Scelta potenziometro

[emarcol]

Ciao a tutti, mi sono trovato diverse volte a collegare un potenziometro su un ingresso analogico di un inverter. Qui è abbastanza semplice: il manuale ti dice il valore corretto in ohm del potenziometro.

Ora devo farlo con l'ingresso analogico 0-10V di un PLC. Ho a disposizione una sorgente a 10V (che ho realizzato con un partitore dalla 24V). Ma come calcolo il valore della resistenza del potenziometro?

Sul datasheet dell'ingresso analogico trovo "Impedenza d'ingresso 1 MΩ min". Non so se questa informazione possa essere utile.

Grazie a tutti in anticipo.

Carlo

Modificato: 15 marzo 2020 da emarcol

[Ctec]

Un normale potenziometro "industriale" da 5k o 10k (meglio) va bene. Più che altro, il suo valore potrebbe sbilanciare il partitore che hai fatto (bastava una resistenza in serie al potenziometro stesso).

[Livio Orsini]

11 ore fa, emarcol ha scritto:

Sul datasheet dell'ingresso analogico trovo "Impedenza d'ingresso 1 MΩ min". Non so se questa informazione possa essere utile.

 

Significa che è un ingresso in alta impedenza e non carica la sorgente del segnale analogico.

Se hai necessità di fare misure accurate ti consiglierei di non fare un partitore resistivo, ma di usare un diodo zenere per stabilizzare la tensione.

Meglio usare 2 zeners in serie: un 4V7 + un 5Vs, poiscegli il resistero inserie in modo che negli zener circolino circa 10mA a vuoto, quindi metti inserie agli zener un resistore da 1200 ohm.

In parallelo agli zenere metti un potenziometro da 10 kohm ed hai la tua sorgente di tensione stabile a sufficienza per fare misure attendibili.

[emarcol]

2 ore fa, Ctec ha scritto:

 

@Ctec

Ho sfruttato la formula del partitore per calcolare la resistenza che metterò in serie al potenziometro. Forse mi ero espresso male.

Ma 5 o 10 k non fa differenza? Cioè intendo: negli inverter se sbagli i k capita che non arrivi mai al max oppure ci arrivi prima della fine del giro. È questo che volevo evitare.

@Livio Orsini

Per i diodi zener ho capito. Non credo che avrò bisogno di questa precisione comunque chiaro.

Grazie

[gabri-z]

12 minuti fa, emarcol ha scritto:

 

Per i diodi zener ho capito. Non credo che avrò bisogno di questa precisione comunque chiaro.

Risulta che non è proprio chiaro vista la tua risposta a ctec .

Puoi usare uno dei due potenziometri solo e solo se i tuoi 10 V sono stabilizzati , come nella variante suggerita da Livio.Anche ctec ti ha avvertito che il tuo partitore non va bene con nessuno dei due ( a meno che non l'hai calcolato per una corrente da 0,5 A o più  ) perché verrà sbilanciato al collegare del potenziometro.

Se non puoi /vuoi usare gli Zener , calcola il partitore per una corrente da 1mA  per il 10 kOhm oppure  2 mA per il 5 kOhm con solo potenziometro e resistenza .

Modificato: 16 marzo 2020 da gabri-z

[Livio Orsini]

32 minuti fa, emarcol ha scritto:

Cioè intendo: negli inverter se sbagli i k capita che non arrivi mai al max oppure ci arrivi prima della fine del giro. È questo che volevo evitare

 

Dipende dal tipo di inverter; se l'ingresso del segnale di riferimento ha impedenza medio bassa, un potenzionmetro di resistenza medio alta come, ad esempio, un 10K "spancia". In termini più elettrotecnici l'impedenza dell'ingresso del segnale di riferimento va in parallelo alla resistenza tche c'è tra il cursore del potenziometro e zero, modificandone il valore per effetto del parallelo.

Prova a calcolare che tensione avresi sul cursore del potenziometro, alimentato con 10 V, quando il cursore è a metà corsa, con in parallelo 1 Mohm e poi con 50kohm ( ma spesso l'impedenza d'ingresso di questi canali è dell'ordine dei 20kohm).