrono le giornate ad annoiarsi al bar o davanti al televisore.

 

Per una persona con questa filosofia di vita è meglio avere un sussidio piuttosto che un lavoro.

 

Io, a poco più di vent'anni, avevo teorizzato il momento in cui il lavoro sarebbe stato una conquista per pochi, mentre la grande maggioranza dei cittadini avrebbe vegetato con il "credito di cittadinanza". Solo che lo vedevo molto più lontano nel tempo, non immaginavo di vederne i prodromi.

Siamo già al punto che il lavoro è una conquista e non è per tutti. Sarà sempre di più così e si dovrà trovare un equilibrio sociale.

 

Ma qui si finisce non solo OT, ma anche su un terreno molto scivoloso.

[Livio Orsini]

1 ora fa, dav99 scrisse:

Si,il codice è stato scritto da me. Ci ho sbattuto la testa per molte molte volte. 

 

Questa è una buona notizia che modifica il giudizio iniziale non positivo, dovuto a come ti eri presentato.

Sbattere la faccia contro problemi è normale nella vita, l'importante è non arrendersi e cercarne di venirne a capo.

Sembrerebbe che tu stia affrontando la scuola nel modo giusto.

Non si studia per la sufficienza o per un bel voto, si studia per imparare se si vuole avere poi qualche buona possibilità nella vita futura.

[step-80]

24 minuti fa, Livio Orsini scrisse:

 

Spesso non si cerca il lavoro, ma il posto di lavoro. la differenza non è un mero sofisma.

Per molti il avoro più ambito è del tipo archivista del catasto. Perchè uso questo paradigama? Perchè è l'archetipo del lavoro senza alcuna responsabilità. C'è una procedura da seguire, una prassi da seguire. Se ti attieni a quelle non hai problemi. Nessuno verifica la tua produttività, non è necessario alcun spirito d'iniziativa. Il posto è per la vita, hai diritto ad "ammalarti" quando ti fa comodo ed a lavorare quando ti fa como.

 

un tempo esistevono posti così anche nelle grandi aziende private, nelle banche, nelle società di assicurazione.

La competitività globale e l'automazione ha spazzato via questi lavori nel privato, ma rimangono nel pubblico impiego.

 

Molte persono crescono con queste aspettative; la scuola è una condanna da scontare nel modo meno spiacevole possibile, il lavoro è una condanna da scontare in attesa della pensione. Poi, magari, una volta in pensione trascorrono le giornate ad annoiarsi al bar o davanti al televisore.

 

Per una persona con questa filosofia di vita è meglio avere un sussidio piuttosto che un lavoro.

 

Io, a poco più di vent'anni, avevo teorizzato il momento in cui il lavoro sarebbe stato una conquista per pochi, mentre la grande maggioranza dei cittadini avrebbe vegetato con il "credito di cittadinanza". Solo che lo vedevo molto più lontano nel tempo, non immaginavo di vederne i prodromi.

Siamo già al punto che il lavoro è una conquista e non è per tutti. Sarà sempre di più così e si dovrà trovare un equilibrio sociale.

 

Ma qui si finisce non solo OT, ma anche su un terreno molto scivoloso.

 

Concordo Livio. 

di persone che vegetano in attesa della fine della giornata è pieno il mondo, e non riesco ad immaginare quanto possa sembrare lunga e noiosa una giornata lavorativa passata in questo modo. 

Da datore di lavoro però, devo fare attenzione che questa 'noia' non vada ad influire negativamente sulla qualità del lavoro , cosa che succede e neanche troppo raramente. 

 

Recentemente poi, ho avuto una delle piu grandi soddisfazioni: mentre io ero preso dallo spiegare ai miei dipendenti il lavoro da svolgere, mentre ero occupato a sorvolare sui guai che combinavano cercando di trovare nel contempo una soluzione per rimediare che fosse veloce ed economica, mentre mi prodigavo a renderli partecipi dei nostri piccoli successi aziendali cosicchè si sentissero parte di qualcosa.....

ho scoperto con amarezza che loro invece mi deridevano e non solo: si erano inventati un 'nome in codice' apparentemente casuale da nominare nel momento in cui io o uno dei miei soci ci avvicinavamo al loro raggio utile mentre stavano lavorando, in modo che se per esempio si stavano raccontando i fatti loro o altro, potevano smettere facendo finta di essere attenti e concentrati su ciò che facevano. Questa è la cosa che credo mi abbia ferito più di ogni altra. 

 

Quote

Si,il codice è stato scritto da me. Ci ho sbattuto la testa per molte molte volte. 

 

Sono contento di essermi sbagliato. Su internet è facile farsi una idea sbrigativa  di chi si ha virtualmente di fronte, ed è altrettanto facile sbagliarsi. 

Grazie per aver condiviso la risoluzione del tuo problema. 

 

P.s; Sarebbero 200 per me e 250 per @batta..

Modificato: 19 settembre 2019 da step-80

[batta]

3 ore fa, dav99 scrisse:

Si,il codice è stato scritto da me. Ci ho sbattuto la testa per molte molte volte. 

Per fortuna però sono riuscito a risolvere tutto, il problema era sulla VAT ; non avevo messo gli indirizzi giusti.

Il codice l'hai scritto tu, buona notizia.
Dici però che funziona tutto, mentre io non ne sono tanto convinto, come ho scritto in un precedente post, dove sollevo dubbi sulla gestione dell'indice con incremento/decremento.

 

Ti voglio poi dare alcuni spunti.
Il primo, è di natura strettamente personale, quindi lo puoi seguire o meno: io detesto i caratteri maiuscoli per i nomi delle variabili. I nomi poi devono essere significativi, ma il più brevi possibile.
Nei cicli FOR, non ti serve usare una variabile diversa per ogni ciclo (INDICE e INDICE2), ma puoi tranquillamente usare sempre la stessa variabile che, di solito, per abitudine, si chiama semplicemente "i".
La verifica array pieno e array vuoto la potresti fare anche in altro modo: prima del ciclo FOR inizializzi una variabile a zero; nel ciclo FOR incrementi la variabile per ogni elemento dell'array già occupato; dopo il ciclo FOR fai due confronti: se il valore del conteggio è zero, l'array è vuoto, mentre se è 10, l'array è pieno.
Non che il tuo sistema non funzioni, ma a volte potrebbe essere utile anche un contatore per conoscere la percentuale di occupazione dell'array.
Poi, come ho già detto in un precedente post: commenti, commenti, e ancora commenti.

[dav99]

3 ore fa, batta scrisse:

Dici però che funziona tutto, mentre io non ne sono tanto convinto, come ho scritto in un precedente post, dove sollevo dubbi sulla gestione dell'indice con incremento/decremento

Si, funziona tutto. Mi sono dimenticato di dire che avevo sistemato l'incremento e tolto il decremento come ha detto in precedenza.

Grazie mille per i consigli aggiuntivi.

Davide. 

[marco1278]

6 ore fa, step-80 scrisse:

ho scoperto con amarezza che loro invece mi deridevano e non solo: si erano inventati un 'nome in codice' apparentemente casuale da nominare nel momento in cui io o uno dei miei soci ci avvicinavamo al loro raggio utile mentre stavano lavorando, in modo che se per esempio si stavano raccontando i fatti loro o altro, potevano smettere facendo finta di essere attenti e concentrati su ciò che facevano. Questa è la cosa che credo mi abbia ferito più di ogni altra. 

 

Questo succede in tutte le aziende... c'è gente che lavora solo per avere lo stipendio senza curare il lavoro che sta facendo, per cui in qualche modo deve passare il tempo parlando.

 

7 ore fa, step-80 scrisse:

di persone che vegetano in attesa della fine della giornata è pieno il mondo, e non riesco ad immaginare quanto possa sembrare lunga e noiosa una giornata lavorativa passata in questo modo. 

 

Anche di queste persone ne sono piene le aziende e quello che mi fa più schifo è che sono anche ai piani alti. Con la scusa del "delegare" ti appioppano lavori di ogni tipo in modo che loro possano continuare a rimanere nel loro stato vegetativo. E poi, un volta che hai terminato il lavoro, ti senti dire "bravo, visto che sei stato così bravo adesso questo compito è affidato a te!" 😖

Certe volte mi viene voglia di dar fuoco all'attestato di laurea e andare a vedere pesce al mercato.