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Efficienza Condizionatore


simoareva

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Buongiorno a tutti,

vi scrivo per un aiuto ad interpretare lo stato del mio condizionatore in una seconda casa, un vecchio Mitsubishi MXZ-3A54VA (identificato successivamente) a cui sono collegati 3 split MSZ-GC25VA.

 

Prima del lockdown ho fatto smontare l'unita' esterna in quanto erano previsti lavori di ristrutturazione della facciata, che ovviamente sono stati bloccati e che si sono completati solo 10 giorni fa.

All'atto dello smontaggio i tubi in rame sono stati correttamente chiusi, mentre, a detta dell'idraulico che si e' occupato del rimontaggio (che non e' chi lo stesso che lo ha smontato), il tappo coprivalvola sull'unita' esterna era messo male e, probabilmente, ha perso gas nei 3 mesi che e' rimasto fermo sul balcone. Fatto sta che di gas dentro al motore non ce n'era piu' (e ovviamente essendo una seconda casa, per altro in una regione diversa, nemmeno se lo avessi saputo avrei potuto fare molto :( )

 

Fatto sta che, dopo non poche peripezie per rimetterlo sulle staffe, si e' accorto che la targhetta con sopra le specifiche della macchina era stata dipinta come il resto dell'unita', rendendola completamente illeggibile e, tramite un giro di telefonate e una ipotesi di modello dell'unita' esterna (perche' di manuali nemmeno l'ombra avendo comprato casa gia' con l'impianto installato), gli e' stato dato un valore di 2.6Kg da ricaricare di R410A.

Rifatte le cartelle, fatto il vuoto (1h), fatta la ricarica (a detta sua anche un pelo abbondante perche' quando toglie la frusta qualcosa esce sempre dalla valvola) abbiamo acceso l'impianto su freddo, e probabilmente per via dell'effetto placebo, la sensazione e' stata ottima.

Questa settimana ritorno per fare ordine in casa e ovviamente tutto goduto accendo il condizionatore. Rinfrescare rinfresca ma, impostato a 16 gradi (il minimo) a sensazione non si avvicina alla temperatura indicata. Non ho ancora fatto prove del termometro ma, incuriosito, ho pensato che guardando l'unita' esterna avrei capito qualcosa di piu' (e ovviamente se sono qui, questa cosa non si e' verificata completamente).

 

Non ho mai visto come lavorasse prima che venisse smontato e messo giu' per 3 mesi (quando percepivo l'aria piu' fresca), ma ho avuto la sensazione che in questa foto allegata ci fosse TANTA condensa (e da quel che leggo sulla rete condensa = bene, ma la quantita' dipende da tanti fattori come l'umidita' e la temperatura ambientale).In questo caso l'acqua arrivava a inzuppare l'isolante del tubo, pur non gocciolando nella vaschetta sotto). Ma la cosa che mi ha stupito piu' che altro che ce ne fosse tanta sul tappo in alto a sinistra)

Per la cronaca la foto e' stata scattata con una temperatura esterna di 30 gradi. La casa sta di fronte al mare (50m).

 

E ora le domande:

- Se ci fosse stata una perdita avrei dovuto trovare tracce sul coperchio tipo di olio? (perche' in tal caso non c'erano)

- Andando a cercare il modello su internet (a parte che ci sono 7 revisioni con 3 modelli di compressori diversi e non so se la quantita' di gas da caricare cambi a seconda del compressore, ma nell'unica foto che ho trovato su google di una rev 4 con data di produzione 2007 (per altro l'ultima revisione con cambio di compressore, perche' su quelle successive ci sono solo cambi di schede elettroniche che non penso possano cambiare il quantitativo di gas da caricare), si fa riferimento a 2.7Kg (per la cronaca la casa e' stata comprata nel 2010 recentemente ristrutturata, quindi posso dire quasi con certezza che sia una rev 4 o superiore). Il cambio di compressore puo' variare la quantita' di gas da immettere nel circuito?

- Qualora il valore di 2.7kg fosse effettivamente quello applicabile alla mia unita', i 100g di gas in meno (partendo dall'affermazione di aver caricato 2.6kg abbondante) possono giustificare questa percezione di "meno freddo" (rispetto a quello che mi ricordo prima di essere smontato)?

- 2 split sono all'incirca a 4m ognuno dall'unita' esterna, mentre uno e' a 5m. Queste distanze potrebbero richiedere un ulteriore quantitativo di gas rispetto al valore sulla targhetta? (e quanto di piu'?) 

- Al netto della minor efficienza di lavoro ci sono rischi nel far lavorare il condizionatore con un quantitativo minore di gas di questa entita'?

- Assumendo che non lo farei da solo, ma e' possibile nel caso rabboccare il gas senza dover per forza ricaricare tutto? (immagino che per pesarlo si debba comunque prima estrarre tutto, corretto?)

- Per ora il condizionatore ha lavorato solamente in modalita' freddo, farlo lavorare in modalita' caldo potrebbe dare evidenze piu' utili sull'eventuale mancanza di gas?

- Il prossimo weekend scendero' nuovamente e testero' l'impianto ulteriori "7 giorni dopo". Immagino che essendo il circuito chiuso quando gli split non lavorano, non dovrei notare deterioramento di prestazioni che invece, in caso di microperdite, riscontrerei con un utilizzo prolungato, corretto? (chiedo in quanto l'andamento in questi 2 giorni, dove comunque l'impianto e' rimasto acceso per 1 notte intera e svariate ore durante il giorno, non ho notato un peggioramento).

 

Scusate la lunghezza, per essere un primo post ci ho dato davvero dentro :D 

Grazie a chi avra' speso del tempo per arrivare fino a qui a leggere e vorra' rispondere.

IMG_20200627_180636.jpg

Modificato: da simoareva
Non sono sicuro di averlo postato nella sezione giusta...se un moderatore lo puo' spostare nel caso...
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Se da subito pulivate la targhetta vi toglievate il dubbio, poi dopo avere rifatto le cartelle e fatto il vuoto come è stata verificata la tenuta dell'impianto cioè l'assenza di perdite? i tubi sono stati puliti? comunque serve il termometro per misurare temperature ingresso e uscita dagli split

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1 hour ago, Lorenzo-53 said:

Se da subito pulivate la targhetta vi toglievate il dubbio, poi dopo avere rifatto le cartelle e fatto il vuoto come è stata verificata la tenuta dell'impianto cioè l'assenza di perdite? i tubi sono stati puliti? comunque serve il termometro per misurare temperature ingresso e uscita dagli split

 

I tubi non sono stati puliti ma erano ben sigillati prima del montaggio, mentre per far emergere l'etichetta abbiamo provato con l'acetone che era l'unica cosa che c'era in casa ma con 0 risultati (e avevo pure paura di cancellare comunque i valori se anche fosse saltata la vernice).

In compenso nelle googlate successive e sul manuale trovato online con tutte le revisioni ho riscontrato che tutte le varianti caricano 2.7Kg e che le aggiunte (20g/m) sono solo per una lunghezza di tubi superiore a 40m (e non dovrebbe essere il mio caso visti i conti di cui sopra (4+4+5)x2).

Mi manca invece il metro di paragone per comprendere se (ipoteticamente) -100g (ovvero -3,7%) possano comportare questa disefficienza percepita.

 

Non so invece rispondere alla domanda circa la verifica di tenuta (l'impianto ha funzionato egregiamente per oltre 9 anni, quindi la statistica mi porta a dire che un'eventuale microperdita potrebbe essersi creata solo a livello delle cartelle o delle pieghe verso gli attacchi che insistono sull'unico segmento "rimaneggiato"), ma ovviamente il mio mestiere e' un altro e all'infuori del vuoto non mi pare sia stato fatto altro che far girare l'impianto a freddo (alla temperatura minima possibile per 10 minuti).

 

Quando parli di prova del termometro intendi quella fattibile da "chiunque" (ingresso in corrispondenza dei filtri, uscita in corrispondenza delle alette che direzionano il flusso) oppure quella da eseguirsi rispetto ai gradi riportati sul gruppo manometrico? Nel primo caso quali sono i risultati considerati ok?

 

Per la condensa (che e' la cosa che piu' mi e' saltata all'occhio) invece e' tutto normale?

 

Grazie!

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Il 29/6/2020 alle 02:42 , simoareva ha scritto:

disefficienza percepita

 

è lì il problema secondo me, quanti gradi c'erano in casa quando l'hai acceso?

 

in uscita dallo split esce un differenziale, non un assoluto, nel senso che la macchina ha quella potenza frigorifera, se sull'aria in ingresso a 25° toglie 10 gradi l'aria in uscita sarà a 15°, ma se l'aria in ingresso è a 35° allora togliendo sempre 10 gradi uscirà a 25°... quando l'ambiente sarà a 25° allora uscirà aria a 15°, non so se mi spiego

 

se non misuri le temperature in ingresso ed in uscita parliamo del nulla, le valutazioni a sentimento lasciano il tempo che trovano

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13 hours ago, Darlington said:

 

è lì il problema secondo me, quanti gradi c'erano in casa quando l'hai acceso?

 

in uscita dallo split esce un differenziale, non un assoluto, nel senso che la macchina ha quella potenza frigorifera, se sull'aria in ingresso a 25° toglie 10 gradi l'aria in uscita sarà a 15°, ma se l'aria in ingresso è a 35° allora togliendo sempre 10 gradi uscirà a 25°... quando l'ambiente sarà a 25° allora uscirà aria a 15°, non so se mi spiego

 

se non misuri le temperature in ingresso ed in uscita parliamo del nulla, le valutazioni a sentimento lasciano il tempo che trovano

 

Chiarissimo, infatti non volevo deviare troppo rispetto all'oggettivita' della condensa sui rubinetti che pero' visto che nessuno mi risponde immagino a questo punto sia davvero normale :D 

 

Passo alle domande forse fin troppo ovvie sulle quali mi scuso a priori.

 

I criteri di valutazione del deltaT ingresso/uscita quali sono? 10 gradi? 15 gradi?

 

L'eventuale microperdita sull'impianto (assumendo lo scenario peggiore) peggiora anche in assenza di utilizzo oppure solo con l'utilizzo? (non che voglia mettere la testa sotto la sabbia, ma considerato che e' un climatizzatore con oltre 10 anni di servizio, se vale la regola del "goditelo finche' va e poi preoccupatene" e considerato che e' una seconda casa con utilizzo massiccio e' nei mesi estivi mentre nel resto dell'anno funziona in modalita' caldo per un complessivo di altri 3 mesi, a fronte di un peggioramento molto "lento" arrivero' ad optare per il cambio dell'intera soluzione (visto che tra tutti i lavori di smontaggio, montaggio, ricarica gas, varie ed eventuali ho gia' speso diverse centinaia di euro (non detraibili) e in ogni caso volevo portarmi verso soluzioni tecnologicamente piu' integrate (ad esempio con il modulo wifi che banalmente mi consente programmando, in inverno, di arrivare con la casa gia' piu' tiepida e su questo modello significherebbe aggiungere 100-120 euro per ognuno dei 3 split.

 

Grazie intanto per le dritte!

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Il 1/7/2020 alle 18:26 , simoareva ha scritto:

deltaT ingresso/uscita

 

non c'è un valore assoluto, dipende dalla macchina, misura e poi vediamo se può essere coerente

 

Il 1/7/2020 alle 18:26 , simoareva ha scritto:

peggiora anche in assenza di utilizzo

 

è un circuito in pressione anche da spento, quindi si, ma anche lì dipende dalla perdita in sostanza, c'è da dire che se chiami un professionista e non amiocuggino idraulico splittarolo elettricista serramentista e toelettatore di chihuahua con il cercafughe elettronico ti trova anche perdite minuscole

 

ovviamente lo splittarolo medio non ce lo ha perché costa e va certificato periodicamente (e anche quello costa), lo splittarolo medio o l'idraulico tuttofare quando va bene ha la pompa del vuoto e basta

 

Il 1/7/2020 alle 18:26 , simoareva ha scritto:

tecnologicamente piu' integrate (ad esempio con il modulo wifi

 

ah, la "tecnologia" per te sarebbe l'inutile fetecchia wifi da usare una volta ogni mai per accendere il condizionatore prima e non aspettare quei tremendi cinque minuti che butti fuori aria calda? ah beh, se questo è il livello io metterei anche lo sciacquone wifi, metti che fai di grosso appena prima di uscire e dalla fretta ti dimentichi di tirare l'acqua, la grandiosa evoluzione tecnologica ti permette di tirarla dallo smartphone, altro che le auto volanti di ritorno al futuro

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Alessio Menditto
Il 1/7/2020 alle 18:26 , simoareva ha scritto:

 

Passo alle domande forse fin troppo ovvie sulle quali mi scuso a priori.

 

Le domande non sono mai stupide, possono esserlo le risposte però.

Simo per favore limita le “quote”, mi sembra di avertelo già detto, così la discussione si segue meglio.

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@Darlington grazie delle spiegazioni :) (non so che impianto tu abbia, ma nonostante in 5 minuti butti aria calda, anche il mio split, il tempo necessario ad arrivare a temperatura e' decisamente di piu'!). Per di piu' sono un informatico e nella mia "cultura" telecontrollare/monitorare, indipendentemente che lo si faccia con wifi, con una sim M2M o via IR da un telecomando i cui pulsanti premi con un servo e filmi con una ip camera il risultato, per me e' un miglioramento tecnologico rispetto a non avere nulla e quindi non sapere/prevenire). Purtroppo il massimo della programmabilita' integrata nell'unita' e' l'orario di start/stop e trattandosi di una seconda casa, di inizio '900, a 2h di auto dalla prima abitazione, non vissuta quotidianamente, spesso ha notevoli gap termici dopo lunghi periodi di inutilizzo (a volte anche 3-4 mesi).

 

@Alessio Menditto e' una prima volta circa i quote, ma recepisco, grazie :)

 

@Xxxxbazookaxxxx grazie del riscontro, ho recuperato lo stesso manuale e a questo punto posso dire con certezza che mancano circa 100g di R410A avendo effettuato una ricarica di 2.6Kg indicata in fattura. Quanto grave/dannoso sia non ho la competenza per dirlo, considerando per altro l'anzianita' della macchina.

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Se ho capito bene la logica della misurazione, devo considerare sia i tubi da 3/8 che quelli da 1/4 nella loro somma. Assumendo che siano murati (non ne ho certezza essendoci controsoffitto, ma e' ragionevole pensare non siano comunque volanti -il che probabilmente farebbe risparmiare qualche metro-, quindi misuro il caso peggiore seguendo i perimetri) e considerando anche i 60cm fuori muro (per ogni tubo delle 3 coppie) per arrivare ai rubinetti del motore dovrei aggirarmi su un complessivo (massimo) di 35m tenendo conto anche dei dislivelli dettati dall'affiancamento dei tubi in verticale (nel disegno per praticita' li ho rappresentati come se fossero affiancati in orizzontale ma ovviamente non e' abbastanza spesso il muro). Ci sono altre cose da conteggiare a parte un minimo di ricchezza/tolleranza per non fare strozzature nelle pieghe? 

 

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