Riprendersi dal digiuno di PLC

[Matteo Illari]

Ciao a tutti, l`ultimo approccio con il mondo PLC risale a tipo 10 anni fa.

Da allora il nulla nell`ambito della loro programmazione. Recentemente mi sono trovato per le mani un modello s7 200 con cpu 226 DC DC DC e mi chiedevo se come nave scuola fosse ancora in auge. Al tempo cominciai a conoscere questo mondo proprio con lui. 

In azienda dove lavoro si trovano una serie di controllori che spaziano dai siemens s7-200 passando per i 300 e ancora virando su modelli prodotti dalla Beckhoff serie CX, per poi tornare su siemens di nuova generazione.

Grazie per l`aiuto e il consiglio.

Matteo

[Livio Orsini]

Solo per riprendere dimestichezza con la programamzione, altrimenti è un dispositivo adatto per soli ricambi.

Tuuto il mondo siemens è, purtroppo, completamente differente ora.

[batta]

Condivido la prima riga della risposta di Livio.
La seconda riga, invece, la modificherei così: "Tutto il mondo Siemens è, per fortuna, completamente differente ora". 😉

Scherzi a parte, S7-200 appartiene ad un'altra era. Già S7-300/400 sta per andare fuori produzione.
I sistemi di sviluppo sono profondamente cambiati, come profondamente cambiato è tutto l'hardware (non solo il PLC, ma anche tutto quello che gli gira intorno), e diverso è anche l'approccio alla programmazione.

 

[leleviola]

Confermo quanto dice batta, la piattaforma di programmazione è stata unificata per tutti i PLC Siemens, escluso il piccolo LOGO, ed è stata piuttosto migliorata integrando la parte HMI e PLC e azionamenti e servo insieme così che in unico ambiente puoi programmare tutto anche se ovviamente la parte PLC e HMI sono leggemente separate e il metodo di lavoro è cambiato, si è passati in sostanza dall'indirizzamento assoluto a un indirizzamento simbolico proprio perchè avendo tutto nel medesimo ambiente non hai la necessità di indirizzare in maniera assoluta le variabili tra PLC e HMI, queste banalmente alcune prerogative del sistema, non c'è che dire la piattaforma unificata ha aiutato molto, poi si è teso ad abbandonare il linguaggio originale Siemens AWL per privilegiare sia il KOP che l'FBD, poi si è aggiunto SCL per facilitare calcoli e la stesura di funzioni, tutto per rendere più comprensibile e di più facile programmazione il software. Dimenticavo che sempre nel medesimo ambiente puoi definire, con l'avvento dell'ormai affermato del Profinet, tutto ciò che riguarda la rete integrando nel progetto tutta la definizione degli azionamenti e quasi tutta la loro parametrizzazione, di contro si è creato un ambiente un po' peso che richiede ovviamente PC ben dotati e la necessaria adozione irrinunciabile di SSD e buona quantità di memoria RAM di lavoro

[Matteo Illari]

Grazie a tutti delle preziose e utilissime risposte. Per ora partirò nell'immenso mare della programmazione di questi controllori con il 200 per poi, magari un domani, passare a qualcosa di più moderno. 

Vedevo un beckhoff serie CX (altro PLC in auge nella nostra azienda) su eBay ad una bordata di soldi. Per ora è davvero inavvicinabile. Inizio a mettere via la monetina mese per mese per poi concludere se la cosa mi prende sul serio. 

😀 

Nel frattempo sfrutto l'occasione per chiedervi se di questi nuovi plc fanno i simulatori oppure la tradizione è morta con i primi Siemens 

[leleviola]

Quasi tutti i PLC hanno i simulatori, nel TIA c'è pure il simulatore della parte HMI e puoi simulare contemporaneamente sia HMI che PLC per testare completamente il software, in quanto al 200 è ormai obsoleto e forse è meglio se lo lasci stare e ti dedichi a ciò che c'è adesso, tanto per iniziare al 1200 se parli di Siemens