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PLC Forum


Idrogeno batterie


Pappardella

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Ciao a tutti, spero di aver azzeccato la sezione, nel caso chiedo scusa e mi sposto o spostatemi...

Ho una curiosità che vorrei approfondire con l'aiuto di volenterosi partecipanti... 🙂

 

Durante la manutenzione periodica delle batterie dei muletti di stabilimento, un tecnico ci ha detto che l'emissione di idrogeno da parte delle batterie continua anche dopo averle staccate dal caricabatterie. Ciò comporterebbe il rischio di esplosioni nel caso nel  vano batterie si dovesse produrre una scintilla a causa ad esempio di un ponte lento fra elementi o in via di interruzione...

Ora, premesso che le cause di arco vanno rimosse, e siamo d'accordo credo, non mi convince la presenza di idrogeno anche a distanza di tempo dopo aver effettuato la disconnessione... Ma non è un prodotto della ricarica?

Vi risulta?

Grazie e buonanotte!

 

 

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56 minuti fa, Pappardella ha scritto:

Ma non è un prodotto della ricarica?

 

forse si riferiva ad eventuali bolle che possono rimanere attaccate alle piastre e risalire dopo qualche minuto

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Il 7/7/2020 alle 00:37 , Darlington ha scritto:

forse si riferiva ad eventuali bolle che possono rimanere attaccate alle piastre e risalire dopo qualche minuto

Grazie Darlington della risposta.

Il tecnico sostiene che anche dopo un'ora o due aver sospeso la ricarica ci può essere presenza di idrogeno nel vano batterie, se la batteria è malandata.

A me sembra strano, ma non essendo un esperto ho chiesto consiglio al forum...

Cosa ne pensi?

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Boh essendo l'idrogeno più leggero dell'aria se sono previsti gli sfiati in cima non dovrebbe stratificare nel vano batterie, perché in ogni caso se ne vola via appena sollevi il coperchio però non sono esperto di batterie di trazione di quelle dimensioni, magari se passa qualcuno che ci lavora tutti i giorni può chiarirti meglio le idee

Modificato: da Darlington
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E' consigliabile un locale ben arieggiato e caricare senza coperchio del vano, se i tappi non hanno valvola meglio almeno  allentarli, di solito si ricaricano di notte e al mattino sono cariche e in carica di mantenimento quindi eventuale gas si sarà disperso da un pezzo

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Stefano Vet Sartore

mentre sono sotto carica, soprattutto al termine le batterie 'friggono' dopodichè la reazione si interrompe e dopo 10 minuti la fuoriuscita di gas non è piu così significativa. Se il muletto è spento è impossibile che possa formarsi arco elettrico tra i ponti, dato che non c'è passaggio di corrente. Se l'azienda possiede tanti muletti di solito è consigliato caricarli in un'area dedicata, possibilmente ventilata e comunque distante da eventuali oggetti infiammabili. Il problema non è la creazione di idrogeno ma il ristagno per mancata ventilazione

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Se è una azienda con movimentazione elevata di solito sono attrezzati e fanno rotazione sfilando le batterie scariche e infilando le cariche così il muletto continua a lavorare su più turni , naturalmente servono locali appositi e molte volte attrezzati a officina, Anni fà con le casse in bakelite che a volte si fessuravano era normale la sostituzione di elementi, dovendo lavorare con fiamma libera per sciogliere lo stagno e levare i ponti degli elettrodi si usava coprire tutta la superficie con stracci ben bagnati, naturalmente agli addetti al reparto vengono fornite protezioni adeguate e docce nelle vicinanze

Modificato: da Lorenzo-53
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41 minuti fa, Stefano Vet Sartore ha scritto:

Se il muletto è spento è impossibile che possa formarsi arco elettrico tra i ponti, dato che non c'è passaggio di corrente

Ciao, grazie a tutti per l'aiuto.

Scusate mi sono spiegato malissimo... 😞

Dopo aver terminato le ricarica, quindi al mattino ad inizio turno, il personale preleva i muletti per lavorarci. Secondo il tecnico, lo stato di usura delle batterie fa sì che queste producano idrogeno anche dopo aver staccato il muletto dal caricabatterie e durante il suo funzionamento. Sempre a causa del loro cattivo stato, i ponti fra di essi tendono ad ossidarsi ed interrompersi, (così sostiene il tecnico), e potrebbe nascere qualche arco dovuto al cattivo contatto di qualche ponte. Questo arco insieme all'idrogeno accumulato nel vano batterie mette a rischio il muletto e la persona che ci sta sopra se scoppia....

Secondo voi è possibile una cosa del genere?

 

 

 

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35 minuti fa, Pappardella ha scritto:

... Secondo il tecnico, lo stato di usura delle batterie fa sì che queste producano idrogeno anche dopo aver staccato il muletto dal caricabatterie e durante il suo funzionamento. Sempre a causa del loro cattivo stato, i ponti fra di essi tendono ad ossidarsi ed interrompersi, (così sostiene il tecnico), e potrebbe nascere qualche arco dovuto al cattivo contatto di qualche ponte. Questo arco insieme all'idrogeno accumulato nel vano batterie mette a rischio il muletto e la persona che ci sta sopra se scoppia...

Se il Tecnico ha evidenziato questa possibilità DEVE segnalarla formalmente all'Azienda (fornendo adeguata documentazione a supporto), la quale (Azienda) dovrà valutare il rischio (insieme a degli esperti probabilmente) e se dall'analisi del rischio si evidenzia la possibilità di esplosione, l'azienda DEVE definire le regole/misure da adottare per diminuire tale rischio.

Potrebbe anche essere necessaria la (ri)classificazione delle aree ai fini della normativa ATEX.

Mi permetto però di osservare che, se nel manuale tecnico del muletto, NON viene evidenziato il rischio di esplosione (delle batterie) diventa difficile convincere l'azienda che il pericolo sussista...

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Il 8/7/2020 alle 19:41 , max.riservo ha scritto:

Se il Tecnico ha evidenziato questa possibilità DEVE segnalarla formalmente all'Azienda

Sì infatti correttamente ha segnalato "pericolo di esplosione". Ora la sicurezza innanzitutto e siamo tutti d'accordo, resta il dubbio però se una batteria al piombo da trazione eroga idrogeno anche dopo ore aver cessato la sua ricarica... Se così fosse forse non potrebbe girare nessun mezzo a batteria...

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la ricarica di una batteria produce idrogeno

certamente...

ma quanto??

se le norme, non richiedono specifici accorgimenti costruttivi nei muletti, credo fermamente che il rischio sia minimo, se non nullo

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la norma spiega bene dove possono essere ricaricati i muletti e determina quando si può ritenere un luogo idoneo o meno, il pericolo è proprio esplosione e la soluzione è l'aerazione in modo che non si accumuli idrogeno in sacche nelle parti alte dei locali..

che si possa accumulare idrogeno nel cassone dopo la ricarica non è contemplato.. 

 

lo so perchè quando ci fu l'ultimo aggiornamento legislativo delle norme di sicurezza sul lavoro parecchie ditte furono costrette a fare in modo che la zona di ricarica dei muletti fosse isolata dallo stabilimento e resa accessibile solo dall'esterno. io con un solo muletto, dopo 20 anni di ricariche al chiuso andai in paranoia e misi il raddrizzatore fuori sotto una tettoia :D 

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Il 10/7/2020 alle 22:25 , Alessio Menditto ha scritto:

Dai un occhiata a questo.

Ciao Alessio grazie del suggerimento. Sono già in debito con te per un aperitivo per le dritte sul condizionatore, con l'aggiunta di oggi passiamo alla pizza!😃

Ho letto l'articolo, molto interessante, però non si menziona  (o almeno così mi sembra) la possibilità che si formi la miscela tonante dopo il processo di ricarica.

Sono d'accordo che la ricarica è potenzialmente pericolosa, anche da noi è fatta all'esterno sotto una tettoia, come detto da Reka prima, ma la domanda è se c'è pericolo di esplosione se la batteria è  usurata durante l'uso del muletto, non in ricarica...

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Alessio Menditto

 

“Durante il normale funzionamento, per le reazioni chimiche tra l'acido solforico e gli elementi in piombo, si forma una piccola quantita' di idrogeno e ossigeno. Questi due gas, che si formano nei due poli, vengono pero' "riassorbiti" dalle reazioni chimiche nel polo opposto.

Se la batteria e' maltrattata questa quantita' puo' aumentare notevolmente a causa della impossibilita' di mentenere un equilibrio tra le reazioni chimiche.”

 

Il passaggio era questo, dove c’è scritto “durante il normale funzionamento”.

Aperitivo analcolico 😋

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41 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Aperitivo analcolico 😋

Scegli un bar fra Bologna e provincia ed un sabato a piacere e senz'altro assolvo il debito!

Grazie.👌

Pensavo che la frase "durante il normale funzionamento" si riferisse al normale funzionamento del processo di ricarica e non al funzionamento del mezzo su cui sono montate... ☹️

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1 ora fa, Pappardella ha scritto:

ma la domanda è se c'è pericolo di esplosione se la batteria è  usurata durante l'uso del muletto

mah...

dalle mie conoscenze molto basilari di chimica, la reazione di scarica "usa" l'acido della batteria e utilizza l'idrogeno per le reazioni chimiche, quindi non si puo liberare in atmosfera

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Ciao, come "arricchimento" alla discussione riporto la risposta datami da Tuttonormel, di solito sono un buon riferimento in materia.

 

Gentile abbonato,

è buona prassi dopo la carica (durante la quale il vano/coperchio della batteria deve essere aperto) attendere 10-15 minuti per l’esaurimento delle bolle, poi si chiudono i tappi e si possono impiegare i carrelli.

Si consiglia di chiedere a quali norme o articoli scientifici fa riferimento per sostenere il rilascio di idrogeno dopo 2 h dalla carica.

Con i migliori saluti.

E la risposta allo stessa domanda da parte di NT24, altro sito autorevole.

 

Una volta terminato il processo di carica la produzione di idrogeno dovrebbe sostanzialmente interrompersi.
Il riferimento in questi casi deve essere il libretto di uso e di manutenzione del muletto, nel quale devono essere indicate tutte le informazioni per la carica dello stesso, nonchè tutte le procedure relative alla sicurezza. 
buon lavoro.

NT24 

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Il 8/7/2020 alle 19:41 , max.riservo ha scritto:

Se il Tecnico ha evidenziato questa possibilità DEVE segnalarla formalmente all'Azienda (fornendo adeguata documentazione a supporto)...

 

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5 ore fa, max.riservo ha scritto:

Se il Tecnico ha evidenziato questa possibilità DEVE segnalarla formalmente all'Azienda (fornendo adeguata documentazione a supporto)...

NO deve fare riferimento alla o alle norme violate, numero norma, numero articolo, data e tipo di violazione e a quel punto si ferma la macchina fino a risoluzione del problema, ergo ha scritto a vanvera, ricordo che le norme per la movimentazione non sono campate per aria ed esistono da parecchi anni non da ieri e sono ben collaudate e sperimentate.

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