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Sostituzione compressore da R600 220 volt a R134A 12volt


max_giuseppe

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Buonasera a tutti. 

Ho acquistato un frigo candy CMDS 5122W che monta un compressore con gas R600 alimentato a 220volt.

Il frigo dovrà funzionare su mezzi mobili e dovrà essere alimentato a 12 volt DC L'intento è quello di sostituire il compressore con un modello della Danfoss Bd35F a R134Aed aggiungere una condensatore esterno escludendo quello integrato nel frigo. Vi chiedo se qualcuno di voi ha già fatto qualcosa di simile o se qualcuno sà come calcolare il quantitativo di gas da mettere. 

Un grazie a tutti quelli che sapranno darmi consigli o suggerimenti.

 

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Alessio Menditto

Il fatto è che il 600 e il 134 lavorano a pressioni diverse.

Siccome presumo questo frigo sarà a capillare, a parità di caduta di pressione avrai diverse temperature di evaporazione, ma se questo forse non sarà un grosso problema, ci potrebbero essere conseguenza nel surriscaldamento, ossia raffreddamento del motore, e altre noie.

È quindi impossibile fare un preventivo di carica, la dovrai fare assolutamente a manometro misurando il surriscaldamento e la pressione/temperatura di condensazione.

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Alessio Menditto ti ringrazio per le istruzione che mi stai dando. Ma che pressione dovrei aspettarmi in alta pressione? e quale in bassa pressione? se il condensatore fosse sovradimensionato che problemi potrei avere?

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Alessio Menditto

Non lo so sinceramente, se comanda la T di evaporazione (cioè se tu vuoi tenere la stessa temperatura che hai adesso col 600), la pressione sarà col 134 sicuramente più alta, lo dicono le tabelle dei refrigeranti, e probabilmente avrai anche più alta T di condensazione, che dovrai tenere il più possibile costante.

Se metti un condensatore molto più grande dell attuale forse andrà bene, se sarà “troppo grande “ lavori con controllo di condensazione modulando o fermando la ventola.

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Alessio Menditto non ho ventole di raffreddamento, ho appena montato un condensatore statico, a mio avviso generoso nelle dimensioni. Il frigo raffredda sia la parte freezer che la parte frigo, ma anche variando la velocità del motore da 2000 fino a 3500 giri, noto che il motore assorbe sempre sta stessa corrente. Come mi accorgo se ho caricato troppo gas ?

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Alessio Menditto

Col manometro, però se ormai hai già fatto e raffredda come vuoi lascialo così, inutile ti faccia un trattato di termodinamica se non lo puoi “apprezzare”, senza offesa perché suppongo non sia il tuo mestiere dalle domande che fai.

Cioè ci sono due modi di fare le cose, quelle seguendo il metodo termotecnico e quello empirico, tu hai usato il metodo empirico e se funziona devi essere soddisfatto così secondo il mio parere, se cominciamo a guardare in fondo saltano probabilmente fuori problemi.

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Alessio Menditto, Avrei preferito incrementare le mie conoscenze con metodi termotecnici grazie anche all'aiuto di chi, in questo argomento ne sà più di me. Poi magari se capita che qualcuno ha bisogno di suggerimenti, per automazione, robot antropomorfi, plc, inverter, motori brusshless,  elettrotecnica, bassa e media tensione, sarei ben lieto di ricambiare.

Per il tipo di lavoro che faccio il metodo empirico non lo tollero, ho solo fatto una prova spinto dalla curiosità di vederlo funzionare. 

Quindi ti sarei grato che mi illumini di ulteriori conoscenze.

 

 

 

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Alessio Menditto

Max per me è sempre un piacere fare teoria (infatti non perdo mai occasione) anche perché molte cose se non le ripeto rischio di dimenticarle, quello che volevo dire, e sono contento non te la sei presa, non è che si attacca il manometro, vedi un valore e dici sei a posto e se ne vedi un altro dici è scarico e un altro ancora è troppo carico, il discorso è terribilmente più complesso perché questa parte della termodinamica, il “ciclo inverso”, è molto difficile.

Purtroppo quando tu devi spiegare cose del tuo mestiere (a me per esempio che non sono molto pratico delle cose che hai elencato) ovviamente devi usare termini ben precisi, e di fronte a te devi avere uno che un po’ capisca i termini che usi, altrimenti è ovvio diventa molto difficile capirsi.

 

Fatta questa lunga ma inevitabile (almeno per me) premessa, io ti illumino volentieri se mi chiedi dove precisamente vuoi approfondire, perché nei miei scorsi messaggi ti assicuro ho detto il 90% delle cose che dovevo dire, per quello mi sono fermato nella spiegazione.

Se non hai una presa di alta pressione, nel lato del condensatore (che hai sostituito mettendolo giustamente più grande perché come ti ho detto il 134 ha più pressione a parità di temperatura di lavoro), non puoi valutare se è giusto scarso o abbondante, in più essendo senza ventola non puoi fare tanto, puoi solo sperare che sia abbastanza giusto.

Se mi fai domande ben precise sarò lieto di risponderti.

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Inanzi tutto buongiorno Alessio e grazie per la disponibilità che mi offri, capisco esattamente quello che intendi dire e sò anche che la materia della termodinamica è piuttosto complessa, ma in uno scambio di informazioni, con chi in una determinata materia ne sà più di noi, c'è sempre un'arricchimento di conoscenze, e a me piace sia spiegare ciò sò e apprendere ciò che ignoro, quindi non potevo offendermi.

Ora ti dico c'ò che ho fatto in modo empirico ovviamente ( e sò bene che potrebbe non funzionare a lungo, è come far accendere una lampadina, puoi metterci un cavo di qualsiasi sezione e si accende, diverso e dimensionare e metterci il cavo opportuno in modo che la lampadina e il cavo funzionino sempre ). 

In origine il frigo era conformato in questo modo, compressore a 220volt da con pistone da 5cc e gas R600 , condensatori incorporati nelle 2 fiancate laterali, il figo in questione è un Candy CMDS 5122W.

La modifica effettuata è stata:

1: sostituire il motore con uno a 12 volt modello danfoss db35f a r134 cc2,5 giri regolabili da 2000 fino a 3500 

2: Montato il condensatore esterno ( grande quando tutta la parte libera posteriore del frigo) ed escluso i condensatori interni ) il frigo è stato incassato quindi i condensatori interni non avrebbero avuto scambio termico adeguato

3: ho lasciato il filtro e il capillare originali.

4: Ho montato la valvola per il caricamento del gas sul compressore ed ho iniziato a fare la carica con parsimonia.

5: Ho misurato la temperatura nella cella freezer con un sensore ad infrarossi, e pian piano ho aggiunto un pò di gas, fino a quando il condensatore esterno non ha iniziato a scaldare ( circa 40° ) e in prossimità dell'evaporatore della cella freezer il termometro mi segnava -18

é chiaro che in quello che è stato fatto seppur apparentemente funzionante  c'è solo un pizzico di buon senso ma nulla di scientificamente misurato, e qui chiedo il tuo aiuto.

Quello che vorrei saper é:

C'e un modo o delle misure che posso fare per sapere se il quantitativo di gas è corretto?

Il capillare da R600 a R134 andava cambiato?

Il motore con temperature esterna di 35° raggiunge una temperatura di 62°, è normale? 

Finchè il frigo è acceso, sul tubo di ritorno dell'evaporatore ho la stessa temperatura ambiente cioè 35° mentre quando il compressore si spegne, per induzione il tubo scalda alla stessa temperatura del motore per induzione,

Non temere di utilizzare termini tecnici ( ho preso una laurea in elettrotecnica ) riusciò a capirci qualcosa :)  

Grazie per le tue istruzioni

 

 

Modificato: da Alessio Menditto
Eliminato quote
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Alessio Menditto

Ho eliminato Il quote che non serviva, per quello che riguarda il capillare in teoria andava cambiato perché come detto il 600 lavora a pressioni diverse (a parità di temperatura voluta) del 134, ma qui purtroppo mi devo fermare perché tu mi stai dando solo temperature, ma ci faccio poco...questo lavoro si fa con il manometro, e si usa il termometro per controllare e verificare se i dati del manometro sono congrui.

Il problema è che nel punto esatto dove metti Il termometro, non è detto che lì avviene il cambio di fase che invece legge il manometro, quindi il tuo dato di temperatura per me è assolutamente inutile perché non so cosa rappresenta.

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Alessio Menditto

Ad esempio i 40 gradi che leggi sul condensatore, a spanne mi fanno dire che “è troppo grande”, perché dovrebbe essere più caldo, però io non so dove tu hai posizionato la sonda del termometro, se verso la fine o all inizio o a metà, perché la questione cambia parecchio.

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12 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Ad esempio i 40 gradi che leggi sul condensatore, a spanne mi fanno dire che “è troppo grande”, perché dovrebbe essere più caldo, però io non so dove tu hai posizionato la sonda del termometro, se verso la fine o all inizio o a metà, perché la questione cambia parecchio.

Buonasera Alessio Menditto, ho fatto le misurazioni di temperatura sul condensatore.

T ambiente 26°

T all'inizio del condensatore 49°

T all'uscita del condensatore 38° prima del filtro e del capillare

Se serve misurare la pressione di massima, scarico e recupero il gas e saldo un T all'uscita del condensatore.

Grazie

 

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Alessio Menditto

Max non è che serve a me...se questo impianto è un esperimento per te e vuoi capire esattamente come funziona lo devi fare per te !

Le temperature sono buone ma non mi dicono niente per i motivi detti in precedenza, il manometro dice “cosa dovrebbe succedere” e il termometro dice “se succede veramente” quello che ha detto il manometro, ma se manca la lettura del manometro come posso verificarlo?

 

Il manometro, per farla breve, dice a quanti gradi e a che pressione si forma la PRIMA goccia di liquido di vapore condensato, non dice dove ma dice quanto.

In tutto il passaggio di fase da vapore a liquido come sai la temperatura non cambia (è il contrario dell’evaporazione (ebollizione), finché nella pentola di acqua c’è acqua che bolle la sua temperatura resta 100 gradi anche se gli fornissi la temperatura del sole), ma non sappiamo se la temperatura di condensazione nel tuo frigo è 48 gradi, probabilmente si ma forse no, è un dato empirico che tanto odii.

Il termometro però calando la temperatura da 48 a 38 dice un altra cosa, dice che nel tratto che hai misurato il liquido si è “sotto raffreddato” (per definizione il sottoraffreddato è di quanti gradi il liquido si abbassa SOTTO la temperatura di condensazione, ad esempio quando tu bevi un bicchiere di acqua da frigo s 10 gradi, in realtà stai bevendo un “sottoraffreddato di 90 gradi”, perché l’acqua condensa sotto i 99,999999999999999999999999999999999999999 gradi centigradi), ma anche qui che dato è?

Non è il sottoraffreddamento perché per definizione NON SAI (mancando il manometro) a che pressione/temperatura comincia (e finisce) la condensazione, non sai neppure se è la temperatura di condensazione (perché non è detto che il punto dove segna 48 gradi è il tratto di condensazione, forse sì forse no, ma il vero tecnico che NON vuole essere empirico non si può accontentare del “forse”...

 

Ultimo ma non ultimo il frigo deve si fare freddo, ma non siamo in un laboratorio di fisica, il frigo di casa deve fare un freddo che non rovini la merce.

Prima hai detto che il freezer ha la temperatura di -18, ma poco importa alla merce in freezer di -18, sarebbe utile sapere la Temperatura di Evaporazione (NON la temperatura della cella frigo) letta a manometro, perché quel dato ti direbbe se le zucchine, l’insalata, la carne e il pesce stanno soffrendo perché si asciugano troppo rapidamente.

Cambiare compressori, evaporatori, condensatori, capillari ecc e poi dire “che bello il frigo raffredda !” ha senso in un laboratorio di fisica, ma se si perde di vista l’obiettivo “a cosa serve “ un frigo di casa, allora vale tutto e il contrario di tutto.

Tu devi fare un frigo che rispetta la merce che contiene, non un frigo che fa freddo e basta, e pure qui il dato del manometro è fondamentale.

Che tu abbia 4 gradi in cella dice poco, per quello c’è il termostato a fermare a 4 gradi, ma se mentre va in temperatura l’evaporatore è “freddissimo”, l’azione deumidificante diventa troppo e la merce con alto grado di acqua (frutta verdura carne pesce) perde rapidamente umidità e peso e ti ritrovi carne secca, insalata appassita, zucchini barzotti, e se fossi in un attività commerciale come ben sai meno acqua c’è meno peso c’è e meno soldi prendi.

Le celle verdura calcolate male si riconoscono dalla foga con la quale il fruttivendolo vaporizza disperatamente acqua sulla verdura per cercare di restituire quello che l’evaporazione sbagliata ha tolto, ma è una lotta vana, l’acqua uscita da dentro la verdura non ci ritorna più. 

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