Vai al contenuto
PLC Forum


Alimentatore in parallelo


Gionny g

Messaggi consigliati

4 ore fa, Gionny g ha scritto:

quale sia il dio più giusto per la mia applicazione

 

Non saprei quale dio consigliarti, questa è una faccenda strettamente personale.:P

 

Tralasciando le battute, penso che tu abbia già individuato un diodo adatto allo scopo.

Io ti consiglierei di usare per i collegamenti, o un filo rigido unico, o più cordine da 2.5mm2 in parallelo.

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Risposte 81
  • Created
  • Ultima risposta

Top Posters In This Topic

  • Gionny g

    46

  • Livio Orsini

    19

  • luigi69

    3

  • gabri-z

    3

Se ci fosse qualcuno nel forum che puoi indicarmi quale diodo acquistare per tenere più bassa possibile la caduta di tensione, come metterlo sul dissipatore e poi come collegarlo in serie al positivo dell'alimentatore... Grazie mille 

Link al commento
Condividi su altri siti

Unsono riuscito a trovare questo diodo in internet con una caduta di tensione molto bassa Quindi avrei un problema minore per dissipare il calore e anche di perdita di tensione.. sono due diodi in parallelo 15 volt 60 ampere... Ora la mia domanda è essendone due in parallelo vanno bene ?? cioè se al capo A1 collego l'anodo dell'alimentatore (a) e al capo A2  collego anodo dell'alimentatore (b) e poi al capo k1 catodo del alimentatore (a) e capoK2 catodo del alimentatore.(B) .  così posso usare un unico dissipatore e visto  Diodo che è isolato posso direttamente attaccarlo al dissipatore giusto??   Inoltre con questo diodo che sono diciamo al limite rischio qualcosa?? Oppure va bene e posso proseguire tranquillamente

Correggetemi per favore perché sono un po' titubante.. grazieScreenshot_20200509-140950.thumb.png.fd84ca6c80508b5043ebe4d8cf7ab08e.png

l'ultima domanda che vorrei fare la tensione che a me interessa per far funzionare in parallelo gli alimentatori è quella che ho prima del diodo o dopo del diodo???

Link al commento
Condividi su altri siti

Sei al limite con la tensione, però per lìuso che ne devi fare  può andare.

Devi eguagliare le 2 tensioni prima dei diodi.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ok grazie.. l'ultima perplessità Che dimensioni devo usare per il dissipatore.. avendo da dissipare max 30 w circa e non vorrei arrivare ad una temperatura superiore agli 85°?? Naturalmente uso Il diodo quello da 15 volt 2 x60 ampere.. . Dissipatore lo farei in alluminio... Mi può gentilmente dire Che misure deve avere il dissipatore ?? mantenendo diciamo l'area intorno ai 20x15 x 10-15 di spessore... grazie molte molte molte

Link al commento
Condividi su altri siti

10 ore fa, Gionny g ha scritto:

Che dimensioni devo usare per il dissipatore..

 

Il dimensionamento del dissipatore non si fa per ... dimensione, ma per resistenza termica.

Fai la somma dei watta da dissipare, determini il salto termico ammesso tra il case dei diodi e la temperatura ambiente (dove è inserito il dissipatore) e ne determini la resistenza termica massima ammessa.

 

Facciamo un esempio tanto per chiarire.

P = 30W;

t al case = 80°C (ma devi verificare sul data sheet dove c'è il corrente in funzione della tcase )

Tamb della scatola dove è inserio il tuo dispositivo = 45°C, sperando che sia ben areata la scatola.

dt case - ambiente 80°C - 45°C = 35°C da cui la Rtermica del dissipatore dovrà essere 35°C/30W ==>  1.16°C/1W, ovvero ogni watt dissipato fa aumentare di 1°C la temperatura del dissipatore (meglio la differenza tra temperatura del dissipatore e quelal dell'ambiente circostante)

Se sfogli i cataloghi dei dissipatori vedrai che per ogni dissipatore viente dato questo coefficiente, oppure ti viene fornito il coefficiente pari ad una certa lunghezza del profilato, perchè ci sono profilati dia lcuni metri di lunghezza che vengono tagliati a misura.

 

Calcolarsi questo coefficiente dipende dal materiale, dallo spessore, dal profilo e da alcuni altri parametri che non ricordo e, sinceramente, non ho mai pensato di calcolarmelo.

Puoi sempre fare una verifica sperimentale, misurando il dt tra ambiente e superficie del dissipatore; vedrai la temperatura salire sino ad un certo valore e poi stabilizzarsi; sottrai la temperatura ambiente da quella del dissipatore ed hai ricavato il dt.

Se invece di far dissipare tutti i 30W, ti limiti, ad esempio a soli 10W, e misuri un dt di 11,5°C sai che con 30W da dissipare il tuo dt salirà a 34.5°C, quindi rientri nell'obbiettivo che ti eri proposto.

Link al commento
Condividi su altri siti

Screenshot_20200512-102040.thumb.png.9ee4bff473a3a547fcad0230a1dfce1c.pngBuongiorno nel caso volessi  realizzare un progetto diciamo alternativo , installando altro diodo che dovrebbe avere un doppio catolo quindi 2* ( 20V -40 A ) ciascuno , in questo Caso

 

A)  come dovrei collegare questo diodo ad ogni alimentatore??

 

B) E poi al dissipatore??

 

Posto lo schema del diodo che è diverso ma diciamo questo è 20 volt 2 x 40, e io ne metterei uno per ogni alimentatore!.. 

 

Grazie ancora e buona mattinata

Link al commento
Condividi su altri siti

Colleghi il catodo alla boccola del positivo ed i 2 anodi ai cavi degli alimentatori.

Il consiglio mio è di tenere il dissipatore isolato tramite distanziali in plastica. Spalmi la superficie metallica delcase del diodo con abbondante pasta termoconduttiva e lo fisi al centro del dissipatore.

 

Dovessi farlo io, costruire uno "scatolotto" con 4 cavi che vanno a collegarsi alle boccole positivo e negativo dei 2 alimentatori; 2 boccole,una rossa ed una nera,per l'uscita somma dei 2 alimentatori.

 

Nello scatolotto alloggerei i doppio diodo con il suo dissipatore.

In questo modo lo userei solo quando necessito di una corrente maggiore di quella drenabile da un solo alimentatore.

Modificato: da Livio Orsini
Link al commento
Condividi su altri siti

Se per cortesia può farmi uno schema per capire bene come poter quindi usare più potenza solo quando serve e invece l'uscita di un singolo alimentatore Quando ho bisogno di meno potenza naturalmente Però entrambi devono essere sempre accesi??  Ed in questo modo non si dividono equamente le potenze che sprigionano... ma fino a 35/50  ampere funzionerebbe un alimentatore E dai 35 in su funzionerebbe anche l'altro.. .non ho ben capito... mi scusi

Link al commento
Condividi su altri siti

Mi scuso perché ho un doppio anodo nel 20 v 2x40 A...  

 

Avevo scritto male nel post ma poi avevo indicato il disegno e mi scuso per l'errore

Link al commento
Condividi su altri siti

5 minuti fa, Gionny g ha scritto:

o.. .non ho ben capito... mi scusi

 

Dunque sul forum ci consideriamo tutti amici e colleghi, quindi si usa l'amichevole tu.:smile:

 

Dunque tu ha 2 alimentatori, ogni alimentatore ha 2 boccole/viti: una per il polo positivo e l'altra per il molo negativo.

Da ogni alimentatore si possono drenare sino a 30A.

Ora tu pensa ad una scatola con da cui fuori escono 4 fili che terminano i 4 capicorda, come quelli della foto.

2 fili sono collegati, all'interno della scatola ai 2 anodi del doppio diodo. Gli altri 2 fili sono praticamente passanti e vanno a collegersi direttamente alla boccola /vite che porta il negativo comune. Il catodo del doppio diodo lo colleghi alla boccola/vite che porta il positivo.

Se ti occorre drenare una corrente <30A ti colleghi direttamente ad uno dei 2 alimentatori.

Quando necessiti di corrente > 30A colleghi i 4 fili dello scatolo, 2 a 2, ai 2 alimentatori e dreni l'alimentazione dalle boccole/viti che escono dallo scatolo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Fino a qui ci sono .. utilizzando questo ultimo tipo di diodo .. ovvero con due anodi e un singolo catodo comune .. così avrei 70 Contini e 100 di Picco .ecco un grafico.

 

 

.il passaggio seguente del bypass non ho ben capito.. come poter usare invece uno singolo...uno dei due... E se uno dei due lo scelgo io . O lo fa in automatico.. grazie

 

 

Inoltre nel bypass avrei una tensione d'uscita di 13. 65 V non di 13. 2 come nel caso in cui ci sono i diodi giusto??IMG_20200514_162521.thumb.jpg.34ae77c037025e5dd23c976e89b5fd8a.jpg

Infinite grazie a chi mi sopporta.. Perché capisco che l'ignoranza è una malattia bruttissima ma per essere curata e ha bisogno di persone umili e pazienti.. grazie

Link al commento
Condividi su altri siti

Provo a postare un disegno per vedere se ho capito... in questo caso la potenza di solo 35 ampere la preleverei dall'alimentatore B..edil positivo dell'alimentazione partirebbe direttamente dal positivo dell'alimentatore B 13.8v

 

Invece i 70/100A  dalla somma dei due alimentatori AEB attraverso i diodi , ovvero il positivo sarebbe il risultato dell'Unione dei due catodi e una tensione di 13.4 V 

 

Mi corregga ove ho sbagliato per cortesia Grazie

IMG_20200514_202543.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Il primo caso, parallelo, sembra corretto.

Nel secondo caso, dove si drena una corrente < 35A, basta usare un solo alimentatore.

Per questo motivo ti consiglio di fare un dispositivo esterno per realizzare il parallelo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Buongiorno signor Livio provo a ricapitolare per vedere se ho capito..Quindi lei mi sta consigliando di tenere separati i due catodi e quindi di realizzare due alimentazioni separate da 13,4 volt 35 ampere continui, da mettere in parallelo solo quando si ha bisogno di una potenza superiore...

 

Le mia domande che vorrei porle sono 1)  è possibile tenere i due negativi di entrambi gli alimentatori sempre attaccati insieme ovvero in parallelo , sia se i due catodi  sono separati che in parallelo?? Ovvero toccare solo i cavi positivi per realizzare il doppio della potenza.

 

2) Nel passaggio successivo in cui io ho preso il positivo direttamente dall'alimentatore B bypassando Il diodo e quindi la tensione sarebbe di 13,8 e non 13,4 .. domanda

( 2a

è corretto questo tipo di collegamento o crea problemi al circuito?? 

 

2b) naturalmente Il 13.8 diretto non lo userei per il parallelo ma rimane diciamo un circuito per prelevare semplicemente solo 35 ampere.. e userei il positivo diretto e lo stesso negativo in comune con l'altro alimentatore,  è possibile tenere anche in questo caso i due negativi sempre attaccati insieme??

 

Mi scuso se non riesco ad esprimermi bene, ma l'alimentatore mi serve per testare degli amplificatori audio da auto . In quelli che assorbono meno di 30 ampere userei l'uscita singola per quelli che assorbono di più userei il parallelo.. naturalmente attraverso i due distributori di alimentazione del positivo e del negativo posti a valle

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, Gionny g ha scritto:

.Quindi lei mi sta consigliando di tenere separati i due catodi

 

No, i 2 katodi sono uniti nel chip, sono separati i 2 anodi che saranno collegati, quando si vuol effetture il parallelo, alle uscite positive dei 2 alimentatori.

1 ora fa, Gionny g ha scritto:

Mi scuso se non riesco ad esprimermi bene,

 

No,non è che non ti sai esprimere, il problema è che non capisci quello che scrivo; forse la colpa è anche mia, ma ti sto ripetendo sempre le stesse cose.

Se riesco oggi ti pubblico il disegnino, sperando che ti risulti più chiaro della descrizione.

Link al commento
Condividi su altri siti

posto due foto per far vedere come realizzerei il parallelo spostando solo un fusibile per unire i due catodi, lasciando il polo negativo sempre in comune fra i due alimentatori se corretto altrimenti dividerò anche i due negativi. . IMG_20200515_114118.thumb.jpg.90c5644bcacff3f18d83e47684c4355f.jpg

IMG_20200515_114134.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Naturalmente ho intenzione di realizzare solo uno dei due progetti . Se possibile vorrei l'eventuale collegamento sia per l'uso di

 

un unico ( case) doppio Diodo 15 volt 2 per 60 ampere che ha solo due piedini cuscuno. Quindi quattro terminali a vite numerati da 1a4

 

 

E l'altro progetto in cui uso( due case) doppi diodi 20 volts 2 per 40 ampere che hanno ciascuno invece 3 Piedini

Quindi  6 terminali numerazione 123 - 123 ..

 

 

Usando magari la numerazione riesco a capire meglio come collegare Grazie molte per la disponibilità

Link al commento
Condividi su altri siti

Nelnel mio pensiero Io metterei in parallelo i due catodi direttamente sul distributore di alimentazione finale... Ovvero metterei insieme i due PIN numero ( 2 )  con un fusibile che possa rimuovere al bisogno..

 

 

I 2 anodi del primo Diodo 20v 2*40 A  ovvero PIN 1 e 3 li collegherei insieme a uscita positivo dell'alimentatore A

 

I 2 anodi dell'altro diodo sempre 20V 2*40A  sempre PIN 1 e 3 collegherei insieme e poi all' uscita positivo alimentatore B

 

I due negativi dell'alimentatore A e b li terrei sempre uniti insieme in ingresso.  come illustra il distributore di Massa a  destra sempre nella foto allegata che ha 4 usciteScreenshot_20200509-140950.thumb.png.fd84ca6c80508b5043ebe4d8cf7ab08e.pngScreenshot_20200512-102040.thumb.png.9ee4bff473a3a547fcad0230a1dfce1c.pngIMG_20200515_114134.thumb.jpg.b58d78782f366d59e7e2e7a5a4a26206.jpgentrambi i negativi di due alimentatori Questo è come io avevo pensato a fare il circuito usando appunto il diodo a 3 piedini.

 

 

 

 

Nel caso del primo progetto che ho pensato che ha solo due anodi E due catodi.  2* 15v 60 ampère , solo 4 connettori a vite

 

Io avrei posto anodo A1  sul positivo dell'alimentatore A e

anodo A 2 sul positivo dell'alimentatore B.

 

Catodo del 1° diodo numero k1 al distributore positivo numero uno che in foto Ha due uscite ed è il primo sulla sinistra

 

Catodo del 2 ° diodo K2 al positivo di distribuzione numero due che in foto ha tre uscite e stai in mezzo

 

 

Il parallelo lo avrei fatto sempre unendo il catodo nel diodo numero uno e il capo del diodo numero due Sempre a valle sul distributore di alimentazione con un fusibile.  Ecco spero di essere riuscito a far capire cosa Io avrei voluto fare . E se ho sbagliato qualcosa per cortesia correggetemi..

Link al commento
Condividi su altri siti

3 ore fa, Gionny g ha scritto:

Buongiorno signor Livio

Se usi ancora il " signor", rischi che ti chiuda la discussione 😀

Sai a quante persone do del Lei ma per me valgono niente ? Il rispetto vero non sta nelle "formule", si sente tra le righe, che sia  con tu o con Lei... 

Link al commento
Condividi su altri siti

Cercherò di non  usare più il lei.. Scusami... Non conoscendo la persona e rispettando molto le persone che fanno parte di questo forum mi sembrava giusto almeno come principio offrire del lei o dei voi.. mi scuso.  Grazie ..

1 ora fa, gabri-z ha scritto:

Se usi ancora il " signor", rischi che ti chiuda la discussione 😀

Sai a quante persone do del Lei ma per me valgono niente ? Il rispetto vero non sta nelle "formule", si sente tra le righe, che sia  con tu o con Lei... 

Screenshot_20200512-102040.thumb.png.9ee4bff473a3a547fcad0230a1dfce1c.pngIMG_20200515_114134.thumb.jpg.b58d78782f366d59e7e2e7a5a4a26206.jpgentrambi i negativi di due alimentatori Questo è come io avevo pensato a fare il circuito usando appunto il diodo a 3 piedini.

 

 

 

 

Nel caso del primo progetto che ho pensato che ha solo due anodi E due catodi.  2* 15v 60 ampère , solo 4 connettori a vite

 

Io avrei posto anodo A1  sul positivo dell'alimentatore A e

anodo A 2 sul positivo dell'alimentatore B.

 

Catodo del 1° diodo numero k1 al distributore positivo numero uno che in foto Ha due uscite ed è il primo sulla sinistra

 

Catodo del 2 ° diodo K2 al positivo di distribuzione numero due che in foto ha tre uscite e stai in mezzo

 

 

Il parallelo lo avrei fatto sempre unendo il catodo nel diodo numero uno e il capo del diodo numero due Sempre a valle sul distributore di alimentazione con un fusibile.  Ecco spero di essere riuscito a far capire cosa Io avrei voluto fare . E se ho sbagliato qualcosa per cortesia correggetemi..

Link al commento
Condividi su altri siti

io i due alimentatori li controllo entrambi tramite un'unica accensione alla 220 su una ciabatta.. quindi sempre entrambi on o entrambi off..non tocco più le due accensioni singole... grazie

Link al commento
Condividi su altri siti

I fili devi avviarlo con un capocorda e bulone di 8 mm almeno ;la sezione cavo meglio 16 che 10.

Potresti isolare il tutto con il termorestringente

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora

×
×
  • Crea nuovo/a...