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Fermalievita casalingo - dimensionamento e costruzione


Luca_89

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Tornando un attimo sul discorso fermalievita.... 

 

Ho cercato sui vari cataloghi uno scambiatore da utilizzare come evaporatore che avesse una dimensione intorno ai 250x250mm non ho avuto molto successo.....

L’unico che ho trovato è questo: 

https://www.google.com/search?q=dimastech+condensatore+compatto+medium&rlz=1CDGOYI_enIT611IT611&hl=it&prmd=sivn&sxsrf=ALeKk03SZf757RlCj2BV5LfrqipFpkU5OQ:1590384172142&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=2ahUKEwjd44vdos7pAhXWThUIHU80AnAQ_AUoAnoECA4QAg&biw=375&bih=551#imgrc=24M1R2eIfIH0zM

 

Ho scritto alla ditta e la resa che danno loro con una ventola da 200 cfm è di 350W, la mia paura è che il passo delle alette ravvicinato possa creare dei problemi con la formazione di ghiaccio.
(In teoria nasce come condensatore) 

 

L’ idea era di modificare questo, metterci sotto la vaschetta per la condensa e fare due convogliatori d’aria per entrata e uscita....
 

 

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Alessio Menditto

Ma il ghiaccio se hai evaporazione sotto lo zero matematicamente si forma, certo con alette ravvicinate è ancora peggio, devi per forza predisporre anche uno sbrinamento.

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vedo che ne è nata una discussione kilometrica che confesso di aver solo guardato..comunque alcune il calore specifico sarà sui 3 abbondanti kJ per chilo e per grado quindi tu hai fatto i conti con 4 e ci siamo

La cosa che non mi torna è che ci si dimentica che la massa di lievito madre non può seguire facilmente le temperature che gli si vuole imporre perchè la massa si raffredderà prima esternamente mentre al cuore ci mette più tempo sia in raffreddamento che in riscaldamento

 

Tipico esempio se faccio un impasto con lievito di birra mettiamo a 10 grammi di lievito fresco in 2kg di farina lo metto in un mastello e lo metto in frigo a 3 gradi questo lievita lo stesso anche se ce lo metto subito dopo averlo impastato proprio perchè ci vuole tempo per raffreddarsi al centro e si vede bene se il contenitore è trasparente che l'aveolatura è maggiore al centro della massa

 

Altra cosa se vuoi fare un impianto con compressore etc ti conviene farlo a valvola termostatica e non a capillare Dancap aiuta ma comunque ci vuole esperienza per costruire ex novo un impianto a capillare anche perchè il programmino richiede l'inserimento di certi dati fissano il punto di lavoro del compressore..per farla breve dancap da certi risultati avevo un altro programma di un altro costruttore di compressori e portava ad altri ancora e altre tabelle che si trovano n base alla taglia del compressore altri ancora

Ci sono troppi parametri che ballano in base alla taglia degli evaporatori condensatori etc considera che devi far una media che possa andare in ogni stagione

 

Se usi la termostatica è tutto più semplice e funziona pure meglio devi solo usare un compressore idoneo per il funzionamento a valvola altrimenti quelli per capillare non spuntano

 

 

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Quote

certo con alette ravvicinate è ancora peggio, devi per forza predisporre anche uno sbrinamento.

 

Si lo sbrinamento è previsto anche perché volevo provare ad usare la stessa resistenza che userò per riscaldare l’aria, quindi se con questo si risolve non è un grosso problema...

 

P.S nei termostati commerciali dove è prevista la sonda evaporatore, serve solo per la temperatura di fine sbrinamento ? 
da quel che so io dovrebbe essere:

 sbrino ogni x ore per tot minuti e per capire se ho sbrinato prima del massimo  tempo impostato,leggo quella sonda se è arrivata alla temperatura di fine sbrinamento.... corretto? 

 

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Alessio Menditto

Beh un attimo, la resistenza immagino la dovrai mettere SOTTO il pacco alettato, o di fronte o dietro, non in mezzo a dove dovrebbe essere, però lo sbrinamento è sempre un momento drammatico perché può venirci caldo, specie se la resistenza non è infilata tra le alette.

Se la tieni fuori dal pacco alettato scalda sia il ghiaccio sia la merce.

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23 minuti fa, Erikle ha scritto:

vedo che ne è nata una discussione kilometrica che confesso di aver solo guardato..comunque alcune il calore specifico sarà sui 3 abbondanti kJ per chilo e per grado quindi tu hai fatto i conti con 4 e ci siamo

La cosa che non mi torna è che ci si dimentica che la massa di lievito madre non può seguire facilmente le temperature che gli si vuole imporre perchè la massa si raffredderà prima esternamente mentre al cuore ci mette più tempo sia in raffreddamento che in riscaldamento

 

Si, avevo già pensato anche a questo, i calcoli erano di dimensionamento di massima, per capire se mi servivano 50W-100W o 300W in condizioni " teoriche", come dicevi tu, che poi nella realtà ci voglia l'ora calcolata o un ora e mezza, se uno lo sa ai fini pratici cambia poco.....

 

In generale questo problema lo avremmo comunque anche con una quantità d'acqua.

Se io prendo in considerazione 3L d'acqua che voglio portare da Tamb a T4°C  e in un caso uso un canestro da 3L di plastica e nell'altro metto in bottigliette di alluminio da 0,5L cad  e faccio la prova anche se la quantità d'acqua è la stessa, quindi l'energia che dobbiamo assorbire dall'acqua è quella, la conducibilità dell'alluminio e della plastica sono diverse e il tempo necessario sarà sensibilmente diverso.

 

Poi in realtà non sempre avrò una massa unica da 3kg, potrei avere il lievitò diviso in panetti da 1kg oppure anche delle brioches. Poi mi farò con un raspberry o qualcosa di simile un software con settati i cicli in base a quello che devo fare. Il pego ha interfaccia RS485 e (se funziona) viene una robina fatta bene.

 

 

 

23 minuti fa, Erikle ha scritto:

 

...Se usi la termostatica è tutto più semplice e funziona pure meglio devi solo usare un compressore idoneo per il funzionamento a valvola altrimenti quelli per capillare non spuntano

Infatti avevo guardato ma per queste potenze non so valutare se abbia senso o meno. Danfoss ho visto che ha qualcosa sul taglio 3-400W

 

 

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Alessio Menditto
18 minuti fa, Luca_89 ha scritto:

Se io prendo in considerazione 3L d'acqua che voglio portare da Tamb a T4°C

 

Si però Luca siamo sempre allo stesso punto di partenza, in quanto tempo tu lo vuoi fare questo intervallo di temperatura?

Se vuoi fare presto devi fare il calcolo con la condizione peggiore, ossia la resa dell’evaporatore dev’essere non a +4 gradi, ma a temperatura ambiente, poniamo +25 gradi.

Ora io mi sono un po’ perso, tu sei partito dalla resa evaporatore a +25 gradi? e se la roba che metti dentro è ancora più calda anche di più.

Perchè questa resa poi trascina a cascata tutti gli altri calcoli.

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42 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

 

Si però Luca siamo sempre allo stesso punto di partenza, in quanto tempo tu lo vuoi fare questo intervallo di temperatura?

 

Il tempo indicato per i calcoli è quello "teorico" per avere una potenza di massima. Per esempio, prima di fare i calcoli avevo ipotizzato anche di usare le celle di peltier, ma viste le potenze necessarie le ho scartate.

 

Per il resto, l'esempio dell'acqua era la risposta a Erikle sul problema dei 3kg di impasto unico con differenza di temperatura tra esterno ed interno.

Essendo una massa di dimensione non trascurabile, esisterà sicuramente un gradiente termico fra la superficie e il centro che funzione del tempo andrà a diminuire. Per arrivare a 4°C all'interno ci metterà un tempo x maggiore, ma questo c'è da accettarlo, non possiamo (come succede negli abbattitori) raffreddare per esempio con aria a -40°C per cercare di velocizzare il processo perchè nella parte di impasto/lievito più esterna i microorganismi presenti e la struttura dell'impasto non gradirebbero. 

Visto che magari ho fatto del casino con vari esempi e passaggi teorici, riepilogo dove siamo (o per lo meno io 😄) arrivati.

 

Dove: t = tempo   T = temperature

 

Obbiettivo:

prodotto da "trattare" -> 3Kg di impasto (per semplicità ipotizziamo puntiforme la massa in modo da avere gradiente T nullo tra interno ed esterno)

Contenitore isotermico per ipotesi di 1m3 isolata con poliuretano espanso -> conducibilità (media) poliuretano = 0,03 W/mK

( La scatola in realtà è più piccola e meno spessa, visto le perdite causate da porta, fori ecc... consideriamo per comodità di calcolo 1m3)

 

FUNZIONAMENTO:

Ciclo di esempio per impasto pizza alta idratazione

Impasto, esce dall'impastatrice a 26°C,  per 2 ore va mantenuto 26/28°C e poi devo raffreddare l'impasto a 4-5°C, dopo 12 ore lo devo riportare a 26°C

T(t0) = 26°C -> Temperatura finale impasto da mantenere per 2 ore (utilizzo caldo o freddo in base alla stagione)

T(t0+2 ore) = 4°C -> Temperatura di maturazione ( utilizzo freddo)

T(t0+15 ore) = 26°C -> Temperatura ideale per poi procedere allo staglio. ( utilizzo caldo)

 

1) Energia da assorbire dal prodotto:

Per le finalità di calcolo ho considerato la parte "peggiore" del ciclo. Portare l'impasto da 26°C a 4°C. Il tempo in cui lo deve fare non è un dato critico, ipotizziamo per il calcolo un tempo di 60 minuti.

Il risultato di questo calcolo indicato nel primo messaggio è:

Quote

 

Elievito = m c dT = 264kJ

Ipotizzando accettabile un raffreddamento in 60 minuti (3600 s), la potenza dell'impianto frigorifero, necessaria per il solo raffreddamento del lievito dovrebbe essere:

P= E/dt = 264000J/3600s  = 73W

 

 

2) Energia per compensare lo scambio della scatola isotermica: 

 

quoto sempre il primo messaggio:

Quote

Escatola unità di superficie = cond./spessore dT =  15.6W/m2

Superficie totale scatola 6m2 

Potenza minima necessaria per mantenere la temperatura costante => 93.6W 

 

La potenza totale necessaria nel caso peggiore, durante il raffreddamento del prodotto:

Ptot = Pprodotto + Pmant = 73W + 95W = 168W

 

REALIZZAZIONE:

Riepilogo generale dati di progetto:

Tc = 45°C

Te = -10°C

dTsurr = 5K

dTsott. = 5K

Tamb max = 35°C

Tcella in regime freddo = 4°C

 

Selezione componenti:

Compressore: Embraco EMT45HDR  -> Te -10°C - Tc +45°C -> Resa 184W

Condensatore: LCE 45 -> 452W ( può risultare sovradimensionato, ma nel caso regolo la ventola per mantenere la Tc voluta in modo da far meno rumore)

Evaporatore compatto Dimastech indicato in foto -> resa ipotetica dati azienda di 350W con ventola da 200cfm ( io la rallenterei anche per avere una circolazione d'aria non esagerata e per fare meno rumore)

Convogliatori e vaschetta scarico condensa plastica stampata 3D o lamiera inox 5/10mm saldata a tig.

(da definire) Espansione a capillare 1,25mm interni lunghezza 1,90m

Resistenze per sbrinamento/riscaldamento da definire.

 

Struttura:

Contenitore/cella per il primo prototipo, box isotermico gn da catering con porta frontale (tipo quelli della metro). 

L'idea è di creare un piccolo monoblocco tipo condizionatori anni 90, con due bocchette sul fondo in-out aria, in modo da installarlo sopra al contenitore e che sia il più universale possibile ed installabile da chiunque senza dover montare evaporatore o altro all'interno della celletta.

 

Controllo:

Termostato pego caldo/freddo con porta RS485 e due setpoint e isteresi separate per avere una zona neutra ed evitare il rischio di pendolamenti caldo/freddo. 

Rasperry/microcontroller con schermino per gestire i cicli di lavoro personalizzati ed eventualmente gestione wifi. 

 

ToDo:

1) Come idea le ventole si potrebbero comandare con un algoritmo PID in modo da farlo lavorare sempre nelle condizioni desiderate e con il meno rumore possibile per chi lo tiene in casa.

2) Nebulizzatore/atomizzatore ad ultrasuoni per immissione e regolazione umidità in casi particolari, tipo stagionatura o impasti che necessitano di particolari valori di umidità.

 

 

Spero di aver fatto un riassunto di dove siamo arrivati, aggiunto parti omesse e adattato con le modifiche di cui abbiamo parlato e suggerite.

 

Un saluto

Luca

 

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Alessio Menditto

https://srw.co.uk/acatalog/pdf/EMT45HDR_208504.pdf

 

Se il modello è questo, lo sbaglio del tuo ragionamento è considerare i 184 watt a -15, perché quando tu metti dentro la roba il compressore deve spostare più di 700 watt !

Guarda a +15 gradi la resa del compressore, siamo a 683, addirittura si ferma a 15 gradi la tabella, figurati a +25 quanti watt sposta, per quello ti dico che i dati sono sballati.

 

Mil condensatore all’inizio dovrà smaltire oltre (non c’è nemmeno il valore) 700/800 watt

2 ore fa, Luca_89 ha scritto:

Condensatore: LCE 45 -> 452W ( può risultare sovradimensionato,

altro che sovradimensionato, sei alla metà di quello che dovrebbe essere, in più devi aggiungere il calore elettrico della resistenza ecc ecc

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Alessio Menditto

Per farlo lavorare a bassi watt devi mettere una “valvola limitatrice di pressione “ che tiene l’ingresso del compressore (e Quindi TUTTA la pressione di bassa) alla pressione/temperatura corrispondente a -10 gradi.

Modificato: da Alessio Menditto
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Alessio Menditto

P.p.s. Se invece i watt della merce sono quelli anche a 25 gradi fai finta non abbia scritto niente, a volte è il caldo che fa allucinazioni.

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6 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

https://srw.co.uk/acatalog/pdf/EMT45HDR_208504.pdf

 

Se il modello è questo, lo sbaglio del tuo ragionamento è considerare i 184 watt a -15, perché quando tu metti dentro la roba il compressore deve spostare più di 700 watt !

Si il modello è quello, indicati sul sito del venditore ci sono dati appena diversi ma di poco.

 

5 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

P.p.s. Se invece i watt della merce sono quelli anche a 25 gradi fai finta non abbia scritto niente, a volte è il caldo che fa allucinazioni.

 

La potenza necessaria calcolata ([S.I] Joule/secondo => W) è proprio in termini fisici, quando calore devo assorbire per abbassare la temperatura di 22 °C in 60 minuti.

 

N.B.La temperatura nella formula è una differenza fra iniziale e finale, potrebbe essere anche per portare da 200°C a 178°C. 

 

 

6 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Guarda a +15 gradi la resa del compressore, siamo a 683, addirittura si ferma a 15 gradi la tabella, figurati a +25 quanti watt sposta, per quello ti dico che i dati sono sballati.

 

Su questo aspetto non so, ho scritto qui per confrontarmi, questa è una cosa a cui ad esempio non avevo pensato.

Attendiamo lumi, però in teoria se io progetto il sistema in modo da avere una temperatura di evaporazione di -10C° non dovrei basarmi su quello per fare i calcoli?

 

E' vero che io parto da 26°C, ma la merce è a quella temperatura, l'aria non sarà mai a 26 °C se non nel transitorio iniziale di qualche minuto, poi assorbirà il calore pian piano dalla merce. 

 

P.S Le resistenze sono spente durante la marcia, la ventola dell'evaporatore sono pochi watt (10W).

 

 

 

 

 

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Alessio Menditto

La tabella della resa del compressore a tot gradi dice (con QUEL gas che sposta il compressore) quanti watt sposta il compressore ad ogni step di temperatura.

 

Ora, man mano che la temperatura di evaporazione è alta, si vede che i watt sono di più.

 

Nel tuo conto (ma forse sbaglio) ho un dubbio, perché NON si può confondere Calore con Temperatura.

 

All accensione del compressore, il liquido  (che sta evaporando nell’evaporatore) sta “catturando” una potenza di calore riferita a 26, e allora torniamo alla tabella, 

 

Man mano si abbassa a 4 (ma ci vuole un po’, altro che qualche minuto !!!) però in quel tempo questo calore va smaltito dal condensatore.

Ovvio che man mano si raffredda c’è sempre meno calore (e la tabella conferma) e il condensatore diventa via via sempre più grande (per quello si parzializzano le ventole), però è indubbio che il calore che hai a 26 NON può essere quello che hai a 4 gradi !!

 

La mia confusione viene quando tu fai il calcolo del calore specifico della pasta, non ho capito se lo fai a 26 gradi, ma se effettivamente a 26 gradi è quello, allora il discorso che ho fatto non vale, perché dalla tabella “sei dentro” con i watt a 25 gradi,

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Alessio Menditto
9 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

 

La mia confusione viene quando tu fai il calcolo del calore specifico della pasta, non ho capito se lo fai a 26 gradi, ma se effettivamente a 26 gradi è quello, allora il discorso che ho fatto non vale, perché dalla tabella “sei dentro” con i watt a 25 gradi,

 

Lasciandomi sviare dai tuoi conti, e riflettendo, riconfermo quello detto nella precedente discussione.

Tu sei concentrato sul compressore, che in realtà fa un compito molto semplice, come un soldatino, mentre io sono sempre preoccupato per i poveri condensatori.

 

Valendo la tabella ripeto, solo per muovere il gas a +15 (quindi ben 10 gradi in meno del previsto!) hai subito da smaltire quasi 700 watt !!

 

Per cui il wattaggio del tuo condensatore, riconfermo, è PICCOLISSIMO, a prescindere da tutte le altre considerazioni, la tabella fa fede e non perdona.

Anzi, per il fatto che la resa del compressore si ferma a +15 mi da l’idea che neanche sia il compressore giusto, tu devi cercare un compressore che “lavora alto”, che abbia indicati in tabella i valori della resa della temperatura DALLA QUALE PARTI.

 

Non puoi liquidare la questione con la frase 

9 ore fa, Luca_89 ha scritto:

 

E' vero che io parto da 26°C, ma la merce è a quella temperatura, l'aria non sarà mai a 26 °C se non nel transitorio iniziale di qualche minuto, poi assorbirà il calore pian piano dalla merce. 

l’aria non solo sarà DALL’INIZIO proprio a 26 gradi ( se non di più !!) e purtroppo anche per parecchio tempo.

E in quel tempo in base ai tuoi calcoli avrai 

18 ore fa, Luca_89 ha scritto:

 

Condensatore: LCE 45 -> 452W ( può risultare sovradimensionato, ma nel caso regolo la ventola per mantenere la Tc voluta

 

452 watt che sono probabilmente neanche la metà di quello che dev’essere, col risultato catastrofico che la temperatura non scende e la pressione di alta va alle stelle.

 

Se tu vuoi usare quel compressore con QUEL condensatore, ripeto devi usare una valvola limitatrice di pressione,, ma a quel punto avrai un tempo molto più lungo di abbattimento di temperatura perché se impostata a -10 gradi (ossia in aspirazione NON potrai mai avere una temperatura/pressione più alta, qualsiasi cosa succede nel condensatore) avrai disponibile NON PIÙ quasi 700 è più watt che avevi prima a 15 gradi ma ad esempio 200 watt che li hai a -10.

 

Non so se sono stato chiaro, e vorrei chiarire che questo NON È un parere, è quello che dice la tabella delle rese DI QUEL compressore.

Se tu vuoi usare QUEL CONDENSATORE da 400 e passa watt, devi cercare un compressore che alla condizione più sfavorevole di partenza a 26 gradi smaltisca i watt che desideri.

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1 ora fa, Alessio Menditto ha scritto:

Per cui il wattaggio del tuo condensatore, riconfermo, è PICCOLISSIMO, a prescindere da tutte le altre considerazioni, la tabella fa fede e non perdona.

Anzi, per il fatto che la resa del compressore si ferma a +15 mi da l’idea che neanche sia il compressore giusto, tu devi cercare un compressore che “lavora alto”, che abbia indicati in tabella i valori della resa della temperatura DALLA QUALE PARTI.

 

Il discorso che fai è chiaro e non metto in dubbio che sia sbagliato, vorrei capire a livello numerico il problema perchè alcune cose non riesco a farle tornare, ad esempio:

(Il dubbio non è sulla tua spiegazione che non metto in dubbio vista la tua esperienza ma a livello numerico/fisico).

 

L'evaporatore non ha una resa variabile in base alla T di evaporazione, come invece ha il compressore. Per confronto ho guardato dei cataloghi tecnici della Rivacold degli evaporatori ventilati e a parità di modello sulle tabelle da Tev  -10°C a -30°C la resa cambia solo del 10%. 

Quindi nel nostro caso il calore che fisicamente riusciamo a trasferire al refrigerante dall'evaporatore rimarrà sempre più o meno la stessa (ES.300W).

Se è vero che per definizione il calore che deve dissipare il condensatore è la somma del calore assorbito dall'evaporatore più il calore generato dal compressore, il calore da dissipare nel condensatore a meno di variazioni sull'assorbimento del compressore, rimane quello. Quindi anche se io ho il gas a 7°C all'interno dell'evaporatore, la potenza che quell'evaporatore riuscirà ad assorbire sara sempre la stessa (ES.300W). 

 

 

1 ora fa, Alessio Menditto ha scritto:

Non puoi liquidare la questione con la frase 

l’aria non solo sarà DALL’INIZIO proprio a 26 gradi ( se non di più !!) e purtroppo anche per parecchio tempo.

Facendo un calcolo, in realtà 1m3 di aria dentro la cella vuota che sono circa 1kg  per portarli da 26°C a 4°C in un'ora basterebbero circa 10W. 

Ho detto che per poco tempo perchè se son giuste le considerazioni qui sopra, per raffreddare la cella vuota da 1m3 con un gruppo da 300W ci metto circa 2 minuti.

 

 

 

1 ora fa, Alessio Menditto ha scritto:

Non so se sono stato chiaro, e vorrei chiarire che questo NON È un parere, è quello che dice la tabella delle rese DI QUEL compressore.

Se tu vuoi usare QUEL CONDENSATORE da 400 e passa watt, devi cercare un compressore che alla condizione più sfavorevole di partenza a 26 gradi smaltisca i watt che desideri.

 

Io non è che devo usare quel condensatore, era un'ipotesi su cui ragionare e fare calcoli per aggiustare il tiro. Anche l'evaporatore non è il meglio che esista per questa applicazione ma e' uno spunto.

 

 

 

 

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Alessio Menditto

L’evaporatore ha una capacità, punto, puó “catturare” meno calore, ma non ne può catturare di più, come viceversa fanno in riscaldamento i termosifoni.

 

Questo è una cosa, poi c’è il compressore, la cui famosa tabella dice, che CON QUEL GAS contenuto nell’impianto, a determinate temperature lui sposta quei watt.

 

Ora, è ovvio che se la pasta tu la metti dentro a 4 gradi, l’aria a 26 si raffredda in poco tempo, però l’energia che cede la pasta è riferita a 4 gradi, non a 26!

In quel caso il tuo compressore “rende” i watt a 4 gradi.

Ma se la t ambiente è 26 gradi, la pasta è a 26 gradi, dentro la cella ci sono 26 gradi di temperatura, ma la pasta NON È a 4 gradi come prima, ma a 26, quindi la resa del tuo compressore la devi riferire a 26.

Ti stai complicando le cose Luca, devi considerare non ogni singolo componente ma tutto unito insieme.

Modificato: da Alessio Menditto
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Alessio Menditto

Per inciso, alcuni controller se ci fai caso, tengono spente per un po’ di tempo le ventole dell evaporatore all’avvio, il motivo è proprio per non sovraccaricare il compressore subito, perché all avvio gli arriva subito una pressione/temperatura ALTA (perché la cella è poniamo a temperatura ambiente), e in quel “transitorio” il condensatore è PICCOLO, è la tua situazione.

Tenendo ferme le ventole, si diminuisce lo scambio termico e il compressore NON CATTURA SUBITO tutto il calore, ma pian piano in modo che il condensatore lo possa smaltire senza essere imballato di calore.

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Mi son riguardato il libro di teoria bene e mi torna il tutto. 
 

Quindi in prima ipotesi pensando  di utilizzare il compressore sopra la resa a 10C siamo sui 500W più 150W di assorbimento elettrico.... 

Grossomodo a spanne dopo lo sbrinamento/riscaldamento quando parte dovremmo dissipare sugli 800W circa....

 

Guardando le tabelle dei condensatori LCE, dovrei scegliere un LCE 87. Sempre che il compressore resista a questo carico.... Potrebbe aver problemi alla lunga il compressore con una pressione così alta rispetto al progetto in aspirazione ?

 

Diversamente potrei provare su lce45 a sostituire il motorino della ventola con uno ad alti giri e gestirmi quello, andando a fermare/rallentare quella lato evaporatore.... Perché se no diventa molto grosso il tutto e si perde il discorso portatile/economico.... C’è da trovare un compromesso... 

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Alessio Menditto

Ma il compressore di per se resiste, è che se il condensatore non dissipa il calore, questo non cala.

Poi ovvio se il condensatore è piccolo la pressione di alta va fuori dal campo di lavoro e il compressore si rovina, brucia l’olio, salta la valvola di alta ecc ecc.

Non è un discorso solo di bloccare le ventole, i conti devono tornare da subito, purtroppo come dice il proverbio non si fanno le nozze con i fichi secchi, il ciclo frigorifero si gioca tutto sulla condensazione, a te serve un condensatore il doppio e anche di più di quello che avevi previsto.

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  • 6 months later...

Buongiorno a tutti ,

 

domanda: non riesco a capire se avete realizzato o meno questa "cella" a multitemperatura

 

se vi può interessare vi posto foto e soluzione adottata per la realizzazione della mia

Va da -4° a + 40° in pochissimi minuti indipendentemente dalla temperatura esterna

realizzata spendendo "poco" e tribolando anche "meno"

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Io sto procedendo, ormai ho tutti i componenti..... 

nel poco tempo libero.... 

 

sono curioso della tua soluzione.... 

 

In realtà il problema non è tanto portare su e giù la temperatura.... è anche gestire l’umidità e di conseguenza trovare una temperatura di evaporazione adeguata, sia per il mantenimento a 26C che a 4.... ....

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Luca ciao,

per quanto riguarda l' umidità non ho poi più perseguito l' aspetto ma avevo acquistato un vaporizzatore da ambienti (di quelli che si utilizzano anche per profumare la stanze mettendo nell' acqua delle essenze ) e un igrometro perchè ho risolto diversamente la realizzazione dell' impasto della pizza (diretto con autolisi con riposo dentro la vasca dell' impastatrice nel sottoscala )

 

ATTENZIONE !!!!!!!!!!!  voglio essere chiaro !!!!!!  io adesso vado a fotografare la mia realizzazione ma è tutto sotto la vostra responsabilità 

non voglio perturbare in nessun modo la sensibilità di alcuno.......... e vi prego, non prendetemi in giro........

 

vado, fotografo e posto

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penso si capisca abbastanza

 

freddo; stanco delle prove effettuate con peltier e immaginando che non si possa (almeno con 2 lire ) costruire un impianto frigo con un così ampio raggio di funzionamento, ho deciso di mettere la cella sopra un congelatore a pozzetto.

quando ho bisogno di aria fresca, una ventolina (recuperata da uno dei kit di peltier) prende dal fondo e immette aria fredda in cella

 

caldo: scartando dopo prove la corda riscaldante (essa immetteva e irradiava ancora calore dopo lo spegnimento e quindi la cella continuava a riscaldarsi dopo lo spegnimento) in più dalla sua accensione a quando si percepiva calore in cella passavano minuti, ho utilizzato un RICORDO DI GIOVENTU' , ossia un sciugacapelli (opportunamente ridotto in potenza con un regolatore elettronico esterno in modo da creare un leggerissimo tiepido venticello)

 

cella realizzata tagliando con cutter e avvitando tra loro pannelli di espanso acquistati al brico

Modificato: da g3g3
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