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FUNZIONAMENTO CONTINUO H24 DEL CIRCOLATORE E BRUCIATORE INTERNO ALLA CALDAIA.


Fulldy50

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Buonasera a tutti, vado immediatamente al nocciolo della questione. Nello specifico, il sottoscritto ha un impianto radiante zona giorno e zona notte per solo riscaldamento, con due circolatori esterni Grundfos collegati, elettricamente e dipendenti e azionati da due termostati digitali ambientali relativi alle zone suddette, ed idraulicamente ad una caldaia a condensazione modello ECO 26 della Bongioanni. L’impianto termoidraulico realizzato dall’impresa costruttrice è proprio di quelli "base", vi sottopongo l'immagine per meglio comprendere:

image.png.56811dd057da34158896914211ec6c1b.png

La caldaia ha ovviamente il suo circolatore interno Grundfos, che rimane inserito col suo bruciatore per h24 tutti i giorni, per l'intero periodo invernale in posizione riscaldamento.

Il collegamento elettrico in origine è :

-sulla scheda elettronica interna, il ponticello rosso chiuso sui morsetti scheda elettronica sulla M12 morsetto n.57-58 (TP)

-il termostato bianco meccanico, che vedete posizionato sul collettore sotto la caldaia, impostato su posizione 50°C è cablato sulla M7 morsetto n.40-41(TA)

-i due termostati di zona (giorno e notte) hanno il loro contatto pulito NA direttamente cablato ognuno sul suo circolatore di zona, che vedete sulla parte in basso del vano caldaia.

Scusate, ma questo collegamento non riesco a comprenderlo!!!

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Per questa ragione e correre ai ripari da usura e consumo sia elettrico di 612wh@giorno sia gas, mi sono messo all’opera per realizzare l’impianto di comando ed azionamento del circolatore interno, solamente quando necessario, con questo schema qui di seguito condiviso:

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Collaudando l’impianto realizzato, l'esito funzionale sul circolatore è stato positivo per la parte concernente il circuito riscaldamento, ma negativo per la parte del circuito sanitario durante la richiesta d'acqua calda; il tempo di permanenza utile per una doccia, e la caldaia entrava in blocco. L'anomalia era conseguente all'intervento in protezione della sonda di temperatura sulla tubazione di mandata interna alla caldaia, dovuto al mancato smaltimento dell'eccessivo calore accumulato, attraverso la scambiatore a piastre (secondario), fluido che dev'essere spinto per un tempo x [min] dallo stesso circolatore…(almeno penso!)

 

Chiaramente i collegamenti eseguiti sempre dal sottoscritto sulla centralina caldaia, sono stati quelli di riportare ad un collegamento elettrico consono a ciò che richiede il manuale caldaia e non come quelli eseguiti dalla stessa impresa costruttrice:

-sulla M12 morsetto n.57-58 (come da manuale) avevo collegato il suddetto termostato meccanico di colore bianco;

-sulla M7 morsetto n.40-41 (come da manuale) i contatti in parallelo NA dei relè;

-ed i contatti puri NA dei termostati ambiente delle due zone sul comando della bobina di ogni rispettivo relè.

 

 

Attualmente come avrete avuto modo di capire, forza causa maggiore, ho riportato il tutto allo stato iniziale!!! 

Sto ragionando in maniera impropria?

 

Ringrazio anticipatamente per chi mi volesse consigliare!

Modificato: da Cristiano Casagrande
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Mi sembra un impianto concepito con le tecniche di 30 anni fa, dunque per andare con una caldaia alta temperatura tradizionale, e alimentato da una condensazione.

Fondamentalmente hai un primario "caldo" (50°) e i secondari collegati con un separatore idraulico "fatto in casa".

 

Quanti m^2 scalda quella caldaia? chiedo perché le pompe aggiuntive potrebbero non essere necessarie (ed essere sostituite con normali valvole di zona), eventualmente "spezzando" il primario con una valvola di by-pass differenziale. Al massimo se hai stanze molto calde e altre molto fredde sono da bilanciare i singoli circuiti.

 

Io lì valuterei di "riqualificare" il tutto per consentire alla caldaia di condensare degnamente (con mandata a 35° massimo) e mirando a  togliere, se possibile, entrambe le pompe aggiuntive sostituendole con valvole di zona..

 

Ad ogni modo, 'contando' i tubi collegati mi sembra una caldaia combinata non già solo riscaldamento.

 

Per avere un comportamento "consono" senza mettere mano all'idraulica ti occorrono due teleruttori con bobina a 230V, li colleghi (tra di loro) in parallelo -> NA su NA e COM con COM, poi metti il parallelo dei due in serie col termostato esterno.

 

In questo modo hai la condizione per cui la caldaia scalda se chiama uno dei due termostati ambiente E il termostato aggiuntivo sul collettore. Poi metti ciascun teleruttore in parallelo alla propria pompa.

Modificato: da DavideDaSerra
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Ciao Davide, allora in breve, se ho inteso bene la modifica elettrica da te suggerita e descritta è questa che ho rappresentato a seguire:

image.png.f345db9aafe8562a5a8667d0e7e2068f.png

Almeno in questo modo preservo il logorio meccanico del circolatore interno, anche se per gli impianti radianti è sempre più funzionale, data la massa inerziale termica da riscaldare, mantenere sempre attiva la caldaia col suo bruciatore e circolatore ed ottenere il relativo comfort ambientale senza ritardi.

 

Attualmente qualche modifica idraulica, nel tempo, l'ho apportata inserendo qualche filtro qua e là:

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Per rispondere alle tue domande la caldaia a condensazione è una 26kWatt ed alimenta non solo il riscaldamento ma anche l'acqua del circuito sanitario.

Il circuito riscaldamento del soggiorno copre una superficie di c.ca 40mq, e quello della mansarda c.ca 50mq. Ho due bagni, sotto ed uno sopra con uno scalda salviette, anche questi riscaldati con lo stesso fluido del radiante; inoltre la mansarda presenta il colmo del sottotetto a c.ca 4mt. con una cubatura leggermente maggiore rispetto la zona giorno.

 

Come suggerivi "riqualificherò" la parte idraulica dopo un accurato lavaggio con inizialmente l'inserimento di un defangatore, e successivamente l'inserimento di un sistema compatto di distribuzione

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Grazie e provvederò alla modifica!

 

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Modificato: da Fulldy50
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Ciao Davide, allora in breve, se ho inteso bene la modifica elettrica da te suggerita e descritta è questa che ho rappresentato a seguire:

image.png.f345db9aafe8562a5a8667d0e7e2068f.png

Almeno in questo modo preservo il logorio meccanico del circolatore interno, anche se per gli impianti radianti è sempre più funzionale, data la massa inerziale termica da riscaldare, mantenere sempre attiva la caldaia col suo bruciatore e circolatore ed ottenere il relativo comfort ambientale senza ritardi.

 

Attualmente qualche modifica idraulica, nel tempo, l'ho apportata inserendo qualche filtro qua e là:

image.png.71982ba56bda6af7dd52b17934d90b5e.png 

 

Per rispondere alle tue domande la caldaia a condensazione è una 26kWatt ed alimenta non solo il riscaldamento ma anche l'acqua del circuito sanitario.

Il circuito riscaldamento del soggiorno copre una superficie di c.ca 40mq, e quello della mansarda c.ca 50mq. Ho due bagni, sotto ed uno sopra con uno scalda salviette, anche questi riscaldati con lo stesso fluido del radiante; inoltre la mansarda presenta il colmo del sottotetto a c.ca 4mt. con una cubatura leggermente maggiore rispetto la zona giorno.

 

Come suggerivi "riqualificherò" la parte idraulica dopo un accurato lavaggio con inizialmente l'inserimento di un defangatore, e successivamente l'inserimento di un sistema compatto di distribuzione

image.png.31412e19d0defb56840ff89c569b446c.png

 

Grazie e provvederò alla modifica!

 

 

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