Andrez76 Inserito: 2 ottobre 2019 Segnala Share Inserito: 2 ottobre 2019 Ciao a tutti,sto valutando l'acquisto di una villetta bifamiliare in classe A3 che pertanto prevede la seguente impiantistica:- impianto elettrico di livello 3 tarato a 6kw- pannelli fotovoltaici da 3kw- impianto di riscaldamento con pompa di calore Daikin (con accumulatore di calore e centralina di controllo) che provvede sia al riscaldamento a pavimento con pannelli radianti, sia all'acqua calda sanitaria- ventilazione meccanica controllata con recuperatore fresco/caldo al 90%, motore reversibile a corrente continua e termostato regolazione umiditàPompa di calore etc...sono posizionati in un locale tecnico confinante con l'abitazione.La domanda è: premesso che è bello pensare a un'abitazione quasi auto-sufficiente a livello di consumi e che rispetta l'ambiente, si risparmia effettivamente sui consumi o no? La mia paura si lega ai costi di manutenzione/pulizia/controllo di tutta questa roba, se ad esempio io risparmiassi anche 50€ al mese sui consumi (che avrei se non avessi questa impiantistica) ma poi devo pagarne 1.000€ e passa all'anno per i controlli e la pulizia etc...potete capire che il gioco non vale la candela se non per un semplice discorso di coscienza ambientale e di qualità della vita in casa. Mi date qualche dritta sui costi legati a questo genere di impianti?Grazie mille. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alessio Menditto Inserita: 2 ottobre 2019 Segnala Share Inserita: 2 ottobre 2019 Se posso, da appassionato di camper, io farei tutto con energia elettrica, senza gas. Al massimo, una stufa a pellet che è “onesta” nel senso che sai che consuma tot Sacchi al giorno e finita lì. Il problema delle case “autosufficienti” sono i carichi pesanti e di durata incognita, tipo aria condizionata, scaldabagno, frigoriferi. Basta risparmiare sull uso di questi elettrodomestici energivori con un oculato uso e si è a posto (parere mio ovviamente). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
walnut Inserita: 2 ottobre 2019 Segnala Share Inserita: 2 ottobre 2019 (modificato) devi affidarti ad un esperto di risparmio energetico, perche' sono valutazioni che si riescono a fare solo se si analizza con precisione tutti i vari aspetti costruttivi, sia dell'abitazione che dei dispositivi. Esempio, il consumo di acqua calda sanitaria dipende da quante persone vivono nell'abitazione, la produzione fotovoltaica dipende dalla zona geografica ed esposizione, etc. Comunque se decidi di chiedere informazioni ad un energy manager, evita quelli che lavorano per società che fanno anche installazione perchè sicuramente ti proporranno i loro prodotti, cerca invece un libero professionista. Modificato: 2 ottobre 2019 da walnut Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrez76 Inserita: 2 ottobre 2019 Autore Segnala Share Inserita: 2 ottobre 2019 Vi ringrazio per le risposte ma, scusate, forse non sono stato chiaro nella mia richiesta: a me non interessa sapere se gli impianti che vi ho descritto sono necessari o corretti o meno (nel senso se sono commisurati o meno all'abitazione), mi interessa capire che costi di gestione/manutenzione hanno. Ad esempio una caldaia a gas solitamente ha il controllo annuale, un impianto a pannelli fotovoltaici, una pompa di calore, un sistema di ventilazione meccanica quali costi hanno? Che frequenza di intereventi (ordinari) necessitano? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
THE CAT Inserita: 3 ottobre 2019 Segnala Share Inserita: 3 ottobre 2019 a spanne se ti affidi ad unico manutentore circa 300 euro/anno Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 3 ottobre 2019 Segnala Share Inserita: 3 ottobre 2019 Il costo di manutenzione non è poi così eccessivo se tutto fila liscio. Cioè se per una caldaia murale spendi 120 euro con una PDC puoi spenderne 300 ma forse c'è dentro anche la parte estiva che non hai con la caldaia. Il problema sorge quando ci sono interventi straordinari sulle macchine, una caldaia sai che bene o male ti puo' costare 2000 euro posata, con una PDC con 2000 euro nemmeno la compri. Devi anche considerare la vita utile cioè caldaia 2000 euro 12 anni, costo annuo 166 euro, pompa di calore 4000 euro vita utile 10 anni 400euro. Poi sicuramente ci sono eccezioni in positivo, io fino ad ora le ho viste in negativo cioè si scassano prima di 12 anni. Questo delta prezzo ne vale la pena economicamente parlando, per me no, ma la legge oggi vuole questo. Inoltre con le PDC non hai una resa costante ma dipende dalla temperatura esterna e dalle condizioni di lavoro e posa della macchina. Inoltre è molto difficile valutare il buon funzionamento, con una caldaia lo noti dai consumi, con una PDC all'impianto elettrico hai collegato molto altro e se non hai un sottocontatore non capisci nulla. Meglio se ci fosse anche un contabilizzatore d'energia, ma sarebbe troppo bello! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
walnut Inserita: 3 ottobre 2019 Segnala Share Inserita: 3 ottobre 2019 obblighi di verifica annuale per fotovoltaico e pompa di calore non ne hai, per la caldaia non so se la verifica di combustione sia obbligatoria, credo dipenda anche dalla regione dove vivi e dalla potetenza della macchina. Il fotovoltaico non avendo organi in movimento non avrebbe bisogno di una verifica annuale, poi dipende sempre dalla tua voglia e capacità di interpretare i valori di produzione e capire se l'impianto sta producendo come gli anni precedenti. Per la pompa di calore se funziona bene devi fare solo la pulizia filtri. Tutti gli altri sono interventi straordinari Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mgaproduction Inserita: 15 febbraio 2020 Segnala Share Inserita: 15 febbraio 2020 (modificato) Il 3/10/2019 alle 17:14 , Simone Baldini ha scritto: .... Devi anche considerare la vita utile cioè caldaia 2000 euro 12 anni, costo annuo 166 euro, ..... Personalmente, 2 su 2 le caldaie che ho (città e montagna) sono mooooooooooolto al di sopra della durata che dici tu. In città, dove va circa 7 mesi lanno per il riscaldamento, ma 12 mesi di fila per acqua calda sanitaria, avevo una Riello presa nel 1995 e sostituita 4 anni fa per evitare che mi lasciasse a piedi di colpo. Funzionava ancora benissimo. Manutenzione : ogni anno pulizia, ogni 2 prova fumi. Costo sempre fisso : 80€. Qualcosa è stato sostituito in questi 21 anni, non ricordo cosa ma nulla di grave e nemmeno particolarmente costoso. Non ricordo proprio interventi gravi. In montagna ho una Immergas SuperEolo da 18 anni ma era già lì quando ho comprato casa 18 anni fa. Qui un pochino peggio : 2 schede elettroniche sostituite e qualche altro intervento di idraulica interna. Non ricordo i costi...ma le manutenzioni sempre anche qui 80€ l'anno per pulizia e ocntrollo fumi. Che poi lo faccio ogni 2 visto il deciso minor uso (un quarto di quella di città). In città, dei 2 vicini di casa, uno in 24 anni non l'ha ancora cambiata, l'altro credo circa (vado a memoria) 4 o 5 anni fa. In montagna chi ce l'ha come me (perchè molti hanno solo dei termoconvettori) in 18 anni non l'ha mai cambiata. Quindi direi che vita utile di una caldaia di gran lunga superiore ai 12 anni che dici tu. Ma di molto decisamente. Modificato: 15 febbraio 2020 da mgaproduction Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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