Gianmarco90 Inserito: 26 marzo 2020 Segnala Share Inserito: 26 marzo 2020 Buongiorno, qualcuno potrebbe gentilmente spiegarmi cosa significa inverter ac comandato in tensione o corrente? Che differenza funzionale c'è tra le due tipologie di comando? Anche un esempio pratico è ben accetto. Grazie in anticipo per la disponibilità . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luigi69 Inserita: 26 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 26 marzo 2020 (modificato) Ciao Gianmarco ti riferisci al pilotaggio ? cioè a come faccio a fare variare i giri e con che sistema ? se cosi , si dice in tensione, quando il riferimento di velocità ( o di coppia ) è dato da un valore, in genere compreso fra 0 e 10 volt . in corrente, quando il riferimento è dato da un ingresso nel quale fai circolare una piccola corrente, in genere compresa fra 4 e 20 milliAmpere questo intendevi ? se si proseguo con esempi Modificato: 26 marzo 2020 da luigi69 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
PRAGEMAC Inserita: 26 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 26 marzo 2020 Buongiorno in realtà un inverter può essere pilotato da sensori in tensione 0-10V o in corrente 4-20 mA. Pertanto la scelta viene determinata dal trasduttore o sensore che andrai ad usare. Scelgo spesso sensoristica 4-20 mA, specie quando la distanza tra sensore e inverter è decisamente distante, in modo da non avere cadute ti tensione che magari potrebbero influire su errate misure inviate agli inverter. Saluti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leleviola Inserita: 26 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 26 marzo 2020 8 minuti fa, PRAGEMAC ha scritto: , in modo da non avere cadute ti tensione che magari potrebbero influire su errate misure inviate agli inverter. Saluti si puoi avere cadute di tensione ma la differenza sostanziale è che un segnale in tensione può essere maggiormente disturbato da effetti esterni rispetto a un segnale in corrente che essendo caricato in corrente per una corrente non irrilevante non è praticamente soggetto a disturbi, un segnale in tensione ha di sicuro un'impedenza di ingresso non troppo bassa e può scorrere verso l'ingresso una corrente irrilevante la quale può essere influenzata da effetti elettromagnetici se il cablaggio del cavo del segnale viene fatta insieme ad altri cavi che inducono campi elettromagnetici. E' buona norma è vero che per trasduttori lontani dal punto di rilievo dell'ingresso utilizzare ingressi in corrente invece di quelli in tensione, per segnali vicini all'ingresso analogico e non sottoposti a tratti lunghi di passaggio del cavo può essere utilizzato l'ingresso in tensione adottando le dovute precauzione come l'uso di cavi schermati con schermatura collegata a terra Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luigi69 Inserita: 26 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 26 marzo 2020 in attesa che Gianmarco ponga ulteriori osservazioni , mi sentirei di aggiungere solo questo . Se sei alle prime armi , o se recuperi un inverter per farti delle prove a banco , gli ingressi analogici in tensione sono piu facili da collegare e da misurare In genere tutti gli inverter ti danno un positivo a 10 Volt per crearti tramite un potenziometro , un semplice partitore per provare a variare i giri, associando il valore 0 giri a 0 volt e max giri motore a 10 volt , realizzando cosi anche a mente dei semplici calcoli ( leggo con un tester 5 volt di ingresso...5 è la metà di 10 , il motore esempio 1400 giri sarà a circa 700 ) Poi in realtà un comune motore non può darti una risposta cosi lineare e sorge il problema delle perdite a bassa frequenza, del riscaldo degli avvolgimenti e della mancata autoventilazione . una cosa alla volta... Il potenziometro da utilizzare come partitore, ha costo irrisorio ( non un multigiri.....un potenziometro da 4,7 K o da 10 costerà un paio di euro ) Il valore che puoi leggere da questo tuo partitore, lo leggi senza staccare fili e senza interferire con l'ingresso La tecnologia 4-20 invece richiede o il collegamento con un trasduttore, o l'utilizzo per le prove di un generatore 4-20 , che non tutti hanno Per vedere poi la corrente che scorre , esempio 10 mA , in realtà devi interrompere il circuito ed inserirti in serie : se l'inverter aveva il comando di start attivo , quello lo fa "arrabbiare" e viene interpretato come rottura filo o mancanza anello di corrente ( in breve, ecco perhcè di dice 4-20...cosi a filo rotto , non vedi neanche il 4 , poi altri motivi ma se ne parlerà in futuro ) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gianmarco90 Inserita: 30 marzo 2020 Autore Segnala Share Inserita: 30 marzo 2020 È stato tutto molto chiaro e vi ringrazio per le vostre spiegazioni più che esaurienti. Chiedevo perché ho sempre settato i jumper degli inverter sulla modalità tensione, in quanto comandati da plc con un segnale in tensione, e mi chiedevo quando invece i jumper devono essere settati su 4-20. Presumo sia una scelta del softwerista. Quindi potrei usare anche una uscita PLC. Analogica Con range 4-20 ma per comandare il mio inverter? Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luigi69 Inserita: 30 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 30 marzo 2020 1 ora fa, Gianmarco90 ha scritto: Presumo sia una scelta del softwerista. ni una scelta dettata dalla disponibilità o meno di quel tipo di trasduttore specifico ( non sempre i produttori li fanno con uscita sia in corrente che in tensione ) Poi a seconda del progetto , può essere scelta e condivisa con il quadrista ed il softwerista Ma se chi ti ha progettato l'impianto , di indica che il trasduttore di pressione , come esempio , o la valvola di pilotaggio proporzionale , sono a 70 metri dal quadro...magari il 4-20 diventa necessario , come ti avevano scritto sopra lele e prage Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gianmarco90 Inserita: 30 marzo 2020 Autore Segnala Share Inserita: 30 marzo 2020 Capisco, ma mettiamo il caso che l'inverter sia molto distante, 70 MT e più, e quest'ultimo sia comandato dal mio PLC, in quel caso potrei scegliere di comandarlo in corrente anziché tensione se sul mio PLC sono disponibili funzioni e moduli uscite in corrente 4-20 ma o eventualmente con correnti più elevate predisporre una resistenza in serie alla mia uscita PLC? Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 30 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 30 marzo 2020 3 ore fa, Gianmarco90 ha scritto: in quel caso potrei scegliere di comandarlo in corrente anziché tensione ..... Se il PLC ha moduli di uscita in corrente 4mA - 20 mA, o 0 - 20mA,puoi pilotare il tuo inverter in corrente. Se il plc non è dotato di questi moduli, se vuoi pilotare l'inverter in corrente devi usare un modulo di conversione tensione - corrente; questi moduli si trovano abbastanza facilmente in commercio. Convertire una corrente in tensione è abbastanza facile, nel caso di una corrente 4mA - 20mA, è sufficiente mettere al termine della linea un resistore da 500 ohm, per avere una tensione 2V - 10V. Convertire una tensione in corrente non è altrettanto facile perchè un generato di corrente costante ha una resistenza interna infinita. Per realizzare i generator i di corrrente bisogna usare un circuito con componenti attivi come transistori o amplificato operazionali. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luigi69 Inserita: 30 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 30 marzo 2020 oltre a quanto detto da Livio , Gianmarco , fatti una idea, cerca i convertitori Seneca In determinati ambiti servono anche da optoisolamento come però in tutte le cose , ogni anello aggiunto , introduce un certo errore , il collegamento diretto , sia in ingresso ( esempio trasduttori ) sia in uscita ( esempio , pilotaggio analogiche inverter) è da preferirsi Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gianmarco90 Inserita: 1 aprile 2020 Autore Segnala Share Inserita: 1 aprile 2020 Buongiorno, Spiegazioni tutte molto chiare, asaustive e informazioni preziosissime. Grazie per i chiarimenti e per la vostra disponibilità. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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