FabrizioR Inserito: 19 aprile 2020 Segnala Inserito: 19 aprile 2020 (modificato) Buon giorno a tutti. Non sono esperto né di elettronica né di elettricità. Ho una linea dedicata al frigorifero che ho protetto con un magnetotermico da 10A. I cavi della linea sono da 6mm fino alla presa. Ho scollegato il frigorifero dalla presa. Ad essa ho collegato una ciabatta, per effettuare una prova di carico, la ciabatta sopporta 1500w massimi. Ho collegato due stufe, una da 1500w (regolabile 500w/1000w/1500w) e l'altra da 1200w (regolabile 400w/800w/1200w). Alla fine delle varie prove, ho bruciato la ciabatta, che ho scollegato quando ha iniziato a puzzare di bruciato; ovviamente il magnetotermico da 10A non è scattato, lui e la presa erano freddi e non si è surriscaldato nulla tranne la ciabatta. Vi chiedo : continuando la prova e in mia assenza , a quali rischi sarei andato incontro ? Quindi il senso della domanda è : si rischia un incendio nonostante il circuito sia dimensionato adeguatamente ? Modificato: 19 aprile 2020 da FabrizioR
patatino59 Inserita: 19 aprile 2020 Segnala Inserita: 19 aprile 2020 E' evidente che la qualità della ciabatta non c'entra. Il tuo eccesso di ottimismo nel sovraccaricarla oltre il consentito mi lascia perplesso! Il rischio c'è ed è tangibile: un sovraccarico costante sulla ciabatta non è rilevato nè da un differenziale, nè da un magnetotermico, e ritengo che proprio per questi motivi sia la maggior causa di incendi domestici. L'uso di tali accessori è chiaramente consigliato per carichi temporanei o leggeri. Un carico gravoso è consentito per un tempo strettamente necessario, e inferiore a quello che surriscalderebbe i connettori e non può non essere gestito da persona presente.
luigi69 Inserita: 19 aprile 2020 Segnala Inserita: 19 aprile 2020 Il rischio di incendio.... Premessa : anni fa , la fortuna di una grande azienda , fu quella di chiamare un prodotto "salvavita" da quegli anni , la gente crede di fare esperimenti e si crede protetta...... Ti faccio un esempio , dopo che ho visto un quadro elettrico un bar prendere fuoco.... Su una linea elettrica, protetta da un 10 Ampere , tu puoi prelevare circa 2000 watt, circa se ne preleviamo 1990, lui non scatterà mai se ne preleviamo 2100.....2200.....lui scatterà secondo una sua curva caratteristica Più ne preleviamo oltre il suo valore , più lui scatta in fretta . Se no preleviamo 1500 , non scatterà mai. Ma se il collegamento è realizzato con un filo piccolo ed in morsetto lento , per effetto joule, questo si riscalderà Molto , in relazione alla corrente che scorre Immagina una ciabatta realizzata con un cavo da 0,75....ed una spina economica , con la sua vite stretta poco Nel collegamento vite/rame del filo da 0,75 si genererà calore , fino a provocare lo scioglimento della plastica , senza che nessun magnetotermico o differenziale "salvavita" possa intervenire
DavideDaSerra Inserita: 19 aprile 2020 Segnala Inserita: 19 aprile 2020 Vero: con 2700W un MT C10' è in tolleranza (potrebbe scattare entro almeno un'ora), infatti i MT hanno delle correnti di possibile intervento (nel tempo standard di un'ora) di 1,15In .e la curva di intervento certo oltra 1,45In. Portando in potenze (@230V) un C10 potrebbe iniziare a intervenire dai 2700W e deve intervenire tassativamente (entro 1 ora) per potenze di 3300W. Il rischio a cui sei andato in contro è quello di incendio o comunque di intossicazione da fumo. Nel tuo caso un interruttore da 6A avrebbe aperto in circa 2 minuti con 2700W di carico. In questi casi capisco la filosofia inglese delle "spine con fusibile", avresti avuto un fusibile da 6A nella spina e avrebbe aperto quello prima di bruciare la ciabatta.
FabrizioR Inserita: 19 aprile 2020 Autore Segnala Inserita: 19 aprile 2020 Grazie come sempre delle vostre risposte. Non dovrei dirlo, ma la prova l'ho fatta proprio per capire come evitare il più possibile rischi. È nei fatti che le ciabatte multipresa siano in commercio. È un fatto che il 99% (mi spiace pensare così) dei clienti non sa assolutamente nulla di volt di watt di ampere ne tanto meno della legge di joule. Comprano la ciabatta e ci collegano tutto quello che serve. Spero che questo post metta in allarme almeno una persona in più, rispetto a ieri.
techno99 Inserita: 19 aprile 2020 Segnala Inserita: 19 aprile 2020 6 mm su una linea da 10A per alimentare una presa? Che spreco!!
FabrizioR Inserita: 19 aprile 2020 Autore Segnala Inserita: 19 aprile 2020 2 ore fa, techno99 ha scritto: 6 mm su una linea da 10A per alimentare una presa? Che spreco!! Concordo, quale configurazione avresti scelto?
marcocci74 Inserita: 19 aprile 2020 Segnala Inserita: 19 aprile 2020 Non è una questione di "configurazione",ma di coordinamento tra protezione e linea di alimentazione : per una presa con linea dedicata e protetta da un C10, al limite sarebbe stata sufficiente una sezione di 1,5 mmq, volendo abbondare un 2,5 mmq. 6 mmq con una lunghezza stimata di una quindicina di metri in tubo sottotraccia, protetti da un C10, sinceramente sono un assurdo che non aggiunge nulla in termini di sicurezza, anzi, mi piacerebbe molto vedere come sono "entrati" nel frutto presa i tre conduttori da 6 mmq,visto che la sezione massima ammessa di cablaggio della stessa è 4 mmq... Se avessi dovuto alimentare un piano ad induzione invece del frigo cosa avresti posato ?? Tre corde da 240 mmq, protette da un C32 ??!! 😁
FabrizioR Inserita: 19 aprile 2020 Autore Segnala Inserita: 19 aprile 2020 (modificato) 4 ore fa, marcocci74 ha scritto: mi piacerebbe molto vedere come sono "entrati" nel frutto presa i tre conduttori da 6 mmq,visto che la sezione massima ammessa di cablaggio della stessa è 4 mmq... 😁 Prima di arrivare alla presa, i tre cavi da 6mm sono stati raccordati con 3 spezzoni di cavo da 4mm per risolvere il problema di cui parli. L'interruttore da 10A lo sostituirò con uno da 6A per rendere più logico il collegamento. Ho fatto un banale ragionamento riguardo la sezione dei cavi. Più grossi li metto più renderanno l'impianto longevo. Se l'attuale linea frigo vorrò estenderla aggiungendo un congelatore (non in programma è solo un esempio) non avrò nessun problema di surriscaldamento sui cavi . Detto questo, che è comunque una scelta personale, mi pare di poter concludere che la chiave della linea in sicurezza è l'interruttore a monte. Se avessi messo un 6A non sarei mai riuscito a bruciare la ciabatta. Modificato: 19 aprile 2020 da FabrizioR
Elettroplc Inserita: 20 aprile 2020 Segnala Inserita: 20 aprile 2020 X tutti: in ambito residenziale prese a frutto e ciabatte sopportano in regime continuo la metà della corrente nominale. Il dato indicato come 10A o 16A è riferito ad un ciclo di 45minuti.e un dato non riportato poiché si fa sempre riferimento alla norma e non al prodotto. Molte ciabatte non hanno una omologazione di prodotto registrata ma si possono vendere. Saluti.
luigi69 Inserita: 20 aprile 2020 Segnala Inserita: 20 aprile 2020 10 ore fa, FabrizioR ha scritto: L'interruttore da 10A lo sostituirò con uno da 6A per rendere più logico il collegamento. scusami , piu logico di cosa ? 10 ore fa, FabrizioR ha scritto: Più grossi li metto più renderanno l'impianto longevo. no... non direi.... 10 ore fa, FabrizioR ha scritto: Detto questo, che è comunque una scelta personale, mi pare di poter concludere che la chiave della linea in sicurezza è l'interruttore a monte. Se avessi messo un 6A non sarei mai riuscito a bruciare la ciabatta. Ma no...non è vero..secondo me, giustamente, tu hai i tuoi pensieri , e non vuoi vedere quello che gli altri ti stanno spiegando---- Fabrizio ,ma una presa di un forno domestico , Grull, ventilato, riscaldo sopra e sotto..comunque piu di 2000 W li assorbe...come ti comporteresti ? ha comunque bisogno dei cavi e di una presa di allaccia, ma a monte meno di 16 A , come protezione, non la puoi mettere,,,, e la lavatrice ? stesso ragionamento Poi giustamente ognuno fa le sue scelte personali , ci mancherebbe , ma posos assicurareti che anche un cavo protetto da un 6 A , con un surriscaldamente, in presenza di inneschi nelle vicinanze, puo comunque fare danni
FabrizioR Inserita: 20 aprile 2020 Autore Segnala Inserita: 20 aprile 2020 (modificato) 7 ore fa, luigi69 ha scritto: scusami , piu logico di cosa ? no... non direi.... Ma no...non è vero..secondo me, giustamente, tu hai i tuoi pensieri , e non vuoi vedere quello che gli altri ti stanno spiegando---- Fabrizio ,ma una presa di un forno domestico , Grull, ventilato, riscaldo sopra e sotto..comunque piu di 2000 W li assorbe...come ti comporteresti ? ha comunque bisogno dei cavi e di una presa di allaccia, ma a monte meno di 16 A , come protezione, non la puoi mettere,,,, e la lavatrice ? stesso ragionamento Poi giustamente ognuno fa le sue scelte personali , ci mancherebbe , ma posos assicurareti che anche un cavo protetto da un 6 A , con un surriscaldamente, in presenza di inneschi nelle vicinanze, puo comunque fare danni In teoria, la linea elettrica viene protetta con un interruttore magnetotermico. Il rapporto tra dimensione dei cavi di questa linea, l'amperaggio dell'interruttore a monte e il carico collegato alla linea, determinano i rischi possibili. Sulla base di queste tre variabili io stabilisciose la linea è protetta dall'interruttore al carico. Il tema era : rispettando i tre parametri su indicati, quali rischi posso correre, collegando una prolunga a ciabatta alla quale collego indiscriminatamente carichi? Modificato: 20 aprile 2020 da FabrizioR
luigi69 Inserita: 20 aprile 2020 Segnala Inserita: 20 aprile 2020 29 minuti fa, FabrizioR ha scritto: Il tema era : rispettando i tre parametri su indicati, quali rischi posso correre, collegando una prolunga a ciabatta alla quale collego indiscriminatamente carichi? che se la prolunga o ciabatta è di pessima qualità , oppure anche se di ottima , ma risulta danneggiata,esempio da un urto , nulla ti protegge purtroppo dal surriscaldamento di un morsetto lento o da una spina lasca anche un 6 mm2 protetto da un 6 A a monte, se ha i morsetti molli , surriscalderà la giunzione vite morsetto / cavo , com effetti certo , non devastanti come uno 0,75 di cui avevo fatto esempio prima
FabrizioR Inserita: 20 aprile 2020 Autore Segnala Inserita: 20 aprile 2020 (modificato) 56 minuti fa, luigi69 ha scritto: che se la prolunga o ciabatta è di pessima qualità , oppure anche se di ottima , ma risulta danneggiata,esempio da un urto , nulla ti protegge purtroppo dal surriscaldamento di un morsetto lento o da una spina lasca anche un 6 mm2 protetto da un 6 A a monte, se ha i morsetti molli , surriscalderà la giunzione vite morsetto / cavo , com effetti certo , non devastanti come uno 0,75 di cui avevo fatto esempio prima La tua prima risposta a questo thread mi è piaciuta, queste successive non le capisco. Prendo ad esempio le automobili : vi chiedo, se acquisto un Mercedes e metto gomme scadenti, cosa rischio? Tu rispondi : se la Mercedes è usata, se non ha fatto manutenzione, se hanno messo la benzina al posto del gasolio, resti a piedi... Certo, ma il tema non è sulla qualità della Mercedes, che si presuppone a posto, ma il rischio di girare con gomme usate. Tornando a noi, tu mi parli di mortessi lenti, presa lasca, linea realizzata con un cavo 0.75mm, tutte cose fuori tema, io infatti non sono interessato a sapere cosa succede se un elettricista realizza un impianto pessimo, ma cosa rischio se l'impianto è realizzato a regola d'arte, ma collego una ciabatta, sovratensionandola. Modificato: 20 aprile 2020 da FabrizioR
Carlo Albinoni Inserita: 20 aprile 2020 Segnala Inserita: 20 aprile 2020 Il 19/4/2020 alle 11:37 , FabrizioR ha scritto: Quindi il senso della domanda è : si rischia un incendio nonostante il circuito sia dimensionato adeguatamente ? Sì. Le protezioni proteggono i conduttori dell'impianto. Non proteggono neanche la presa fissa, tanto meno ciabatte, adattatori, triple, ecc. Quindi l'utente non addestrato non può usarle indiscriminatamente ma deve usare cautela e buon senso. Vanno usate solo per piccoli carichi e/o intermittenti. Come minimo l'utente deve rispettare la potenza massima riportata sull'accessorio, ma anche questa potrebbe essere eccessiva. Infatti si basa su cicli di prova domestici, quindi intermittenti, che non sempre rappresentano la realtà.
FabrizioR Inserita: 21 aprile 2020 Autore Segnala Inserita: 21 aprile 2020 12 ore fa, Carlo Albinoni ha scritto: Sì. Le protezioni proteggono i conduttori dell'impianto. Non proteggono neanche la presa fissa, tanto meno ciabatte, adattatori, triple, ecc. Quindi l'utente non addestrato non può usarle indiscriminatamente ma deve usare cautela e buon senso. Vanno usate solo per piccoli carichi e/o intermittenti. Come minimo l'utente deve rispettare la potenza massima riportata sull'accessorio, ma anche questa potrebbe essere eccessiva. Infatti si basa su cicli di prova domestici, quindi intermittenti, che non sempre rappresentano la realtà. Sottoscrivo
Elettroplc Inserita: 21 aprile 2020 Segnala Inserita: 21 aprile 2020 La presa a frutto fa parte comunque dell'impianto, attenzione alle definizioni.
del_user_233069 Inserita: 21 aprile 2020 Segnala Inserita: 21 aprile 2020 18 hours ago, Carlo Albinoni said: Le protezioni proteggono i conduttori dell'impianto. Non proteggono neanche la presa fissa. 2 hours ago, Elettroplc said: La presa a frutto fa parte comunque dell'impianto, attenzione alle definizioni. Concordo con @Elettroplc, principalmente per due ragioni: 1) 64-8 art. 25.1 Circuito elettrico (di un impianto) Insieme di componenti di un impianto alimentato da uno stesso punto e protetto contro le sovracorrenti da uno stesso dispositivo di protezione. 2) la 64-8 richiede inoltre che le persone ed i componenti elettrici fissi dell’impianto elettrico e i materiali fissi che, pur non facendo parte dell’impianto elettrico, siano posti in vicinanza di componenti elettrici, siano protetti contro gli effetti dannosi del calore sviluppato dagli stessi componenti elettrici, o contro gli effetti dell’irraggiamento termico, per scongiurare il pericolo di combustione o deterioramento di materiali, rischio di ustioni e riduzione della sicurezza nel funzionamento dei componenti elettrici installati.
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