Nadine 82 Inserita: 16 novembre 2020 Autore Segnala Share Inserita: 16 novembre 2020 ciao gabri: come vedi hanno messo il lamierino, per permettere anche di levarlo giusto? ci sarà un motivo valido no? Faccio un esempio: nell'alimentare una scheda audio, avevo dei disturbi; credo con l'aiuto qui sul forum mi venne indicato che se avessi tolto il lamierino sarebbero spariti: ed infatti fu così. Col lamierino è vero che si mette a terra la scheda alimnetata, ma in pratica si collega il negativo della stessa alla terra di rete. Ammetto che su questo discorso credo di avere delle lacune evidenti.. sigh Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maxmix69 Inserita: 16 novembre 2020 Segnala Share Inserita: 16 novembre 2020 2 ore fa, Nadine 82 ha scritto: -la presa verde gnd serve se si volesse collegare il telaio metallico del circuito elettronico che si va ad alimentare, con la terra di rete. Non è così. Il lamierino, che io chiamerò da adesso in poi con il gergo tecnico "ponte" o "ponticello", serve a mettere a terra il negativo dell'alimentatore. La scatola dell'alimentatore a sua volta è già connessa a terra, almeno dovrebbe. Il telaio metallico del circuito che si va ad alimentare NON OBBLIGATORIAMENTE è connesso al negativo di alimentazione. 2 ore fa, Nadine 82 ha scritto: Oppure se si lavora su circuiti sensibili, metterli a Terra potrebbe essere una bella cosa. Potrebbe essere una bella cosa, ma non sempre. Fai il caso di alimentare un autoradio con l'uscita amplificata che oramai sono tutte in configurazione bridge. Metti a terra il negativo di alimentazione e poi colleghi la massa dell'oscilloscipio (pure essa connessa a terra...) e l'ingresso sempre dell'oscilloscipio in parallelo all'altoparlante. Hai fatto un bel cortocircuito all'uscita dell'amplificatore dell'autoradio! 2 ore fa, Nadine 82 ha scritto: -Da manuale dicono che se si opera in luoghi umidi o di scarsa sicurezza, il lamierino che collega negativo con GND deve esserci, questo può ridurre il ripple della tensione di output dell'alimentatore. Questa non l'ho capita. 2 ore fa, Nadine 82 ha scritto: -Normalmente quindi lascio inserito il lamierino tra GND e nagativo, qualora andrò ad alimentare circuiti nei quali questa cosa potrebbe essere controproducente (ad esempio circuiti audio..), levo momentaneamente questo lamierino, isolando quindi il negativo dalla terra di rete. Esattamente, il ponticello NORMALMENTE va lasciato, a meno che non crei problemi nel caso specifico. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maxmix69 Inserita: 16 novembre 2020 Segnala Share Inserita: 16 novembre 2020 1 ora fa, Nadine 82 ha scritto: Ammetto che su questo discorso credo di avere delle lacune evidenti.. sigh Non disperarti, sapessi quanta gente, pure tecnici affermati, hanno lacune su questa e altre cose... L'importante è avere voglia di cercare risposte e di saper fare una cernita tra le idiozie e le verità. La cernita la si fa con lo studio, l'intelligenza e le prove pratiche. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 16 novembre 2020 Autore Segnala Share Inserita: 16 novembre 2020 (modificato) 1 ora fa, maxmix69 ha scritto: Non è così. Il lamierino, che io chiamerò da adesso in poi con il gergo tecnico "ponte" o "ponticello", serve a mettere a terra il negativo dell'alimentatore. La scatola dell'alimentatore a sua volta è già connessa a terra, almeno dovrebbe. Il telaio metallico del circuito che si va ad alimentare NON OBBLIGATORIAMENTE è connesso al negativo di alimentazione. Esatto, ma se togliamo quel ponte, e volessi mettere a terra la carcassa della scheda in test, basterebbe un cavo dalla presa gnd al telaio: di conseguenza quel telaio sarebbe a terra 1 ora fa, maxmix69 ha scritto: Esattamente, il ponticello NORMALMENTE va lasciato, a meno che non crei problemi nel caso specifico. ok, quella nota è ghiusta; però torniamo all'alimentatore che va ad alimentare questa scheda che genera segnali: se lascio il ponticello come default, abbaimo un negativo che alimenterà quel generatore in comune con la terra della rete! Tu sopra hai suggerito che sarebbe meglio di no, riporto le tue parole: Assicurati che l'alimentatore da banco abbia la terra e il negativo di alimentazione separati😁 volevo capire, specificatamente solo per alimentare quel generatore, se era meglio lasciare il ponticello o toglierlo, e quali pro e contro potrei avere Questa cosa sulle masse, terra, flottante non mi entrano..mi sa che ho qualche preconcetto in testa che mi devia dalla realtà! grassie 🙂 Modificato: 16 novembre 2020 da Nadine 82 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 16 novembre 2020 Segnala Share Inserita: 16 novembre 2020 7 ore fa, maxmix69 ha scritto: Questa non l'ho capita. 'Sta volta non è colpa tua ! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maxmix69 Inserita: 17 novembre 2020 Segnala Share Inserita: 17 novembre 2020 (modificato) 17 ore fa, Nadine 82 ha scritto: Esatto, ma se togliamo quel ponte, e volessi mettere a terra la carcassa della scheda in test, basterebbe un cavo dalla presa gnd al telaio: di conseguenza quel telaio sarebbe a terra Perfettamente. 17 ore fa, Nadine 82 ha scritto: però torniamo all'alimentatore che va ad alimentare questa scheda che genera segnali: se lascio il ponticello come default, abbaimo un negativo che alimenterà quel generatore in comune con la terra della rete! Tu sopra hai suggerito che sarebbe meglio di no Esatto, SECONDO ME nel caso specifico è meglio di no. Quando si fanno misure e prove varie su aparecchi di qualunque tipo bisogna un attimo soffermarsi a riflettere su cosa si sta facendo. Questa considerazione in effetti è valida ogni volta che si connettono due apparecchi tra di loro, pure nel normale funzionamento. SECONDO ME è meglio avere un punto di terra unico scelto bene e valutato caso per caso. In alcune situazioni la terra in due punti o più è meglio, poi ci arriviamo. Il discorso è molto lungo, in realtà è semplice, ma non è di immediata comprensione. Provo a fare un riassunto a partire da prossimo post, se qualcosa non è chiaro o se qualcuno nota un errore nella spiegazione (sempre possibile!) è pregato di intervenire. EDIT: 11 ore fa, gabri-z ha scritto: 'Sta volta non è colpa tua ! Modificato: 17 novembre 2020 da maxmix69 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maxmix69 Inserita: 17 novembre 2020 Segnala Share Inserita: 17 novembre 2020 (modificato) Iniziamo con il dire che la MASSA di un circuito elettrico e la TERRA sono due cose completamente distinte e separate. Prendiamo un apparecchio qualsiasi, una radiolina ALIMENTATA A PILE: il circuito di quella radio avrà una massa coincidente nel 99% dei casi con il negativo delle pile. Tanti anni fa, quando si utilizzavano i transistor al germanio, la massa era solitamente connessa al positivo di alimentazione. Decidiamo di amplificare l'uscita audio della radiolina che di suo per esempio è mezzo watt, quindi prendiamo un bellissimo amplificatore SEMPRE A PILE della stratosferica potenza di 5 watt con uscita a ponte, tecnicamente con uscita BRIDGE. Il ponte di cui sto parlando non ha nulla a che vedere con il ponte o ponticello dell'alimentatore di cui parlavamo nell'altro post, solo il nome è uguale. ATTENZIONE: SE NON E' CHIARO IL CONCETTO DI AMPLIFICATORE IN BRIDGE L'ESEMPIO NON VERRA' COMPRESO Pure in questo caso la massa DI INGRESSO dell'amplificatore al 99% è connessa al negativo delle pile. Quindi abbiamo due apparecchi diversi, ognuno alimentato per i fatti suoi, a cui noi abbiamo collegato insieme le due masse attraverso il cavo del segnale, concidenti con i negativi di alimentazione. Fin qui tutto bene, non è successo ancora niente, tutto funziona, le pile della radiolina alimentano la radiolina, mentre le pile dell'amplificatore alimentano l'amplificatore. Cambiando stazione radio ne troviamo una che trasmette una nota fissa invece della musica, forse stanno facendo delle prove. Ne approfittiamo e prendiamo l'oscilloscopio, ALIMENTATO DALLA RETE ELETTRICA E CON LA MASSA CONNESSA ALLA TERRA. Colleghiamo il nostro bravo oscilloscopio in parallelo all'altoparlante. Tutto a posto, vediamo che la stazione radio sta trasmettendo una bellissima sinusoide. Mentre cerchiamo di leggere i quadretti dell'oscilloscopio e le varie scale per risalire alla frequenza che stiamo misurando le pile dell'amplificatore vanno a farsi benedire. Poco male, prendiamo l'alimentatore CON IL NEGATIVO CONNESSO A TERRA e alimentiamo l'amplificatore per continuare le misure. Purtroppo appena diamo tensione l'amplificatore comincia a fare fumo. COSA E' SUCESSO? L'uscita bridge prevede che l'altoparlante NON E' collegato alla massa del circuito, bensì tra le uscite positive di due amplificatori gemelli, pilotati con un segnale in opposizione di fase. Per cui collegando la massa dell'oscilloscopio su una uscita dell'altoparlante non abbiamo fatto altro che creare un cortocircuito tra l'uscita di un dei due amplificatori, la massa del circuito dell'oscilloscopio, il filo di terra dell'oscilloscopio, il filo di terra dell'alimentatore, il negativo dell'alimentatore che altro non è che la massa del circuito dell'amplificatore. Cioè, in definitiva, abbiamo chiuso a massa una uscita diretta dell'amlificatore! Il caso descritto non è un loop di massa, almeno io non lo definisco così, per me è un cortocircuito fatto atrraverso il collegamento a terra degi apparecchi. il loop di massa come lo intendo io è un collegamento a massa (attraverso la terra oppure anche no) in due punti diversi dello stesso circuito. Senza entrare in dettagli, è possibile che questo doppio collegamento di massa crei disturbi in apparecchiature sensibili, non per forza audio. Si può fare l'esempio di tentata misura con effetti nefasti della frequenza di oscillazione di uno switching sul primario connesso alla rete elettrica, attraverso la massa dell'oscilloscopio si mette a terra un punto dello switching che non dovrebbe stare a terra, in pratica si crea il famoso cortocircuito. Si possono fare tanti altri esempi, ho tentato (non riuscendoci probabilmente) di essere sintetico e chiaro. Modificato: 17 novembre 2020 da maxmix69 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maxmix69 Inserita: 17 novembre 2020 Segnala Share Inserita: 17 novembre 2020 Aggiungo una immagine di principio del funzionameno di un amplificatore in bridge, se a qualcuno sfugge può essere d'aiuto per capire meglio quanto scritto sopra Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 17 novembre 2020 Autore Segnala Share Inserita: 17 novembre 2020 12 ore fa, gabri-z ha scritto: 'Sta volta non è colpa tua ! dai ragazzi.. ho riportato quello che dice un misero manuale cartaceo che c'era con il PS305D Secondo me potrebbe essere esatto il contrario: se si riferisce il negativo alla Terra (con ponticello), ci potrebbe essere del rumore sulla dc di output immagino; flottante (senza ponticello) credo sia minore... ho studiato in tarda serata.. ;-) 1 ora fa, maxmix69 ha scritto: Esatto, SECONDO ME nel caso specifico è meglio di no. Quando si fanno misure e prove varie su aparecchi di qualunque tipo bisogna un attimo soffermarsi a riflettere su cosa si sta facendo. Questa considerazione in effetti è valida ogni volta che si connettono due apparecchi tra di loro, pure nel normale funzionamento. SECONDO ME è meglio avere un punto di terra unico scelto bene e valutato caso per caso. In alcune situazioni la terra in due punti o più è meglio, poi ci arriviamo. Il discorso è molto lungo, in realtà è semplice, ma non è di immediata comprensione. Provo a fare un riassunto a partire da prossimo post, se qualcosa non è chiaro o se qualcuno nota un errore nella spiegazione (sempre possibile!) è pregato di intervenire. ok, adesso vedo di capire il messaggio esaudiente successivo a questo, poi scrivo cosa ho appreso (sempre se apprendo) ;-) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 17 novembre 2020 Segnala Share Inserita: 17 novembre 2020 1 ora fa, maxmix69 ha scritto: Iniziamo con il dire che la MASSA di un circuito elettrico e la TERRA sono due cose completamente distinte e separate. Troppo spesso, anche elettricisti con regolare certificazione per eseguire impianti elettrici, fanno di tutta l'erba un fascio identificando massa con terra e viceversa! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 17 novembre 2020 Autore Segnala Share Inserita: 17 novembre 2020 (modificato) grazie max per la spiegazione, è però un discorso già abbastanza complicato da capire credo, o meglio alcune cose sono complicate per via del bridge. Vedo di scrivere alcuni concetti che ho appreso a riguardo delle masse, Terra e dell'output di un alimentatore da banco lineare come il mio che ha la possibilità di avere il negativo a riferimento o meno della Terra di rete (poi che siano giusti non è detto anzi, quindi aspetto bacchettate sulle dita 😉 ) Per iniziare due note sui riferimenti zero nei circuiti: -Terra (ground): fa riferimento a un picchetto nel terreno, una qualsiasi scarica verso T passa su questi cavi facendo scattare il differenziale dell'impianto. Per legge, tutti i dispositivi aventi parti in vista conducenti, devono avere tale carcassa collegata alla T. -Massa: è la carcassa dei dispositivi elettronici; se è in vista per legge va collegata alla T della rete; se in vista non abbiamo carcasse conducibili, il dispositivo avrà il doppio isolamento, il cavo potrà essere sprovvisto della messa a Terra -Potenziale di riferimento: è lo zero volt di riferimento tra i circuiti (comune), spesso riferito al negativo che alimneta un circuito dc Prendiamo adesso il mio bel alimentatore che ha la famosa presa verde gnd (Terra) che è ovviamente collegata alla Terra di rete, e faccio alcuni esempi: -con ponticello inserito tra la presa verde e l'out negativo: in questo caso abbiamo il negativo in comune con la Terra di rete. Pro: un corto sulla scheda che si va ad alimentare a bassa tensione, sarebbe scaricato verso Terra dal negativo.. e quindi dal cavo PE di rete. Contro: immagino che mischiare il negativo di out dell'alimentatore, con la T di rete, possa causare del legegro rumore /disturbo sull'alimentazioni di output? -senza ponticello inserito tra presa verde e negativo: in questo caso il negativo non fa riferimento alla T ma a se stesso, il circuito di output che si viene a creare è definito flottante. Pro: una corrente di output pulita Contro: un qualsiasi corto sulla scheda alimentata, potrebbe friggere qualche componente delicato.. Ultimo esempio, pensando di utilizzare la presa verde dell'alimentatore per andare a mettere a T una carcassa di una scheda che si sta alimentando; quindi basta attaccare un cavo tra la presa verde e la carcassa della scheda, e questa viene messa a T. Riflessioni in merito a questo ultimo esempio: in genere la scheda da testare viene alimentata solo dall'alimentatore a bassa tensione (non ha altre alimnetazioni di rete nel frattempo), quindi non credo serva collegare la sua carcassa alla presa verde con un cavo. Ma faccio due esempi diversi: 1) vado ad alimentare con 9vdc la scheda che genera segnali (che è poi l'argomento di questo topic): come detto però nel frattempo il dispositivo in test sarà anche alimentato alla rete! In questo caso se però se l'alimentazione principale di quel dispositivo ha già la Terra, inutile collegare la sua carcassa anche alla presa verde dell'alimentatore. 2) vado ad alimentare un trasformatore 12v<230v di un ups: in questo caso avrà l'ups staccato dalla rete, ma andrò a creare nell'ups una tensione pericolosa, quindi nel suddetto caso collegare la carcassa dell'ups con la presa verde dell'alimentatore potrebbe essere una bella idea. Cosa ne pensate? ho studiato abbastanza o devo fare delle ripetizioni? 😉 grazie Modificato: 17 novembre 2020 da Nadine 82 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 17 novembre 2020 Autore Segnala Share Inserita: 17 novembre 2020 12 minuti fa, Livio Orsini ha scritto: Troppo spesso, anche elettricisti con regolare certificazione per eseguire impianti elettrici, fanno di tutta l'erba un fascio identificando massa con terra e viceversa! io le ho separate qui sopra 😉 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maxmix69 Inserita: 17 novembre 2020 Segnala Share Inserita: 17 novembre 2020 Come tu dici se la massa è a vista va connessa alla terra, ma parliamo però di apparecchiature alimentate dalla rete di distribuzione. Hai fatto benissimo a distinguere il riferimento 0 volt dalla massa, ne approfitto per precisare una cosa che ho spiegato confusamente non avendo in quel momento presente la differenza. Il riferimento 0 volt per le misure NON NECESSARIAMENTE è connesso alla massa, mentre la massa se è a vista e se l'apparecchio prevede alimentazione dalla rete DOVREBBE essere connesso a terra. Il resto dopo il caffè! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maxmix69 Inserita: 17 novembre 2020 Segnala Share Inserita: 17 novembre 2020 4 ore fa, Nadine 82 ha scritto: o meglio alcune cose sono complicate per via del bridge. Te lo spiego semplicissimamente (forse): non tutte le misure hanno come riferimento lo zero volt, alcune misure vanno fatte tra i capi di un componente e non è detto che il componente abbia un capo a 0 volt. Ma lo strumento di misura solitamente ha un capo corrispondente al suo zero volt il quale solitamente è connesso alla massa metallica la quale solitamente è connessa a terra (se lo strumento è alimentato dalla rete elettrica). Da qui si capisce che vai a mettere a terra un punto del circuito sotto esame. Se il circuito sotto esame ha pure lui tutta la trafila dello zero volt, massa metallica e collegamento di terra non hai fatto altro che portare a zero volt il capo di un componente CHE NON DOVEVA ANDARE A ZERO VOLT. Tecnicamente hai fatto un cortocircuito, che può risultare distruttivo oppure no, dipende dal circuito. Torniamo al tuo generatore alimentato a pila. Un caso comune è utilizzare il generatore per iniettare il segnale all'ingresso di un amplificatore e poi con l'oscilloscopio si va a vedere all'uscita o lungo il circuito cosa esce. Diciamo che devi misurare cosa arriva in parallelo ad una resistenza che ha un capo NON a zero volt. Per evitare di fare arrosti colleghi provvisoriamente l'amplificatore SENZA presa di terra, alimenti il generatore a pile e infine colleghi l'oscilloscopio. Cosa succede? Succede che un circuito formato dal generatore e dall'alimentatore è COMPLETAMENTE ISOLATO dal mondo esterno e con lo zero volt dell'oscilloscopio tu connetti a terra un punto del circuito che non dovrebbe andare a terra. Ma se quello è L'UNICO PUNTO collegato a terra non fluisce corrente e non succede nulla, tu fai la tua misura e tutti vissero felici e contenti. E' come se colleghi una lampadina solo al positivo o solo al negativo di una pila, non si accenderà mai. Ma se invece il generatore è alimentato da un alimentatore con il negativo a terra cosa succede??? Fammi vedere se stavolta ci arrivi da sola. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 17 novembre 2020 Autore Segnala Share Inserita: 17 novembre 2020 1 ora fa, maxmix69 ha scritto: Come tu dici se la massa è a vista va connessa alla terra, ma parliamo però di apparecchiature alimentate dalla rete di distribuzione. Hai fatto benissimo a distinguere il riferimento 0 volt dalla massa, ne approfitto per precisare una cosa che ho spiegato confusamente non avendo in quel momento presente la differenza. Il riferimento 0 volt per le misure NON NECESSARIAMENTE è connesso alla massa, mentre la massa se è a vista e se l'apparecchio prevede alimentazione dalla rete DOVREBBE essere connesso a terra. infatti, in un dispositivo a doppio isolamento, si avrà come potenziale a zero magari il negativo, non connesso alla massa. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 17 novembre 2020 Autore Segnala Share Inserita: 17 novembre 2020 (modificato) 29 minuti fa, maxmix69 ha scritto: Te lo spiego semplicissimamente (forse): non tutte le misure hanno come riferimento lo zero volt, alcune misure vanno fatte tra i capi di un componente e non è detto che il componente abbia un capo a 0 volt. Ma lo strumento di misura solitamente ha un capo corrispondente al suo zero volt il quale solitamente è connesso alla massa metallica la quale solitamente è connessa a terra (se lo strumento è alimentato dalla rete elettrica). Da qui si capisce che vai a mettere a terra un punto del circuito sotto esame. Se il circuito sotto esame ha pure lui tutta la trafila dello zero volt, massa metallica e collegamento di terra non hai fatto altro che portare a zero volt il capo di un componente CHE NON DOVEVA ANDARE A ZERO VOLT. Tecnicamente hai fatto un cortocircuito, che può risultare distruttivo oppure no, dipende dal circuito. inizio con questa, tutto insieme è complicato Ok voglio misurare con oscilloscopio l'uscita del segnale da una resistenza su una scheda (un punto non a zero volt): collego la clip nera della sonda al potenziale zero del circuito (la clip nera della sonda è a sua volta collegata alla T di rete, in questo momento sto mettendo in comune la T di rete con il potenziale zero del circuito, nel caso in questione facciamo che sia il negativo). Misuro con la sonda il punto desiderato (non a zero volt). Mi sembra un'azione normale e giusta, non vedo nulla di strano. Non capisco perchè potrebbe risultare distruttivo. ? 🤔 Modificato: 17 novembre 2020 da Nadine 82 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 17 novembre 2020 Autore Segnala Share Inserita: 17 novembre 2020 1 ora fa, maxmix69 ha scritto: Torniamo al tuo generatore alimentato a pila. Un caso comune è utilizzare il generatore per iniettare il segnale all'ingresso di un amplificatore e poi con l'oscilloscopio si va a vedere all'uscita o lungo il circuito cosa esce. Diciamo che devi misurare cosa arriva in parallelo ad una resistenza che ha un capo NON a zero volt. Per evitare di fare arrosti colleghi provvisoriamente l'amplificatore SENZA presa di terra, alimenti il generatore a pile e infine colleghi l'oscilloscopio. Cosa succede? Succede che un circuito formato dal generatore e dall'alimentatore è COMPLETAMENTE ISOLATO dal mondo esterno e con lo zero volt dell'oscilloscopio tu connetti a terra un punto del circuito che non dovrebbe andare a terra. Ma se quello è L'UNICO PUNTO collegato a terra non fluisce corrente e non succede nulla, tu fai la tua misura e tutti vissero felici e contenti. E' come se colleghi una lampadina solo al positivo o solo al negativo di una pila, non si accenderà mai. Ma se invece il generatore è alimentato da un alimentatore con il negativo a terra cosa succede??? Fammi vedere se stavolta ci arrivi da sola. seconda parte: premetto che non ho mai usato un generatore di segnali, ho solo ordinato la scheda per ora..quindi onestamente non ho ben idea di come si proceda ad iniettare un segnale.. quindi se scrivessi cappellate , chiedo perdono. Lasciamo perdere l'ultima riga quotata, a quell'esempio ci arriverò poi quando inzio a capire.. Per facilitare la comprensione, faccio l'esempio più facile, ovvero che tutti i dispositivi abbiano la T collegata al negativo! -alimentatore da banco CON PONTICELLO tra ground e negativo, quindi output non flottante, ma con negativo riferito alla T -generatore di segnali , anche qui avremo il suo potenziale a zero riferito alla T (in quanto alimentato dall'alimnetatore) -amplificatore da testare: collegato alla rete 230 ovvio. La sua spina dovrebbe avere la Terra, quindi la sua carcassa sarà a T, e ammettiamo che anche il suo negativo sia a T. -ok collego i cavi del generatore al circuito audio dell'amplificatore: non avendolo mai usato/fatto vado per immaginazione: il segnale ad esempio sinusoidale all'ingresso audio dell'amplificatore, e il cavo a potenziale di riferimento del generatore ad esempio sulla massa dell'amplificatore (che è a T) -adesso collego la clip del potenziale zero dell'oscilloscopio al negativo dell'amplificatore e la sonda lungo il percorso del segnale per visualizzarlo a display. Riflessioni sui potenziali di riferimento in gioco: sono tutti riferiti al zero volt della T Mi viene da pensare che in un circuito del genere non potrei avere problemi di cortocircuiti o rischi.. (forse disturbi..) Una volta capito questo, posso pensare invece da alimentare senza ponticello, isolando il negativo dell'alimentatore dalla T... Ho come la sensazione di perdermi nel nulla... :-( Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maxmix69 Inserita: 17 novembre 2020 Segnala Share Inserita: 17 novembre 2020 (modificato) 20 minuti fa, Nadine 82 ha scritto: seconda parte: premetto che non ho mai usato un generatore di segnali, ho solo ordinato la scheda per ora..quindi onestamente non ho ben idea di come si proceda ad iniettare un segnale.. quindi se scrivessi cappellate , chiedo perdono. Lasciamo perdere l'ultima riga quotata, a quell'esempio ci arriverò poi quando inzio a capire.. Per facilitare la comprensione, faccio l'esempio più facile, ovvero che tutti i dispositivi abbiano la T collegata al negativo! -alimentatore da banco CON PONTICELLO tra ground e negativo, quindi output non flottante, ma con negativo riferito alla T -generatore di segnali , anche qui avremo il suo potenziale a zero riferito alla T (in quanto alimentato dall'alimnetatore) -amplificatore da testare: collegato alla rete 230 ovvio. La sua spina dovrebbe avere la Terra, quindi la sua carcassa sarà a T, e ammettiamo che anche il suo negativo sia a T. -ok collego i cavi del generatore al circuito audio dell'amplificatore: non avendolo mai usato/fatto vado per immaginazione: il segnale ad esempio sinusoidale all'ingresso audio dell'amplificatore, e il cavo a potenziale di riferimento del generatore ad esempio sulla massa dell'amplificatore (che è a T) -adesso collego la clip del potenziale zero dell'oscilloscopio al negativo dell'amplificatore e la sonda lungo il percorso del segnale per visualizzarlo a display. Riflessioni sui potenziali di riferimento in gioco: sono tutti riferiti al zero volt della T Mi viene da pensare che in un circuito del genere non potrei avere problemi di cortocircuiti o rischi.. (forse disturbi..) Una volta capito questo, posso pensare invece da alimentare senza ponticello, isolando il negativo dell'alimentatore dalla T... Ho come la sensazione di perdermi nel nulla... 😞 Questo è tutto giusto. Qiello che ho capito che non ti è chiaro è la misura che vai a fare su un componente dove NESSUNO DEI DUE ESTREMI E' CONNESSO A ZERO VOLT. Provo con un disegnino. Nel circuito sottostante se devi misurare la tensione di capi di R2 e hai un capo del misuratore connesso al negativo della pila che succede? Modificato: 17 novembre 2020 da maxmix69 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 17 novembre 2020 Segnala Share Inserita: 17 novembre 2020 Il 16/11/2020 alle 13:12 , Nadine 82 ha scritto: nell'alimentare una scheda audio, avevo dei disturbi; credo con l'aiuto qui sul forum mi venne indicato che se avessi tolto il lamierino sarebbero spariti: ed infatti fu così Questo perché o il circuito audio , o il modo in qui collegato era sbagliato . sulla terra non ci sono rumori se non crei delle '' antenne '' ; la terra non si collega a caso , come neanche le linee di massa . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 17 novembre 2020 Autore Segnala Share Inserita: 17 novembre 2020 (modificato) 2 ore fa, maxmix69 ha scritto: Questo è tutto giusto. Qiello che ho capito che non ti è chiaro è la misura che vai a fare su un componente dove NESSUNO DEI DUE ESTREMI E' CONNESSO A ZERO VOLT. Provo con un disegnino. Nel circuito sottostante se devi misurare la tensione di capi di R2 e hai un capo del misuratore connesso al negativo della pila che succede? quelle sono resistenze in serie: se misuro x avrò un potenziale rispetto al negativo punto nero , se misuro y un altro. La differenza tra le due misurazioni sarà la caduta di potenziale su quella resistenza. Intendevi questa domanda? 😉 Modificato: 17 novembre 2020 da Nadine 82 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 17 novembre 2020 Autore Segnala Share Inserita: 17 novembre 2020 1 ora fa, gabri-z ha scritto: Questo perché o il circuito audio , o il modo in qui collegato era sbagliato . sulla terra non ci sono rumori se non crei delle '' antenne '' ; la terra non si collega a caso , come neanche le linee di massa . non saprei, io l'alimentavo a 12vdc: con negativo riferito a terra avevo un gracchio nei diffusori, senza ponticello (flottante) avevo un suono pulito. Il motivo non lo saprei, magari è il mio alimentatore cinese... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maxmix69 Inserita: 17 novembre 2020 Segnala Share Inserita: 17 novembre 2020 (modificato) 42 minuti fa, Nadine 82 ha scritto: quelle sono resistenze in serie: se misuro x avrò un potenziale rispetto al negativo punto nero , se misuro y un altro. La differenza tra le due misurazioni sarà la caduta di potenziale su quella resistenza. Intendevi questa domanda? No, la domanda non era questa. Te la rifaccio e la amplio: l'oscilloscopio può misurare pure tensioni continue. Se vuoi misurare la tensione Vr2 con l'oscilloscopio, ma l'oscilloscopio ha lo zero di ingresso connesso al negativo di batteria, cosa succede quando vai a mettere questo zero su x oppure su y? EDIT: nel caso specifico la misura dei due valori e poi la sottrazione funziona, ma non volevo sapere questo. Modificato: 17 novembre 2020 da maxmix69 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 17 novembre 2020 Autore Segnala Share Inserita: 17 novembre 2020 ah intendevi con l'oscilloscopio. Se volessi vedere il segnale nel punto x, metto la clip nera della sonda vicino al negativo della batteria, e la sonda la metto su x. Sappiamo che la clip nera dell'oscilloscopio... è a potenziale di T. Quindi metto il negativo della pila a potenziale di T. Se in origine, il negativo rispetto alla T ha una ddp di 0v non succede sulla di preoccupante; diversamente potrebbe succedere qualche loop di potenziale? Questo perchè noi sappiamo che la pila ha un ddp di 12v, ma è un circuito flottante; rispetto alla T potremmo avere il + a 13v e il - a 1v ad esempio... stiamo migliorando? 😉 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maxmix69 Inserita: 18 novembre 2020 Segnala Share Inserita: 18 novembre 2020 È tutto giusto, ma non riesco a farti vedere la domanda. Te lo spiego direttamente: se devi misurare la Vr2 prendi un multimetro e lo colleghi tra x e y senza nessuna difficoltà. Se invece del multimetro ci metti un oscilloscopio con lo zero comune allo zero della batteria metti in corto R3 e alteri il circuito. Spero che adesso sia chiaro. Se lo è finalmente passiamo oltre e facciamo le opportune sostituzioni nel circuito. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nadine 82 Inserita: 18 novembre 2020 Autore Segnala Share Inserita: 18 novembre 2020 (modificato) ma questo succede perchè la pila genera un circuito flottante, mentre la clip nera dell'osciloscopio è riferita alla T? Nel senso, se al posto della pila ci mettiamo l'alimentatore da banco con il ponticello inserito tra presa verde e negativo.. ora il negativo del circutio e la clip nera dell'oscilloscopio hanno lo stesso potenziale (T), e quindi non altererei nulla giusto? adesso ci dormo sopra, ammetto che non mi entra in testa facilmente questa cosa dei potenziali con piu strumenti in gioco; ma credo sia una cosa importante da imparare! grazie 🙃 Modificato: 18 novembre 2020 da Nadine 82 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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