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PLC Forum


Programmare Simatic S7-300


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Inserito:

Buonasera,

sono un neofita dei PLC. Sto seguendo un corso di programmazione PLC incentrato sui prodotti Siemens. Dispongo di un SIMATIC S7-300 CPU 315 2DP e di un modulo Ethernet CP 343-1 (6GK7 343-1EX11-0XE0).

Vorrei sapere se per la programmazione del PLC posso evitare di comprare la scheda CP5512 per il mio Notebook e posso invece usare la presa di rete Ethernet. In questo modo potrei utilizzare lo STEP 7 nello stesso modo in cui lo si usa con la presa di programmazione MPI ed il CP5512?

GiuseppeCOM


Matteo Montanari
Inserita: (modificato)
In questo modo potrei utilizzare lo STEP 7 nello stesso modo in cui lo si usa con la presa di programmazione MPI ed il CP5512?

esatto, devi configurare la comunicazione con il PLC utilizzando la porta LAN del tuo pc e non Seriale (pc adapter) o CP5511/2. nella versione 5.3 di step 7 viene istallato direttamente simatic net, se hai una versione precedente occorre anche la licenza di simatic net (altri euri).

tieni presente che non tutti i plc possiedono la scheda Ethernet, e come velocità è sempre più veloce (anche se parlare di velocità con siemens ...) utilizzare CP5512 che connessione LAN.

io la scheda CP5512 la vedo come un investimento, (MPI, PROFIBUS, PPI) che viene comunque ammortizzato velocemente. (parere personale)

P.S. Benvenuto

Modificato: da keosmm
Inserita:

Grazie mille Matteo. Sono certo che la CP5512 rimane la scelta migliore, ma la mia necessità attuale non mi permette di sostenere questa spesa in questo momento. La mia preoccupazione risiede nel fatto che nel corso di programmazione che ho seguito si è usata la porta MPI. Non vorrei che utilizzare la porta ethernet comporti dei problemi di configurazione e magari il dover cambiare il modo di operare nello STEP 7.

Chiedo scusa se magari qualche mia affermazione può sembrare banale, ma ho iniziato ad utilizzare lo STEP / da tre giorni.

Saluti

GiuseppeCOM

Matteo Montanari
Inserita:

alla scheda ethernet viene associato un indirizzo MPI, questo indirizzo viene inserito nella configuarazione hardware del PLC, la configurazione hardware deve essere trasferita al plc, in quanto la cpu "vergine" vedo solo se stessa.

per fare questo trasferimento è necessario collegarsi tramite porta MPI, la prima volta almeno per trasferire la configurazione, dopo di che è possibile accedere alla CPU direttamente dalla porta ethernet.

differente se la porta ethernet è integrata nella cpu (ma non è il tuo caso specifico).

ma ho iniziato ad utilizzare lo STEP / da tre giorni.

è continuii.... bella costanza, scherzo.

se il problema è di tipo eceonomico, sappi che esistono altre marche di interfaccia (per porta seriale) a metà prezzo di un PC-Adapter Siemens (e fanno ciò che fà CP5512) (vedi discussioni in questo forum)

Inserita:
differente se la porta ethernet è integrata nella cpu (ma non è il tuo caso specifico)

cioè se la ethernet è già a bordo della cpu puoi comunicare dalla prima volta in ethernet? ( diverso dal profibus quindi.. )

Inserita:

Da quanto né so puoi programmare direttamente il PLC con la scheda ethernet senza mai usare il la connessione MPI;

Per configurare la scheda ethernet ( assegnazione indirizzo IP e nel caso della scheda che usi puoi anche assegnare l’indirizzo M.A.C) c’è una funzione nella configurazione Harware sotto il menu Sistema di destinazione-ethernet –assegna indirizzo ethernet.

Una volta assegnato i parametri alla tua scheda puoi caricare la configurazione hardware e fare tutte le tue operazioni.

Nota bene anche se comunichi tramite ethernet la velocità di trasmisiione dati non è più veloce del MPI tra PC e PLC. Questo perché il PLC comunica con la scheda ethernet tramite un canale MPI.

Per sfruttare al meglio le velocità dell’ethernet devi andare su PLC che usino la comunicazione tramite BUS K ( tutta la serie 400 e la 318).

A mio giudizio la comunicazione e la più flessibile ( pensa che puoi programmare un PLC posto anche a migliaia di chilometri).

Inserita:

Ma da subito? senza aver mai scaricato l'hardware dove hai configurato la tua S7-31X e la scheda ethernet con relativo IP e M.A.C.....?

Bene a sapersi...

Inserita:

ad un corso <siemens è stato detto che si può comunicare anche semza mpi la prima volta in quanto ogni dispositivo ethernet ha da fabbrica un indirizzo mac assegnato, diverso da ogni altra device.

Lo step 7 ti da la possibilità di rilevare tutti gli indirizzi mac e scegliere in quale scaricare il programma la prima volta.

Per maggiori info contattate l'hotline Siemens

Inserita:

Grazie “rimonta” per aver risposto tu a slims83.

Infatti con la funzione del menu citato prima S7 fa uno scan di tutti gli indirizzi MAC.

A questo punto quando si individua il MAC della scheda interessata non si fa altro che assegnare un indirizzo IP e tutto è fatto.

Comunque e molto più semplice a farlo che a dirlo.

  • 3 years later...
Inserita:

Contatore al piano terra, appartamento al piano quinto, quadro elettrico con diff.magnet.generale da 25A e 4 magnet.che differenziano le utenze.

Ad uno dei magnet. da 16 A è collegato la zona cucina quindi tutti gli elettrodomestici aggiungendo una friggitrice, oltre al forno in funzione e frigo, scatta il contatore giù nelle scale e n on il magnet. relativo. Sapreste darmi dei consigli per ovviare ciò?

Inserita:

mettere un sistema con TA con relativo modulo di controllo che mediante dei teleruttori collegati al modulo puoi dare priorita' ai carichi.

in piu il magnetotermico se non scatta possono esssere molteplici le cose ovvero la curva caratteristica, se e' un bipolare ecc.

Mauro Dalseno
Inserita:

Per risolvere il problema devi utilizzare un controllo carichi, quando il consumo impostato viene raggiunto, stacca automaticamente i carichi non prioritari collegati. Ovviamente devi fare anche qualche modifica all' impianto elettrico, se usi la funzione "cerca" trovi varie discussioni sull' argomento.

Benny Pascucci
Inserita: (modificato)

A parte il discorso sulla gestione dei carichi prioritari accennato da eurotrakker e Mauro, sarebbe utile, nelle more, per risolvere il problema che dessi qualche informazione in più:

- nuovo contatore ENEL?;

- potenza della fornitura?;

- tipo e sigla dell'interruttore magnetotermico ENEL?;

- tipo e sigla dei tuoi interruttori magnetotermico?;

solitamente l'interruttore dell'ENEL è un 63A e mi pare molto strano che intrevenga questi e non il magentotermico divisionale a protezione della cucina, che in base a quanto da te asserito è da 16 A.

Credo che al di la del discorso della selettività verticale occorre procedere per gradi:

1) l'interruttore funziona?

2) sicuro che non ti hanno venduto degli interruttori non automatici per magnetotermici;

3) il differenziale generale di cui parli è davvero una protezione combinata MT+differenziale, o per caso hai installato un diffrenziale puro.

Ti prego solo di una cosa, non ti offendere del tenore delle domande, ma in sede di controllo di impianti non funzionanti mi è capitato di vedere di tutto e le tre cose che ti ho elncato precedentemente innumerevoli volte.... :(

Modificato: da Benny Pascucci
Pierluigi Borga
Inserita: (modificato)

Se hai 3,3 kw disponibili con contratto da 3 kw, hai in funzione quegli elettrodomestici e magari qlc luce è tutto abbastanza verosimile.

comunque mi è capitato di vedere dei nuovi contatori elettronici che staccavano con appena metà della potenza prelevata rispetto a quella contrattuale e recitavano "distacco imposto per superamento della potenza disponibile del...%" Il problema è stato risolto con la sostituzione del gruppo di misura.

Questo per darti un idea.

Servono tutti i dati richiesti da Benny se no parliamo al vento....

Modificato: da Pierluigi Borga
Inserita:

Effettivamente le mie vnotizie non sono complete del tutto, riguardo al magnt.diff. sono certo che sia tale poi fornirò domani stesso le info sul contatore enel per approfondire meglio la discussione intanto grazie.

Del_user_23717
Inserita:
Sapreste darmi dei consigli per ovviare ciò?

Hai la possibilità di fare una misurazione della corrente assorbita dal circuito?

Descrivi singolarmente e per potenza richiesta gli elettrodomestici in funzione,

potrebbe anche essere che la somma delle potenze prelevate dai vari circuiti divisionali, ecceda la tolleranza limite concessa dal misuratore dell Enel, in questo caso i magnetotermici di zona (anche in altri casi per la verità) non interverranno mai prima del distacco del contatore.

Ciao

Inserita: (modificato)

In effetti la causa è proprio questa, hai centrato il problema! un sovraccarico perchè accade con forno,frigo,friggitrice,televisore e lavatrice, ma allora in questo caso nulla si può fare per ovviare che scatti il contatore? magari un magnet.da 16A a monte prima del differenz. 25A (salvavita)? questo potrebbe evitare facendo sì che scatti il magnet. a monte e non il contatore fuori dall'appartamento?

Sò benissimo che si può fare richiesta all'enel per aumentare la fornitura ma a me non interessa far funzionare necessariamente tutte queste utenze insieme ( se ciò fosse nel quotidiano dovrei necessariamente aumentare la fornitura) ma se dovessero accumularsi più carichi da non accorgemene magari d'inverno e magari con pioggia e di sera...(CAPIRAI)ovviare a ciò!

Grazie

Modificato: da darioking
Inserita:

ciao

in commercio ci sono delle "scorciatoie"

il PINUP che ti riarma il contatore ENEL da solo, ma bisogna ben valutare il caso

Un apparecchietto che si mette a suonare prima che si arrivi alla corrente di stacco del contatore, meno "impegnativo"

Inserita:

Info in merito all'avvisatore sonoro?

Che ne pensi della soluzione magnet. a monte del differenz.?

Grazie

Inserita:

A quello che ha consigliato settepertre, io aggiungerei anche........un po' di attenzione nell'impiego degli elettromestici!!!!!

Del_user_23717
Inserita:
Che ne pensi della soluzione magnet. a monte del differenz.?

Non fai niente mettendo un generale da 16A con contratto da 3 kW, la curva C (sgancio termico) degli interruttori ti permette di assorbire più corrente (per un tempo maggiore) dello sganciatore elettronico del contatore...

Esempio numerico, il tuo MT16A regge relamente 17,5 A per 60 minuti prima di sganciare, il limitatore a 17,5 A interviene in 30 minuti. [sono cifre riportate come esempio, non ho preso dati reali]

Questo per dirti che bisognerebbe usare un magnetotermico di taglia inferiore per avere la selettività che desideri, ma questo ti penalizzerebbe non consentendoti di prelevare quella % di potenza in più prevista dalla curva di intervento del limitatore del contatore.

Alternativa, usare uno dei tanti sistemi (non necessariamente domotici) a relè che aprono un circuito (che tu definisci non prioritario: es. lavatrice o scaldabagno) al superamento di una soglia di corrente assorbita, riducendo così la potenza istantanea prelevata, l'unico problema, è la possibilità di passare delle linee o di modificarle per collegare il dispositivo alle prese che gestiscono l'elettrodomestico in questione.

saluti

Inserita:
la curva C (sgancio termico) degli interruttori ti permette di assorbire più corrente (per un tempo maggiore) dello sganciatore elettronico del contatore...

eh no no Attilio :lol: :lol:

le curve d'intervento degli interruttori magnetotermici (A-B-C-D-K-Z...) non hanno niente a che fare con la parte termica dell'interruttore. Suddette curve riguardano esclusivamente la parte magnetica dell'interruttore, quindi il suo intervento in caso di cortocircuito e non di sovraccarico.

Del_user_23717
Inserita:

E' la seconda (me ne aspetto altre.. :ph34r: ) boiata che scrivo in due giorni... ho decisamente la testa ad altro.

Rettifico per evitare che darioking riceva informazioni sbagliate:

E' giusta la correzione di Cipone sulla curva di sgancio (che è relativa alla componente di interruzione magnetica per cortocircuito)

Di fatto la protezione termica funziona attraverso una linguetta bimetallica che si deforma (fino ad aprire un contatto) proporzionalmente all' aumentare della temperatura a causa dell' effetto Joule, ovvero all' aumentare della corrente circolante nei conduttori.

Permane il fatto che non esiste una relazione statica tra corrente e temperatura, questa è influenzata anche da fattori esterni e varia anche da dispositivo a dispositivo per caratteristiche costruttive entro certi limiti. Risulta evidente quindi, che la protezione termica risulti molto meno precisa di una imposizione elettronica di sgancio come quella presente nei nuovi contatori.

Ciao e scusa

Inserita:

Io sostituirei il 25A con il canonico 16A (potenza contrattuale.

Se non scatta neppure questo il colpevole (mi sembra però strano) è il contatore ENEL.

Inserita:
Permane il fatto che non esiste una relazione statica tra corrente e temperatura, questa è influenzata anche da fattori esterni e varia anche da dispositivo a dispositivo per caratteristiche costruttive entro certi limiti. Risulta evidente quindi, che la protezione termica risulti molto meno precisa di una imposizione elettronica di sgancio come quella presente nei nuovi contatori

Più che altro perchè le politiche di prelievo di ENEL, gestite dall'elettronica, sono piuttosto complesse perchè prevedono ad esempio il superamento di una certa potenza (contrattuale) per un periodo limitato (es 15 minuti). Difficile, anzi impossibile, trovare un dispositivo non "intelligente" che replichi gli stessi controlli con una tolleranza lievemente inferiore, a meno che la tolleranza non sia così elevata da intervenire troppo presto e limitare molto la potenza altrimenti prelevabile.

Io sostituirei il 25A con il canonico 16A (potenza contrattuale.

Purtopo non credo funzionerebbe. In molti casi, per esperienza, salterebbe prima il contatore, comunque in percentuale rispetto al MT da 25A.

Se vuoi che intervenga prima il MT dovresti inserire un MT da 10A, ma come detto precedentemente non sfrutteresti assolutamente la potenza contrattuale.

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