BlazerZzz Inserito: 30 agosto 2020 Segnala Share Inserito: 30 agosto 2020 Buongiorno, sono uno studente universitario lavoratore. Vi scrivo brevemente la mia situazione: Nel 2016 ho finito l'itis a indirizzo elettrotecnico con conseguente diploma di perito. Sono uscito con 72 perché in quarta è come se non avessimo fatto matematica e in quinta avevamo la prof più severa della scuola che ha abbassato drasticamente la media a tutti. Diversamente sono sempre stato sul 8 di media. Conta niente ormai, ma per dire. Avevo ricevuto un'offerta per fare il cablatore bordomacchina che però ho rifiutato per seguire le aspettative di mia madre e mia nonna e diventare un ingegnere. Nel frattempo sono cominciate una serie di difficoltà che mi hanno portato a dover lavorare per mantenermi e quindi gli studi non stanno andando lisci. Inoltre ho capito che voglio diventare un professionista specializzato in un mestiere pratico. Avevo l'idea di ricominciare attraverso un apprendistato per diventare elettricista industriale cablatore bordomacchina, fare esperienza 2-3 anni e cercare di rivendermi in canada, paese in cui ho sempre voluto vivere. ora però tra corona virus e poca esperienza, ho fatto solo un colloquio. A settembre riaprono i cantieri e c'è un appalto per una grossa azienda che ha bisogno di giuntisti e manutentori su pali e cabine. Offrono formazione di 160 ore sul campo per categoria e-f e contratto in somministrazione livello 2, che per me sarebbe ottimo, anche se comunque non è nel campo che avrei preferito. Sono consapevole che qualsiasi piano una persona si faccia, che sia nata con troppo o con troppo poco, pur avendo 20 milioni sul proprio conto, la vita fa comunque il corso che vuole, quindi rifiutare un'opportunità del genere non è proprio da considerarsi per me. Leggendo questo forum da visitatore sono venuto a conoscenza di corsi di formazione specializzate presso gli ITS. Pare siano gratuiti, ma non risolvono il problema che per studiare due anni devo avere di che mangiare. Per me l'università non è una priorità, perché non ho backup economico e non posso proseguire senza lavorare. Sono venuto a conoscenza di corsi tenuti da scuole ITIS, ma sono a pagamento. A cosa servono se tanto poi in azienda magari ci sono altri aggiornamenti da fare e l'esperienza si fa solo in anni di praticantato? Poi ho scoperto che come diplomato potrei andare anche nel settore navale, aereo o sulle piattaforme petrolifere. Su queste ultime mi piacerebbe fare un'esperienza, ma non so se lo farei come lavoro a vita. Navale o aereo ne so niente, però mi ispira. L'unica certezza che ho è che poi voglio puntare a trasferirmi in canada perciò finché il lavoro ha a che fare con i cavi ed è pratico operativo è il mio. Per esempio programmare plc non fa per me. Ora, quanto contano le mie preferenze e quanto la richiesta del mercato? Nel senso, sono obbligato a saper programmare i plc o posso restare tutta la vita senza saperne niente, mantenendo la mia specializzazione e quindi posizione lavorativa? Non mi interessa troppo lo stipendio, mi va bene l'inquadramento medio, cioè se per i miei 40 anni farò 2000 sarò già contento, poi se mi capiterà di specializzarmi in qualcosa di più particolare tipo manutenzione macchine o fare trasferte e arrivare anche a più tutto di guadagnato, ma con 2000 e un posto in canada restando nel campo cablaggio industriale, sarei al massimo della mia felicità. Ora vi chiedo se sapete aiutarmi a indirizzarmi più facilmente verso questo obiettivo. Non vorrei rimanere incastrato in qualche situazione di stallo o dover imparare competenze che non mi aiutano nel mio obiettivo e non mi piacciono (programmazione). Io me la cavo con gli strumenti, gli schemi, il montaggio, la progettazione mi riesce ma non mi interessa più di tanto. Voglio solo poter fare quello che mi piace e avere abbastanza soldi per mangiare e andare a lavorare in salute. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 30 agosto 2020 Segnala Share Inserita: 30 agosto 2020 (modificato) 1 ora fa, BlazerZzz ha scritto: Voglio solo poter fare quello che mi piace e avere abbastanza soldi per mangiare e andare a lavorare in salute. Purtroppo il mercato del lavoro è sempre più competitivo. Già è difficile trovare un lavoro, ma è ancora più difficile mantenerlo. Quando ero giovane se avevi "un mestiere in mano" potevi cambiare lavoro quando volevi: avevi solo l'imbarazzo della scelta. Io ho fatto parecchi cambi, am un mio ex colelga è arrivato a cambiare 3 aziende in un solo giorno. Oggi per mantenere il lavoro occorre mantenersi aggiornati e dedicarvicisi quasi con passione. Più sei specializzato e aggioranato più hai "chances". Altrimenti ti devi affidare alla buona sorte. Modificato: 30 agosto 2020 da Livio Orsini Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
BlazerZzz Inserita: 30 agosto 2020 Autore Segnala Share Inserita: 30 agosto 2020 (modificato) Ma tutti questi articoli che dicono che c'è più richiesta che domanda da parte delle aziende? So che mi devo dedicare al 110% e che nonostante ciò quasi sicuramente non andrà come previsto, eppure si leggono cose piuttosto promettenti. tutto marketing? Non c'è proprio scelta nel settore in cui si vorrebbe finire? Modificato: 30 agosto 2020 da BlazerZzz Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 31 agosto 2020 Segnala Share Inserita: 31 agosto 2020 8 ore fa, BlazerZzz ha scritto: Ma tutti questi articoli che dicono che c'è più richiesta che domanda da parte delle aziende? Se leggi bene capisci che la discrasia tra domanda e offerta èrelativa a specializzazioni ben precise. Sono tutte richieste per loavori dove è necessaria una conoscenzza specifica, anche per la vori manuali. Un paio di anni addietro, quando la televisione dell svizzera italiana trasmetteva ancora in digitale terresre, ho visto un documentario inchiesta sulle scuole professionali in Cina. Ebbene prima di poter fare l'operaio edile i giovani cinesi devono frequentare 5 anni di scuola dove le lezioni si alternano alla pratica, molta della quale è svolta su simulatori di macchine operatrici. Questo per esemplificarti il trend. Se leggi le ricerche di personale, anche per professioni non intellettuali, vedrai che si ricercano, ad esempio, saldatori specialisti, operatori di macchine CNC, cuochi diplomati, etc. Nelle professioni, così dette intellettuali si ricercano ingegneri, analisti, matematici, chimici ma tutti con elevata specializzazione. 8 ore fa, BlazerZzz ha scritto: Non c'è proprio scelta nel settore in cui si vorrebbe finire? Certo la scelta ce l'hai, ma deve essere compatibile con la richiesta. Se senti la vocazione di studiare glottologia o filologia romanza puoi farlo, poi però non puoi lamentarti con la società che non offre occupazioni adeguate ai tuoi studi o alle tue aspirazioni. Anche la scelta di lavorare il minimo indispensabile per soffisfare i propri bisogni materiali è sempre più difficile. Esistono ancora posti come archivista al catasto o istruttore di pratiche burocratiche amministrative negli uffici pubblici, però anche questi tendono a ridursi sempre di più e la concorrenza è enorme, baste osservare cosa accade ai concorsi per il pubblico impiego. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
BlazerZzz Inserita: 31 agosto 2020 Autore Segnala Share Inserita: 31 agosto 2020 OK però non volevo uscire troppo dal topic. il punto è sono diplomato a 20 anni con 72 Adesso ne ho 24 Non ho esperienza nel settore industriale, zero ma non sono rimasto a guardare il soffitto sono ok con la formazione continua sono anche disposto a fare un piccolo investimento, nel limite delle risorse naspi in mio possesso, per ingranare un percorso concreto e pratico di crescita non sono disposto a prendere tutta la formazione a vita a carico mio personale Che possibilità reali ho per fare questa professione con continuità? Devo presentarmi in tutte le aziende che conosco nel settore e lasciare cv e lettera? Devo fare l'ITS? O un altro corso fuori dall'azienda? Che poi ripeto, a che serve un corso fuori azienda se poi in azienda le cose sono diverse? Devo imparare per forza qualcosa fuori dal campo cablaggio - manutenzione - macchine? Quali sono queste specializzazioni così richieste nell'ambito elettrico industriale non di programmazione o da ingegneria e perché manca personale? Mi sembra che per le posizioni più comuni invece siamo abbastanza? Eppure vedo un sacco di posizioni per elettricisti industriali junior Vorrei capire praticamente la situazione Per questo chiedevo consigli concreti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 31 agosto 2020 Segnala Share Inserita: 31 agosto 2020 4 ore fa, BlazerZzz ha scritto: non sono disposto a prendere tutta la formazione a vita a carico mio personale Non so che dirti, io ora ho 76 anni e da quando ho iniziato le elementari non mai smesso di studiare. Quando lavoravo lo facevo per aggiornamento professionale, ora solo per passione. Tieni presente che ho iniziato a lavorare quando l'elettroni era basata quasi esclusivamente sui tubi termoionici (valvole), poi sono arrivati i tansistors, poi gli integrati SSI, poi LSI, quindi i micro ed i micro sono in continua evoluzione. Ho iniziato a lavorare occupandomi di radiofrequenze e apparati elettronici per la difesa e avionica, poi sono passato all'elettronica industriale. Ero un analogico puro e mi sono trasformato in un digitale-informatico; progettavo Hw e poi anche Sw Se non mi fossi adeguato, anzi spesso ho le ho precedute, alle evoluzioni della tecnologia ed alle richieste del mercato del lavoro, probabilmente sarei stato disoccupato almeno 20 anni prima di poter andare in pensione. Forse sono io un caso particolare. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
BlazerZzz Inserita: 31 agosto 2020 Autore Segnala Share Inserita: 31 agosto 2020 (modificato) Intendo dire il costo della formazione, ovvero andare a comprarmi tutte le varie qualifiche di tasca mia presso le aziende non che smetto di studiare una volta che inizio a lavorare nel settore anche perché andrebbe in contrasto con quello che ti ho raccontato di me prima Capisco aggiornarsi, ma comunque non ho ancora capito quali sarebbero le specializzazioni tanto richieste ma non fornite ancora e perché con tutti i campi della manutenzione elettrotecnica industriale, vedi cantieri, quadri etc ci sia solo la programmazione come possibilità cioè se ci sono due estremi e un mezzo io li vedo così: meccanica - elettrotecnica - informatica io voglio andare il più lontano possibile dal polo informatico non che debba diventare un meccanico puro per forza, o eliminare la componente info, ma ridurla al minimo indispensabile Quindi per questo mi chiedo che direzione dovrei prendere per poter comunque avere un percorso di crescita professionale e formazione continua Modificato: 31 agosto 2020 da BlazerZzz Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 31 agosto 2020 Segnala Share Inserita: 31 agosto 2020 9 ore fa, BlazerZzz ha scritto: Eppure vedo un sacco di posizioni per elettricisti industriali junior Questo è il nocciolo della questione! Per loro sei "junior", potresti aver realizzato da solo un'astronave, ma per loro sei junior. Servirà un corso di formazione che ti trasformerà in "senior" e magari in qualcosa di più. Non tutta la formazione si fa pagando e seduto al banco. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
BlazerZzz Inserita: 1 settembre 2020 Autore Segnala Share Inserita: 1 settembre 2020 Ho capito, bisogna prima andare sul campo e farsi i calli Ti ringrazio mi hai chiarito le idee Ho questa tendenza all'overthinking che a volte mi sfugge e ho bisogno di qualche conferma esterna da un punto di vista più formato Tra una settimana mi fanno sapere per i cantieri sperando che vada in porto poi da lì inizio a fare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
BlazerZzz Inserita: 4 settembre 2020 Autore Segnala Share Inserita: 4 settembre 2020 Buone notizie, ho avuto il contratto il 16 inizio la formazione Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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