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PLC Forum


Suddivisione Compiti In Un Sistema Di Controllo


Pablo!

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Ciao a tutti, spero che questa sia la sezione giusta, nel caso non lo fosse chiedo scusa.

La mia domanda è questa: sto facendo uno stage presso un'azienda, il mio compito è di sviluppare un sistema di supervisione e controllo per un processo abbastanza semplice.

Ora, il controllo vero e proprio del processo verrà fatto da un plc, uno scada si occuperà di dare il setpoint al plc e gestire gli allarmi.

Premetto che non ho mai fatto un progetto di questo tipo quindi il rischio che possa scrivere fesserie enormi è molto elevato.

Vengo al dunque: all'inizio del processo c'è da fare l'analisi di coerenza di alcuni segnali (ad esempio controllare se i finecorsa di una valvola hanno lo stato uguale e nel caso dare un allarme).

Mi si prospettano 2 soluzioni: la prima è quella di lasciare questa analisi al plc e nel caso inviare un segnale di errore allo scada e questo lo gestirà di conseguenza, mentre la seconda è quella di mandare i segnali allo scada e quindi sarà questo a fare l'analisi degli stati e poi mandare i comandi al plc.

In ogni caso i segnali allo scada arrivano via plc.

Io propenderei per la prima ipotesi sia per alleggerire il più possibile il carico di lavoro al pc su cui risiede lo scada che per una questione di scalabilità dell'impianto.

Grazie a chiunque avrà tempo e voglia di darmi una mano. ;)

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Ciao

Il fattore da te esposto si basa su dei principi tipo:

L' analisi tra i due stati genera uno stato di allarme nel programma del PLC, serve alla logica del PLC ?

In che tempi deve interagire una eventuale logica di blocco in base all'evento?

Che importanza è data all'allarme ovvero in caso di sconnessione/fermo Supervisione è comunque prioritario avere la segnalazione

ecc..

Fatta un analisi su queste basi la risposta viene da se!

é chiaro che un allarme non prioritario sta tranquillamente sul PC, mentre una allarme legato alla logica oppure che deve comunque essere acquisito

anche in caso di blocco della supervisione risiede sul PLC stesso e deve supportare comunque un pannello di Backup per il suo riconoscimento.

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SCADA = Supervisory Control And Data Acquisition.

Non controlla ingressi provenienti da sensore e genera allarmi , per quello c'e' il PLC

anche perche' lo SCADA

Da quello che prospetti , sembra un lavoro da pannello operatore piu' che da SCADA

Ciao

Luca

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[at]Luca: Non ho detto che lo scada deve eseguire solo quei controlli, ovviamente l'acquisizione dati e la generazione dei report e tutto l'ambaradàn lo farà lo scada, il dubbio era se fargli eseguire un certo tipo di operazioni oppure lasciarli al plc che genererà determinati segnali sulla base dei quali lo scada prenderà le sue decisioni.

[at]alen:quelle cose che mi hai chiesto sarebbero ancora da definire, nel senso che si sta sviluppando un prototipo che sarà la base per la costruzione dell'impianto vero e proprio, molte cose non sono ancora state decise, l'azienda è giovane ed il personale non ha tantissima esperienza, quindi molte cose si stanno decidendo ora.

Questo da un certo punto di vista è positivo in quanto mi consente di vedere un progetto partire quasi da zero, di contro però c'è che alcune cose le devo fare più o meno da solo. Non che la cosa mi spaventi, però essere affiancati ad una persona con esperienza (se ha voglia di insegnarti) non può che essere proficua.

Tornando in topic stavo pensando di prevedere la possibilità di sviluppare un controllo anche su plc nel caso in cui ci si trovasse nella condizione di avere il supervisore fermo. I tempi di processo sono abbastanza lenti, però ripeto, siccome è stata richiesta la scalabilità credo sarebbe meglio alleggerire il lavoro dello scada il più possibile.

Ora come ora sono orientato a far fare l'analisi degli stati al plc, che poi invierà allo scada lo stato dei componenti (tipo valvole e pompe) con gli eventuali allarmi (oltre ovviamente alle variabili che devo monitorare).

Accidenti, mi rendo conto di essermi espresso veramente male, spero di essere stato almeno un minimo comprensibile, grazie comunque delle risposte. ^_^

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Se scegli la strada della logica su PLC sicuramente è la più opportuna e affidabile rispetto ad appoggiarti al PC

di supervisione indistintamente dal programma!

è la strada più impegnativa ma anche la più solida, l'unica cosa sta nel fatto che comunque a secondo del tipo di allarme da qualche parte

deve pur finire e qui va presa un decisione in base alla reale importanza dell'allarme stesso!

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Infatti proprio per il discorso della scalabilità la scelta del plc mi sembra più opportuna. Una cosa è controllare il prototipo ed un'altra sarà controllare l'impianto finale ed eventuali ampliamenti.

Poi non so se sarà un problema mio, ma in ogni caso sto cercando di ragionare in quell'ottica.

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