FabrizioR Inserito: 28 aprile 2020 Segnala Inserito: 28 aprile 2020 Buon giorno a tutti e grazie per le risposte sempre puntuali e intelligenti. Mi sono convinto che, volendo ristrutturare un impianto elettrico civile degli anni 70, dove i cavi elettrici, in Italia, venivano murati nell'intonaco delle pareti, bisognerebbe anche progettare un solido impianto di terra. Un amico al quale ho dato questo consiglio, però, mi domanda quale sarebbe allora il ruolo del differenziale. Gli ho spiegato che questo dispositivo interviene in caso di dispersione. Lui mi ha risposto che lo fa anche l'impianto di terra.... Non ho saputo siegare per quale motivo questi due sistemi coesistono. Avete le idee più chiare delle mie (nostre) ?
Marcello Mazzola Inserita: 28 aprile 2020 Segnala Inserita: 28 aprile 2020 (modificato) La cosa non è proprio semplice da spiegare. L'impianto di terra ed il differenziale sono come 2 giocatori della stessa squadra che devono avere un'obiettivo comune: la nostra incolumità. Infatti la taglia del differenziale va presa in base alla resistenza di terra. Più la resistenza di terra è "alta" più il differenziale deve essere sensibile. In base a delle formule ed alla resistenza di terra tipica delle nostre case la taglia giusta nel 99% dei casi risulta essere di 30mA. L'impianto di terra ed il differenziale servono per proteggerti nel caso in cui apparecchi con involucro di ferro, a causa di un guasto interno, portassero la fase o il neutro sulla carcassa. Il differenziale è come un controllore che "sta sulla porta" e l'impianto di terra è la porta da cui far "passare il problema". Se tu alla corrente dai una via di fuga più agevole e quindi con minore resistenza possibile, preferirà passare da lì invece che dal tuo corpo che ha una resistenza maggiore. Spero che qualcuno ti dia una spiegazione più chiara della mia. Un esempio pratico che mi ricordo molto bene perchè è capitato a me: stavo colleggando definitavamente una UTA in cima alla scala a cui avevo dato tensione provvisoriamente per delle prove. Mi dimenticai di togliere tensione ed a un tratto presi corrente, ma distintamente sentii scattare il differenzale proprio nel quadro sotto di me. Sentii giusto un leggero formicolio perchè avevo appoggiato il braccio sulla struttura mettalica del controssoffitto. Se avessi fatto cortocircuito tra fase e neutro in cima alla scala sicuramente non sarei qui a scriverlo... Modificato: 28 aprile 2020 da Marcello Mazzola
FabrizioR Inserita: 28 aprile 2020 Autore Segnala Inserita: 28 aprile 2020 (modificato) 34 minuti fa, Marcello Mazzola ha scritto: La cosa non è proprio semplice da spiegare. L'impianto di terra ed il differenziale sono come 2 giocatori della stessa squadra che devono avere un'obiettivo comune: la nostra incolumità. Infatti la taglia del differenziale va presa in base alla resistenza di terra. Più la resistenza di terra è "alta" più il differenziale deve essere sensibile. In base a delle formule ed alla resistenza di terra tipica delle nostre case la taglia giusta nel 99% dei casi risulta essere di 30mA. L'impianto di terra ed il differenziale servono per proteggerti nel caso in cui apparecchi con involucro di ferro, a causa di un guasto interno, portassero la fase o il neutro sulla carcassa. Il differenziale è come un controllore che "sta sulla porta" e l'impianto di terra è la porta da cui far "passare il problema". Se tu alla corrente dai una via di fuga più agevole e quindi con minore resistenza possibile, preferirà passare da lì invece che dal tuo corpo che ha una resistenza maggiore. Spero che qualcuno ti dia una spiegazione più chiara della mia. Un esempio pratico che mi ricordo molto bene perchè è capitato a me: stavo colleggando definitavamente una UTA in cima alla scala a cui avevo dato tensione provvisoriamente per delle prove. Mi dimenticai di togliere tensione ed a un tratto presi corrente, ma distintamente sentii scattare il differenzale proprio nel quadro sotto di me. Sentii giusto un leggero formicolio perchè avevo appoggiato il braccio sulla struttura mettalica del controssoffitto. Se avessi fatto cortocircuito tra fase e neutro in cima alla scala sicuramente non sarei qui a scriverlo... Risposta molto chiara. Grazie per l'esempio molto esplicativo. Se un tuo amico volesse mettere in sicurezza il suo vetusto impianto elettrico, in base alla tua esperienza, consiglieresti entrambe le installazioni (differenziale e impianto di terra) oppure una sola delle due è ragionevolmente sufficiente a garantire la nostra incolumità ? Modificato: 28 aprile 2020 da FabrizioR
Roberto Garoscio Inserita: 28 aprile 2020 Segnala Inserita: 28 aprile 2020 2 ore fa, FabrizioR ha scritto: Risposta molto chiara. Grazie per l'esempio molto esplicativo. Se un tuo amico volesse mettere in sicurezza il suo vetusto impianto elettrico, in base alla tua esperienza, consiglieresti entrambe le installazioni (differenziale e impianto di terra) oppure una sola delle due è ragionevolmente sufficiente a garantire la nostra incolumità ? Cominciamo con il chiarire che; chi vuole mettere mano all’impianto elettrico vecchio o nuovo che sia, lo può fare solo se abilitato, altrimenti deve obbligatoriamente chiamare un tecnico abilitato. Detto questo, nei vecchi impianti creati prima del 30 marzo 1990 non è richiesta obbligatoriamente la messa a terra ma l’eventuale integrazione con un magnetotermico differenziale con Idn 30mA. Negli impianti civili dopo il 30/03/90 tutti gli impianti devono obbligatoriamente avere la messa a terra e il controllo differenziale con Idn 30mA, poi ci sono altre prescrizioni per altri tipi di impiantistica ma non sono il nostro caso. Il valore di terra non deve superare 1.666 Ohm con Idn 30mA per avere come massima tensione di dispersione uguale a 50V, più il valore della resistenza si abbassa meno tensione di contatto avremo. Valori superiori a quello indicato non sono normativamente accettati. Considerando l’eta dell’impianto in questione, il solo differenziale lo rende idoneo all’uso (se non ci sono evidenti problemi nei collegamenti).
Marcello Mazzola Inserita: 28 aprile 2020 Segnala Inserita: 28 aprile 2020 (modificato) ad oggi farei tutti e 2 anche perchè non è che uno esclude l'altro...anzi, se c'è uno ci vuole pure l'altro se non sbaglio, ma nessuno ti vieta di avere solo i differenziali, ma in tal caso saresti obbligato ad avere apparecchi tutti in classe2 detti anche a doppio isolamento cosa (impossibile). Modificato: 28 aprile 2020 da Marcello Mazzola
leleviola Inserita: 28 aprile 2020 Segnala Inserita: 28 aprile 2020 (modificato) In caso di ristrutturazione e nuova certificazione di conformità se si mette mano ristrutturandolo un vecchio impianto mi sa che le Norme prevedono che debba essere predispsto sia l'impianto di terra che il differenziale, se invece l'impianto non viene ristrutturato può essere comunque mantenuto com'è adesso a livello d'impianto con l'introduzione del solo differenziale come giustamente descritto da @Roberto Garoscio . In pratica l'impianto è protetto dai conatti diretti con il differenziale ma non è protetto dai contatti indiretti e ciò cosa vuol dire? I contatti diretti sono quelli che praticamente, come dice la parola stessa, l'utente dell'impianto viene protetto dal differenziale solo quando lo stesso utente viene direttamente in contato con parti in tensione e lo scaricamento di tensione verso terra avviene direttamente tramite il corpo dell'utente, In tali casi limite il differenziale interviene al superamento della soglia dei 30mA, quindi in una condizione limite ma che può risultare in tali casi parzialemente pericolosa. I contatti indiretti che invece fanno intervenire il differenziale sono quelli che praticamente hanno quella casistica derivante dal verificarsi di perdita di isolamento da parte di parti metalliche che non devono essere in tensione e che sono come da normativa collegate a terra ma che per un guasto dell'apparecchio elettrico vengono a trovarsi improvvisamente in tensione, in tali casi essendo collegate a terra fanno immediatamente intervenire la protezione differenziale, anticipando l'eventualità che tali parti metalliche possano divenire pericolose per l'utente. Il classsico esempio può essere quello della lavatrice guasta che ha il motore eletrrico che sta perdendo isolamento, se l'impianto è dotato di impianto di terra correttamente collegato, nel momento in cui avviene il guasto si avrà l'intervento immediato del differenziale per protezione da conatto indiretto, se invece l'impianto non è dotato di impianto di terra nel caso in cui il motore si guastasse si potrà avere l'intervento del differenziale anche quando l'utente potrà avere un contatto diretto con le parti metalliche dell'elettrodomentico e quindi in condizioni ben più pericolose perchè sarà l'utente stesso a far da dispersore. Considera che può risultare pericolosa per il corpo umano e portare alla fibrillazione del cuore anche una corrente diretta di soli 10mA, quindi è sempre bene che un contatto diretto non venga mai a verificarsi perchè potrebbe risultare comunque pericoloso. I differenziali vengono comunque messi da 30mA perchè comunque nell'impainto ci sono comunque delle dispersioni dovute a correnti parassite dell'impianto o derivanti da effetti capacitivi dell'impainto e quindi una piccola dispersione vi è sempre e comunque dovuta anche alla grandezza dell'impianto. Modificato: 28 aprile 2020 da leleviola
ROBY 73 Inserita: 28 aprile 2020 Segnala Inserita: 28 aprile 2020 Ciao FabrizioR, ti hanno già risposto ne modo più corretto possibile, quindi ti faccio solo notare che l'interruttore differenziale potrebbe anche non intervenire perché si è semplicemente guastato e tu te ne accorgi solo quando purtroppo è ormai troppo tardi. Se invece in quel caso c'è anche l'impianto di terra la corrente dispersa va appunto (magari non tutta, ma una buona parte) scaricata a terra.
FabrizioR Inserita: 29 aprile 2020 Autore Segnala Inserita: 29 aprile 2020 5 ore fa, ROBY 73 ha scritto: Ciao FabrizioR, ti hanno già risposto ne modo più corretto possibile, quindi ti faccio solo notare che l'interruttore differenziale potrebbe anche non intervenire perché si è semplicemente guastato e tu te ne accorgi solo quando purtroppo è ormai troppo tardi. Se invece in quel caso c'è anche l'impianto di terra la corrente dispersa va appunto (magari non tutta, ma una buona parte) scaricata a terra. Questa considerazione è ottima.
FabrizioR Inserita: 29 aprile 2020 Autore Segnala Inserita: 29 aprile 2020 Grazie a : Marcello / Roberto / Lele / Roby per avermi risposto esaustivamente.
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