karn Inserito: 5 dicembre 2019 Segnala Inserito: 5 dicembre 2019 Buongiorno a tutti, sto valutando l'acquisto di una casa e nel calderone delle considerazioni da fare sto valutando se sostituire l'attuale impianto di riscaldamento. La casa in questione: - due piani (più taverna); - costruzione del '93; - circa 60mq a piano; - zona climatica C (935GG); - finestre con doppi vetri, coibentazione del tetto; - caldaia a gasolio e termosifoni; - non ho idea del consumo annuo, ma penso intorno ai 1000-1200 €/anno Nelle modifiche preventivate c'è il rifacimento del pavimento di un piano (e il cappotto esterno). L'idea era quella cogliere l'occasione e sostituire i termosifoni con il riscaldamento a pavimento ma, leggendo vari thread sul forum, mi pare di capire che: - il mix pavimento e termosifoni (al primo piano) sia deleterio; - usare una caldaia a gasolio datata per un sistema a bassa temperatura non sia una genialata; A questo punto dovrei rifare anche l'altro piano e sostituire la caldaia. Non arriva il metano e visto che gli inverni non sono particolarmente rigidi penso di orientarmi verso una soluzione a PDC da utilizzare anche per il raffreddamento estivo con split (mi pare di capire si possa fare) e ACS. La domanda che vi pongo è: vale davvero la pena? È un investimento sensato? Oppure sarebbe più sensato oltre al cappotto, un sistema di termostati ed una caldaia moderna (magari a biomassa)? Mi rendo conto che i dati numerici che ho fornito non sono tanti ma spero che qualcuno più esperto possa tirare fuori qualche considerazione sensata anche così.
Alessio Menditto Inserita: 5 dicembre 2019 Segnala Inserita: 5 dicembre 2019 Dunque il benessere di un impianto a pavimento è una cosa indescrivibile, bisogna averlo per apprezzarlo, i problemi sono che necessita di acqua a bassa temperatura che una caldaia normale non può fornire. In più avendo misto termosifoni e pavimento bisogna fare un circuito che da alta temperatura per i termo si abbassa per il pavimento, nulla di che però facendo così non riesci a sfruttare il fatto di consumare meno perché devi scaldare meno. Nel tuo caso avendo già una caldaia ad alta temperatura fai il circuito per il pavimento e sei a posto.
click0 Inserita: 5 dicembre 2019 Segnala Inserita: 5 dicembre 2019 - zona climatica C (935GG); quanto settimane scende la temperatura sotto i 7 gradi? hai comunque la necessita di raffrescare?
karn Inserita: 5 dicembre 2019 Autore Segnala Inserita: 5 dicembre 2019 In più avendo misto termosifoni e pavimento bisogna fare un circuito che da alta temperatura per i termo si abbassa per il pavimento, nulla di che però facendo così non riesci a sfruttare il fatto di consumare meno perché devi scaldare meno. Ciao Alessio, grazie per la risposta. Il consumare meno è uno dei fattori principali oltre al benessere, per questo stavo escludendo l'ipotesi di fare un lavoro mantenendo entrambi i sistemi. Se ne ho un ritorno economico posso pensare di spendere qualcosa in più per fare anche il piano di su e tagliare la testa al toro. Non ho mai avuto il piacere di sentire il calore di un riscaldamento a pavimento per cui quello che mi sto domandando è se vale davvero la pena di spendere per: pavimento riscaldato, eliminare termosifoni, cambiare caldaia; oppure, visto che i termosifoni sono già presenti, semplicemente mettendo una caldaia a pellet mi abbasso il costo del riscaldamento e continuo così. Anche perché cambiare caldaia apre ad n variabili: pellet? condensazione? PDC? Se decidessi di comprare la casa ovviamente farei la scelta finale in base ai calcoli di un tecnico, ma prima dell'acquisto vorrei farmi un'idea di cosa mi converrebbe fare, anche in base ad una stima sui prezzi. Nel mentre sono venuto in possesso anche dell'APE, per cui se servissero valori presi da li per fare altre considerazioni chiedete pure.
karn Inserita: 5 dicembre 2019 Autore Segnala Inserita: 5 dicembre 2019 quanto settimane scende la temperatura sotto i 7 gradi? hai comunque la necessita di raffrescare? Sono nel sud Sardegna, se intendi la temperatura minima ti direi 10 settimane. In genere rimane comunque sopra lo zero, intorno ai 4/5 gradi. Non conosco la casa in questione, ma si in generale la necessità di raffrescare è importante.
Alessio Menditto Inserita: 5 dicembre 2019 Segnala Inserita: 5 dicembre 2019 (modificato) C’è da dire una cosa importante, il fatto di avere bassa temperatura di mandata acqua a pavimento, si paga però col fatto che, in piena stagione invernale, la caldaia va quasi 24/24, il risparmio in realtà è dato dal recupero del calore di condensazione, che invece di salire sul camino a scaldare i colombi viene ceduto all’acqua. Ho insistito per il benessere del pavimento perché ha altri vantaggi, tipo avere poca polvere in giro, possibilità di tenere un buon ricambio di aria, avere la stessa temperatura da pavimento a soffitto ecc, perché ognuno deve scegliere facendo una valutazione complessiva. Il pellet ha pure lui i suoi pro e contro, i pro sono che è onesto, sai quanti Sacchi consumi e non hai tutte le imposte del gas o elettricità, però va pulita spesso, devi avere spazio per i sacchi, inquina di più, insomma devi valutare bene, ogni sistema ha i suoi pregi e difetti. Modificato: 5 dicembre 2019 da Alessio Menditto
karn Inserita: 5 dicembre 2019 Autore Segnala Inserita: 5 dicembre 2019 C’è da dire una cosa importante, il fatto di avere bassa temperatura di mandata acqua a pavimento, si paga però col fatto che, in piena stagione invernale, la caldaia va quasi 24/24, il risparmio in realtà è dato dal recupero del calore di condensazione, che invece di salire sul camino a scaldare i colombi viene ceduto all’acqua. Ho insistito per il benessere del pavimento perché ha altri vantaggi, tipo avere poca polvere in giro, possibilità di tenere un buon ricambio di aria, avere la stessa temperatura da pavimento a soffitto ecc, perché ognuno deve scegliere facendo una valutazione complessiva. Non conosco quel tipo di riscaldamento e non mi sarebbero venute in mente le cose che hai fatto notare. Con i termosifoni avrei programmato la caldaia per accendersi 1h prima della sveglia in modo da trovare la casa calda. Ha senso questo genere di soluzioni anche con il riscaldamento a pavimento oppure è pensato più che altro per un 24 su 24?
Alessio Menditto Inserita: 5 dicembre 2019 Segnala Inserita: 5 dicembre 2019 Karn per favore non quotare tutto, per il discorso dei termostati o cronotermostati col pavimento radiante bisogna essere psicologicamente preparati (non è una battuta, gente che ha scritto qui è letteralmente impazzita) a vedere la caldaia in funzione praticamente sempre. Se ti aspetti funzioni come un termosifone probabilmente non è il riscaldamento che fa per te.
click0 Inserita: 5 dicembre 2019 Segnala Inserita: 5 dicembre 2019 vista la necessita anche di raffrescare e viste anche le temperature secondo me una soluzione a split potrebbe anche essere una soluzione funzionale, magari usando macchine interne canalizzate il posto dei classici split andando anche ad installare un impianto fotovoltaico anche se in inverno serve a poco è un idea come un altra ed andrebbe comunque studiata a tavolino con un termotecnico
karn Inserita: 5 dicembre 2019 Autore Segnala Inserita: 5 dicembre 2019 @alessio non ho particolari problemi nel momento in cui so, numeri alla mano, di stare usando una soluzione efficiente. Chiedevo proprio perché non ho idea di come funzioni @click0 la consiglieresti anche per un immobile in classe G? Al momento, in appartamento classe A, è una soluzione che funziona perfettamente. Ma su una casa su più piani ho qualche dubbio o magari sono solo prevenuto.
Alessio Menditto Inserita: 5 dicembre 2019 Segnala Inserita: 5 dicembre 2019 Eh ma dipende cosa intendi per efficienza, il riscaldamento a pavimento fa rendere di più la caldaia ma poi deve andare molto più tempo che i termosifoni, non ho ben capito cosa intendi per efficienza.
karn Inserita: 5 dicembre 2019 Autore Segnala Inserita: 5 dicembre 2019 Probabilmente non usato il termine più adatto. Il concetto è che se per portare e mantenere la casa ad una temperatura confortevole con un sistema spendo 10euro e con un altro 11 il primo per me è più efficiente del secondo. Quindi se con termosifoni e caldaia a gasolio spendo mille e con pavimento e PDC spendo 700, al di là del fatto che debba stare sempre accesa, sono tranquillo. La domanda rimane quella: considerando il punto di partenza e il fatto che devo mettere mano alla casa prima di entrarci, mi conviene fare qualcosa anche sul fronte riscaldamento/raffreddamento? E nel caso cosa consigliereste ?
Darlington Inserita: 5 dicembre 2019 Segnala Inserita: 5 dicembre 2019 il problema è che partendo dal gasolio qualsiasi sistema di riscaldamento risulta più economico, posso dirti nel tuo caso che se dovessi spendere dei soldi non li spenderei per passare a corrente ed avere un risparmio risibile ma andrei sulle biomasse dove il risparmio sarebbe vero, poi solo tu conosci la situazione e solo tu puoi decidere
Alessio Menditto Inserita: 5 dicembre 2019 Segnala Inserita: 5 dicembre 2019 Io da parte mia ti ho risposto nel modo che per me è più giusto, per una serie di motivi che ho elencato, pavimento radiante fino alla morte. Rimane difficile però dire adesso se risparmi rispetto a solo termosifoni, perché dovendo tu fare il circuito di sdoppiamento, avrai i termo che andranno quando il termostato chiama, ma la tua caldaia dovrà comunque funzionare quasi sempre per il pavimento, ad alta temperatura.
Darlington Inserita: 5 dicembre 2019 Segnala Inserita: 5 dicembre 2019 (modificato) oppure approfittare per cambiare caldaia, che tanto se devi installare il pavimento radiante ed il cappotto non sono certo i 2/3000€ della caldaia che ti mandano fuori budget, ed approfittare per metterne una a condensazione, che in un impianto a bassa temperatura è l'unico caso in cui abbia senso, e se nel piano superiore rimangono i radiatori (se non ho capito male), sostituirli con dei fancoil che possono andare anche a bassa temperatura. Il problema del riscaldamento a pavimento è trovare qualcuno che lo sappia fare BENE altrimenti son soldi buttati per una cosa che non funzionerà mai a dovere e consumerà più del dovuto perché il genio di turno ha esperienza solo in impianti con radiatori quindi non bilancia il circuito ma in compenso mette 50 termostati completamente inutili. Modificato: 5 dicembre 2019 da Darlington
karn Inserita: 6 dicembre 2019 Autore Segnala Inserita: 6 dicembre 2019 Caldaia a condensazione = gas? Oppure esistono alternative valide anche con altri sistemi di alimentazione? Io ho pensato alla PDC più che altro perché poi devo pensare anche al raffrescamento e mi è sembrato di capire che così andrei a risolvere anche quel problema.
Alessio Menditto Inserita: 6 dicembre 2019 Segnala Inserita: 6 dicembre 2019 Si con quello fai entrambi, e quelli sono i pro (assieme a un difficile ragionamento di guadagno in resa rispetto al gas o solo elettrico), i contro sono gli assoluti assurdi costi di pezzi di ricambio, anche la più insulsa scheda elettronica, che in caso di stranamente non rari guasti a queste stupide macchine, dovrai sostenere. Il top sarebbe PDC che alimenta a bassa temperatura il pavimento, e split al posto dei termosifoni.
click0 Inserita: 6 dicembre 2019 Segnala Inserita: 6 dicembre 2019 la consiglieresti anche per un immobile in classe G? da come mi era stata "venduta" la spiegazione ai sui tempi, definire un immobile in classe G vuol dire tutto e nulla già avere un impianto con caldaia normale a gasolio ti abbassa la classe, cosi come avere una pompa di calore la migliora un termotecnico ti potrà dire quanto è isolata la casa e quanto a spanne vai a consumare il sitema a split "classici" ha alcuni mini vantaggi eviti il doppio impianto (fa caldo e freddo) almeno in teoria ha un ottimo rendimento (oggi a assemini provincia di Cagliari 935gg google da come temperature 13° quando da me ce ne sono 5°) eviti di fare il fuochista (pellet o legna) in fase ristrutturazione eviti di dover creare lo spazio per gli impianti (con l'impianto a pavimento ti tocca arrivare alla caldana o usare impianti a basso spessore)
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