Gioppa_88 Inserito: 21 novembre 2019 Segnala Inserito: 21 novembre 2019 Buongiorno a tutti, avrei bisogno di alcune delucidazioni in materia di impianti elettrici. ho comprato casa a Luglio di quest'anno e solo dopo l'acquisto l'ex proprietario mi ha detto di non avere la certificazione di conformità dell'impianto elettrico. dopo molta insistenza con l'ufficio tecnico del comune è riuscito a reperire un certificato che però era in accordo alla normativa 46/90 (la casa è stata costruita nel 2007) perciò il suo elettricista gli ha detto che andava adeguata alla normativa vigente, la 37/08, perciò abbiamo organizzato un sopralluogo per l'emissione del nuovo certificato di conformità. il problema è che non sono sicuro del sopralluogo fatto dall'elettricista dato che si è limitato a controllare il "salvavita" e a battere le trecce della linea prese e della linea luci con il tester senza aprire alcuna scatoletta per controllare lo spessore dei cavi o altro. Inoltre a detta sua una parte dell'impianto realizzata con canaline esterne al muro secondo lui non va considerata per la conformità dell'impianto e quando gli ho fatto notare che un deviatore non funziona come dovrebbe mi ha detto che dovrei provare a cambiarlo (io????) e che la cosa non pregiudica la conformità dell'impianto. secondo voi a chi dovrei rivolgermi per verificare se la conformità rilasciata da questo elettricista è effettivamente valida o per eventuali azioni nei suoi confronti?
Nino1001-b Inserita: 21 novembre 2019 Segnala Inserita: 21 novembre 2019 Quote ondo voi a chi dovrei rivolgermi per verificare ....LA SICUREZZA Ad un elettrcista serio che ti dica se l'elettrecista precedente ha fatto o non ha fatto un buon lavoro, il che vuol dire che deve fare ciò che tu immagini: aprire due o tre scatole frutti ed una o due di derivazione per vedere se ha lavorato con criterio, la sezione dei fili, la terra.... Poi magari può suggerirti come far sparire quella canalina (estetica), qualche comodità prima che tu riempa la casa di mobili, cose così...poi giacchè ci sei gli chiedi la conformità La conformità viene dopo ed un pezzo di carta che vale quanto un pezzo di carta. Ho sempre pensato che la conformità serve a far diminuire la soglia d'attenzione dell'utente: tutti si concentrano sulla conformità a scapito della sicurezza come le due cose fossere uguali, se non ci fosse la conformità l'attenzione del cliente sarebbe sulla sicurezza....ci sarewbbe solo quella! Mi chiedo quante persone sono finite al cimitero o all'ospedale (guasti elettrici) e di conseguenza quanti elettrecisti sono finiti sotto processo.
Gioppa_88 Inserita: 21 novembre 2019 Autore Segnala Inserita: 21 novembre 2019 Grazie mille per la risposta, il fatto è proprio quello, controllando le prese in cucina prima di attacre il frigo mi sono accorto che due delle tre prese erano collegate con dei fili sottospessorati (1.5mm2), fortunatamente non si trattava dei fili che arrivano dalla scatola di derivazione ma solo dei rilanci tra una presa e l'altra che ha messo l'ex proprietario, però io non so dove altro abbia messo le mani, ecco perché speravo che l'elettricista facesse il suo lavoro come si deve e perché vorrei segnalarlo a chi di dovere...
del_user_233069 Inserita: 21 novembre 2019 Segnala Inserita: 21 novembre 2019 (modificato) 3 hours ago, Gioppa_88 said: ho comprato casa a Luglio di quest'anno e solo dopo l'acquisto l'ex proprietario mi ha detto di non avere la certificazione di conformità dell'impianto elettrico. Come mai il Notaio non ha verificato la mancanza della DiCo e pretendere pertanto la DiRi prima della stipula?? 3 hours ago, Gioppa_88 said: perciò il suo elettricista gli ha detto che andava adeguata alla normativa vigente, la 37/08, errato, l'impianto e' stato realizzato prima del 27/03/2008 pertanto, se non in possesso della DiCo deve essere rispondente alle norme CEI in vigore nel 2007 e dare incarico ad un "professionista" per la DiRi. 3 hours ago, Gioppa_88 said: il problema è che non sono sicuro del sopralluogo fatto dall'elettricista dato che si è limitato a controllare il "salvavita" e a battere le trecce della linea prese e della linea luci con il tester senza aprire alcuna scatoletta per controllare lo spessore dei cavi o altro. E' necessario procedure ad un ispezione visiva per verificare l'adeguatezza delle sezioni dei cavi ai rispettivi dispositivi di protezione. E' inoltre opportunoi procedere al test RCD del differenziale e verificare la corrente di intervento nonche' il tempo. E poi sarebbe opportuno verificare l'impianto di terra. 3 hours ago, Gioppa_88 said: Inoltre a detta sua una parte dell'impianto realizzata con canaline esterne al muro secondo lui non va considerata per la conformità dell'impianto e quando gli ho fatto notare che un deviatore non funziona come dovrebbe mi ha detto che dovrei provare a cambiarlo (io????) e che la cosa non pregiudica la conformità dell'impianto. Qui mi astengo dal commentare. 3 hours ago, Gioppa_88 said: secondo voi a chi dovrei rivolgermi Ad un Professionista abilitato che rilascera' la DiRi dopo le opportune verifiche. Modificato: 21 novembre 2019 da desperado74
Gioppa_88 Inserita: 21 novembre 2019 Autore Segnala Inserita: 21 novembre 2019 5 minuti fa, desperado74 ha scritto: Come mai il Notaio non ha verificato la mancanza della DiCo e pretendere pertanto la DiRi prima della stipula Quando l'ho interpellato, il notaio mi risposto che, non essendo un documento obbligatorio per la vendita di un immobile, lui non è tenuto a verificarne la presenza... Comunque adesso questo elettricista (pagato dal venditore) emetterà una certificazione, e con questa il venditore si riterrà a posto, perciò volevo sapere cosa devo fare per far dichiarare nulla questa certificazione in modo da non dover pagare il nuovo elettricista di tasca mia
del_user_233069 Inserita: 21 novembre 2019 Segnala Inserita: 21 novembre 2019 (modificato) 9 minutes ago, Gioppa_88 said: Quando l'ho interpellato, il notaio mi risposto che, non essendo un documento obbligatorio per la vendita di un immobile, lui non è tenuto a verificarne Il Notaio, ahime, non e' TENUTO a verificare molte cose perche la responsabilita resta in capo al venditore. Se rileggi l'atto, se l'atto e'fatto bene, probabilmente troverai scritto che il venditore DICHIRA CHE..omissis.. Tutti gli impianti sono a Norma. resta il fatto che di coscenza avrebbe dovuto avvisarti dato che lo hai pagato tu. https://www.monitorimmobiliare.it/i-notai-spiegano-il-certificato-di-conformita-degli-impianti_201412221000 Modificato: 21 novembre 2019 da desperado74
Gioppa_88 Inserita: 21 novembre 2019 Autore Segnala Inserita: 21 novembre 2019 26 minuti fa, desperado74 ha scritto: venditore DICHIRA CHE..omissis.. Tutti gli impianti sono a Norma. Confermo, perciò sia notaio che agenzia immobiliare si dichiarano non tenute a verificare le conformità e quindi spetta a me dimostrare che il documento prodotto dal suo elettricista non è valido
elettromega Inserita: 21 novembre 2019 Segnala Inserita: 21 novembre 2019 Ciao, la procedura se l'impianto ha la dichiarazione di conformità 46/90 il proprietario è a posto con le carte per le parti non modificate . se sono state fatte delle modifiche l'elettricista( se capace ha fatto uno schema foto disegni ecc non risponderà di queste modifiche) ,se hai un prestampato buffetti con solo una pagina sarà dura per lui scagionarsi per eventuali problemi, la dichiarazione verrà rilasciata dopo aver sistemato le parti fuori norma adeguandole alle attuali normative 37/08 mettendo cavi nuovi le norme sono cambiate nel 2017 prendendosene la responsabilità ma solo su queste ,richiamando sul documento la precedente 46/90
Gioppa_88 Inserita: 21 novembre 2019 Autore Segnala Inserita: 21 novembre 2019 1 ora fa, elettromega ha scritto: Ciao, la procedura se l'impianto ha la dichiarazione di conformità 46/90 il proprietario è a posto con le carte per le parti non modificate . se sono state fatte delle modifiche l'elettricista( se capace ha fatto uno schema foto disegni ecc non risponderà di queste modifiche) ,se hai un prestampato buffetti con solo una pagina sarà dura per lui scagionarsi per eventuali problemi, la dichiarazione verrà rilasciata dopo aver sistemato le parti fuori norma adeguandole alle attuali normative 37/08 mettendo cavi nuovi le norme sono cambiate nel 2017 prendendosene la responsabilità ma solo su queste ,richiamando sul documento la precedente 46/90 La 46/90 c'è, ma sono state fatte delle modifiche (tutto l'impianto della taverna e stato aggiunto successivamente) ma l'elettricista del venditore gli ha detto che bisogna fare una Di.Ri per aggiornarla al 37/08, il problema è che questo l'impianto l'ha a malapena guardato (ha aperto solo la scatola di derivazione ma nessuna scatola porta frutti) ed in taverna manco c'è sceso,
elettromega Inserita: 21 novembre 2019 Segnala Inserita: 21 novembre 2019 Ciao è lui che si prende la responsabilità per quello che dichiara. io mi rifiuto di fare le di. ri perché il tempo che ci metti a verificare come si deve è poco di meno di ricablare il tutto con la certezza di quello che è stato fatto.
Maurizio Colombi Inserita: 21 novembre 2019 Segnala Inserita: 21 novembre 2019 Facciamo chiarezza su alcuni punti, molto importanti, di queste controversie che sono quasi all'ordine del giorno. L'impianto elettrico è stato realizzato nel 2007, quasi alla fine dell'esistenza della 46/90. L'installatore dell'impianto elettrico avrà quindi realizzato lo stesso e fornito le dichiarazioni richieste dalla medesima legge. Fondalmentalmente, nella suddetta legge, si parlava di realizzare gli impianti utilizzando materiali e sistemi di realizzazione compatibili con le prescrizioni CEI (per gli impianti elettrici) e UNI (per gli impianti gas). Si specificava espressamente che l'interruttore differenziale e la messa a terra erano obbligatori. Punto e basta. Attualmente la 46/90 è stata sostituita dal D.M. 37/08. Questo decreto ha introdotto parecchie novità, la più importante è sicuramente questa: Nel caso in cui la dichiarazione di conformità prevista dal presente articolo, salvo quanto previsto all'articolo 15, non sia stata prodotta o non sia più reperibile, tale atto è sostituito - per gli impianti eseguiti prima dell'entrata in vigore del presente decreto - da una dichiarazione di rispondenza, ma ha anche "annullato" un capoverso della 46/90 dove si citava espressamente: Tutti gli impianti realizzati alla data di entrata in vigore della presente legge devono essere adeguati, entro tre anni da tale data, a quanto previsto dal presente articolo. addossando al proprietario dell'immobile in cui è installato l'impianto tutte le incombenze e le ripercussioni sul buon funzionamento e la conservazione degli impianti, con queste righe: Il proprietario dell'impianto adotta le misure necessarie per conservarne le caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia, tenendo conto delle istruzioni per l'uso e la manutenzione predisposte dall'impresa installatrice dell'impianto e dai fabbricanti delle apparecchiature installate. Detto questo, passo alle considerazioni pratiche: se gli impianti, e le dichiarazioni di conformità, dovessero essere aggiornate al 37/08... vivrei di rendita solo per le dichiarazioni di conformità che ho rilasciato per la 46/90, se si dovessero ripresentare tutte le dichiarazioni di conformità rilasciate con la 46/90... non avremmo più la foresta amazzonica, se i locali hanno ottenuto il certificato di agibilità da parte del comune... il documento che stai ricercando ti potrebbe servire solo per accendere la stufa, se gli impianti diventassero sicuri solo con il rilascio della dichiarazione di rispondenza... avremmo risolto tutti i problemi del mondo, se la mancanza di qualche certificazione ti potesse far risparmiare qualche soldo sull'acquisto dell'immobile... ben venga la tua rimostranza verso il proprietario. A cui aggiungo una nota a parte: 6 ore fa, elettromega ha scritto: un prestampato buffetti ritengo molto più valido il modulo personalizzato, stampato completamente su carta bianca.
Microchip1967 Inserita: 22 novembre 2019 Segnala Inserita: 22 novembre 2019 Il 21/11/2019 alle 11:56 , Gioppa_88 ha scritto: è riuscito a reperire un certificato che però era in accordo alla normativa 46/90 (la casa è stata costruita nel 2007) perciò il suo elettricista gli ha detto che andava adeguata alla normativa vigente, la 37/08, perciò abbiamo organizzato un sopralluogo per l'emissione del nuovo certificato di conformità. 22 ore fa, Gioppa_88 ha scritto: fortunatamente non si trattava dei fili che arrivano dalla scatola di derivazione ma solo dei rilanci tra una presa e l'altra che ha messo l'ex proprietario, e aggiungo pure 2 cose 1) se l'elettricista precedente avesse rilasciato la DDC completa degli allegati obbligatori adesso potrebbe dimostrare che tali modifiche erano state fatte a sua insaputa.Adesso ne è lui il responsabile. 2) Se la taverna è stata realizzata dopo l'entrata in vifore del DM37, non puoi rilaasciare nessuna dichiarazione di rispondenza. In questo caso chi farà i lavori di adeguamento rilascerà una DDC per le sole parti in cui lui ha lavorato.Per il resto si farà riferimento alla ddc esistente. Al limite potrà rilasciare una DDC come manutenzione straordinaria con l'indicazione di adeguamento ai requisiti minimi di sicurezza
del_user_233069 Inserita: 22 novembre 2019 Segnala Inserita: 22 novembre 2019 On 11/21/2019 at 5:21 PM, Gioppa_88 said: La 46/90 c'è, ma sono state fatte delle modifiche (tutto l'impianto della taverna e stato aggiunto successivamente) ma l'elettricista del venditore gli ha detto che bisogna fare una Di.Ri per aggiornarla al 37/08 Le date sono importanti. Se l'impianto in taverna è stato realizzato dopo il 27/03/2008 non puoi assolutamente sanare con la DiRi perché la Dichiarazione di Rispondenza può essere prodotta solo per impianti realizzati precedentemente all' entrata in vigore del DM 37/08. Bisogna pertanto rimettere mano all'impianto e far redigere una nuova Dichiarazione di Conformità.
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