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PLC Forum


Alimentatore duale di potenza


Adriano02

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Buongiuorno a tutti,

mi scuso per l'errato esordio 🥴

Spero che così vada meglio.

Premetto che non ho basi ferrate di elettronica ed elettrotecnica e mi scuso in anticipo per eevntuali spropositi.

Sono in possesso di un bel trasformatore duale da 1000 VA con secondari da +/- 38 v.

Non mi è chiaro se la corrente erogabile su ciascuno dei secondari si calcola così: I = 1000/38 = 26A oppure così: I = 1000/(38x2) = 13A.

Passo ai dubbi.

Per il trasformatore descritto sto costruendo un alimentatore tratto da Nuova Elettronica n. 148 (allego lo schema modificato, nella realtà i transistor sono 5 e non 3 come nello schema)

Naturalmente sto effettuando la classica modifica consistente nel collegare più transistor in parallelo e per l’esattezza ho sostituito i singoli TIP33 e TIP 34 con 5 TIP35 e TIP36 in parallelo per ciascun ramo aggiungendo delle resistenze da 0.1 ohm in serie agli emettitori (grazie gabri-z).

Ho anche sostituito empiricamente le resistenze R1 e R2 da 4.7 ohm con resistenze da 6.8 ohm perché gli IC scaldavano un po’ troppo.

Nonostante le resistenze da 0.1 ohm, non sono riuscito ad eliminare il problema del transistor che scalda più degli altri.

Premetto che correderò i vari componenti con dei dissipatori generosi ma vorrei eliminare l’inconveniente a priori.

Avrei pensato di sostituire i transistors con dei MOSFET e arrivo alle domande:

1)    Ho letto in altre discussioni che le resistenze di compensazione non sono proprio indispensabili ma se ci sono, male non fanno. Quindi i MOSFET andrebbero collegati con i gate e i drain in comune e la resistenza in serie al source?

2)    Anche per i MOSFET esistono i complementari come nei BJT ? Possiedo degli IRFP150N e sul relativo datasheet non è presente l’indicazione di un eventuale complementare. Come mi devo regolare?

3)    Accetto anche suggerimenti su MOSFET di potenza superiore.

 

Grazie e a presto

schema alimentatore NE148v2.jpg

Elenco componenti.JPG

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40 minuti fa, Adriano02 ha scritto:

Nonostante le resistenze da 0.1 ohm, non sono riuscito ad eliminare il problema del transistor che scalda più degli altri

Io metterei anche in base ad ogni transistor una resistenza da 47-100 Ohm   10-47 Ohm (bisogna fare un test , dipende sia da quanto simili sono i transistor che dal hFE )

Considero anche come piccole le  0,1 Ohm 

40 minuti fa, Adriano02 ha scritto:

I = 1000/(38x2) = 13A.

 

Modificato: da gabri-z
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Grazie gabri-z,

sospettavo che il calcolo fosse quello più sfavorevole 😧.

Appena possibile proverò le modifiche suggerite sulle resistenze.

Che valori suggerisci al posto di quelle da 0.1?

Una decina?

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Comincia con lasciarle così , da 0,1 Ohm , e metti una 10 Ohm dalla base di ogni transistor verso l'ingresso del integrato , e vedi l'andamento , ti ho detto , bisognerebbe sapere le caratteristiche di ogni singolo transistor per ottimizzare i valori delle resistenze con la matita...

Oppure meglio , transistor identici ! (non solo di sigla però )

Modificato: da gabri-z
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Quello è un pessimo circuito che avevo realizzato quando fu pubblicato su NE nel 1984 o giù di li.

Se c'è un corto sull'uscita negativa che succede??

Bruci tutto :superlol:  Provare per credere!

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31 minuti fa, dott.cicala ha scritto:

Se c'è un corto sull'uscita negativa che succede??

Non è protetto il 337 ?:superlol: Perché altrimenti sarebbe valido anche per la positiva .

Tranne quel che c'è negli integrati , non c'è niente nello schema......

Modificato: da gabri-z
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In realtà , tutti e due i rami sono esposti al fuoco , se l'integrati limitano ad 1,5 A , i transistor sono più che in conduzione , con 1,5 A sui 4,7Ohm (più nuovo 6,8 Ohm )

 

Fortuna che non ci sono fusibili , rischiavano di....fondere .

Modificato: da gabri-z
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Quando lo realizzai a suo tempo attribuii alla mia inesperienza le cause dei ripetuti guasti.

Non solo andava in corto il 337 ma si bruciavano anche i finali e di conseguenza in uscita la tensione era quella ai capi del ponte.

Un disastro dietro l'altro. Anche nel caso di corto tra l'uscita positiva e negativa si brucia tutto.

Guardando lo schema anni dopo, capii che la causa era proprio da attribuire a quell'orribile progetto che non vale nemmeno il prezzo della rivista a quei tempi di 2500£.

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In realtà mi sono reso conto della scarsa protezione.

In più sono andato ad incocciare in una partita di 337 fasulli presi dalla Cina e sono impazzito non poco prima di decidere di comprarne da fornitori europei.

Il problema della protezione pensavo di pormelo in un secono momento.

Nel frattempo (potenza del coronavirus) ho provato a misurare i guadagni di tutti i transistor ma ho visto che anche se a freddo si legge un certo valore, appena lo si scalda un po' il valore aumenta.

Inoltre ho notato che quelli che si scaldavano di più non erano quelli che a freddo avevano i guadagni maggiori (ci sono probabilmente tante variabili in gioco)

Per dare alcuni numeri:

ramo +: guadagno minimo rilevato = 107, guadagno massimo = 123

ramo -: guadagno minimo rilevato = 113, guadagno massimo = 149

Devo comunque provare ancora con le resistenze alle basi dei transistors. Per essere più precisi devo inserirle fra il nodo R1-LM317 e la base di ciascun TR e fra il nodo R2-LM337 e la base di ciascun TR, vero?

Tornando alla protezione, spero di trovare qualche circuito adeguato (l'ideale sarebbe un regolatore di corrente ma probabilmente si tratterebbe di riprogettare tutto.

Io ho cercato parecchio prima di cimentarmi con questo progetto ma di duali se ne trovano solo di bassa potenza.

Infine, con dei secondari da +/-38V avrò all'ingresso degli integrati una tensione di 53 volt che non è retta da questi integrati. Temo che anche questo contribuirà a farmi abbandonare l'impresa, ma per il momento voglio continuare con i test perché potrei sempre ripiegare su qualche altro trasformatore.

Se avete qualche progetto valido alternativo da propormi, ben venga.

Alla prossima

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Non sprecare tempo e denaro. Non basterà una protezione in corrente.

Al primo e fugace corto tra i due rami saltano sempre i regolatori, poco dopo saltano i finali mandando in fumo tutte le resistenze di basso valore e se non togli corrente se ne andrà in fumo anche tutto il resto.

Un alimentatore duale serio deve togliere tensione a tutti e due i rami in caso di corto anche su un singolo ramo.

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Beh, ormai per curiosità scientifica proverò almeno con le resistenze sulle basi come suggerito da gabri-z.

Certo che rinunciare a 13A per ramo...

Nessuno ha un buon progetto di duale di potenza?

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10 minuti fa, Adriano02 ha scritto:

per curiosità scientifica proverò almeno con le resistenze sulle basi

Quelle non ti salveranno niente in caso di eventuali cortocircuiti....non erano previsti nel ordine :lol:

Modificato: da gabri-z
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No duale non credo ci sia con lm723, ma che serve un alimentatore duale di potenza, solitamente duale di potenza serve per ampli audio ma non serve nemmeno stabilizato, poi sicuramente ci saranno delle applicazioni a tensione duale con grosse correnti di sicuro ma solo a tensioni fisse, se è per qualche prova di laboratorio con integrati lineari secondo me 1A basta e avanza, ma magari io non ho avuto necessita di usare questi tipi di alimentatori.

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No, sono d'accordo con te, non ho mai avuto bisogno di un duale di potenza.

E' che sono fissato con gli alimentatori in generale.

Dato che mi ritrovo questo trasformatore da 1000 VA (che è duale) volevo vestirlo con un'elettronica adeguata.

Tra l'altro i +/-38V dei secondari sono un po' eccessivi anche per ricavarci un singolo.

Sono un po' impallato 🤒

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10 ore fa, Adriano02 ha scritto:

No, sono d'accordo con te, non ho mai avuto bisogno di un duale di potenza.

Non solo ormai anche le cosucce nostre sono sempre bisognose di amper l'elettronica moderna ha abbassato notevolmente la corrente nei circuiti.

 

10 ore fa, Adriano02 ha scritto:

Dato che mi ritrovo questo trasformatore da 1000 VA (che è duale) volevo vestirlo con un'elettronica adeguata.

ne ho mezzo scaffale anch'io di trafo tra cui un paio tolti ad ups grossi, erogherà anche questi più di 30A, pensavo di fare un sacco di cose poi avere come strumento 20/30 kg di attrezzo mi ha sempre scoraggiato, comunque ho più alimentatori singoli e quando mi serve un duale li uso uno dritto e uno rovescio come le batterie vedo che funziona.

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