Massimo_65 Inserito: 8 maggio 2020 Segnala Share Inserito: 8 maggio 2020 Buongiorno a tutti, probabilmente la domanda è cretina ma non sono mai stato un mago dell'elettrotecnica. Insisto nel cercare di imparare ma i progressi sono sempre piccoli nel tempo. Chiedo venia poi se ho sbagliato sezione del forum nel caso ditemelo e cambio. Dovrei installare una elementare linea elettrica esterna che alimenti dei faretti posizionati ciascuno in corrispondenza dei vari vasi che accolgono le piante del mio terrazzo. La domanda è, meglio alimentare i faretti in serie, con il cavo che alimenta il faretto e poi riparte per il successivo, o in parallelo con la linea dorsale principale e i vari stacchi per ciascun faretto? Quali sono i pro e i contro di ciascuna delle due soluzioni? Premesso che se opto per il parallelo trattandosi di linea esterna (utilizzo un FG16OR16 3x1,5) dovrò acquistare dei connettori di giunzione impermeabili a 3 vie IP68 per ciascuno stacco, da posizionare sotto il pavimento flottante del terrazzo. Vi ringrazio anticipatamente Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patatino59 Inserita: 8 maggio 2020 Segnala Share Inserita: 8 maggio 2020 Quello che intendi tu non è Serie o Parallelo, che riguarda la tensione di funzionamento, ma la differenza tra "entra e esci" e "punto-punto", che riguarda solo la topologia dell'impianto (cioè la posizione e distanza reciproca dei vari elementi). Specifica anche a che tensione intendi realizzare l'impianto, se a 220 V con terra o a bassa tensione, senza necessità di terra. Tecnicamente non ci sarebbe differenza tra i due sistemi, mentre in pratica bisogna considerare sia la lunghezza totale dei cavi (che hanno un costo totale differente se passati da ogni faretto ad un punto centrale o entra-esci), e soprattutto la qualità e impermeabilità delle giunte, subordinata al tipo di faretto impiegato. Per riassumere, se i faretti hanno ingresso e uscita del cavo a tenuta stagna separati conviene il cablaggio entra-esci, mentre se hanno un solo ingresso l'entra e esci va fatto a regola d'arte in una scatola di derivazione stagna vicina al faretto, oppure portando tutti i cavi in una scatola all'asciutto. I problemi di qualità della tenuta stagna, se non realizzata a regola d'arte, si manifestano col tempo e in maniera subdola, causando scatti indesiderati del differenziale, e non vanno sottovalutati. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Massimo_65 Inserita: 8 maggio 2020 Autore Segnala Share Inserita: 8 maggio 2020 (modificato) Grazie @patatino59 Qualche dubbio mi è rimasto e ti allego un'immagine a tal proposito. Se ho ben capito, l'immagine 1 è quella che io chiamavo in serie e che tu mi dici in realtà essere entra-esci; mentre l'immagine 2 è quella che io chiamavo in parallelo e che tu mi dici chiamarsi punto-punto. 5 ore fa, patatino59 ha scritto: Specifica anche a che tensione intendi realizzare l'impianto, se a 220 V con terra o a bassa tensione, senza necessità di terra. Per non complicarmi troppo le cose realizzo l'impianto 220 volt. 5 ore fa, patatino59 ha scritto: Per riassumere, se i faretti hanno ingresso e uscita del cavo a tenuta stagna separati conviene il cablaggio entra-esci, mentre se hanno un solo ingresso l'entra e esci va fatto a regola d'arte in una scatola di derivazione stagna vicina al faretto, oppure portando tutti i cavi in una scatola all'asciutto. Ecco non ho capito questo punto. Cioè se il faretto ha un solo ingresso (quindi quello dell'alimentazione) come faccio a realizzare l'entra-esci in una scatola stagna vicino al faretto? Mi sembra che questa soluzione sia quella che io chiamavo in parallelo o sbaglio? 5 ore fa, patatino59 ha scritto: I problemi di qualità della tenuta stagna, se non realizzata a regola d'arte, si manifestano col tempo e in maniera subdola, causando scatti indesiderati del differenziale, e non vanno sottovalutati. Grazie di avermelo ricordato ma ho già imparato la lezione in passato quando mi sono trovato le scatole di derivazione stagne colme d'acqua! Modificato: 8 maggio 2020 da Massimo_65 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
patatino59 Inserita: 8 maggio 2020 Segnala Share Inserita: 8 maggio 2020 (modificato) L'entra e esci ha un inizio, un faretto... un faretto... un faretto... un faretto... eccetera, fino all'ultimo faretto. Come la FOTO 1 La FOTO 2 è simile alla foto 1, con la sola differenza che l' entra e esci è fatto nelle scatole e non nel faretto, ma il discorso non cambia molto. Nel punto punto ogni faretto ha un filo intero (di lunghezza variabile) che arriva ad una scatola di derivazione dove si raggruppano più faretti, o anche tutti (in un' unica scatola) . In un faretto da esterno puoi avere uno spezzone di filo fornito dal costruttore, che esce dal corpo a tenuta stagna, da giuntare sempre a tenuta stagna, con o senza scatola aggiuntiva stagna (muffola) Nella muffola ci possono essere tre cavi, la linea che entra, il faretto e la linea che prosegue al prossimo faretto. (FOTO 2) Oppure il faretto viene fornito senza cavo, ma con uno o due passacavo stagni. Se il passacavo è uno solo torniamo al caso precedente, con la giunta esterna. (FOTO 2) Se ci sono due passacavo l'entra e esci può essere fatto con maggior semplicità, direttamente nel faretto, senza scatole aggiuntive. (FOTO 1) P.S. Forse fai prima a postare il modello scelto, con una foto del collegamento consigliato dal costruttore sul,manuale di installazione. Invece di fare tutte le ipotesi possiamo indirizzarti verso la soluzione più adatta. Modificato: 8 maggio 2020 da patatino59 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Massimo_65 Inserita: 8 maggio 2020 Autore Segnala Share Inserita: 8 maggio 2020 Grazie mille, ora è più chiaro. Mi concentro allora sui faretti e vi aggiorno. A presto! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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