superspillo75 Inserito: 8 gennaio 2020 Segnala Share Inserito: 8 gennaio 2020 Buonasera, dovrei risolvere un problema che orto avanti da tempo: la mia abitazione è composta da due piani al primo sto io ed al secondo, sempre di proprietà lo affitto; la caldaia è unica e serve entrambi i piani; ogni piano è indipendente nel senso che ha il proprio termostato quindi io accendo e spengo quando mi pare e chi sta sopra accende e spegne a piacimento. Ovviamente ad ognuno dei due termostati corripsonde una valvola di zona. il problema è i seguente: essendo appartemaneti di metratura simile quando arriva bolletta si divide al 50% i costi e consumi ma ora io ho inserito al piano terra una stufa a pellet con bocchette che arrivano anche nella zona notta e di conseguenza il riscaldamento non lo accendo quasi mai. E' possibile installare qualcosa come un conta ore sulla valvola di zona del piano superiore o vi sono termostati che indicano anche le ore di utilizzo cosi da poter quantomeno dividere i consumi in basa alle ore di accensione?? Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DavideDaSerra Inserita: 8 gennaio 2020 Segnala Share Inserita: 8 gennaio 2020 Dividere in base alle ore è sbagliato, installa un vero e proprio contacalorie: si ottengono circa le stesse calorie sia accendendo 10 minuti ogni mezz'ora ogni ora che lasciando acceso tutta l'ora (i termo in 10 minuti fanno in tempo a scaldarsi), sempllicemente le calorie le dai "più velocemente", poi9 il contaore non tiene conto dell'effetto di eventuali valvole termostatiche. La soluzione ideale sarebbe con 3 contacalorie: uno subito a valle della caldaia per misurare il calore totale effettivamente prodotto e uno per valvola di zona. così da dividere "a percentuale" le perdite di distribuzione e "a consumo" l'uso effettivo dei singoli appartamenti. Ma anche con due (uno su ogni appartamento) la divisione è abbastanza equa, cambia solo la distribuzione dei consumi "comuni", con tre contatori si dividono equamente (metà per uno), con due vengono attribuiti in modo iniquo, per ovviare si potrebbe opportuno stabilire una soglia minima (20%) da pagare "50/50" per i consumi comuni della distribuzione e il restante 80% da dividere sulla base dei consumi effettivi. ES: consumi 1000€ di gas (situazione a 2 contacalorie), un contacalorie misura 7000 l'altro 4000 si divide così: 1000 x 20% = 200, 200 / 2 = 100 (100€ "fissi" a utenza per coprire il consumo della distribuzione) 800€ x 7000 / (7000 + 4000) = 509€ di consumo variabile a chi ha consumato 7000 800€ x 4000 / (7000 + 4000) = 291€ di consumo variabile a chi ha consumato 4000 le due bollette saranno quindi una di 609€ e l'altra di 391€ Se si dividesse senza considerare i consumi "comuni" si avrebbero 1000 x 4000 / (7000 + 4000) = 364€ per chi consuma i 4000 1000 x 7000 / (7000 + 4000) = 636€ per chi consuma i 7000 In ogni caso di contacalorie ne occorrono 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luigi69 Inserita: 9 gennaio 2020 Segnala Share Inserita: 9 gennaio 2020 Concordo pienamente con Davide . Ai clienti se lo installo , in contaore lo si usa solo per avere una base "statistica" di quanto funziona una caldaia ed eventualmente la "vita" delle pompe e dei circolatori . In un caso , di una struttura dove non scaldavano piu un piano , ma avevano inserito un termostato antigelo , proprio per salvaguardare i bagni , il contaore a fine stagione, o controllao a fine mese, indica se effettivamente per qualche ora il sistema antigelo ha funzionato Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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