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Asciugatrice in ambiente umido ma temperato


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Mr Marco Cecchi
Inserito:

Sono novellino del forum che, ovviamente, non conoscevo. 

Visto l'arrivo dell'inverno e l'autunno umido che nemmeno in cambogia ad agosto, ho deciso di smettere di appendere i panni fuori casa e prendere una asciugatrice. Ho già la relativa lavatrice che va benissimo...ma, leggendo qua e là mi è venuto un dubbio amletico: che cosa prendere?

Ho letto le diverse discussioni in merito alla pompa di calore (un mini condizionatore alla fine) e quelle un po' meno tecnologiche...ma non ne vengo a capo per la scelta.

Premessa: l'asciugatrice andrebbe in una stanza delle casa che, da sempre aimè essendo rivolta verso il lago, ha molti problemi di umidità..la temperatura è quella di casa (21 gradi d'inverno) ma l'umido c'è di sicuro.

Secondo la mia dolce metà (che ne possedeva già una con pompa di calore) sarebbe meglio optare per la pompa di calore perchè, secondo lei, usandola andrebbe anche a diminuire i problemi d'umido (è una sua teoria....dice che l'elettrodomestico emette anche aria secca  !?!?!).

Secondo me invece la "classica" andrebbe più che bene...

 

domanda: emette davvero aria secca?

 

Chiedo quindi lumi ai più esperti perchè tra i 10.000 modelli e i tantissimi tipi non so proprio come orientarmi (anche se, alla fine, essendo lei la dolce metà avrà sempre e comunque ragione!!!)

Il budget è all'incirca di 500€ (giusto per definire il campo d'azione) e non ho particolari capi d'abbigliamento....più che altro verrebbe usata per lenzuola, felpe pesanti e jeans...

 

Ringrazio in anticipo tutti per le risposte.

 

 

 


Inserita:

la tua dolce metà non sa di cosa sta parlando per dirla breve, nelle asciugatrici i flussi d'aria sono due e sono separati, l'aria "secca" (privata dell'umidità precedentemente estratta dalla roba) viene reimmessa nel cesto, non se ne va fuori, mentre l'aria ambiente è usata per ventilare il condensatore nei modelli tradizionali, il principio è sempre che l'umidità condensa sulle pareti del condensatore che sono più fredde dell'aria riscaldata che gira nel cesto, nelle pompa di calore lo schema è un po' diverso perché non c'è necessità di raffreddare il condensatore con aria esterna, l'unica aria che buttano fuori è quella utilizzata per aiutare il raffreddamento del compressore, ma non è secca o umida, solo appena più calda di quella ambiente. In pratica sono dei deumidificatori, ma l'aria deumidificata è quella nel cesto non quella dell'ambiente. 

 

Detto questo io dico la mia: buttare soldi per la pompa di calore non ha senso, intanto perché la potenza impegnata è metà ma la durata dei cicli è doppia, portando il consumo elettrico alla fine ad equivalere... senza contare che i cicli più lunghi provocano maggiore usura dei tessuti, quindi il fantomatico risparmio (quantificabile in cents su base annua) alla fine te lo mangi tra l'usura della roba ed il fatto che lo stesso ciofecone, oltre a costare molto di più, è anche molto più soggetto a guasti e rotture varie, prima fra tutte la perdita di gas nel circuito. Oltre a questo il condensatore si sporca, è inevitabile perché parte della lanugine sfugge a qualsiasi filtro e si accumula, ma mentre in una macchina a resistenza lo si può estrarre e lavare sotto l'acqua, in una pdc non è accessibile perché parte del circuito frigorifero, quindi ci si arriva solo smontando l'intera macchina. 

 

Poi vedi tu, i soldi so tuoi

Houseworks expert
Inserita: (modificato)

Un solo problema: di macchine domestiche che non siano a pompa di calore quasi non ve ne sono più. Quelle poche che eventualmente ancora vi sono, non so di che qualità siano visto che i migliori brand si sono convertiti alle pompe di calore in maniera esclusiva da ormai un decennio. Non solo quindi sono di qualità discutibile ma anche difficile trovarne i pezzi se trovi qualcosa non più in produzione.

Aggiungo che è vero che nelle pdc i cicli sono più lunghi ma asciugano anche a temperature molto più basse Quindi le fibre si rovinano e si restringono molto meno. A meno che voi non indossiate solo tute da lavoro, io ci andrei piano con le temperature alte...

Modificato: da Houseworks expert
Inserita:
22 ore fa, Mr Marco Cecchi ha scritto:

Secondo la mia dolce metà (che ne possedeva già una con pompa di calore) sarebbe meglio optare per la pompa di calore perchè, secondo lei, usandola andrebbe anche a diminuire i problemi d'umido (è una sua teoria....dice che l'elettrodomestico emette anche aria secca  !?!?!).

Secondo me invece la "classica" andrebbe più che bene...

 

Entrambe le tecnologie, seccano l'aria, solo che lo fanno tramite principi fisici differenti. comunque, se l'ambiente è veramente a 21° anche in inverno ed intendete usarla spesso... bhè, ha ragione la tua dolce metà.

22 ore fa, Mr Marco Cecchi ha scritto:

Il budget è all'incirca di 500€

 

Mhmm... è poco per una macchina di qualità accettabile. Meglio spendere di più. Almeno sui 800 

22 ore fa, Mr Marco Cecchi ha scritto:

aimè essendo rivolta verso il lago

 

Quale lago? Io Sebino

Inserita:
12 ore fa, Houseworks expert ha scritto:

Aggiungo che è vero che nelle pdc i cicli sono più lunghi ma asciugano anche a temperature molto più basse Quindi le fibre si rovinano e si restringono molto meno. A meno che voi non indossiate solo tute da lavoro, io ci andrei piano con le temperature alte...

 

Da più fonti è unanime il parere, il problema del danneggiamento, non è la temperatura (avete presente a che temperatura arriva il ferro da stiro?). E' l'azione combinata calore più rotazione. Per mia esperienza è meglio ridurre i tempi di rotazione che non la temperatura. Quelle professionali, ad esempio, sono a resistenza o metano.

Inserita:
7 ore fa, Ganimede77 ha scritto:

 

Entrambe le tecnologie, seccano l'aria,

 

esatto... ma quella nel cesto... non quella dell'ambiente, immettere aria secca nell'ambiente è un controsenso, hai preziosa aria secca che potrebbe asciugare la biancheria e la sbatti fuori? sarebbe come un frigorifero che raffredda la stanza e non il vano interno

 

le asciugatrici, tutte, in ambiente scaricano solo aria calda... quelle a pompa di calore in quantità minore rispetto a quelle a resistenza, ma sempre di aria calda si tratta, le asciugatrici ad evacuazione (oramai in disuso) addirittura scaricavano direttamente l'aria calda ed umida dei panni, motivo per cui spesso avevano il tubo di sfiato e comunque non potevano essere collocate in tutti i locali 

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