Disco rigido condiviso: 2 domande

[franco1]

Premesso che non mi intendo di reti-dati ma ho una curiosità.

L’altro giorno sono andato in un’azienda che sui PC dei dipendenti aveva una icona di un NAS (per salvare o prelevare i dati condivisi).

Mi sono accorto che su un PC non riuscivo ad accedere al NAS (perchè mi serviva prelevare un file) e per risolvere ho chiamato l'addetto che mi ha riferito testualmente “qualcuno ha cambiato la connessione internet, impostando il Wi-fi”. Ha reimpostato la connessione cablata ed ho potuto prelevare il file,

 

Detto questo vi chiedo:

 

1 Perchè un disco rigido, come qualsiasi altra apparecchiatura condivisa fra PC che si trovano in una rete locale, ha bisogno di una rete internet per la condivisione? Non basterebbe, appunto, la rete locale senza passare da internet?

 

2 Perchè la connessione ad internet deve essere per forza cablata e non Wi-fi?

 

Vi ringrazio e vi saluto

[Andrea Annoni]

Probabilmente perché la rete Wi-Fi a cui eri connesso era su un’altra subnet e non c’era routing. 
Oppure perché il Wi-Fi aveva il client isolation.

Ovviamente tutte impostazioni giustamente volute 

[franco1]

Grazie per la risposta.

In merito alla domanda 1: perchè la condivisione passa per la rete internet?

[Andrea Annoni]

Non passa sulla rete internet.

Ma se il WiFi per esempio è sulla rete 10.10.10.0/24 e la rete cablata è sulla 10.0.0.0/24 e nel router non sono state messe regole per potersi vedere è ovvio che chi c'è su una subnet non vede l'altra.

 

E nel 90% dei casi DEVE essere così.....soprattutto se è una rete aziendale. Non esiste che do la possibilità a tutti di vedere le mie risorse.

Anzi, molto spesso per gli ospiti viene creato un'ulteriore rete WiFi con ulteriori limitazioni e controlli.