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Radio Herald


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Buonasera a tutti, vi allego qualche foto di questa radio che risulta priva di valvole e non so se manca qualche pezzo. Ho cercato in rete info senza trovare nulla. Prima di scrivere questo post, poiché non funziona l'interruttore sul potenziometro e il cambio tensione, ho alimentato il trasformatore e ho rilevato una tensione di 8,4 per il filamenti e le lampadine.

Ho rilevato altra tensione sui 700v sulla coppi di fili gialli che va alla raddrizzatrice, questo valore è corretto o è il mio tester che da i numeri?

In ogni caso senza schema e la mia scarsa esperienza non saprei che fare.

Herald.jpg

Vista sopra.jpg

vista sotto.jpg

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Almeno il trasformatore funziona, i 700Vac che vanno alla raddrizzatrice arrivano sicuramente da un avvolgimento con presa centrale quindi rispetto al telaio (massa) dovrebbero essere 350 + 350 V e può essere normale considerando il fatto che sono tensioni a vuoto e che il trasformatore è probabilmente predisposto per una tensione di rete di 220 Vac, mentre ora la rete è a 230 Vac.

 

Il problema è capire che valvole ci vogliono e reperire lo schema. Se c'è lo schienale dovrebbe essere indicato il modello e diverse volte anche la disposizione e il tipo delle valvole installate, ma dubito che in questo caso ci siano tali informazioni.

Dalla foto si vede che sono tutte valvole noval (a nove piedini, tutto vetro) e che dovrebbe avere un occhio magico.

Dal frontale si vede che ha anche l' FM oltre a onde medie e onde corte.

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Riccardo Ottaviucci
9 ore fa, arkos19 ha scritto:

questo valore è corretto o è il mio tester che da i numeri?

per me sono esagerati anche se misurati non rispetto alla presa centrale. Sono valvole noval,relativamente recenti, e l'anodica non superava i 200V nemmeno sulla finale audio.Così avremo un'anodica oltre i 400V, non può essere.Usa un altro tester

Modificato: da Riccardo Ottaviucci
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Grazie Riccardo  e REDCAT2 per essere intervenuti, e oltre alla mancanza dello schienale ( che invece esiste su altra radio CGE Mod.4597 Musical Luxe, ma ne parleremo in seguito) a me sembra che manchi anche il trasformatore di uscita poiché non lo vedo da nessuna parte. 

Quindi, mancando lo schema, e se è vero che manca anche il trasformatore di uscita, non è pensabile neanche di farla funzionare come semplice amplificatore ingresso phono.

Stando cosi le cose potrà essere solo un soprammobile.

 

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Il trasformatore di uscita potrebbe essere fissato sul cestello dell'altoparlante, ma se non c'è e mancano tutte le valvole non avendo nessuna informazione e schema è solo un soprammobile, purtroppo.

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Riccardo Ottaviucci

non mi spiego le due valvole vicino il gruppo FM,che razza di convertitore aveva?

Il filo che va al trasformatore di uscita è infatti tranciato

Herald dovrebbe essere il modello e non il marchio che era olandese e non sembra aver prodotto quel modello. Le scritte in italiano (tono,sintonia) sembrerebbero fatte da qualche produttore italiano .

Il logo del marchio attorno all'occhio magico mi ricordano qualcosa,ma non riesco a focalizzare. CGE? 

I condensatori sono della Sprague Creas ,all'epoca in Italia si usavano per lo più i Facon e Ducati,ma anche Sprague.

Modificato: da Riccardo Ottaviucci
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Ho riparato una radio (Saba) che aveva due valvole sul telaietto FM erano una EF80 e una EC92, però la EC92 è a sette piedini.

Concordo con Riccardo che si tratti di un costruttore italiano visto alcune scritte sono in italiano.

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Ho visto un po di foto in rete ed esteticamente è somigliante ad alcuni modelli Magnadyne, poi all' interno le Magnadyne sono molto diverse.

Allego vista retro

Vista retro.jpg

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L'altoparlante della Radioconi conferma che si tratti di radio di fabbricazione italiana.

Sinceramente sono dispiaciuto che non si possa rimettere in funzione ...

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E' un vero peccato !

Il problema è che non si sa che valvole aveva, per il trasformatore di uscita si potrebbe trovare a qualche fiera o su internet o alla disperata adattare un trasformatore di alimentazione riconfigurando i lamierini come se fosse un trasformatore di uscita.

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Riccardo Ottaviucci

il trafo di uscita sarebbe il male minore,sapendo la valvola che fa da finale si conoscerebbe a priori il valore dell'impedenza del primario ,in genere 5000 o 7000 ohm.

I problemi gravi sono altri, mancanza di documentazione in primis.

A me da l'idea di un costruttore cantinaro,di quelli che nei primi anni 60  andavano in cerca di fortuna nel voler emulare John Geloso o Carlo Vichi ,e che dopo qualche decina di apparecchi costruiti a mano,venduti a fatica ai parenti, e il mobile fatto dall'amico falegname,magari cugino, furono assunti da qualche marchio famoso o aprirono un laboratorio di riparazione (nella stessa cantina...:roflmao:)

 

In teoria sarebbe possibile anche risalire al tipo di valvole utilizzate con buona approssimazione seguendo il cablaggio dallo zoccolo. E' un lavoro immane,ma di questi tempi in cui si è costretti a rimanere in casa,potrebbe essere una valida alternativa alla TV o alle faccende domestiche imposte dalle mogli non abituate ad averci tra i piedi....:whistling:

Un esempio,dal cablaggio della raddrizzatrice si capirebbe subito se è un diodo UY85 o un doppio diodo EZ81,per esempio

Dal cablaggio dei filamenti ,piedini 4-5, si capisce se sono in serie (UY85, UABC80 ecc o in parallelo a 6,3Vac, tipo EF89 EABC80) e così via.

Se in serie basterebbe misurare la tensione ac a vuoto e sommare le tensioni di filamento di tutte le probabili valvole usate (es UABC80 18V mi pare,o 30V ,boh)) e così via.

Un lavoro da radiotecnici pensionati ,ovviamente

Una volta individuate le papabili valvole,occorre procurarsele,insieme al trafo di uscita,montare il tutto e poi dare corrente,magari stando a debita distanza ,non per il virus ma per lo scoppio di qualche condensatore

Modificato: da Riccardo Ottaviucci
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Hai ragione Riccardo, è proprio da radiotecnici in pensione (o nel mio caso da avionico in pensione).

Per la raddrizzatrice dalle misure fatte sul trasformatore potrebbe essere una EZ81 e se le altre valvole come scrivevi avessero i filamenti in parallelo (piedini 4 e 5) sarebbero tutte della serie "E" a 6,3 V e potrebbero essere ECH81, EF89, EABC80, EL84 e EM81 per l'occhio magico, e per il trasformatore di uscita uno adatto alla EL84.

Ma rimane il problema delle due valvole per l' FM, non ricordo uno schema con due valvole noval per l'FM, di solito c'è una ECC85 o una UCC85 oppure raramente una EC92 (a 7 piedini) e una EF80.

Poi prima di dare tensione sarebbero da sostituire almeno i condensatori elettrolitici.

 

 

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Che dire, grazie per tutto il supporto e soprattutto per la passione che ci mettete che costituisce il motore di questo grande forum ed è grazie a persone come Voi che riceviamo la spinta a non arrenderci alla prima difficoltà. Continueremo ad indagare e a costo di perderci nottate, spero di far rivivere questa vecchia radio italiana modello Herald.

Intanto ho cominciato a smontare, per togliere il grosso della polvere,  la CGE che insieme alla Herald erano nella stessa soffitta.

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Riccardo Ottaviucci
3 ore fa, Lorenzo-53 ha scritto:

Hacker Radio

no,l'avevo trovata pure io,ma prima cosa non è italiana poi il modello Herald è un portatile

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10 ore fa, REDCAT2 ha scritto:

Hai ragione Riccardo, è proprio da radiotecnici in pensione (o nel mio caso da avionico in pensione)

 io sono in pensione virtuale come radiotecnico ma non ancora come cartaro ,non vogliono farmi andar via:lol:

per arkos19:

fai le foto dettagliate di ogni zoccolo e dell'insieme,ma più dettagliate possibile dei componenti

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Il 12/3/2020 alle 07:31 , Riccardo Ottaviucci ha scritto:

non mi spiego le due valvole vicino il gruppo FM,che razza di convertitore aveva?

Forse due triodi al posto del doppio ?

Vero non è Hacker visto che ha prodotto in inghilterra dal 1960 al 1975 tanti modelli a transistors e pochissimi a valvole

Il 12/3/2020 alle 07:31 , Riccardo Ottaviucci ha scritto:

.Il logo del marchio attorno all'occhio magico mi ricordano qualcosa,ma non riesco a focalizzare. CGE?

Anche le prime Telefunken avevano il logo simile che faceva da finestra all'occhio, le Askar ma era disassato a meno che questo non sia stato rotto e riincollato , Visiola, Loewe

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Riccardo Ottaviucci
17 minuti fa, Lorenzo-53 ha scritto:

Forse due triodi al posto del doppio ?

può essere,il terzo zoccolo sul gruppo AF  dovrebbe essere per la convertitrice ECH o UCH

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Per il trafo ci sarebbe il posto giusto tra la puleggia e lo zoccolo, due fori che sembrano fatti apposta, per le valvole l'ispezione dei cablaggi aiuterebbe, la misura della tensione ai filamenti per capire se serie o parallelo ( o miste ) controllare come sono alimentate le lampadine della scala parlante, prima una bella ripulita sarebbe cosa buona

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Certo che a vedere quel cablaggio viene mal di testa, di sicuro hanno già tentato qualche riparazione, si sarà cotto il trasfo d'uscita e piantata li recuperando le valvole

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Riccardo Ottaviucci

date un po' un'occhiata a questa Allocchio Bacchini, le valvole sono plausibili con quelle mancanti 

image.thumb.png.248efffe238008e43608a7f77fcdb7a9.png

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Riccardo Ottaviucci
18 minuti fa, Lorenzo-53 ha scritto:

Per il trafo ci sarebbe il posto giusto tra la puleggia e lo zoccolo,

giusta osservazione, se fai caso la piattina che esce dal telaio  dovrebbe andare proprio al trafo di uscita ,poi  da lui partirebbero i fili all'altoparlante. Un capo della piattina infatti prende l'anodica dal condensatore di filtro e l'altro va all'anodo della EL finale

Modificato: da Riccardo Ottaviucci
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Riccardo Ottaviucci
54 minuti fa, Lorenzo-53 ha scritto:

Forse due triodi al posto del doppio ?

può essere,il terzo zoccolo sul gruppo AF  dovrebbe essere per la convertitrice ECH o UCH

La raddrizzatrice è sicuramente una EZ81 o EZ80 (cambia poco),ho verificato i piedini

Modificato: da Riccardo Ottaviucci
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Lo schema ci starebbe (tranne per i tre altoparlanti ) ma si sa come andava in quegli anni, forse è lo schema per una radio con grammofono ma cambia poco o niente

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