DonaldDuck82 Inserito: 28 febbraio 2020 Segnala Share Inserito: 28 febbraio 2020 salve a tutti, volevo un vostro parere a seguito della situazione in cui mi trovo. Durante una ristrutturazione di appartamento privato ho commissionato l'azienda A per fare i lavori. L'azienda A ha a sua volta commissionato l'elettricista B per eseguire impianto elettrico ed antifurto. Ora vengo a conoscenza che l'elettricista B è abilitato solo alla lettera"A" alla camera di commercio, e come tale non è in grado di rilasciarmi una DiCo per l'impianto antrintrusione. Nonostante tutto mi ha emesso la fattura in cui vi è descritto il lavoro effettuato. Come procedere in questa situazione? Dal mio punto di vista è stato commesso un illecito e mi ritrovo con un impianto non certificabile e non a norma di legge. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
hfdax Inserita: 28 febbraio 2020 Segnala Share Inserita: 28 febbraio 2020 Chi ti ha emesso la fattura, A o B? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ilsolitario Inserita: 28 febbraio 2020 Segnala Share Inserita: 28 febbraio 2020 allora non potrà neppure certificarti l'impianto TV Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 28 febbraio 2020 Segnala Share Inserita: 28 febbraio 2020 Partiamo dal presupposto che non si certifica un bel niente, ma si dichiara conforme. Dopo di che: l'installatore A è un coglione, in quanto ha preso il lavoro e poteva darlo da fare all'installatore B tenendosi per lui il rilascio delle dichiarazioni e l'emissione delle fatture... l'installatore B è un coglione perché se avesse rilasciato una dichiarazione anche per l'impianto d'allarme (anche se sulle camerali non era scritto) non ci avrebbe fatto caso nessuno e lui non avrebbe rischiato... Detto questo, posso affermare con assoluta certezza che l'installatore A non corre nessun rischio e che l'installatore B potrebbe correre qualche rischio... forse. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DonaldDuck82 Inserita: 2 marzo 2020 Autore Segnala Share Inserita: 2 marzo 2020 La fattura me l'ha emessa l'azienda A che si è occupata della ristrutturazione a 360°. La dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico ce l'ho rilasciata dall'installatore B. L'installatore B non ha rilasciato la DiCo dell'antifurto (non essendo abilitato non credo possa farlo se non dichiarando un falso), anche perchè sono stato io ad accorgermi e documentarmi delle qualifiche necessarie per eseguire le installazioni; purtroppo per me solo a posteriori. L'azienda A non corre rischi, essendo lei il committente del lavoro verso B? Detto ciò come potrei procedere? Da notare che manca ancora da pagare circa il 5% del totale. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
hfdax Inserita: 2 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 2 marzo 2020 (modificato) La fattura è stata rilasciata dall'azienda A perciò è l'azienda A che è responsabile per tutto. Se ha subappaltato il lavoro ad un terzo non abilitato è comunque responsabile. Anzi dovrebbe essere la azianda A a rilasciarti la DiCo per tutto l'impianto, in quanto secondo la legge chi rilascia la DiCo non è chi esegue materialmente i lavori (che può essere un subappaltatore) ma il responsabile tecnico della ditta che opera per il committente. Anzi, il fatto che chi ti ha rilasciato la DiCo non sia il tuo fornitore diretto ma un terzo potrebbe essere già visto come un irregolarità da un punto di vista legale. In base alla legge, tu, in quanto committente, hai l'unico obbligo di assicurarti (presso la camera di commercio) che il fornitore a cui ti rivolgi sia abilitato. Fatto questo tu sei a posto. Modificato: 2 marzo 2020 da hfdax Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luigi69 Inserita: 2 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 2 marzo 2020 Provo a dare un mio parere.... l'azienda A è capofila ( impianti , piastrelle, muri, decorazioni )... ho capito bene ? 2 ore fa, DonaldDuck82 ha scritto: La fattura me l'ha emessa l'azienda A che si è occupata della ristrutturazione a 360°. 2 ore fa, DonaldDuck82 ha scritto: La dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico ce l'ho rilasciata dall'installatore B. fino a qui bene antifurto e TV dovrebbero essere dichiarati conformi da una azienda C che ne abbia i requisiti presso la CIIAA il lavoro della conformità....ed in teoria il lavoro fisico di montare antifurto, TV, ecc.... dovrebbe essere pagato da A scalandolo dalla fattura di B alla ditta C , oppure pagato da B come se lui avesse richiesto un sub appalto ad un altro collega installatore C siamo nel privato , a meno di clausole di contratto , non ci dovrebbero essere problemi.... diciamo che però gli impianti sono gia stati realizzati..e chiamare una ditta C..a fine lavori m vorrebbe dire che C sta dichiarando il falso... è capitato anche al sottoscritto di prendere dei lavori a 360° ( il cliente conosceva me e non voleva dare in mano le chiavi ad altri ) , e io nella fattura avevo la dicitura "realizzazione di impianto tipo.....con fornitura completa della documentazione ecc ecc... a fine lavori io ho pagato due colleghi che hanno rilasciato DICO per quanto da loro eseguito , di cui io non avevo lettera, ma pagato da me, compreso nella fattura complessiva del cliente . Al cliente è stata rilasciata la DIco da me, per un tot di lavori , e da altre due ditte per la rimanenza dei lavori di cui non avevo la lettera Legalmente esistono le figure di resp tecnico , ecc, ecc.. ma a meno di appalti pubblici , nel privato non ho limiti per eventualmente sub appaltare alcuni lavori ( ho una estensione apposita sull'assicurazione ditta che mi copre i danni eventualmente fatti da me per i lavori e fatti da miei sub appaltatori ) 48 minuti fa, hfdax ha scritto: In base alla legge, tu, in quanto committente, hai l'unico obbligo di assicurarti (presso la camera di commercio) che il fornitore a cui ti rivolgi sia abilitato. Fatto questo tu sei a posto. é corretto , Dario ma comunque vuole dire adesso , intervenire legalmente affinche qualcuno si rivalga sulla ditta B... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DonaldDuck82 Inserita: 2 marzo 2020 Autore Segnala Share Inserita: 2 marzo 2020 In termini pratici, visto che mancano da saldare solo 400€ sarebbe pensabile di poterli trattenere come "risarcimento" per la situazione in cui mi trovo? Cioè impianto senza DiCo? Visto gli importi non avrebbe senso andare per vie legali purtroppo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Microchip1967 Inserita: 2 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 2 marzo 2020 Io agirei diversamente. Siccome ho pagato "A" per avere gli impianti a posto e questi ultimi sono stati subappaltati da "A" a "B", è "A" che ne risponde civilmente e penalmente "A" e' responsabile di verificare che le ditte a cui ha dato l'incarico siano regolarmente abilitate, il committente ha il dovere di ricevere quello per cui ha pagato. sono problemi di "A" risolvere il casino (e quindi sono affari suoi anche dal punto di vista civile e penale). Fossi al tuo posto manderei una RR con la richiesta di ricevere, come previsto, la Documentazione tcnica attestante la regolarità di quanto realizzato. Alla ricezione di tale documentazione contestualmente verrà eseguito il saldo. Tieni conto che se tu dovessi denunciare il tutto in camera di commercio teoricamente all'installatore "B" (teoricamente, conosciamo tutti come funziona la giustizia in italia) potrebbe essere revocata l'abilitazione, oltre a rischiare la denuncia penale. Saranno affari di "B" fare al limite unìassociazione temporanea d'impresa con altro soggetto abilitato e da quest'ultimo rilasciare quanto previsto. Oppure (come è capitato ad un mio cliente piu' o meno nella tua stessa situazione) fai periziare l'impianto (anche perchè a questo punto mi verrebbe pure il sospetto su come è stato realizzato il tutto) e richiedi i danni per i costi necessari alla sistemazione Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DonaldDuck82 Inserita: 2 marzo 2020 Autore Segnala Share Inserita: 2 marzo 2020 23 minuti fa, Microchip1967 ha scritto: Io agirei diversamente.... Siccome ho pagato "A" per avere gli impianti a posto e questi ultimi sono stati subappaltati da "A" a "B", è "A" che ne risponde civilmente e penalmente "A" e' responsabile di verificare che le ditte a cui ha dato l'incarico siano regolarmente abilitate, il committente ha il dovere di ricevere quello per cui ha pagato. sono problemi di "A" risolvere il casino (e quindi sono affari suoi anche dal punto di vista civile e penale). Fossi al tuo posto manderei una RR con la richiesta di ricevere, come previsto, la Documentazione tcnica attestante la regolarità di quanto realizzato. Alla ricezione di tale documentazione contestualmente verrà eseguito il saldo. Tieni conto che se tu dovessi denunciare il tutto in camera di commercio teoricamente all'installatore "B" (teoricamente, conosciamo tutti come funziona la giustizia in italia) potrebbe essere revocata l'abilitazione, oltre a rischiare la denuncia penale. Saranno affari di "B" fare al limite unìassociazione temporanea d'impresa con altro soggetto abilitato e da quest'ultimo rilasciare quanto previsto. Oppure (come è capitato ad un mio cliente piu' o meno nella tua stessa situazione) fai periziare l'impianto (anche perchè a questo punto mi verrebbe pure il sospetto su come è stato realizzato il tutto) e richiedi i danni per i costi necessari alla sistemazione Al momento mi hanno rilasciato solo un elenco dei componenti installati (Rilevatori, sirena esterna, contatti tapparelle ecc..) e la relativa certificazione della casa madre (per ogni singolo componente). Quello che manca è la dichiarazione di conformità dell'intero impianto interconnesso come avvenuto per gli altri impianti della casa. Tralasciando che chi dichiara di aver montato l'impianto non ha la lettera di abilitazione necessaria. Se mi confermate, voi che siete più esperti di impiantistica, che esiste ed è obbligatoria una DiCo anche per gli impianti antifurto, allora procedo con una raccomandata per mettere nero su bianco il problema. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_271852 Inserita: 2 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 2 marzo 2020 Procedi procedi. Ad oggi qualsiasi impianto va eseguito dalle ditte abilitate secondo il Decreto Ministeriale 37/2008 Agos Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luigi69 Inserita: 2 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 2 marzo 2020 1 ora fa, Microchip1967 ha scritto: Saranno affari di "B" fare al limite unìassociazione temporanea d'impresa con altro soggetto abilitato e da quest'ultimo rilasciare quanto previsto. concordo su questo punto , mi pare simile a quanto avessi detto prima 1 ora fa, Microchip1967 ha scritto: Oppure (come è capitato ad un mio cliente piu' o meno nella tua stessa situazione) fai periziare l'impianto (anche perchè a questo punto mi verrebbe pure il sospetto su come è stato realizzato il tutto) purtroppo anche questo puo essere vero 1 ora fa, DonaldDuck82 ha scritto: Tralasciando che chi dichiara di aver montato l'impianto non ha la lettera di abilitazione necessaria. è un problema.... io cercherei di risolverla tarallucci e vino , perchè per esperienza, i tempi possono essere lunghi , e chi comunque non ha i documenti rimane donald duck... procedi per la raccomandata, che in caso futuro , pone un paletto sul fatto che tu ti sei mosso per avere le cose in regola.... Avviserei le ditte A e B che hai inviaot raccomandata per tutelare i tuoi diritti , ma cercherei un accordo..suggerendo l'intervento di un installatore C abilitato , logicamente a loro spese non voglio dare l'impressione di essere troppo morbido..semplicemente...risolverei come possibile la cosa, anche perchè avendo in ballo solo 400 Euro , la ditta A, per assurdo , potrebbe dire... lascio perdere qui...perdo 400 Euro ma tu non mi farai causa perchè costa troppo... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 2 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 2 marzo 2020 (modificato) Allora: la ditta "A" è un'impresa edile che commissiona a vari artigiani la costruzione dell'immobile, la posa dei pavimenti, l'imbiancatura, la posa degli infissi e l'installazione degli impianti, la ditta "A", come tutti, sta turlupinando il cliente sul fatto che la fatturazione deve essere unica per le agevolazioni fiscali, la ditta "A", con la presentazione delle fatture in banca, ha già ottenuto agevolazioni e crediti e fidi ben superiori al 400 € che deve ancora incassare, la ditta "A" se ne sbatte altamente di tutte le minacce e di tutte le intimidazioni che riceverà, perchè ha una pelliccia sullo stomaco da fare invidia all'orso bruno, o, al limite, la ditta "A" commissionerà ad una terza persona il rilascio di un pezzo di carta dove si dichiara che i lavori sono regolarmente realizzati, questa terza persona, che da adesso chiameremo ditta "C" prenderà il posto della ditta "B" che non realizzerà più nulla per la ditta "A". Così stanno le cose, amici miei... non dovrebbe, ma è così. Quindi concordo pienamente con il Quote risolverei come possibile la cosa, anche perchè avendo in ballo solo 400 Euro , la ditta A, per assurdo , potrebbe dire... lascio perdere qui...perdo 400 Euro ma tu non mi farai causa perchè costa troppo... Modificato: 2 marzo 2020 da Maurizio Colombi Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_271852 Inserita: 3 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 3 marzo 2020 Al paese mio si dice per un cornuto ci vuole un cornuto mezzo! Creare un precedente e quindi lasciare una traccia per me è meglio. Per questo motivo consiglio di indicare mediante raccomandata o PEC, le eccezioni rilevate ed indicate in questa discussione, ritengo necessario che il committente si tuteli anche se economicamente parlando la somma residua e sfavorevole ad un eventuale di richiesta di risarcimento, ma pur sempre sulla richiesta formale della documentazione che di diritto va richiesta e doverosamente consegnata. Saluti Agos Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
click0 Inserita: 3 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 3 marzo 2020 sono quelle cose che ti lasciano con qualche pensiero premettendo che come azienda siamo abilitati a 7 categorie poi un azienda fino a dove spinge il suo compito il muratore che vuole fare 2 lire in più posa anche i tubi dell'impianto elettrico, le colonne idrauliche e di scarico, le colonne fumi pur non avendone nessun titolo l'elettricista (abilitazione A) per fare due lire fa anche impianti d'allarme, di condizionamento, quello dati, la rivelazione incendio e magari (sopratutto) quello video/citofonico quello con la lettera B è "aristocratico" è in cantiere non ci mette piede poi quando arriva... ( il lavoro andrebbe rifatto ) l'unico " furbo " (in ambito civile) è l'idraulico visto che per lavorare le lettere che gli servono le ha tutte e tre e si limita solo al suo lavoro poi opinione personale uno se ne dovrebbe accorgenere ad inizio lavori di qualsiasi cosa altrimenti è come andare al ristorante magiare e poi chiede di non pagare perche non a cucinato il cuoco Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DonaldDuck82 Inserita: 3 marzo 2020 Autore Segnala Share Inserita: 3 marzo 2020 2 ore fa, agos1969 ha scritto: Al paese mio si dice per un cornuto ci vuole un cornuto mezzo! Creare un precedente e quindi lasciare una traccia per me è meglio. Per questo motivo consiglio di indicare mediante raccomandata o PEC, le eccezioni rilevate ed indicate in questa discussione, ritengo necessario che il committente si tuteli anche se economicamente parlando la somma residua e sfavorevole ad un eventuale di richiesta di risarcimento, ma pur sempre sulla richiesta formale della documentazione che di diritto va richiesta e doverosamente consegnata. Saluti Agos Grazie, sicuramente farò così. Se saranno onesti mi faranno pervenire una DiCo da un altro impiantista a loro spese. Altrimenti la questione si chiude qua e mi trattengo dal saldo la cifra in oggetto. 1 ora fa, click0 ha scritto: sono quelle cose che ti lasciano con qualche pensiero premettendo che come azienda siamo abilitati a 7 categorie poi un azienda fino a dove spinge il suo compito il muratore che vuole fare 2 lire in più posa anche i tubi dell'impianto elettrico, le colonne idrauliche e di scarico, le colonne fumi pur non avendone nessun titolo l'elettricista (abilitazione A) per fare due lire fa anche impianti d'allarme, di condizionamento, quello dati, la rivelazione incendio e magari (sopratutto) quello video/citofonico quello con la lettera B è "aristocratico" è in cantiere non ci mette piede poi quando arriva... ( il lavoro andrebbe rifatto ) l'unico " furbo " (in ambito civile) è l'idraulico visto che per lavorare le lettere che gli servono le ha tutte e tre e si limita solo al suo lavoro poi opinione personale uno se ne dovrebbe accorgenere ad inizio lavori di qualsiasi cosa altrimenti è come andare al ristorante magiare e poi chiede di non pagare perche non a cucinato il cuoco E' così difficile per un elettricista abilitato alla lettera A, prendere l'abilitazione per la lettera B e fare tutti i lavori in regola? In ogni caso è difficile accorgersi prima dei lavori del problema, visto che si parla di subappalti. Sfido poi a instaurare da subito un rapporto di fiducia se inizio ad indagare sulla ditta prima ancora che inizi a mettere piede in casa (nonostante sia un diritto del committente). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_271852 Inserita: 3 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 3 marzo 2020 1 ora fa, DonaldDuck82 ha scritto: ' così difficile per un elettricista abilitato alla lettera A, prendere l'abilitazione per la lettera B e fare tutti i lavori in regola? Cerca con Google il DM37/2008, si descrive come acquisire le abilitazioni. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luigi69 Inserita: 3 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 3 marzo 2020 3 ore fa, DonaldDuck82 ha scritto: così difficile per un elettricista abilitato alla lettera A, prendere l'abilitazione per la lettera B e fare tutti i lavori in regola? Al momento attuale non è difficile , è impossibile...... Questo non toglie il diritto di pretendere i lavori ben fatti , ci mancherebbe Ma a meno di chiudere la ditta , tornare da dipendente tre anni..... O trovare chi ha appena chiuso e ti fa da responsabile tecnico.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DonaldDuck82 Inserita: 4 marzo 2020 Autore Segnala Share Inserita: 4 marzo 2020 Mi hanno proposto una dichiarazione di rispondenza, per questo impianto realizzato nel 2019. Sbaglio io o continuano ad aggirare il problema del rilascio obbligatorio della DiCo? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
hfdax Inserita: 4 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 4 marzo 2020 La DiRi può sostituire la DiCo per gli impianti realizzati dopo il 1990 quando la DiCo non sia più reperibile per varie ragioni. Burocraticamente sarebbe una soluzione praticabile. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 4 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 4 marzo 2020 La rispondenza sostituisce la conformità dal 1990 al 2008, quando si disponeva che tutti gli impianti realizzati dovessero avere una loro conformità. In assenza di motivate circostanze, sarebbe da sciocchi rilasciare una rispondenza per il 2019... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
hfdax Inserita: 4 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 4 marzo 2020 Concordo, ma burocratovamente salverebbe la situazione. Poi se glie l'ha proposta la ditta A... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_271852 Inserita: 4 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 4 marzo 2020 dichiarazione di rispondenza ma secondo me lascia il tempo che trova. Io domando e dico ma se fosse casa tua ti faresti fare la dichiarazione di rispondenza? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DonaldDuck82 Inserita: 4 marzo 2020 Autore Segnala Share Inserita: 4 marzo 2020 Tralasciamo il fatto che oltre a essere obbligatorio per legge, mi sono impuntato sulla DiCo dell'antifurto perchè è necessaria da allegare, assieme alla prova dei requisiti tecnico professionali dell'impresa (che qua mancano a prescindere), per la richiesta di teleallarme con la Polizia di stato. Fosse capitato per altri impianti o per altri motivi potevo ritenerla una "soluzione adeguata", magari per tutelarmi di fronte a futuri acquirenti del mio appartamento. Ma in questo caso mi richiedono espressamente la DiCo e di dimostrare che chi ha fatto i lavori fosse abilitato 😅 Le uniche alternative che vedo io sono: - resto senza alcuna dichiarazione di conformità o similari ma con 400€ in più - La ditta A trova qualcuno che certifichi un "falso" ed amici come prima. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
hfdax Inserita: 4 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 4 marzo 2020 (modificato) 18 minuti fa, DonaldDuck82 ha scritto: mi sono impuntato sulla DiCo dell'antifurto perchè è necessaria da allegare, assieme alla prova dei requisiti tecnico professionali dell'impresa (che qua mancano a prescindere), per la richiesta di teleallarme con la Polizia di stato. E infatti la DiRi sostituisce la DiCo dal punto di vista legale a tutti gli effetti nei casi previsti secondo la legge (D.M. 37/08) che in teoria la polizia dovrebbe conoscere . Per questo ho scritto che burocraticamente salverebbe la situazione. PS: burocratovamente è un refuso. Modificato: 4 marzo 2020 da hfdax Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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