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Intercettazioni telefoniche 1915-1918


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Inserito:

https://www.youtube.com/watch?v=EINRNjCYTXY&t=660s    

La disfatta di Caporetto al minuto 25 : 55 il prof. Barbero :

"C'erano già le intercettazioni telefoniche...grazie al fatto che spesso le trincee italiane ed austriache correvano parallele a neppure 100 metri di distanza tutte e due le parti piantavano picchetti nel terreno per ascoltare le conversazioni nemiche rimediando alla segretezza ricorrendo ai dialetti ".

Già....ma come?

Nel film "La grande guerra" si vedono Alberto Sordi e Vittorio Gassman svolgere,via via che strisciavano sul terreno , la scena è credibile e può anche darsi che era un solo conduttore ed usando la terra come secondo conduttore ma non mi sembra che si crei un parallelo sul circuito telefonico.

La cosa mi incuriosisce.

 

 

 


Inserita:

Credo che alla base ci sia un discorso di diafonia...

Inserita:

Forse si. In un cavo multicoppia abbiamo telefonica perchè i cavetti sono a contatto fra loro mentre qui abbiamo (si presume) il ritorno di terra comune alle due linee telefoniche.

Inserita:
45 minuti fa, Nino1001-b ha scritto:

parallele a neppure 100 metri di distanza

Non credo si possa parlare di diafonia .

Inserita:
4 ore fa, gabri-z ha scritto:

Non credo si possa parlare di diafonia .

 

direttamente no, ma visto che si parla di picchetti, presumo fungano da "media" per coprire la distanza tra le linee

Inserita:

Diafonia ?  terra ? credo che al massimo attaccavano un filo di una linea su un altro e giù di cuffia  . In un manuale militare ( Il Manuale del Telegrafista Militare ) dell'epoca di mio nonno , guerra 15/18 tra i diversi tipi di telefoni,telegrafi , si fa riferimento ad un apparato definito inintercettabile logicamente con tanto di schema elettrico ,  di cui sono rimasto ancora con la voglia di realizzarlo per capire dove poteva essere il suo punto di forza ,(per quei tempi)  .Va premesso che gli apparati di allora erano molto elementari e la commutazione era manuale e inserirsi per ascoltare non era certo difficile per chi ne usufruiva o che poteva derivare la stessa linea .

Inserita:
8 ore fa, BLIZZY ha scritto:

si fa riferimento ad un apparato definito inintercettabile logicamente con tanto di schema elettrico

 

Interessante.

Perchè non publichi lo schema? Non credo che a 100 anni di distanza sia ancora un segreto militare.:smile:

Inserita:

Appena ho un minuto ricerco il manuale e lo verifichiamo . A presto 

Inserita: (modificato)

Digitando "interecettazioni prima guerra mondiale" ho trovato questo.

Presumo che la spiegazione (fig 3) sia che la terra come conduttore (di ritorno) ha una certa resistenza per cui basta mettere in parallelo a questa "resistenza" una cuffia.

Il segnale era debolissimo e, ma non ho trovato lo schema, c'era il Rilevatore - Amplificatore mod. Gorizia.

 

Uno.png

due.png

tre.png

Modificato: da Nino1001-b
Inserita:

Lo schema del guardafili va bene , meno realistico è quello di Nino , Dallo schema di Nino manca la batteria ,che renderebbe piu comprensibile il funzionamento ,la R1 che dovrebbe essere la resistenza di terra tra i due picchetti della linea dei telefoni , secondo me ,  rappresentarla come un unico elemento e riduttivo , lo schema dovrebbe contemplare la resistenza del singolo picchetto + la resistenza tra i due picchetti ,stessa cosa per l'intercettatore . l intercettatore sicuramente non poteva raggiungere il picchetto del nemico ,anche perchè  a quel punto con la cuffia si sarebbe connesso sulla linea ,invece  l'intercettatore cercava di inserire i suoi picchetti molto distanti tra loro , e soprattutto cercando nel suolo le correnti ( Vaganti generate tra le due postazioni telefoniche ) . Premessa il sistema poteva dare risultati non sempre scontati , considerando che allora l elettrificazione era quasi inesistente e di correnti vaganti pressochè nulle ; oggi se si provasse a usare  il circuito che Nino a trovato ( picchetti condensatore e cuffia  ad alta impedenza 1K ) ci renderemmo conto di che vita fanno i lombrichi .

Inserita:

Questo è più realistico ma anche più confusionario.... è lo schema che viene dopo aver dedotto come si piò fare, il passo successivo è l'amplificatore del segnale modulato.

Quote

. l intercettatore sicuramente non poteva raggiungere il picchetto del nemico

Ovvio.. il conduttore di linea viaggiava all'interno della trincea, attaccato alle pareti, il picchetto di terra piantato anch'esso all'interno della propria trincea, lavoravano quindi nella terra di nessuno e quando le rispettive trincee erano a neanche 100 metri di distanza* i picchetti di intercettazione venivano piantati sul suolo della propria trincea.

*) la scena della gallina nel film "La grande guerra" è tratta da "Un anno sull'altopiano" di Emilio Lussu.

Scene realistiche delle vicinanza delle trincee si trovano anche nel film "Uomini Contro".

Ora provo a fare una ricerca in internet del "Rilevatore-Amplificatore mod. Gorizia del Regio Esercito".

 

---------

Sono stato CaporalMaggiore di leva con qualifica 72/2 , apparecchiatore telefonico,telegrafonico e centralini ma alla Cecchignola queste cose non c'è le hanno insegnate...in compenso a Livorno ci hanno spiegato come usare microcariche per abbattere pali telefonci ed elettrici...(che voleva dire ognuno per se e dio per tutti.)

 

 

 

4.png

Inserita:

Per Nino 1001-b , Mi sono congedato da sergente Onorario ed ero un trasmettitore ; 42° Battaglione Trasmissioni  Pordoi Padova e ho operato presso il centro nodale di Pendici Grappa .Comunque a parte le intercettazioni il sistema ( terra - terra) era stato in gioventù uno spunto per realizzare un interfono tra abitazioni in un piccolo borgo ; ma che poi non è andato oltre la fase sperimentale  ,  mi permetteva  comunicazioni nel giro di 50 mt  , però condizionati da un esuberante ronzio a 50Hz , che per giunta variava nell'arco della giornata a secondo dei carichi sulla linea  enel . Oltre questo più proficuamente , ho utilizzato il sistema , per trovare il punto di guasto ( perdita di isolamento ) nelle linee elettriche interrate .

Inserita:

Ho trovato un documento pdf su un telefono da campo tedesco della IIa GM.http://www.armigeridelpiave.it/SELEZIONI/Feldfernsprecher.pdf

Praticamente uguale a quello di tutti gli eserciti, selettore linea/ricarica, manovella di ricarica, armacollo...ecc...ecc...

In questo documento viene anche fornito l'elenco dei materiali in dotazione ai reggimenti per la telefonia:

 

- cavo singolo in bobine da 1000 metri.

- cavo singolo di sezione inferiore in tamburi da 500 metri

- cordoncino bipolare in tamburi da 300 metri.

 

I primi due tipi corredati di picchetti erano per i collegamenti stabili nelle retrovia, l'ultimo per la prima linea.

 

Mi viene in mente il film "Il nemico alle porte"..... una scena riguarda un posatore di linea con la bobina a zaino...considerato che un doppino pesa il doppio (o quasi) e che costa il doppio (o quasi) si capisce il perchè correvano il rischio di essere intercettati.... probabilmente ordini di servizio di nessuna utilità tattica.

 

P.S. Qualcuno ha lo schema del telefono campale del nostro esercito in dotazione nel 1982? In sigla iniziava con EE

 

 

 

Inserita:

La differenza fra un moderno cellulare ed un telefono da campo militare è che il primo è un oggetto anonimo e sconosciuto, fa tutto lui , non si capisce nulla, mentre un telefono militare da campo bene o male si riesce a padroneggiare, nel mio caso male:

Non riesco a decifrare i deviatori. Ricordo che il telefono campale,( funzionano tutti allo stessso modo) funzionava:

1) Squillava la suoneria, si comunicava.

2) La suoneria rimaneva in linea pronta a squillare mentre il malcapitato di turno ruotava la manovella del generatore G per ricare l'accumulatore interno.

3) Per chiamare si ruotava la manovella del generatore G, questo permetteva di risparmiare sull'accumulatore e contemporaneamente dargli una piccola ricarica.

4) Due telefoni da campo potevano essere collegati direttamente fra loro senza passare dal centralino

Posto la foto...come passatempo è più economico della settimana enigmistica.

campo.png

Inserita:

Questo è invece il Feldfernsprecher 33 teutonico, per come lo interpreto io in chiamata il generatore si pone in parallelo alla linea ma non permette la ricarica dell'accumulat ore interno, e non ci sono selettori che gli permettono di farlo.

P:S K1 e K2 sono gli agganci per la cuffia, inutile considerarli.

Anche la ricostruzione del circuito con simboli moderni mi sembra un economico passatempo.

 

Feldfernsprecher 33.png

Inserita:

Questa è invece una mia ricotruzione che non corrisponde nè all'una nè all'altra, è fatta a memoria prendendo spunto dalle prime due.

Se avete tempo dategli un'occhiata perchè non sono tanto sicuro.

CAMPOtel.jpg

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