walter longo Inserito: 23 marzo 2020 Segnala Inserito: 23 marzo 2020 (modificato) Salve, chiedo lumi, sempre in punta di piedi secondo voi è fattibile il rifacimento di questa piccola bobina o induttanza o come si chiama ? Grazie , a cercarla, non so nemmeno da dove cominciare. Saluti Modificato: 23 marzo 2020 da Maurizio Colombi Unificata la formattazione del testo.
Adelino Rossi Inserita: 23 marzo 2020 Segnala Inserita: 23 marzo 2020 dovresti almeno dire da dove proviene, oppure se hai il circuito.
walter longo Inserita: 23 marzo 2020 Autore Segnala Inserita: 23 marzo 2020 grazie Adelino, è di un alimentatore switching , e non ho il circuito, ho pensato che sbrogliandola si possa vedere il percorso del filo.
Lorenzo-53 Inserita: 23 marzo 2020 Segnala Inserita: 23 marzo 2020 Almeno una foto di dove è montata, magari che si veda a cosa è collegata
Lorenzo-53 Inserita: 23 marzo 2020 Segnala Inserita: 23 marzo 2020 Sembra avvolta con filo doppio intrecciato rifarla a mano sarà dura, vediamo prima dove è montata
Livio Orsini Inserita: 24 marzo 2020 Segnala Inserita: 24 marzo 2020 Per rifarla identica è relativamente semplice, è solo questione di pazienza. Si deve svolgere tutta la bobina, avendo cura di non perdere eventuali spezzoni. Si misura la lunghezza ed il diametro del filo; poi ci siprocura uno spezzone del medesimo diametro lungo il doppio, o 2 spezzoni di egual misura (con un margine di abbondanza). Poi bisogna avere l'aiuto di un'altra persona ed avere anche uno spazio equivalente alla lunghezza del filo. Si ancora un estremo dei 2 soezzoni ad un punto fisso. Si bloccano gli altri estremi in un mandrino di un trapano a mano. Si tendono i fili e si inizia la rotazione a bassa velocità. La seconda persona dovrà "accarezzare" il fili avanti ed indietro per ciercare di mantenere costante l'elica. Bisogna tenere la lunghezza degli spezzoni almeno un 10% maggiore della lunghezza del filo intrecciato, perchè intrecciandolo la lunghezza si riduce. In gioventù di accrocchi del genere ne ho realizzati parecchi. E il modo più semplice per realizzare un auto trasformatore con rapporto 1:2 di tensione ed 1:4 di impedenza.
walter longo Inserita: 24 marzo 2020 Autore Segnala Inserita: 24 marzo 2020 grazie Livio anche a te per l'esauriente spiegazione; per Lorenzo, ogni bobina è posta in serie al catodo di un diodo da una parte, e dall'altra dopo che attraversa un pin del poliestere, va a finire sulla 220.
dott.cicala Inserita: 24 marzo 2020 Segnala Inserita: 24 marzo 2020 Bisogna capire perché si è bruciata Riavvolgerla non serve: E' una comunissima bobina di blocco modo comune!! La puoi recuperare da qualsiasi apparecchio che si colleghi alla rete elettrica...
Riccardo Ottaviucci Inserita: 24 marzo 2020 Segnala Inserita: 24 marzo 2020 verifica i diodi del ponte,se ne trovi qualcuno in corto si è tirato dietro l'IC almeno. La bobina non è essenziale per il funzionamento,ma è un antidisturbo ,visto che l'alimentatore è a commutazione. Provvisoriamente la puoi ponticellare per il proseguio della riparazione
Livio Orsini Inserita: 24 marzo 2020 Segnala Inserita: 24 marzo 2020 4 ore fa, walter longo ha scritto: grazie Livio anche a te per l'esauriente spiegazione; per Lorenzo, ogni bobina è posta in serie al catodo di un diodo da una parte, e dall'altra dopo che attraversa un pin del poliestere, va a finire sulla 220. Se queste informazioni le avessi date subito, avrei evitato di perder tempo a spiegarti come rifare la bobina.
walter longo Inserita: 25 marzo 2020 Autore Segnala Inserita: 25 marzo 2020 allora dopo aver tirato un po le somme, facciamo i conti: ho realizzato brillantemente la bobina, ho sostituito D2 e D4 perchè in corto e nonostante tutto ancora non funziona. Contrtollando l'IC su "prova diodi", trovo continuità tra il pin nr.1 (Ground ),il nr. 2 ( NC) ,il nr. 4 (FB ) e il nr. 3 e 4 delloptoisolatore, cioè il cicalino del tester suona segnando "000". Credo che come dice Riccardo che ringrazio, qualcosa è andato off.
Riccardo Ottaviucci Inserita: 25 marzo 2020 Segnala Inserita: 25 marzo 2020 2 ore fa, walter longo ha scritto: Credo che come dice Riccardo che ringrazio, qualcosa è andato off. l'integrato,s'è beccato 230Vac sui denti! 2 ore fa, walter longo ha scritto: ho realizzato brillantemente la bobina dovevi aspettare
walter longo Inserita: 26 marzo 2020 Autore Segnala Inserita: 26 marzo 2020 sostituisco anche l'optoisolatore?
patatino59 Inserita: 26 marzo 2020 Segnala Inserita: 26 marzo 2020 (modificato) L'IC di controllo sembrerebbe andato, e comunque se non è proprio in cortocircuito netto non basta una misura col provadiodi. La bobina ha fatto da fusibile ed è esplosa. Senza una competenza specifica e una misura del funzionamento con strumenti da laboratorio puoi sostituire alla cieca tutti i componenti che vuoi, sperando che non si riguastino per altri motivi, ma riparare un alimentatore Switch mode da 3 Euro non è una passeggiata e neanche mi sembra conveniente (ma questo non è lo spirito del Forum). Se poi vuoi fare pratica, visto il tempo che abbiamo a disposizione in questo periodo, ben venga. E' ovvio che diventa possibile solo se hai a disposizione dei circuiti di scarto simili da smontare, altrimenti con quello che costa farsi spedire i componenti singoli mi pare proprio una follia. Modificato: 26 marzo 2020 da patatino59
andreacappellazzo Inserita: 26 marzo 2020 Segnala Inserita: 26 marzo 2020 Iniziamo dall'IC..Riccardo intendeva probabilmente il componente di controllo U3 e non l'optoisolatore U1...ma tantè. Dalla foto non si riesce a leggere le sigle dei componenti, riesci a postare le sigle ?? L'optoisoltare è il classico CY... in linea di massima ne trovi molti sostitutivi senza sapere tanto il nome Anche U2, please sigla. E' probabilmente il mosfet driver per la bobina dello switching Sospetto anche che R2 sia interrotta perchè con molta probabilità ha la funzione di 'fusibile.Verifica
Riccardo Ottaviucci Inserita: 26 marzo 2020 Segnala Inserita: 26 marzo 2020 secondo me lo strumento più adatto è questo
andreacappellazzo Inserita: 26 marzo 2020 Segnala Inserita: 26 marzo 2020 37 minuti fa, patatino59 ha scritto: ....riparare un alimentatore Switch mode da 3 Euro non è una passeggiata e neanche mi sembra conveniente (ma questo non è lo spirito del Forum). Se poi vuoi fare pratica, visto il tempo che abbiamo a disposizione in questo periodo, ben venga. E' ovvio che diventa possibile solo se hai a disposizione dei circuiti di scarto simili da smontare, altrimenti con quello che costa farsi spedire i componenti singoli mi pare proprio una follia. Concordo...ma qualche anno fà ho dedicato tempo e risorse per riuscire a riparare un accrocchio simile che alimentava una lampada led cinese da 9€ E' una buona palestra...anche di vita perchè ti invita a non desistere facilmente di fronte agli ostacoli che ti si presentano 😀 Vuoi mettere la soddisfazione poi quando riesci a farlo funzionare nuovamente !?!
patatino59 Inserita: 26 marzo 2020 Segnala Inserita: 26 marzo 2020 3 ore fa, andreacappellazzo ha scritto: Vuoi mettere la soddisfazione poi quando riesci a farlo funzionare nuovamente !?!
walter longo Inserita: 26 marzo 2020 Autore Segnala Inserita: 26 marzo 2020 signori, vi ringrazio tutti per i consigli che mi state dando, accetto anche lo spirito sempre acceso di qualcuno, credo comunque che il forum esiste anche per gli appassionati, che avendo anche il tempo a disposizione,si cimentano nella riparazione di qualcosa. Sono consapevole che non ne vale la pena, alla fine, ma come ha detto qualcuno, che ringrazio, è la soddisfazione che conta. L'IC è siglato SDA4844 67K65 e da come è montato i pin 5, 6, 7,e 8, sono in comune; mentre dall'altra parte che sicuramente c'è il guasto, i pin 1,2,e 4 risultano in comune, e sono Gnd, NC, ed FB. La sigla dell'optoisolatore è jc817, e controllandolo da smontato, i pin 3 e 4 non risultano essere in corto. Saluti
andreacappellazzo Inserita: 29 marzo 2020 Segnala Inserita: 29 marzo 2020 (modificato) Il 26/3/2020 alle 18:52 , walter longo ha scritto: La sigla dell'optoisolatore è jc817, e controllandolo da smontato, i pin 3 e 4 non risultano essere in corto. Saluti Pin 1-2 con provadiodi ok ? Il 26/3/2020 alle 18:52 , walter longo ha scritto: L'IC è siglato SDA4844 67K65 e da come è montato i pin 5, 6, 7,e 8, sono in comune; mentre dall'altra parte che sicuramente c'è il guasto, i pin 1,2,e 4 risultano in comune, e sono Gnd, NC, ed FB. ...qualcosa ancora non mi quadra... Intanto la corretta sigla IC è SD4844P Come vedrai sotto dalle immagini che pubblico (pinout e typical application) : pin 5,6,7,8 in comune può andare bene (Drain) pin 1,2 comune vanno bene secondo me perchè sono powerground e signalground pin 4 invece è il feedback (retroazione) per stabilizzare la tensione uscita. ...se trovi corto..... fossi io sostituirei anche l'optoisolatore anche con 4N...va bene E' fuori di dubbio che sicuramente l'IC è da cambiare Modificato: 29 marzo 2020 da andreacappellazzo
andreacappellazzo Inserita: 29 marzo 2020 Segnala Inserita: 29 marzo 2020 (modificato) Comunque non demordere.... misura bene tutti i diodi, anche lo zener Manca ancora la sigla dell' U2 Modificato: 29 marzo 2020 da andreacappellazzo
andreacappellazzo Inserita: 29 marzo 2020 Segnala Inserita: 29 marzo 2020 questa è un'altra applicazione tipica che pare si avvicina più al tuo caso
walter longo Inserita: 29 marzo 2020 Autore Segnala Inserita: 29 marzo 2020 grazie Andrea, la sigla dell'U2 è SE431 , e testandolo come un transistor sembra buono. Ho un optoisolatore con sigla EL 817, può andar bene? Ho ordinato l'IC, poi vi faccio sapere. Saluti
patatino59 Inserita: 29 marzo 2020 Segnala Inserita: 29 marzo 2020 (modificato) 43 minuti fa, walter longo ha scritto: la sigla dell'U2 è SE431 E' chiaro che è un TL 431, è uno zener programmabile comunemente usato in quasi tutti gli alimentatori commerciali, non l'ho mai misurato col tester, ma credo che se guasto un pin sia o isolato o in cortocircuito sugli altri. L'unica certezza è che, se si guasta, la tensione in uscita sale al massimo e spesso salta anche l' IC di controllo. Stassa cosa succede per guasto all'Optoaccoppiatore, che però si misura facilmente con due tester o con un tester sul transistor e una batteria con resistenza sul fotodiodo. Alimentando il Led a 5 mA il fototransistor va in conduzione. Per lavorare in sicurezza su questi alimentatori bisogna alimentare il primario da 50 a 220 volt con un Variac, aumentando lentamente la tensione fino al raggiungimento della Vout e vedere se rimane stabile. Modificato: 29 marzo 2020 da patatino59
walter longo Inserita: 30 marzo 2020 Autore Segnala Inserita: 30 marzo 2020 grazie patatino59 dei consigli, appena arriva il pezzo lo monto e vediamo cosa succede. Grazie , saluti
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