Nick072 Inserito: 29 giugno 2020 Segnala Share Inserito: 29 giugno 2020 Buonasera a tutti. Chiedo solo una verifica su un lavoro svolto. Da qualche giorno un'elettropompa sommersa Lowara 2cv (1.5 kw) trifase, posta a circa 40mt di profondita e che fornisce acqua ad un'utenza domestica, faceva scattare il differenziale generale, cui fa capo anche l'impianto elettrico di casa. La catena in pratica era differenziale 25A, 30mA->magnetotermico 16A->teleruttore pilotato da autoclave->salvamotore->motore. Leggendo qua e la mi é venuto il dubbio che 30mA fossero sottodimensionati per un'elettropompa (anche se fino a qualche giorno fa lavorava senza problemi). Abbiamo quindi sezionato la linea, prelevato la corrente in testa al differenziale e installato un secondo differenziale+magnetotermico, questa volta da 300 mA. La pompa adesso funziona perfettamente e il differenziale non scatta piú. La mia domanda é se un differenziale da 300mA possa essere pericoloso per una pompa che fornisce acqua ad un'abitazione, ovvero se c'é il rischio che una corrente in dispersione possa propagarsi lungo i tubi o essere veicolata dall'acqua stessa, perché immagino che il primo differenziale da 30 mA scattasse a causa di una sopraggiunta dispersione sulla linea della pompa sommersa. Vi chiedo anche se ci sia un modo per verificare l'isolamento della stessa senza tirarla fuori dal pozzo e quanti ohm dovrebbero esserci tra una fase e l'altra, a pompa scollegata. Grazie mille per l'aiuto Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 29 giugno 2020 Segnala Share Inserita: 29 giugno 2020 (modificato) Il mio insegnante di elettrotecnica, un grande ingegnere che si faceva tutti i giorni Bologna - Piacenza e ritorno per insegnare l'elettrotecnica a delle capre come noi, sosteneva che la "corrente" non è stupida ed è un po' scansafatiche. Alla luce di questa affermazione e dopo trent'anni di casi strani, a volte mi chiedo: per quale motivo la corrente "dispersa" dal motore di una pompa sommersa, immersa nell'acqua a quaranta metri sotto terra, magari collegata alla rete idrica con un tubo di polietilene (o con un tubo in metallo sotterrato), magari collegata alla terra dell'impianto elettrico... dovrebbe risalire per quaranta metri, fare una fatica immane per restare all'interno del tubo sotterrato (preferendo tutta questa fatica alla semplicità di aver tutto a disposizione in due centimetri) ... fino ad arrivare al rubinetto del lavello e fulminare l'ignara "sciura Maria" che sta lavando i piatti? Sono del parere che un 0.3 per una pompa sommersa vada più che bene, ma adesso lasciamo spazio ai puritani che ritengono indispensabile uno 0.01... Modificato: 29 giugno 2020 da Maurizio Colombi Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nick072 Inserita: 30 giugno 2020 Autore Segnala Share Inserita: 30 giugno 2020 13 ore fa, Maurizio Colombi ha scritto: Il mio insegnante di elettrotecnica, un grande ingegnere che si faceva tutti i giorni Bologna - Piacenza e ritorno per insegnare l'elettrotecnica a delle capre come noi, sosteneva che la "corrente" non è stupida ed è un po' scansafatiche. Alla luce di questa affermazione e dopo trent'anni di casi strani, a volte mi chiedo: per quale motivo la corrente "dispersa" dal motore di una pompa sommersa, immersa nell'acqua a quaranta metri sotto terra, magari collegata alla rete idrica con un tubo di polietilene (o con un tubo in metallo sotterrato), magari collegata alla terra dell'impianto elettrico... dovrebbe risalire per quaranta metri, fare una fatica immane per restare all'interno del tubo sotterrato (preferendo tutta questa fatica alla semplicità di aver tutto a disposizione in due centimetri) ... fino ad arrivare al rubinetto del lavello e fulminare l'ignara "sciura Maria" che sta lavando i piatti? Sono del parere che un 0.3 per una pompa sommersa vada più che bene, ma adesso lasciamo spazio ai puritani che ritengono indispensabile uno 0.01... Buongiorno Maurizio, ti ringrazio per la risposta. Hai ragione, il tubo che esce dalla pompa é in polietilene :-). Come avrai capito ho i classici dubbi del profano che gioca con la corrente, la tua risposta un po' mi tranquillizza. Il mio ragionamento era semplicemente che se un dispositivo serve a 'salvare la vita' e io ne installo uno meno sensibile, quello che ho messo é un po' meno salva-vita del primo. Ma c'é un modo per misurare la dispersione? Tipo se misuro la resistenza a motore staccato tra ogni fase e la terra e faccio il calcolo secondo la legge di ohm per misurare la corrente e poi sommo le 3 correnti che trovo su ciascuna fase? Ho detto una boiata? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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