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PLC Forum


Impianto idraulico ad anello


Tipenso

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Buongiorno a tutti.

Si avvicina la fase del rifacimento impianto idraulico da zero, durante una ristrutturazione completa (demolito tutto, compresi vecchi pavimenti e massetti, tirato su i nuovi tramezzi).

Vorrei uno schietto parere di qualche esperto nel settore.

Premetto che parlo di sola acqua sanitaria, il riscaldamento è condominiale a montanti.

Avrei pensato di usare multistrato di tipo PEXC-Al-PEXC (o quantomeno PEXC-Al-PE/PEXA/B/C, vorrei almeno PEXC all'interno).

Poichè non voglio, nel modo più assoluto, giunzioni sotto il pavimento, ho da subito categoricamente escluso l'impianto a T. In un primo momento avevo pensato al collettore. Ho però qualche problema sul suo posizionamento, nel senso che il posto migliore sarebbe il bagno dove arriva la colonna acqua, ma non ho uno spazio nascosto e sarebbe esteticamente un pugno in un occhio. L'unico punto accettabile, sarebbe un angolo del disimpegno, dove però vorrei piazzare un armadio, che sarebbe quindi da spostare nel caso si volesse intervenire sulle singole utenze. Aggiungo oltretutto, che essendo lo scaldabagno dall'altra parte dell'appartamento, con il collettore dovrei far correre metri e metri di tubo avanti e indietro.

Tolta l'evidente comodità del collettore, di poter intervenire sulle singole utenze, per salvare capra e cavoli, avrei pensato di far realizzare un impianto ad anello, con rubinetti di chiusura nelle utenze dove posso metterli (a spanne direi tutte tranne doccia e bidet).

Così avrei, inoltre, anche il vantaggio dell'impianto sempre "ripulito" dai ristagni, anche nelle utenze meno utilizzate, pressione e portate omogene dappertutto, molti meno metri di tubo da far correre.

Qui di seguito le mie richieste:

 

1) Vorrei innanzitutto un vostro parere su tale tipo di impianto, che mi risulta essere poco utilizzato qui in Italia (a scapito del classico impianto a T, e a differenza di molti paesi all'estero).

2) Mi piacerebbe un vostra opinione sul tipo di multistrato che avevo in mente

3) In un impianto ad anello, come vanno calcolati i diametri dei tubi? Se, per esempio, in un impianto a T il calcolo portate prevedesse un 25, per andare alle utenze con il 16, come converto queste misure in un impianto ad anello, dove non ho di fatto una "portante", ed ho due tubi per ogni utenza?

4) Ultimo dubbio... Per il collegamento dei termosifoni, meglio usare tubi in rame coibentati, o è indifferente usare anche qui il multistrato?

 

Grazie infinite.

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vincenzo barberio
4 ore fa, Tipenso scrisse:

Uhm... Nessuno nessuno?

Buonasera, hai ragione ma a darti delle risposte servirebbe un tecnico (nel vero senso della parola) volenteroso.

Saluti vb

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Buongiorno a tutti.

A seguito del mio post

https://www.plcforum.it/f/topic/255605-impianto-idraulico-ad-anello/

che ahimè non ha ricevuto risposte, ho fatto fare qualche preventivo da diversi idraulici, ipotizzando 2 possibili soluzioni, impianto a collettori o ad anello.

Dei 3 idraulici sentiti, uno mi ha preventivato l'impianto a collettori più caro di quello ad anello, per via del maggior costo materiale del primo. Il secondo mi ha preventivato lo stesso costo per entrambi, specificando che quello a collettori costerebbe più di quello ad anello, ma me li metterebbe allo stesso prezzo. Il terzo ha invece ribaltato tutto, dicendomi che l'impianto ad anello costa maggiormente, perché necessita di più tempo lavoro per punto acqua.

Avrei piacere di un vostro parere in merito.

Grazie infinite.

 

 

 

Modificato: da Tipenso
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Fulvio Persano

Ciao Tipenso.

Quote

 

A seguito del mio post

https://www.plcforum.it/f/topic/255605-impianto-idraulico-ad-anello/

che ahimè non ha ricevuto risposte,

 

Qualcuno, per la verità, ti aveva risposto!

 

Adesso ho unito le tue discussioni per evitare di creare confusione verso chi legge.

Per questo motivo prosegui sempre qui senza aprire nuove discussioni, attendendo pazientemente le eventuali risposte.

 

 

 

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Ciao Fulvio.

Ti chiederei la cortesia di ri-separare i post, perché hanno due richieste decisamente diverse tra loro... La prima discussione era di natura tecnica, la seconda economica. Ho linkato il vecchio post, solo per specificare che l'oggetto del preventivo era l'impianto citato in quella discussione, ma voleva essere solo un riferimento informativo... Accodandola alla precedente, la seconda richiesta perde totalmente di visibilità, e questa volta avrei davvero bisogno di una risposta prima possibile, perché devo confermare un preventivo...

il 2/10/2019 at 00:58 , Fulvio Persano scrisse:

Qualcuno, per la verità, ti aveva risposto!

Uhm... Ha risposto molto gentilmente solo vincenzo, scrivendo che ci sarebbe voluto un tecnico... :(

Grazie infinite.

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il 3/10/2019 at 10:48 , Tipenso scrisse:

Ha risposto molto gentilmente solo vincenzo, scrivendo che ci sarebbe voluto un tecnico

 

Questo è un forum e le risposte arrivano se la discussione è letta da chi sa, può e vuole rispondere. Se tra coloro i quali hanno letto la discussione nessuno era in grado di rispondere, purtroppo la domanda rimane inevasa.

 

il 3/10/2019 at 10:48 , Tipenso scrisse:

Accodandola alla precedente, la seconda richiesta perde totalmente di visibilità, e questa volta avrei davvero bisogno di una risposta prima possibile, perché devo confermare un preventivo...

 

E meglio se tu apri una nuova discussione senza riferimento alcuno e descrivendo con la massima completezza l'impianto che vorresti fosse realizzato.

Però, conoscendo un po' di storia del forum, temo che le tue aspettative andranno deluse.

Un'ultima domanda perchè vuoi realizzare un impianto ad anello? Potresti spiegarlo nel testo della nuova discussione.

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il 23/9/2019 at 19:54 , Tipenso scrisse:

3) In un impianto ad anello, come vanno calcolati i diametri dei tubi? Se, per esempio, in un impianto a T il calcolo portate prevedesse un 25, per andare alle utenze con il 16, come converto queste misure in un impianto ad anello, dove non ho di fatto una "portante", ed ho due tubi per ogni utenza?

 

A questa domanda posso darti una risposta, anche se non sono un esperto di idraulica, ma è simile ad un simile problema elettrico.

 

Se hai un impianto "tradizionale" partirai con la sezione adatta alla portata di tutte le utenze contemporanee preventivate. Cerco di chiarire con un esempio banale se hai 4 utenze in cascata che possono prelevare ciascuna 1 litro al minuto, alla partenza la sezione deve essere adatta a supportare un flusso di 4 litri al minuto.

Poi dopo ogni presa la sezione potrà diminuire.

Se realizzi il medesimo sistema ad anello la sezione dovrà essere costante.

 

C'è un'altro fattore che sconsiglia l'uso dell'anello: la lunghezza del circuito idraulico maggiore rispetto all'equivalente realizzato ad "albero".

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  • 3 weeks later...

Grazie Livio, farò come da te consigliato.

Approfitto della tua gentilezza per risponderti e chiarire alcuni miei e tuoi dubbi.

Pensavo all'impianto ad anello, per 2 motivi principali:

1) non voglio giunti sotto il pavimento

2) non ho un posto nascosto dove posizionare un antiestetico collettore (che sarebbe un'alternativa all'anello)

Ci sono poi altri punti a suo favore: pressione e portata costanti in tutte le utenze, costante ricambio d'acqua in tutto il circuito.

Un grosso punto a sfavore, è sull'acqua calda, nel senso che lo scaldabagno dovrebbe scaldarne una quantità pressochè doppia.

In realtà, oltre al collettore, avrei un'ulteriore opzione per non avere giunti sotto il pavimento: l'impianto in serie. Che poi sarebbe nient'altro che un impianto ad anello non chiuso, nel senso che l'ultima utenza non viene ricollegata alla mandata. Condivide gli stessi vantaggi dell'anello, a patto di collegare in fondo alla serie, un'utenza utilizzata spesso.

Condivido quanto dici sulla sezione costante. Ma costante quanto? Considerando che in un impianto ad anello, ho ingressi acqua doppi per ogni utenza, nel senso che per ogni punto acqua ho 2 adduzioni, sia da un lato che dall'altro dell'anello, in linea teorica dovrei utilizzare tubi più piccoli. Rifacendomi al tuo esempio, calcolando una portata massima di 4 litri/minuto, dovrei utilizzare tubi che mi garantiscano 2 litri/minuto ciascuno?

Detto questo, sto abbandonando sempre di più l'idea dell'impianto ad anello, per dirigermi su quello in serie (forse il circuito più breve di tutti) o a collettore.

Grazie infinite per la tua disponibilità e gentilezza.

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Non sono un esperto di idraulica e di termotecnica quindi prendi le mie risposte con beneficio di inventario.

1 ora fa, Tipenso ha scritto:

per ogni punto acqua ho 2 adduzioni, sia da un lato che dall'altro dell'anello, in linea teorica dovrei utilizzare tubi più piccoli. Rifacendomi al tuo esempio, calcolando una portata massima di 4 litri/minuto, dovrei utilizzare tubi che mi garantiscano 2 litri/minuto ciascuno?

 

Se fosse un circuito elettrico ti risponderei con cetezza che la sezione deve essere sempre eguale a quela della massima portata, essendo un circuito idrauilico.....credo sia identica cosa. Se nel circuito devono socrrere 4 lminuto ed hai un solo tubo, anche se arrangiato ad anello, son sempre 4 litri al minuto, quindi la sezione deve essere adatta a questa portata.

Un chiarimento; hai un tubo per portare l'acqua che arriva dalla caldaia ed un secondo che ritorna in caldaia, oppure è un solo tupo che entra ed esce dai radiatori?

 

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2 ore fa, Tipenso ha scritto:

Detto questo, sto abbandonando sempre di più l'idea dell'impianto ad anello, per dirigermi su quello in serie (forse il circuito più breve di tutti) o a collettore.

abbandona anche quella dell'impianto in serie

e fatti piacere l'impianto a collettore (al limite si realizza più collettori uno per stanza, non a stringere, murato e senza rubinetti singoli, con un'unica chiusura a vista)

 

dove hai i singoli "stacchi" per le utenze con l'impianto serie, se lo realizzi in multistrato e passando dal pavimento, sei costretto ad usare tutta una serie di raccori per riuscire a mantenere la serie (diventa la fiera dei raccordi) oppure a realizzare opere di "scasso" importanti

 

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2 ore fa, click0 ha scritto:

dove hai i singoli "stacchi" per le utenze con l'impianto serie, se lo realizzi in multistrato e passando dal pavimento, sei costretto ad usare tutta una serie di raccori per riuscire a mantenere la serie (diventa la fiera dei raccordi) oppure a realizzare opere di "scasso" importanti

 

Perchè dici così Click0? Esistono i raccordi apposta...

E-44927-0.jpg

E-44931-0.jpg

 

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4 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

Non sono un esperto di idraulica e di termotecnica quindi prendi le mie risposte con beneficio di inventario.

 

Se fosse un circuito elettrico ti risponderei con cetezza che la sezione deve essere sempre eguale a quela della massima portata, essendo un circuito idrauilico.....credo sia identica cosa. Se nel circuito devono socrrere 4 lminuto ed hai un solo tubo, anche se arrangiato ad anello, son sempre 4 litri al minuto, quindi la sezione deve essere adatta a questa portata.

Un chiarimento; hai un tubo per portare l'acqua che arriva dalla caldaia ed un secondo che ritorna in caldaia, oppure è un solo tupo che entra ed esce dai radiatori?

 

Livio, non ho caldaia, il circuito è solo acqua sanitaria.

Ad ogni singola utenza, andrebbero collegati i raccordi che ho postato nel messaggio precedente. Tieni presente che, nell'anello, ho adduzione d'acqua da entrambe le giunzioni a pressare dell'immagine, e che la parte a stringere può essere più grossa delle 2 adduzioni. Il raccordo, per capirci, potrebbe avere le due adduzioni a pressare da 16, e l'uscita a stringere verso l'utenza da 20. Nel circuito ad anello, arriva acqua da entrambe le direzioni da 16, e sversa nell'utenza dal 20. Questo è il motivo per cui credo possano essere più piccoli i tubi dell'anello (magari sbaglio).

Opposto il discorso nella configurazione in serie, dove ho una singola adduzione, perchè il circuito parte dalla mandata ed arriva all'ultima utenza, senza tornare indietro (i due estremi non sono quindi due ingressi acqua, ma un ingresso ed un uscita). In quel caso, credo occorra ragionare in maniera opposta, e utilizzare raccordi a pressare agli estremi da 20 (che fanno da backbone), e raccordo a stringere verso l'utenza da 16. Credo che in definitiva si comporti più similmente all'impianto a derivazione, con ramificazioni di pochi centimetri...

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al mondo ormai esiste qualsiasi componente

 

i primi sono dei T e sono raccordi "comuni" che messi in verticale permettono l'entrata dal basso, ma poi ti constringono ad una curva più o meno accentuata per scendere

(due raccordi curvi oppure un bel lavoro di piegatubi e un discreto scasso a muro)

 

i secondi sono raccordi poco comuni, devi sperare che l'idraulico che realizza l'impianto utilizzi proprio quella marca, che esista un magazzino in zona che li abbia, se li ordi in internet o dal rivenditore non ti tocca metterne a magazzino un centinaio o apettare qualche mese

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Click0, grazie per il tuo punto di vista.

Sei un po' pessimista, lo dico con simpatia... ;)

Quei tipi di raccordi, non sono così rari, ne ho trovati nei primi due magazzini contattati, sia di marca Wavin, che Viega.

Solo per precisazione, il primo raccordo, non è un T, o meglio, potrebbe essere utilizzato anche come tale, ma è disassato e studiato proprio per impianti in serie o ad anello. È utile quando nella serie vi sono utenze alla stessa altezza (per esempio 2 lavabi in un bagno), per evitare di scendere e salire.

Parli di piegatubi, ma pensavo più al multistrato...

Modificato: da Tipenso
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se vuoi realizzare una cuva "stretta" la piegatubi (che è un attrezzo) serve anche col multistrato

 

Allupex non li fa

prandelli non li fa

chemidro (che è wavin) non li fa (serie sanichem)

niron (nupi) fa gli attacchi sottolavello, ecc gia completi

emmeti non li fa

Modificato: da click0
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