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I programamtori freelance non risentonodella crisi


Livio Orsini

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15 minuti fa, Marco Mondin ha scritto:

Per fare cose particolari non si deve mai smettere di studiare!

 

Secondo me anche solo per rimanere al passo con la tecnologia è necessario studiare sempre.

Personalmente è da quando ho imparato a leggere (ero vecchio: avevo già 6 anni) che non smetto di studiare. ma forse è perchè trasformai la mia passione in professione poi, finalmente, potei ritrasformare la professione in passione.

 

18 minuti fa, Marco Mondin ha scritto:

uno dei miei mentori è anche probabile che tu lo conosca,

 

Non so perchè ci son rimasto poco alla Olivetti: da Ottobre 1971 a marzo 1973, quando mi accorsi che stavano smantellando la R&S.

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Per quanto riguarda il preconfezionamento delle funzioni è sintomatico quanto stia facendo B&R che partendo da un concetto "linux", tutto aperto fai quello che vuoi (ma devi saperlo fare), stia da anni sempre di più convergendo verso un sistema più "easy" con le loro mapp . Il discorso è molto estremizzato e so che Mondin avrebbe da dire al sua, ma mi sembra la ovvia conseguenza di cercare di aggredire il mercato verso delle fasce di utilizzatori che non possono permettersi di sviluppare il codice da zero.

 

C'è da dire che l'espansione dei sistemi IOT, ha di per se favorito questa "pappa" pronta con le app, ma nel contempo ha anche spinto verso una riapertura verso codici scritti e non solo "figurativi". Leggevo che anche Windows stava seriamente valutando l'idea di abbandonare completamente, almeno per i server la GUI per lasciare solo la PowerShell all'utilizzatore sistemista.

 

L'AI sta correndo forse di più di quello che pensiamo e ci saranno delle professioni che salteranno prima delle altre . E se non fosse l'AI a darci una botta, ci potrebbe pensare la delocalizzazione (prendo ad esempio la post elaborazione grafica che un amico mi diceva la faceva fare in India perché economica). 

 

Sviluppare grafica HMI, sviluppare codice base, quello che ti porta via più lavoro e rendo meno, penso che sia adottato da grossi gruppi e ovviamente è il primo nemico della valorizzazione del costo orario.

 

Poi ci sarà sempre l'esperto, colui che concentra il sapere della macchina e che non potrà essere delocalizzato o essere semplicemente ridotto ad una app, ma sarà sempre di più una mosca bianca come faceva l'esempio Livio.

 

Lo studio, la customizzazione, l'esperienza anche multisettoriale (da non confondere con l'ominiscenza millantata dal so tutto io), penso che sia l'unica possibilità di distinzione in un mercato che almeno da noi, difficilmente premia le eccellenze.

 

Buon weekend, Ennio

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  • 4 months later...

Il discorso che faccio personalmente sull'avere o no la pappa bella e pronta non è sempre per mancanza di competenza a volte è una scelta.

Esempio sviluppare un PID per una singola macchina e quindi per una applicazione penso sia nettamente controproducente di sviluppare un PID per una produzione di 10 macchine.

I costi di R&D hanno un peso sul progetto e a volte si lavora ore e ore per sviluppare una funzione che è già reperibile preconfezionata, ingegnerizzata e collaudata.

Ho visto blocchi "protetti" per la gestione di un avvio motore ingegnerizzati ad hoc solo per rendere difficili(e impossibile) la comprensione del programmi ai poveri manutentori di turno...  

Sicuramente dietro una funzione scritta va accompagna anche una adeguata documentazione per rendere comprensibile quello che si è sviluppato senza entrare nel dettaglio matematico e ingegneristico che è di sicuro proprietà intellettuale di chi lo ha realizzato.    

Penso che a tutti sia capitato di vedere numeri da un blocco e dover ricostruire una funzione e scoprire che esistevano centinaia di funzioni precompilate che facevano la stessa cosa in maniera a volte anche più efficiente.

 

Sviluppare funzioni per il solo discorso di usarle come arma a doppio taglio non mi è tanto a genio :).

 

Saluti

 

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mah, io sono da remoto con contratti specifici dal 2008, mai mancata una paga in questo periodo. Beh, ci sono una serie di categorie, non solo i programmatori freelancer, che non hanno risentito del periodo. Altre categorie come sappiamo sono mal ridotte. Certo giuste le precauzioni, ma anche la fila di chilometri per un pasto caldo a milano e' indice di un problema, come le cartelle esattoriali e i pignoramenti che stanno partedo in questi giorni. A mio avviso, sul fatto che i padroni del discorso ci vogliono piu isolati e in casa, che e' evidente, non c'e' affatto da stare allegri. Senza socialita', vedersi, parlarsi, confrontarsi, aspettando la spesa dal drone, senza neanche poter protestare, ora esagero, ma si puo anche decidere che non valga la pena vivere. Non si lavora solo per il denaro, il lavoro nobilita l'uomo, ma non se chiusi im galera.

 

Poi c'e' da dire che lavorando da casa si e' spesso esclusi dai lavori piu interessanti, o progetti "chiave" per l'azienda che vengono spesso mantenuti in sede per questioni anche di riservatezza, non credo questo cambiera' di molto, ma un po' cambiera'. 

 

Strumentazioni hardware poi, specie costose, non ci son santi, bisogna andare in sede.

 

 

Modificato: da _angelo_
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2 ore fa, _angelo_ ha scritto:

Non si lavora solo per il denaro, il lavoro nobilita l'uomo, ma non se chiusi im galera.

Meglio chiusi in galera per un anno, piuttosto che due metri sotto terra per sempre.
Ora si confida nei vaccini. La soluzione, in tempi più o meno brevi, arriverà. Si deve tener duro. Mollare i freni adesso, significherebbe causare una strage.
E non dimentichiamo che buona parte della colpa è di quelli che, con un termine bonario, vengono definiti "irresponsabili" (io li chiemerei criminali, senza parlare poi dei negazionisti, che andrebbero messi in galera senza passare dal via). Possibile che, appena si allentano un po' le restrizioni, in ogni parte dell'Italia (ma è così anche all'estero) si debbano vedere mandrie di pecore in ogni via delle città? Capisco che ci sia la voglia di uscire, ma non si può fare una passeggiata in un luogo isolato? Ci dobbiamo per forza ammassare tutti nei centri commerciali, sui Navigli, in viale Ceccarini?
Io, quando vado a fare la spesa, mi disinfetto le mani, disinfetto il manico del carrello, mantengo le distanze. Possibile ci siano sempre quelli che ti si appiccicano? Ci sono le righe, per terra, per mantenere le distanze; possibile che nemmeno le righe siamo capaci di rispettare? Gente con mascherine abbassate, gente che si lecca le dita per aprire il sacchetto nuovo o per prendere le banconote. Purtroppo, se ci comportiamo da pecoroni, le misure restrittive sono l'unico argine alla diffusione incontrollata del virus. Che non è, come moti sostengono, una semplice influenza!

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Il 3/9/2020 alle 18:34 , Marco Mondin ha scritto:

quando mi confronto con i neolaureati mi cadono le p...e.

A loro bisognerà dare il tempo d crescere immagino...

A parte questo e riprendendo il contenuto della discussione,

mi pare che una parte di freelance si sia riciclata a fare la manutenzione ,a volte in appoggio alla manutenzione come freelance a volte propio facendosi assumere.

Alcuni mi dicono che sono più sereni ,guadagnano più o meno uguale e aspettano tempi migliori o solamente di stufarsi e rimettersi nel mercato.

Anche voi avete notato questa tendenza o è solo una mia esperienza?

 

 

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13 ore fa, batta ha scritto:

Meglio chiusi in galera per un anno, piuttosto che due metri sotto terra per sempre.

:thumb_yello:

 

 

Comunque qui siamo ampiamente fuori dall'argomento della discussione.

Se si vuol discutere di questi argomenti, nei limiti del regolamento, esiste la sezione "altri argomenti".

 

 

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Si presume che gli utenti, oltre ad essere dei tecnici, siano persone mature e ragionevoli; purtroppo in alcune occasioni sembra di trattare con giovinetti immaturi e riottosi ad ogni disciplina.

Conseguentemente visto che non si è voluto aderire all'invito, sono costretto achiudere la discussione.

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