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HCF 4020BE VS CD 4020BF differenti?


agoman

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ritorniamo al nostro circuito , scusate ero alle prese dell'altro circuito carica batterie adesso rimetto mani a questo, inizio a dire che quel problema dei tempi tra un 'integrato e l'altro e stato risolto tramite ultima modifica apportata aggiunta di c7 autooscillazione scomparsa , adesso sia il cd che hcf contano regolarmente senza nessuna differenza di tempi, quindi i due integrati sono perfettamente uguali enigma risolto.

queste sono le tempistiche con c2 di 680nF. 

Q0= 2-3 secondi.

Q2=46 secondi.

Q3=1:30 secondi.

Q4= 3:05 secondi.

Q5=6:08 secondi.

Q6=12:28 secondi.

Q7=24:54 secondi.

Q8=49:54 secondi.

Q9=1:39 minuti.

Q10=3:20 minuti.

Q11=6:40 minuti.

Q12=13:16 minuti. 

per avere un tempo piu' preciso basta agire su R7. nel mio caso ho bisogno di 13 ore quindi basta abbassare appena il valore del trimmer.

L'immagine può contenere: il seguente testo "R1 1K 1uF+220nF+22nF 24V 限 R4 10M 예 C2.2 0.1uF OSCILLATOR 47uF 16V Y 5 C6 mT 1N4148 REGOL U1A 4001 R8 14 47K C1 0.1uF m1ф 2 K1 RELE'12V LD2 4 4020 6 16 SWI START mm LD3-13 U1B 4001 RESET W2 +12V Q3 R5 100K U1C 4001 JUMPER 6 BC557 Q1 mM U1D 4001 12 R6 10nF 63V 10K 10 9 13 R13 Reset mM FLIP FLOP 013 8 mM 11 680R 2PIN BC547 R11 4.7K R12 mm"

e fino a qui' tutto apposto adesso pero' ci stanno ancora altri due problemi da risolvere

il primo e quello della fotocellula in questo modo quando finisce di contare il tempo e ce sempre luce il circuito non si blocca ricomincia a contare quindi a me servirebbe un impulso su q1 e non diretto come adesso e forse gia' so' come risolvere ma devo provare. il secondo problema e che se va' via la luce nell'arco delle 13 ore il timer al ritorno della corrente ricomincia a contare da capo quindi devo mettere una batteria tampone di memoria nel mio caso volevo provare a mettere una batteria a bottone da 3 volt cr3022 il rele' giustamente si diseccita ma il conteggio continua dato che i due integrati hanno un rang di tensione minimo di 0,5 volt in su'.

chiedevo se questo genere di pile sono ricaricabili,e poi volevo usare per alimentarla una sola resistenza in serie alla 12 volt. e possibile?ho rischio la fusione della pila , forse  meglio utilizzare una resistenza e un zener da 3,3volt per tenerla sempre in carica? 

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Troppo piccola non va bene,  funziona per 10 minuti poi ci molla provo con una pila da 3,7v 16850 forse e meglio. 

Modificato: da agoman
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Leggo solo adesso.
Per mettere la batteria tampone è necessario fare molte considerazioni e modificare opportunamente il circuito affinché la batteria alimenti solo lo stretto necessario. Non è così semplice come sembra.
Tieni poi presente che la variazione di tensione di alimentazione farà variare la precisione dei tempi.

Come ho tempo ti studio qualcosa.

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Max lascia stare ho messo 16850 ho fatto stare il circuito senza alimentazione per 1 ora non ha dato problemi di tempi quindi va benissimo la batteria alimenta solo gli integrati w i led il relè si diseccita ci sono 14 milliampere di assorbimento la pila a 2 amper prima che ci molla ne ha e poi dici per la variazione di tempo mano mano si scarica , ma se la 230volt viene a mancare mancherà per pochi secondi o poco tempo la pila non ha grandi scariche , adesso lo caricata a 4,2 volt chiedevo solo se come carica tampone sta tensione va bene o devo abbassarmi ,ho fatto una ricerca ma non ho trovato nulla solo tensione di carica 4,2 max ma vale sia per il ciclico che per il tampone? Non vorrei rovinare la pila dato che starà sempre in continua carica. Te sai qualcosa? 

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Il 12/8/2020 alle 18:15 , agoman ha scritto:

questo e lo schema base del circuito che ho fatto ho modificato solo le tempistiche del condensatore c1 e il potenziometro pr1 messo da 4,7M tutto il resto e uguale tranne il diodo sul pin 10 che non ce. 002_Schematic

Non ho seguito tutto il discorso per cui evito di dire la mia. Però su una cosa vorrei avvisarti, MAI pilotare direttamente la base di un transistor con l'uscita di un integrato senza mettere una resistenza di sinking tra base e massa. Lo zero logico dell'integrato potrebbe essere al pelo della conduzione del transistor. (mi riferisco a Q1).

 

Modificato: da Renzo Balestra
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6 minuti fa, Renzo Balestra ha scritto:

MAI pilotare direttamente la base di un transistor con l'uscita di un integrato senza mettere una resistenza di sinking tra base e massa.

 

Condivido e sottoscrivo.

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31 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

 

Condivido e sottoscrivo.

Circa quaranta anni fa prestavo la mia consulenza ad una società che aveva realizzato il sistema di illuminazione del teatro di Santa Cecilia a Roma.

Mi chiesero le ragioni per cui i fanali si accendessero pure quando non dovevano. 

Guarda caso, verificai lo chema che aveva realizzato un "esperto" digitale, e vidi che pilotava i transistori direttamente con l'uscita TTL.

Da progettista ANALOGICO decisi che l'errore era dovuto proprio a questo.

Ed ovviamente ebbi ragione,:thumb_yello:

Modificato: da Renzo Balestra
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La resitenza tra base ed emitter o tra base e 0V, oltre ad assicurare una maggiore immunità ai disturbi, perchè abbassa l'impedenzza d'ingresso, consente una più rapida interdizione del transistor.

Questo resistore è anche più necessario quando si pilotano i transistors da porte di controllori come, ad esempio, arduino. Spesso le porte vanno in 3state e la base rimane li appesa.

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3 ore fa, Renzo Balestra ha scritto:

Non ho seguito tutto il discorso per cui evito di dire la mia.

Se lo avessi seguito avresti visto che lo schema non è quello al quale ti riferisci tu.

Come ho scritto pure in altri thread non capisco cosa vi spinge a scrivere se non avete la pazienza di leggere e capire di cosa stiamo parlando.

Poi mi accusano di essere polemico!

 

@agoman
Con le batterie al litio non si scherza, se le carichi male possono scoppiare, è già successo. Vanno caricate a corrente limitata, in tampone non hai problemi, MA ASSOLUTAMENTE NON DEVI SUPERARE LA MASSIMA TENSIONE che è appunto 4.2V circa per ogni cella. Alcune batteria hanno all'interno il controllo di troppo carica e troppo scarica, alla 18650 (16850?) mi sa che devi aggiungerlo tu.

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4 ore fa, Renzo Balestra ha scritto:

MAI pilotare direttamente la base di un transistor con l'uscita di un integrato senza mettere una resistenza di sinking tra base e massa

Invece IN QUESTO CASO si può fare benissimo senza controindicazioni, basta consultare il datasheet dell'integrato  in questione. La tensione di uscita massima per lo stato logico basso è di 50 millivolt, un po' pochi per eccitare un transistor, non trovi?

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1 ora fa, maxmix69 ha scritto:

Invece IN QUESTO CASO si può fare benissimo senza controindicazioni, basta consultare il datasheet dell'integrato  in questione. La tensione di uscita massima per lo stato logico basso è di 50 millivolt, un po' pochi per eccitare un transistor, non trovi?

 

Il pilotaggio diretto del transistor è comunque contrario alla buona regola di progettazione.

Inoltre se si trattasse di una produzione di centinaia di esemplari ci sarebbe almeno la giustificazione economica, ma in questo caso non c'è nemmeno quella.

 

Poi si può sempre affermare: "L'ho sempre fatto ed ha sempre funzionato". Ma questo non giustifica la mancanza.

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Il 30/9/2020 alle 14:20 , maxmix69 ha scritto:

(16850?

si mi sono sbagliato a scrivere una 18650 comunque l'ho provata da una settimana che va carica massima 4,12 volt non va oltre la corrente lo liminata a 80mA con una resistenza da 100 ohm ho provato a tenete il circuito in alimentazione solo batteria dura piu' di 48 ore senza che il tempo varia quindi direi che va bene cosi'.

L'immagine può contenere: il seguente testo "F 1N4001 100R DZ12B1 0 2 3,3V T1 200mA M1 PD1 2 AC 12- 24V AC M1 35V 63V 470uF 100nF 230V N 7812 M2 63V 100nF 16V 47uF C1.2 12V C2.2 U1.2 C3.2 C4.2"

in questo modo con batteria carica 4volt ,il circuito viene alimentato con una tensione di circa 3,4 volt. l'assorbimento MAX totale del circuito con  la batteria e di 50mA.

colpa del rele' comunque va bene cosi' se va via la luce va via per qualche attimo.

Il 30/9/2020 alle 10:24 , Renzo Balestra ha scritto:

MAI pilotare direttamente la base di un transistor con l'uscita di un integrato senza mettere una resistenza di sinking tra base e massa

sono dei mesi che lo sto' facendo andare per collaudo, e non mi ha mai dato nessun problema.

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10 minuti fa, agoman ha scritto:

ono dei mesi che lo sto' facendo andare per collaudo, e non mi ha mai dato nessun problema.

 

Avrei scommesso un mese di pensione contro un caffè che ci sarebbe stata una rispsota di questo tipo.:lol:

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1 ora fa, Livio Orsini ha scritto:

Avrei scommesso un mese di pensione contro un caffè che ci sarebbe stata una rispsota di questo tipo.:lol:

:roflmao: la metto? dai la metto che valore posso utilizzare, superiore ai 4,7k giusto?

o inferiore. e che ormai so' stufo vorrei finirlo se posso non voglio fare tante modifiche ormai se guardi la scheda e una guerra.

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La resistenza di cui parlano NEL TUO CASO NON È NECESSARIA, inoltre c'è già, non hanno capito che lo schema di cui parlano NON È quello che stai usando tu.

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Renzo Balestra
Il 30/9/2020 alle 14:20 , maxmix69 ha scritto:

Se lo avessi seguito avresti visto che lo schema non è quello al quale ti riferisci tu.

Come ho scritto pure in altri thread non capisco cosa vi spinge a scrivere se non avete la pazienza di leggere e capire di cosa stiamo parlando.

Poi mi accusano di essere polemico!

 

@agoman
Con le batterie al litio non si scherza, se le carichi male possono scoppiare, è già successo. Vanno caricate a corrente limitata, in tampone non hai problemi, MA ASSOLUTAMENTE NON DEVI SUPERARE LA MASSIMA TENSIONE che è appunto 4.2V circa per ogni cella. Alcune batteria hanno all'interno il controllo di troppo carica e troppo scarica, alla 18650 (16850?) mi sa che devi aggiungerlo tu.

"se lo avessi seguito" è un ossimoro.

Io HO SCRITTO che non ho seguito tutta la discussione, ed ho fatto riferimento ad uno schema che non avevo messo io, ma che è nel testo.

 

E poi dici che non sei polemico ??

Modificato: da Renzo Balestra
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Il 30/9/2020 alle 14:20 , maxmix69 ha scritto:

Come ho scritto pure in altri thread non capisco cosa vi spinge a scrivere se non avete la pazienza di leggere e capire di cosa stiamo parlando.

 

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Signori non vorrei che questo fosse l'inizio di una diatriba senza senso.

Proseguire su questa falsariga provocherà, inevitabilmente, l'adozione, da parte dello staff di moderazione, l'assunzione di provvedimenti poco simpatici per chi li subisce e per chi deve adottarli.

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Renzo Balestra
17 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

Signori non vorrei che questo fosse l'inizio di una diatriba senza senso.

Proseguire su questa falsariga provocherà, inevitabilmente, l'adozione, da parte dello staff di moderazione, l'assunzione di provvedimenti poco simpatici per chi li subisce e per chi deve adottarli.

Hai assolutamente ragione.

Un saluto a tutti.

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allora problema dell'impulso su start risolto ho messo un rele', con un condensatore elettrolitico in serie al positivo e in parallelo ho messo una resistenza in modo che il condensatore possa scaricarsi.

e due giorni che funziona e non sta' dando problemi, volevo evitare il rele' facendolo diretto ma non va bene funziona solamente se la luce colpisce velocemente la fotocellula, se invece illumino la fotoresistenza  piano piano simulando l'alba,  il circuito non parte, in questo modo quando si eccita il rele' il positivo passa rapido, e fa partire il circuito.

L'immagine può contenere: il seguente testo "M1 R1 1K 1uF+220nF+22nF= 24V R3 1k R4 예 C2.2 0.1uF OSCILLATOR 47uF 16V C6 R9 1k 5 C4.2 mm REGOL U1A 4001 14 47k R8 0.1uF 47.F M1中 K1 RELE'12V LD2 4020 16 SW1 START LD3-13 00 Q3 mm U1B 4001 RESET SW2 +12V R5 JUMPER 6 U1D 4001 1uF R6 63V 10K mM 10 U1C 4001 13 FLIP FLOP Reset mm BC557 mM 2PIN 680R BC547 R12 4,7K mm"

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Soluzione orrenda a vedersi, ma funziona senza dubbio.

Ci voleva il classico crepuscolare con due transistor a trigger di Schmitt, trovi tantissimi schemi in rete.

Puoi usare QUESTO se hai voglia di provare, senza mettere il relè e il relativo diodo D2, pilotando con Q3 direttamente il tuo condensatore C9 da 1uf.
Una raccomandazione: nello schema che ti ho linkato DEVI utilizzare transistor PNP invece degli NPN e DEVI invertire la polarità del diodo zener e dell'alimentazione. I transistor da utilizzare quindi saranno i BC327, possibilmente -25 o meglio -40 che sono a guadagno più alto.
Un' altra raccomandazione: la tua resistenza R14 da 1 megaohm dove sta non è propio il massimo, andrebbe meglio messa tra il positivo di C9 e massa. Funziona uguale, ma tecnicamente è più corretto. Già che la sposti la puoi mettere pure più piccola, 100K mi piace di più.

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15 minuti fa, maxmix69 ha scritto:

Puoi usare QUESTO

 non funziona ho provato anche io di testa a usare resistenza e  zener capovolto ma nulla, funziona solamente se illumini la fotoresistenza di botto , se illumini piano piano simulando la lentezza dell'alba non funziona il condensatore di 1 uF non agisce non da l'impulso perche' si carica lentamente.

l'unico e il rele' che quando si eccita manda di botto il positivo sul condensatore , allora si che l'impulso lo da'.

 

Modificato: da agoman
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No. Devi realizzare TUTTO lo schema del PDF e comandare il tuo condensatore. Dovrebbe funzionare bene.

PS: ricordati di usare i transistor PNP eccetera

Se ho tempo domani ti faccio lo schema giusto, comunque è semplice.... Ti servirà un pezzetto di millefori sicuramente.

Modificato: da maxmix69
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