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rifacimento bobina


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Inserito: (modificato)

Salve, chiedo lumi, sempre in punta di piedi secondo voi è fattibile il rifacimento di questa piccola bobina o induttanza o come si chiama ? Grazie , a cercarla, non so nemmeno da dove cominciare. Saluti

20200323_103933_001_copy_800x450.jpg

Modificato: da Maurizio Colombi
Unificata la formattazione del testo.

Adelino Rossi
Inserita:

dovresti almeno dire da dove proviene, oppure se hai il circuito.

Inserita:

grazie Adelino, è di un alimentatore switching , e non ho il circuito, ho pensato che sbrogliandola si possa vedere il percorso del filo.

Inserita:

Almeno una foto di dove è montata, magari che si veda a cosa è collegata

Inserita:

Sembra avvolta con filo doppio intrecciato rifarla a mano sarà dura, vediamo prima dove è montata

Inserita:

Per rifarla identica è relativamente semplice, è solo questione di pazienza.

Si deve svolgere tutta la bobina, avendo cura di non perdere eventuali spezzoni.

Si misura la lunghezza ed il diametro del filo; poi ci siprocura uno spezzone del medesimo diametro lungo il doppio, o 2 spezzoni di egual misura (con un margine di abbondanza).

Poi bisogna avere l'aiuto di un'altra persona ed avere anche uno spazio equivalente alla lunghezza del filo.

Si ancora un estremo dei 2 soezzoni ad un punto fisso.

Si bloccano gli altri estremi in un mandrino di un trapano a mano.

Si tendono i fili e si inizia la rotazione a bassa velocità. La seconda persona dovrà "accarezzare" il fili avanti ed indietro per ciercare di mantenere costante l'elica.

Bisogna tenere la lunghezza degli spezzoni almeno un 10% maggiore della lunghezza del filo intrecciato, perchè intrecciandolo la lunghezza si riduce.

 

In gioventù di accrocchi del genere ne ho realizzati parecchi.

E il modo più semplice per realizzare un auto trasformatore con rapporto 1:2 di tensione ed 1:4 di impedenza.

Inserita:

grazie Livio anche a te per l'esauriente spiegazione; per Lorenzo, ogni bobina è posta in serie al catodo di un diodo da una parte, e dall'altra dopo che attraversa un pin del poliestere, va a finire sulla 220.

20200324_115344_copy_800x617.jpg

Inserita:

Bisogna capire perché si è bruciata

Riavvolgerla non serve: E' una comunissima bobina di blocco modo comune!!

La puoi recuperare da qualsiasi apparecchio che si colleghi alla rete elettrica...

Riccardo Ottaviucci
Inserita:

verifica i diodi del ponte,se ne trovi qualcuno in corto si è tirato dietro l'IC almeno.

La bobina non è essenziale per il funzionamento,ma è un antidisturbo ,visto che l'alimentatore è a commutazione.

Provvisoriamente la puoi ponticellare per il proseguio della riparazione

Inserita:
4 ore fa, walter longo ha scritto:

grazie Livio anche a te per l'esauriente spiegazione; per Lorenzo, ogni bobina è posta in serie al catodo di un diodo da una parte, e dall'altra dopo che attraversa un pin del poliestere, va a finire sulla 220.

 

Se queste informazioni le avessi date subito, avrei evitato di perder tempo a spiegarti come rifare la bobina.

Inserita:

allora dopo aver tirato un po le somme, facciamo i conti:  ho realizzato brillantemente la bobina, ho sostituito D2 e D4 perchè in corto e nonostante  tutto ancora non funziona.

Contrtollando l'IC  su "prova diodi",  trovo  continuità tra il pin nr.1  (Ground ),il nr. 2 ( NC) ,il nr. 4 (FB ) e il nr. 3 e 4  delloptoisolatore, cioè il cicalino del tester suona segnando "000".

Credo  che come dice Riccardo  che ringrazio, qualcosa è andato off.

Riccardo Ottaviucci
Inserita:
2 ore fa, walter longo ha scritto:

Credo  che come dice Riccardo  che ringrazio, qualcosa è andato off.

l'integrato,s'è beccato 230Vac sui denti!

2 ore fa, walter longo ha scritto:

ho realizzato brillantemente la bobina

dovevi aspettare

Inserita:

sostituisco anche l'optoisolatore?

Inserita: (modificato)

L'IC di controllo sembrerebbe andato, e comunque se non è proprio in cortocircuito netto non basta una misura col provadiodi.

La bobina ha fatto da fusibile ed è esplosa.

Senza una competenza specifica e una misura del funzionamento con strumenti da laboratorio puoi sostituire alla cieca tutti i componenti che vuoi, sperando che non si riguastino per altri motivi, ma riparare un alimentatore Switch mode da 3 Euro non è una passeggiata e neanche mi sembra conveniente (ma questo non è lo spirito del Forum).

Se poi vuoi fare pratica, visto il tempo che abbiamo a disposizione in questo periodo, ben venga.

E' ovvio che diventa possibile solo se hai a disposizione dei circuiti di scarto simili da smontare, altrimenti con quello che costa farsi spedire i componenti singoli mi pare proprio una follia. 

Modificato: da patatino59
andreacappellazzo
Inserita:

Iniziamo dall'IC..Riccardo intendeva probabilmente il componente di controllo U3 e non l'optoisolatore U1...ma tantè. Dalla foto non si riesce a leggere le sigle dei componenti, riesci a postare le sigle ?? L'optoisoltare è il classico CY... in linea di massima ne trovi molti sostitutivi senza sapere tanto il nome

Anche U2, please sigla. E' probabilmente il mosfet driver per la bobina dello switching

Sospetto anche che R2 sia interrotta perchè con molta probabilità ha la funzione di 'fusibile.Verifica

Riccardo Ottaviucci
Inserita:

secondo me lo strumento più adatto è questo

image.jpeg.0376ff458c89ab4b54cb24172e45cf4c.jpeg

andreacappellazzo
Inserita:
37 minuti fa, patatino59 ha scritto:

....riparare un alimentatore Switch mode da 3 Euro non è una passeggiata e neanche mi sembra conveniente (ma questo non è lo spirito del Forum).

Se poi vuoi fare pratica, visto il tempo che abbiamo a disposizione in questo periodo, ben venga.

E' ovvio che diventa possibile solo se hai a disposizione dei circuiti di scarto simili da smontare, altrimenti con quello che costa farsi spedire i componenti singoli mi pare proprio una follia. 

Concordo...ma qualche anno fà ho dedicato tempo e risorse per riuscire a riparare un accrocchio simile che alimentava una lampada led cinese da 9€

E' una buona palestra...anche di vita perchè ti invita a non desistere facilmente di fronte agli ostacoli che ti si presentano

😀

Vuoi mettere la soddisfazione poi quando riesci a farlo funzionare nuovamente !?!

Inserita:
3 ore fa, andreacappellazzo ha scritto:

Vuoi mettere la soddisfazione poi quando riesci a farlo funzionare nuovamente !?!

:thumb_yello:

Inserita:

signori, vi ringrazio tutti per i consigli che mi state dando, accetto anche  lo spirito sempre acceso  di qualcuno, credo comunque che il forum esiste anche per gli appassionati, che avendo anche il tempo a disposizione,si cimentano  nella riparazione di qualcosa. Sono consapevole che non ne vale la pena, alla fine, ma come ha detto qualcuno, che ringrazio, è la soddisfazione che conta. L'IC è siglato  SDA4844   67K65  e da come è montato  i pin 5, 6, 7,e 8, sono in comune; mentre dall'altra parte che sicuramente c'è il guasto, i pin 1,2,e 4 risultano in comune, e sono Gnd, NC, ed FB.

La sigla dell'optoisolatore è jc817, e controllandolo da smontato, i pin 3 e 4 non risultano essere in corto. Saluti

andreacappellazzo
Inserita: (modificato)
Il 26/3/2020 alle 18:52 , walter longo ha scritto:

La sigla dell'optoisolatore è jc817, e controllandolo da smontato, i pin 3 e 4 non risultano essere in corto. Saluti

Pin 1-2 con provadiodi ok ?

 

Il 26/3/2020 alle 18:52 , walter longo ha scritto:

L'IC è siglato  SDA4844   67K65  e da come è montato  i pin 5, 6, 7,e 8, sono in comune; mentre dall'altra parte che sicuramente c'è il guasto, i pin 1,2,e 4 risultano in comune, e sono Gnd, NC, ed FB.

...qualcosa ancora non mi quadra... Intanto la corretta sigla IC è SD4844P

Come vedrai sotto dalle immagini che pubblico (pinout e typical application) :

pin 5,6,7,8 in comune può andare bene (Drain)

pin 1,2 comune vanno bene secondo me perchè sono powerground e signalground

pin 4 invece è il feedback (retroazione) per stabilizzare la tensione uscita.

...se trovi corto..... fossi io sostituirei anche l'optoisolatore anche con 4N...va bene

E' fuori di dubbio che sicuramente l'IC è da cambiare

typical application SD4844P.jpg

pinout SDA4844P.jpg

Modificato: da andreacappellazzo
andreacappellazzo
Inserita: (modificato)

Comunque non demordere....

misura bene tutti i diodi, anche lo zener

Manca ancora la sigla dell' U2

 

Modificato: da andreacappellazzo
andreacappellazzo
Inserita:

questa è un'altra applicazione tipica che pare si avvicina più al tuo caso

other typical.JPG

Inserita:

grazie Andrea, la sigla dell'U2 è SE431 , e testandolo come un transistor sembra  buono.

Ho un optoisolatore con sigla EL 817, può andar bene?

Ho ordinato l'IC, poi vi faccio sapere. Saluti

Inserita: (modificato)
43 minuti fa, walter longo ha scritto:

la sigla dell'U2 è SE431

E' chiaro che è un TL 431, è uno zener programmabile comunemente usato in quasi tutti gli alimentatori commerciali, non l'ho mai misurato col tester, ma credo che se guasto un pin sia o isolato o in cortocircuito sugli altri.

L'unica certezza è che, se si guasta, la tensione in uscita sale al massimo e spesso salta anche l' IC di controllo.

Stassa cosa succede per guasto all'Optoaccoppiatore, che però si misura facilmente con due tester o con un tester sul transistor e una batteria con resistenza sul fotodiodo.

Alimentando il Led a 5 mA il fototransistor va in conduzione.

Per lavorare in sicurezza su questi alimentatori bisogna alimentare il primario da 50 a 220 volt con un Variac, aumentando lentamente la tensione fino al  raggiungimento della Vout e vedere se rimane stabile.

Modificato: da patatino59
Inserita:

grazie  patatino59 dei consigli,  appena arriva il pezzo lo monto e vediamo cosa succede. Grazie , saluti

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